Genova G8: non archiviabile
20 Luglio 2003: secondo anniversario della mattanza di Genova.
Diventa indispensabile fare il punto sulle indagini svolte dalla magistratura e sulle acquisizioni delle controinchieste.
La volontà di chiudere con un nulla di fatto le indagini sul comportamento delle forze di polizia in quei giorni, emersa chiaramente sin dai primi momenti, l'archiviazione-scandalo sui fatti di P.zza Alimonda e la grave situazione giuridica dei manifestanti inquisiti per i *fatti di strada*,sono un segnale preciso.
A tutt'oggi gli unici che hanno pagato duramente sono stati i manifestanti,
alcuni sottoposti da mesi ad una inutile carcerazione preventiva. Nessuno tra i massacratori ha perso il posto, nessuno ha subito indagini amministrative interne ai corpi di appartenenza. Vi sono stati anzi avanzamenti di carriera, come nel caso del Generale dei carabinieri Leonardo Leso, attuale comandante delle truppe
italiane in Iraq.
La *macchina* politico-militare che ha prodotto le più gravi violazioni dei
diritti umani che si ricordino in europa da almeno 40 anni è ancora integra,
pronta a ripetersi se si ripresenterà l'occasione.
Malgrado la magistratura (con importanti eccezioni) abbia tentato e tenti
tutt'ora di coprire e minimizzare le responsabilita' delle forze di
polizia, in questi due anni sono emerse una serie di acquisizioni che gettano una luce sinistra sulla gestione dell'ordine pubblico in quei giorni.
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