Guerra e imperialismo
Palestina | Israele - Prigionieri e lotta contro il muro, solidarietà e strategie di repressione
Palestina-Israele, la lotta unitaria mette in moto nuovi processi nel
mondo politico palestinese e nella sinistra israeliana [en]
01.02.10 - Bil'in, Ma'sara, Ni'ilin, Nabi-Saleh, Ofer Camp, Refusniks,
Sheikh Jarrah, Mt Hebron sud:
Durante la settimana gli attivisti di Anarchici Contro Il Muro hanno
partecipato alle iniziative di sostegno ai prigionieri - sia
israeliani che palestinesi - ed alla lotta dei disertori Refusniks.
Venerdì 29 gennaio siamo stati a Bil'in, Ma'sara, Nabi Saleh, Ni'ilin,
e Sheikh Jarrah. Sui Media: "Israele avverte la minaccia del movimento
popolare e del suo potenziale espandersi", così dice Jonathan Pollak,
anarchico israeliano e portavoce del Comitato di Coordinamento per la
Lotta Popolare (nella Cisgiordania palestinese). Linea più dura di
Israele: http://www.nytimes.com/2010/01/29/world/middleeast/29palestine.html
. Ecco un esempio della linea dura: giovedì 28 gennaio arrestato prima
dell'alba a Bil'in, Mohammed Khatib coordinatore del comitato. Sabato
30 gennaio i compagni hanno scortato i pastori nella zona sud di
Hebron a fronte dei tentativi di scacciare pastori e contadini
palestinesi da quei luoghi.
BIL'IN
Video del raid notturno a Bil'in di giovedì 28 gennaio:
http://www.youtube.com/watch?v=L4B6X9qjIVI
Venerdì 29 gennaio le forze di stato non hanno cercato di bloccare gli
israeliani che si recavano alla manifestazione contro il muro e contro
l'occupazione. Così quasi 40 Anarchici Contro il Muro si sono uniti
agli internazionali ed ai palestinesi di Bil'in (compresi alcuni
dirigenti palestinesi), anche in numero maggiore, per rispondere
all'arresto di Mohamed Khatib del giorno prima ed anche ai media
internazionali presenti. Dopo il solito corteo siamo arrivati al
cancello del recinto della separazione. Subito dopo i comizi, le forze
di stato hanno iniziato a lanciare granate assordanti, lacrimogeni ed
infine proiettili d'acciaio rivestiti di gomma. Il vento sfavorevole
ci ha costretto ad arretrare di qualche centinaio di metri.
Le forze di stato hanno mutato tattica, uscendo dal recinto in più
punti per fare dei giri "turistici" intorno alla periferia del
villaggio e persino nella via principale. Lacrimogeni e granate sono
state lanciate sui giovani che davano il benvenuto ai soldati a colpi
di pietre.
Questo venerdì abbiamo sofferto molto i lacrimogeni, ma nessuno è
stato ferito seriamente, nè arrestato.
Venerdì 29.1.2010 video della manifestazione su
http://www.youtube.com/watch?v=v8TcqyXu1yw
MA'SARA
Venerdì 22 gennaio:
Intervista a Ma'sara con un attivista israeliano su
http://www.youtube.com/watch?v=UPA48zuWfm8
Dopo la manifestazione settimanale del villaggio di Ma'sara contro il
muro dell'apartheid di Israele e contro gli insediamenti illegali, le
donne del villaggio cantano di non aver paura della violenza usata
contro di loro; i soldati restano sul tetto di una casa palestinese;
ed un attivista israeliano parla di come comunicare con i soldati
durante le manifestazioni in Palestina.
Venerdì 29:
Ancora una volta attivisti palestinesi, israeliani ed internazionali
si sono radunati a Ma'asara per la manifestazione settimanale di
questo venerdì, che voleva marcare l'anniversario dell'assassinio del
leader palestinese George Habash. Alla manifestazione si sono uniti
esponenti del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, tra
cui Tawfiq Tirawy.
