Memo del Pentagono: interrogatori duri a terroristi possono andare al di la' delle leggi

Il Pentagono ha rilasciato un memo che costituisce una delle basi legali per le pratiche di interrogatorio di sospetti terroristi nell’era Bush della lotta al terrore. Il memo è del Dipartimento di Giustizia ed è datato 14 marzo 2003: si giustifica dal punto di vista legale il ricorso a pratiche ‘dure’ di interrogatorio contro detenuti sospettati di appartenere a al Qaeda o nei confronti di Talebani catturati in Afghanistan.

Le leggi federali che proibiscono l’aggressione, la mutilazione e altri crimini non si applicano ai militari che conducono gli interrogatori perché l’ultima parola in materia è del presidente, che in qualità di comandante in capo ha l’autorità per imporsi su queste norme in tempo di guerra, comprese le convenzioni Onu contro il ricorso alla tortura.

Il memo di 81 pagine (disponibile on line sul Washington Post) sostiene, fra l’altro, che pungere, schiaffeggiare o spingere gli interrogati non comporta una responsabilità penale dei militari. Il documento inoltre sembra difendere l'uso di droghe che non producono "un effetto estremo" ma alterano la percezione "per causare una rottura profonda dei sensi o della personalità". L’autore del memo è un professore di giurisprudenza della Università di Berkley (Calif), tale John Yoo, che ieri in una email ha detto che il Dipartimento di Giustizia, del quale era consigliere, ha alterato le sue opinioni. Yoo ha detto che i suoi successori hanno ignorato la tradizione del Dipartimento di Giustizia a tutela delle prerogative del presidente in tempo di guerra.

"Se un difensore del governo affronta un nemico combattente in un interrogatorio in un modo che potrebbe costituire violazione delle norme penali – si legge nel memo – potrebbe farlo per prevenire futuri attacchi agli Usa da parte di al Qaeda. In questo caso, crediamo che l’autorità costituzionale dell’esecutivo a protezione della nazione giustifichi le sue azioni”.
"Lontano dall’inventare una interpretazione nuova della Costituzione- scriveva Yoo – il nostro consiglio legale al presidente è vicino al rigore assoluto".

Mer, 02/04/2008 – 12:49
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