Fortuna: schediamo i Dna degli immigrati
fonte la tribuna di treviso
TREVISO. «Chiederemo a Roma più forze da impiegare sul territorio e strumenti normativi per poter schedare tutti gli immigrati, prendendone impronte digitali ed un campione di Dna». Così il procuratore generale Ennio Fortuna, dopo il vertice tenutosi ieri pomeriggio in Prefettura, con il procuratore Fojadelli e i responsabili delle forse dell’ordine.
Fortuna ha spiegato le linee d’intervento per contrastare l’escalation di criminalità nella Marca, definita, comunque, «notevolmente al di sotto di molte altre zone del Paese», nella Marca. «Dobbiamo poter schedare chi entra nel Paese - spiega Fortuna - in modo da garantire un controllo capillare del territorio. Un controllo che, anche se l’organico attuale sembra adeguato, potrà arrivare anche da un’implementazione degli uomini e delle pattuglie da distribuire nella Marca. Mi attiverò personalmente perchè a Roma sentano le nostre richieste».
Il procuratore generale ha attaccato duramente anche l’indulto: «All’epoca - spiega - lo sostenni perchè le carceri stavano scoppiando. Ma il Parlamento non doveva estendenderlo anche a recidivi, rapinatori, criminali abituali e professionali».
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