I circa 70 manifestanti hanno marciato dal centro del villaggio al
suono dei tamburi, passando davanti ad una jeep militare solitaria che
stazionava all'ingresso del villaggio e procedendo verso il perimetro
del Muro dell'apartheid. Ovviamente la strada era sbarrata dal filo
spinato presidiato dal un drappello di soldati (soprattutto
riservisti).
Sono stati fatti comizi in inglese, francese, arabo ed ebraico, e
scanditi slogan per mezz'ora. Sulla strada del ritorno, i manifestanti
si sono fermati davanti alla jeep militare, temendo un'incursione.
Altre due jeep si sono aggiunte velocemente alla prima ed i soldati ad
armi spiegate hanno minacciato i manifestanti. Preferendo non
surriscaldare la situazione, i manifestanti sono tornati al villaggio
pacificamente, ed i soldati se ne sono andati poco dopo.
NABI SALEH
Resoconto di venerdì 21 gennaio: ad An Nabi Saleh circa 100
manifestanti Palestinesi del villaggio e di quello vicino di Dir
Nizam, insieme a sostenitori internazionali ed israeliani si sono
radunati nel centro del villaggio ed hanno iniziato a marciare verso
la terra e la fonte d'acqua che gli è stata confiscata dai coloni
dell'insediamento vicino di Halamish, con l'aiuto dell'esercito di
occupazione. Mentre i manifestanti stavano ancora percorrendo le vie
del villaggio, l'esercito di occupazione ha iniziato un attacco
indiscriminato da varie direzioni, usando lacrimogeni, gettando nel
terrore gli abitanti rimasti nel villaggio, ormai assediati e
soffocati, senza nessuna via d'uscita. L'attacco è proseguito per 2
ore, mentre alcuni manifestanti cercavano di ricacciare i soldati
prendendoli a sassate. In una volta sola sono state sparate dozzine di
bombolette di gas lacrimogeno grazie ad un cannone puntato verso il
centro del villaggio. I soldati
hanno sparato anche proiettili d'acciaio rivestiti di gomma e
munizioni vere. 6 manifestanti feriti. 16 gli arrestati, tra cui 3
donne palestinesi ed un israeliano, che è stato rilasciato dopo un'ora
grazie al suo status ed alla sua origine privilegiata di ebreo. Una
donna palestinese è stata rilasciata la mattina dopo, mentre le altre
fino a martedì 26 gennaio erano ancora dentro senza aver visto un
magistrato.
Video dell'incursione a Nabi Saleh http://www.youtube.com/watch?v=1gGQP2JKR14\
Venerdì 29 gennaio:
Ad An Nabi Salih, essendo il villaggio vicino di Deir Nidham sotto
coprifuoco, non è stato possibile fare 2 manifestazioni parallele come
nelle scorse settimane. La manifestazione è stata ben partecipata ed è
partita dal villagio verso le terre contese passando davanti a
parecchie jeep militari appostate alla periferia del villaggio. I
manifestanti hanno resistito alla provocazione dell'invasione, si sono
seduti per terra ed hanno iniziato a cantare. Lentamente i
manifestanti hanno guadagnato metri in direzione delle jeep sempre
cantando e scandendo slogan. Ad un certo punto, senza nessun pretesto,
l'esercito ha iniziato a lanciare lacrimogeni sui manifestanti.
Sia i soldati che la polizia di confine erano equipaggiati con una
varietà di armi tra cui il lanciatore multiplo di lacrimogeni; il
famigerato "skunk", sorta di composto dall'odore repellente sparato da
un cannone ad acqua e le sfere metalliche che hanno sostituito gli
"ordinari" proiettili d'acciaio ricoperti di gomma.
Ad un certo punto, la polizia di confine ha scelto deliberatamemte
come obiettivo una casa chiusa sulla strada, con finestre ampie e
facili da colpire. Hanno sparato un lacrimogeno nella casa,
intrappolando circa 20 persone, soprattutto donne e bambini, senza
possibilità di sfuggire al gas. Per salvarli dal soffocamento, i
bambini sono stati fatti passare da una terza finestra verso persone
che si erano arrampicate sul retro. Alla fine, 8 persone sono finite
in ospedale a causa dell'inalazione di gas.
Sebbene questo venerdì fosse solo la quarta manifestazione di questo
tipo, Nabi Salah è diventato subito uno dei centri della lotta
popolare, adottando i principi della non-violenza dei villaggi
fratelli di Bil'in e Ni'ilin.
Nebi Saleh, video del 29-1-10 http://www.youtube.com/watch?v=fCmO3nbMcFs
NI'ILIN
Venerdì 22 gennaio a Ni'ilin, circa 150 manifestanti hanno marciato
verso il perimetro del muro per manifestare contro l'annessione e la
campagna di repressione scatenata contro il villaggio. Nelle ultime
notti, circa 16 giovani del villaggio sono stati arrestati durante i
raid notturni. E tuttavia i residenti insieme ai sostenitori
internazionali ed israeliani giunti a piedi attraverso i campi per
unirsi alla manifestazione unitaria, sono riusciti a resistere per ore
all'invasione del villaggio da parte dei soldati.
Venerdì 29 gennaio:
A Ni'lin, circa 150 manifestanti si sono diretti al perimetro del muro
dopo la preghiera del venerdì. La manifestazione marcava la giornata
del prigioniero, e oltre il sermone religioso, si sono uditi discorsi
tenuti da Salah Khawaja, il leggendario medico del villaggio e del
Dottor Mustafa Barghouty. Il gruppo è arrivato al cancello per essere
accolto dai soldati di guardia con un volo di lacrimogeni. Alcuni
manifestanti hanno risposto col lancio di pietre, mentre altri hanno
espresso la loro opposizione al furto della terra scandendo slogan
contro il muro e sollevando manifesti prodotti dal Ni'ilin Media
Group. Dopo quasi un'ora e mezza, un gruppo di soldati è uscito dal
muro e 2 soldati, apparentemente di una unità speciale, armati con
pistole e sparando in aria, hanno raggiunto un gruppo di manifestanti,
arrestando una persona giunta a Ni'ilin da Yabrud. I giovani del
villaggio hanno continuato a resistere all'invasione dell'esercito per
altre 2
ore, e la protesta è finita senza feriti, salvo i problemi per
l'inalazione di gas.
REFUSNIKS
Lunedì 1 febbraio, Emelia Marcovich andrà in carcere per rifiuto di
fare il servizio militare. Poiché non riusciamo a capire come mai il
fatto di avere una coscienza costituisca un crimine, faremo una
manifestazione a sostegno di Emelia. Giovedì 28 gennaio alle 18:30 in
piazza Dizengoff.
Manifestazione in contemporanea a Londra:
http://www.facebook.com/event.php?eid=260824171593&ref=nf
http://www.facebook.com/event.php?eid=442493695170&index=1
SHEIKH JARRAH
Per anni, l'appoggio della sinistra sionista israeliana alla lotta
unitaria degli anarchici contro il muro della separazione e contro
l'occupazione è stato circoscritto ad attività defilate, quali il
darci più spazio sui media, oppure sostenere "la democrazia per gli
ebrei", di modo che lo Stato ci dava accesso alle località di lotta,
oppure essere miti di fronte alle nostre violazioni della legge, e
infine limitare i danni fisici che potevano colpire noi e i nostri
amici palestinesi durante le azioni unitarie. (Finora solo 3 di noi
sono stati fermati per più di 40 ore o rinchiusi in carcere per un
periodo più lungo - pochè rifiutavano delle alternative. Solo 19 dei
nostri amici palestinesi sono stati uccisi - ma nessuno tra gli
israeliani. Nei 2 episodi di israeliani colpiti dal proiettili
ricoperti di gomma o da granate, sono pochi quelli che sono stati
ricoverati e solo in 3 hanno subito danni cronici.)
La reale partecipazione della sinistra sionista alla nostra lotta è
stata circoscritta soprattutto a compiti di copertura mediatica ed
alla partecipazione di migliaia di loro (in un caso, e di centinaia in
altre occasioni) a titolo individuale alle manifestazioni del venerdì
a Bil'in contro quel muro che persino la più alta corte di "giustizia"
di Israele ha sentenziato debba essere spostato di alcune centinaia di
metri più ad ovest.
Il coinvolgimento della sinistra sionista israeliana nella lotta a
Sheikh Jarrah costituisce un salto di qualità. Questa volta abbiamo
visto eminenti esponenti dell'élite culturale come David Grosman e
della sinistra politica parlamentare del partito Merets prendere una
posizione pubblica a fianco della protesta a Sheikh Jarrah contro i
verdetti dei tribunali israeliani.
La corte blocca la pretesa della polizia di arrestare 18 manifestanti
http://www.jpost.com/Israel/Article.aspx?id=167195
Lo scrittore David Grossman: i coloni abusano dei Palestinesi
http://www.haaretz.com/hasen/spages/1146191.html
Parlando ai manifestanti, Grossman ha detto, "A volte, non è più
possibile stare fermi e tacere. I coloni e la destra, aiutati dal
governo, dal sistema giudiziario e dal potere economico, abusano dei
Palestinesi in 1001 modi differenti."
Ad un programma radio del mattino, Yosi Sarid - ex-leader del partito
Merets - ha detto che gli dispiace tanto, ma venerdì 29 gennaio non
potrà partecipare alla manifestazione a Sheikh Jarrah come aveva fatto
il 22 gennaio. (Al suo posto è venuto un altro parlamentare del suo
partito.)
Precedenti reports:
Sheikh Jarrah - uno sguardo dall'interno:
http://eyalniv.wordpress.com/2010/01/25/sheikh-jarah/
Foto e video su: http://www.palestinemonitor.org/spip/spip.php?article1247
Dentro il quartiere di Sheikh Jarrah durante la manifestazione del
22.01.10 http://www.youtube.com/watch?v=6QkiD8IpY00
Un altro video della manifestazione del 22.01.10
http://www.youtube.com/watch?v=Lv3gL-Y1ecg
Nota: sabato 30 insieme ai coloni sono stati visti alcuni degli
esponenti più radicali dell'estrema destra girare per il quartiere di
Sheikh Jarrah. (Hanno fatto una contro-manifestazione venerdì 29, ma
era così piccola e ridicola a confronto con la nostra dall'altra parte
della strada) Abbiamo bisogno di persone che vengono e stanno nel
quartiere.
Media: la Polizia votata a spazzare via le proteste a Gerusalemme
nonostante l'ordinanza della corte.
[http://www.haaretz.com/hasen/spages/1145875.html] (ma dovevano avere
i piedi freddi oppure ordini strettissimi dall'alto e non hanno fatto
niente.)
Venerdì 29 gennaio:
A Sheikh Jarrah un'altra grande manifestazione, e per la prima volta
senza arresti. Dopo diverse settimane di crescente repressione
poliziesca, il tribunale di Gerusalemme ha emesso 2 sentenze a favore
dei manifestanti, stabilendo che le manifestazioni erano legali e che
l'operato della polizia per impedirle era illegale. E così circa 300
manifestanti si sono radunati questo venerdì all'ingresso del
quartiere, fra cui parecchi parlamentari della Knesset, per protestare
contro gli sgomberi razzisti dei palestinesi dalle loro case. (una
metà erano israeliani di Gerusalemme ovest, l'altra metà israeliani da
Tel Aviv, Palestinesi del quartiere ed i media... e poi anche chi
poche prima stava partecipando ad altre manifestazioni in
Cisgiordania). Cartelli, striscioni, e slogan a volontà. Tra questi:
"La protesta di Sheikh Jarrah l'inizio della terza intifada sarà".
Si opponevano alla manifestazione decine di poliziotti anti-sommossa e
5 radicali di destra. Un breve dibattito al calor bianco con i
fascisti ed il tentativo (fatto fallire dalla polizia) dal parte di
alcuni manifestanti di entrare nel quartiere per piantare dei fiori,
sono stati gli unici 2 momenti di tensione. Altrimenti la composta ed
energica manifestazione è andata avanti pacificamente per un'ora e
mezza.
Video su attacco dei coloni a Sheikh Jarrah armati di M-16
http://www.youtube.com/watch?v=_noYAfW7dm4
SUD DI HEBRON
Nelle ultime settimane, le forze militari a sud di Mt. Hebron sono
costantemente impegnate nello scacciare i pastori ed i contadini
palestinesi dalle loro terre. I pastori ci hanno detto che in molti
posti non osano più andare sulle loro terre senza la nostra scorta.
Hanno bisogno della nostra presenza. Perciò sabato 30 gennaio, faremo
da scorta ai pastori in vari punti a sud di Mt. Hebron.
***********************
La lotta unitaria si allarga a nuove località ed a nuovi aspetti
dell'occupazione
07.02.10 - Bil'in, Ma'sara, Ni'ilin, Nabi-Saleh, Tribunale di Ofer,
Refusniks, Sheikh Jarrah:
La lotta unitaria tende ad espandersi costantemente. Ci sono state le
manifestazioni del venerdì a Bil'in, Nebi Salah, Ni'ilin, Ma'sara,ed
a Sheikh Jarrah, con molti partecipanti in due casi. La lotta dei
refusnics prosegue ora a sostegno di Emelia dopo che Or è stata
congedata dall'esercito dopo i 3 periodi in carcere militare. Ancora
richieste agli Anarchici Contro il Muro perché si uniscano alle lotte
della settimana a Sheikh Jarrah ed in tribunale per essere presenti
alle udienze del processo contro attivisti di Bi'lin presso il
tribunale militare di Ofer. A sud, sia in Israele che nella
Cisgiordania occupata, non si ferma la lotta anche se non ci sono
manifestazioni del venerdì. Fervono i preparativi per il 5°
anniversario della inarrestabile lotta unitaria di Bil'in contro il
muro della separazione e contro l'occupazione.
BILIN
Le forze di Stato cercano ancora di intimidire il comitato popolare
contro il recinto insieme ad altri attivisti ricorrendo a frequenti
"visite" notturne ed agli arresti.
Clip di una "visita" dell'1/02/2010 http://www.youtube.com/watch?v=Ju_U-m6YQJ8
02.02.10 Bilin, Tre arrestati nella notte: Ibrahim Abed El Fatah
Bornat, Hamde Abu Rahmah ed un giornalista internazionale. Alle 3 e 26
i soldati sono entrati a piedi nel villaggio di Bil'in. Alle 3.30 un
convoglio militare di sette jeep è entrato a Bil'in per trovare la
casa della famiglia di Ibrahim.
Clip della "visita" del 03.02.10
http://www.youtube.com/watch?v=SDQoXBFz2vs - tre attivisti
internazionali arrestati.
TV Channel 10: servizio (36 minuti) sulle "visite" a Bi'lin con la
partecipazione della polizia per l'immigrazione alla caccia di
attivisti internazionali:
http://news.nana10.co.il/Category/?CategoryID=300583
Venerdì 05.02.10:
Meno di 20 israeliani e 10 internazionali si sono uniti ad alcune
decine selezionate di Palestinesi per la locale manifestazione contro
il muro e l'annessione della terra a Bil'in. Ha smesso di piovere, le
nuvole fanno passare qualche raggio di sole, i mandorli sono in fiore,
tutto sembra troppo ottimistico. I manifestanti hanno raggiunto la
porta sul recinto, l'esercito spara lacrimogeni, la gioventù cerca di
allontanare i soldati con una sassaiola ed alcune granate di gas di
ritorno - facendo assaggiare alle forze di stato la loro stessa
medicina. Poco dopo la manifestazione è finita, per non sprecare
l'energia necessaria per la preparazione del 5° anniversario della
lotta e delle manifestazioni del venerdì nel villaggio. E' stato solo
dopo che l'ultimo giovane era abbastanza lontano sulla strada per il
villaggio che l'esercito ha deciso l'invasione, come atto di forza.
Hanno fatto la loro incursione da spettacolo nel villaggio, lanciando
gas e
bombe assordanti direttamente tra i piedi dei manifestanti, e dando
dei "nazisti" ai manifestanti. Eppure sembrava che persino qualche
soldato trovasse piuttosto stupidi gli ordini dei comandante. O forse
no.
Dopo la fine della manifestazione, la maggior parte degli Anarchici
Contro Il Muro ed alcuni attivisti internazionali hanno proseguito per
Sheikh Jarrah.
http://www.youtube.com/watch?v=N_lhn1Cr9mA
http://www.youtube.com/watch?v=-TFqAPyNGSA
MA'SARA
Venerdì 5 febbraio si è svolta ma manifestazione settimanale di
Ma'asara. Approssimativamente 25 attivisti palestinesi, israeliani ed
internazionali si sono radunati nel villaggio per protestare contro
l'occupazione di Israele, davanti ad una unità militare di riservisti
e di una squadra motorizzata di 7 jeep. Siamo stati accolti dalle
truppe con un tocco di cinismo e col dito sul grilletto, mentre
tenevamo comizi in arabo ed ebraico. Dopo 30 minuti abbiamo proseguito
per Sheikh Jarrah con una relativa serenità che sarebbe stata anche di
più se l'esercito non ci fosse stato.
NABI SALEH
Le condizioni meteo fredde e tempestose di venerdì 5 non hanno fermato
la gente di An Nabi Salih dall'uscire di casa per manifestare contro
il furto della loro terra insieme a circa 30 attivisti degli Anarchici
Contro Il Muro. Uno degli organizzatori ha detto, "Io preferisco la
pioggia ai lacrimogeni". Ma poi, sono arrivati tutti e due.
Come nelle settimane passate, alla gente del piccolo villaggio si sono
uniti molti sostenitori da fuori. In particolare, decine di giovani da
Beit Rima giunti sotto una pioggia intermittente dopo una marcia di
circa 5 km per unirsi alla manifestazione.
Il corteo è iniziato come nelle scorse settimane di gennaio puntando
verso le terre del villaggio nei pressi dell'insediamento coloniale di
Halamish. A differenza della scorsa settimana i soldati non hanno
circondato il villaggio prima della manifestazione e per un momento
sembrava che fosse possibile proseguire fino ai terreni. Tuttavia,
appena la gente ha iniziato a scendere dalla collina verso i terreni,
parecchie jeep dell'esercito sono arrivate sulla strada di accesse al
villaggio ed hanno iniziato a sparare lacrimogeni dall'alto. Per 4 ore
l'esercito ha continuato a sparare gas, proiettili di gomma e
proiettili di metallo rivestiti di plastica sulla folla.
Decine i feriti tra i manifestanti, soprattutto colpiti dai proiettili
metallici rivestiti di plastica e dalle bombolette di gas sparate
direttamente contro i manifestanti. Un giovane colpito da 2 proiettili
metallici plastificati ha perso la sensibilità di una gamba ed è stato
ricoverato in ospedale. E' stato poi dimesso e sarà sicuramemte in
manifestazione la prossima settimana.
Venerdì 05.02.10 video su Nebi Salah:
http://www.youtube.com/watch?v=bT4TMzRHbrM
http://www.youtube.com/watch?v=bejwFJtDbzw
NI'ILIN
http://www.youtube.com/watch?v=-TFqAPyNGSA
Una manifestazione meno numerosa del solito a Ni'ilin, circa 50
manifestanti hanno marciato su un fangoso tratturo per raggiungere il
cancello del muro. Canti e slogan contro il muro e contro la massiccia
repressione ai danni dei giovani del villaggio con decine di arresti.
Appena i manifestanti si sono avvicinati al pesante cancello, i
soldati hanno iniziato a sparare lacrimogeni e granate assordanti.
Alcuni giovani hanno risposto col lancio di pietre, il confronto è
andato avanti per circa mezz'ora, prima della fine della
manifestazione.
OFER
Un'altra udienza per Mohammed Khatib si terrà il 2 febbraio presso il
tribunale militare di Ofer. Per esserci ci vuole un documento.
Khatib è stato rilasciato dietro un'altra cauzione con la restrizione
di recarsi a firmare presso una stazione di polizia israeliana quando
sono in corso le manifestazioni del venerdì.
REFUSNIKS
Domanica 02.02.10, l'obiettore di coscienza Emelia Marcovich si è
rifiutata di prestate il servizio militare. E' stata condannata a 10
giorni di carcere militare. Si pensa che verrà liberata il 10
febbraio, dopo di che verrà nuovamente giudicata e probabilmente
reclusa in un carcere femminile militare.
http://www.shministim.com/2010/02/conscientious-objector-emelia-marcovich-has-been-sentenced/
Or Ben-david è stata finalmente liberata dall'esercito dopo essersi
fatta i 3 periodi di carcere per obiezione di coscienza. C'è un'altra
pacificista che fa obiezione di coscienza, ma lei preferisce restare
anonima per ora.
SHEIKH JARRAH
Polizia a Sheikh Jarrah su ynet
http://www.ynet.co.il/articles/0,7340,L-3842537,00.html
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Nonostante le minacce della polizia, le proteste a Gerusalemme Est continuano
http://www.huffingtonpost.com/mya-guarnieri/despite-police-threats-ea_b_445715.html
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Dacci una mano a rimettere su la tenda della famiglia Gawi a Sheikh Jarrah
martedì 2 febbraio alle 16:00 a Seikh Jarrah
Alcune ore fa la tenda della famiglia Gawi a Sheikh Jerrah è stata
distrutta da personale comunale accompagnato dalla polizia. La tenda
era stata eretta per protestare contro lo sgombero della famiglia
dalla loro casa nello scorso agosto 2009.
E' importante venire per mostrare il sostegno alle famiglie sgomberate
e per protestare contro lo sgombero della famiglie palestinesi dalle
loro case e contro la distruzione delle loro tende.
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Mercoledì alle 18:30 a Sheikh Jarrah! Unitevi ai residenti di Sheikh
Jarrah ed ai volontari per una cena e per giochi per l'infanzia. Si
tratta di un evento settimanale per stare insieme tra residenti
palestinesi ne quartiere ed attivisti. cercasi volontari per
organizzare giochi per i bambini. Portare cibo e da bere per tutti! Ci
vediamo alla tenda Gawit.
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Invito pubblico alla manifestazione del venerdì:
"Gerusalemme non diventerà come Hebron!!! No al terrore dei coloni a
Sheikh Jarrah
Unitevi alla lotta contro le azioni dei coloni a Sheikh Jarrah
Raduno a Sheikh Jarrah alle 15:00
Bus da Tel Aviv in partenza dalla stazione di Arlozorov.
Bus in partenza da Beer Sheva"
Venerdì 6 febbraio:
Manifestazione a prova di pioggia a Sheikh Jarrah con più di 200
manifestanti e 100 ombrelli nel parco vicino al quartiere per quasi 2
ore di canti e percussioni sotto la pioggia battente e nel freddo di
Gerusalemme. Per la seconda settimana di fila la polizia ha dimostrato
una calma non comune, evitando provocazioni ed arresti. Tuttavia,
l'ingresso nel quartiere era permesso solo ai coloni ebrei, per cui un
gruppetto di bambini e di clowns con palloncini sono stati respinti al
posto di blocco improvvisato dalla polizia. I manifestanti hanno
tenuto alto lo spirito danzando in cerchio fino alla fine della
manifestazione, per poi spostarsi a Gerusalemme ovest per una festa
per la raccolta di fondi per la lotta.
SUD DI BETLEMME & HEBRON
Le violenze dei coloni non sono un fenomeno nuovo - fai crescere la
resistenza organizzata:
"Urgente: i coloni stanno attaccando i contadini ed i volontari a Betlemme Sud.
Attaccano i contadini e gli internazionali che fanno lavori agricoli a
Jeb AlTheeb a sud di Betlemme. Occorre la presenza urgente di
attivisti."
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Riunione a Hebron il 4 febbraio per gli attivisti coinvolti nella
lotta "Aprire Shuhada Street".
Invito alla plantumazione di 2 alberi in settimana: il 9 febbraio
nella regione di Ma'asara ed il 10.02.10 a Beit Umar.
SUD DI ISRAELE
Continua il trasferimento dei beduini palestinesi all'interno dei
confini israeliani del 1948: Invito - "Il comitato popolare di
Al-Araqib" "Forum per il riconoscimento"
Invito per piantare ulivi nel villaggio, sabato 6 febbraio alle 10.30
- invito aperto a famiglie e bambini.
Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/
Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org
Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali
Sito in italiano su Anarchici Contro il Muro:
http://www.fdca.it/wall
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A - I n f o s Notiziario Fatto Dagli Anarchici
Per, gli, sugli anarchici
Roma - Imbrattate lapidi dei caduti a Nassirya
fonte quotidiano.net
Roma, 16 gennaio 2010 - Sono apparse nel parco Schuster di Roma, davanti la Basilica di San Paolo fuori le mura, tre scritte ingiuriose in vernice spray nera sulla lapide in memoria dei militari italiani caduti a Nassirya. Le ingiurie sono state firmate con la ‘A’ cerchiata degli anarchici e sono già state ripulite dai vigili urbani dell’XI gruppo e dagli uomini del decoro urbano. Non è la prima volta che, nello stesso parco, si è verificato un simile episodio.
[...]
Difesa Spa
Forze armate e privatizzate
Tutta la gestione della Difesa passa in mano a una società per azioni. Che spenderà oltre 3 miliardi l'anno agli ordini di La Russa. Così un ministero smette di essere pubblico
Rovereto – Assemblea su guerra e pacchetto sicurezza
Da luglio 2008 si sta tenendo un’assemblea su guerra e sicurezza che coinvolge compagni anarchici e libertari di diverse realtà.
L’assemblea, itinerante e a scadenza più o meno bimestrale, è nata dall’esigenza di confrontarsi su idee e metodi per intervenire nell’attuale contesto sociale, in particolare su un terreno che a molti è sembrato basilare: il rapporto tra guerra esterna e guerra interna. Per circoscrivere ulteriormente: militarizzazione, controllo, razzismo.
Trento - Incendiato escavatore nel cantiere della base di Mattarello
Apprendiamo dai quotidiani locali che nella notte tra il 3 e il 4 dicembre un escavatore, nel cantiere preliminare per la base militare di Mattarello, è stato distrutto da un incendio.
Lecce - Scritte contro i soldati morti a Nassirya
Scritte contro i soldati morti a Nassirya
Vergogna nel centro storico di Lecce
Strappati i manifesti usati per coprire le ingiurie
Giovedì anniversario dell’uccisione di Alessandro Carrisi
LECCE — Domani, giovedì 12 novembre 2009, cade il sesto anniversario dell’attentato di Nassirya, in Iraq, quando in un terribile attentato terroristico morirono 14 carabinieri e tre militari dell’esercito italiano. E tra le vittime ci fu anche un salentino, il caporal maggiore Alessandro Carrisi, all’epoca 23 anni, di Trepuzzi, appartenente al VI Reggimento Trasporti di Budrio. Ma da qualche giorno, sui muri del centro storico, gli anarchici hanno di nuovo lasciato scritte offensive contro la Chiesa e lo Stato. Il Comune aveva subito provveduto a coprire con manifesti bianchi le scritte della vergogna ma ieri, in alcune zone del borgo antico, i manifesti sono stati tolti. E così le scritte della vergogna sono ricomparse.
Roma - Parco Schuster, vernice rossa su opere dedicate ai caduti
fonte repubblica
Questa mattina all'interno del Parco Schuster, nei pressi della Basilica di San Paolo fuori le mura, nell'area dedicata ai caduti italiani nelle missioni di pace in Iraq e Afghanistan, alcuni vandali hanno gettato della vernice rossa ad alta resistenza su due lapidi (una alle vittime in Iraq e l'altra a quelle in Afghanistan, quest'ultima inaugurata il 17 ottobre 2009), su due delle 19 steli del monumento ai caduti di Nassirya e sul marmo antistante l'opera stessa. E' stato, inoltre, trovato un volantino con la scritta "Da Nassirya a Mattarello, guerra alle guerre dei padroni".
Napoli - Manifesti forze armate
Mar, 03/11/2009 – 14:02- Login o registrati per inviare commenti
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