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http://italy.indymedia.org/news/2002/10/99204.php Nascondi i commenti.

Lettera del social forum europeo
by ddddddddddd Friday, Oct. 25, 2002 at 8:32 PM mail: dddddddddddddd

BHO!




Lettera aperta sul social forum europeo alle autorità e ai cittadini di Firenze

NON A NOSTRO NOME


Sappiamo della diffusa preoccupazione che nel Forum Sociale Europeo che si
terrà fra il 6 e il 10 novembre prossimi, si possano infiltrare degli
specialisti della violenza, come è avvenuto a Genova durante le
manifestazioni del luglio 2001, anche se questo forum non contiene occasioni
di scontro perchè non sono in programma manifestazioni contro nessuna
istituzione ufficiale come i G8, la Banca Mondiale o il Fondo Monetario
Internazionale.


Quasi tutti coloro che verranno hanno in comune la certezza che le politiche
socio-economiche attuali minacciano seriamente il nostro futuro insieme alla
vita stessa su questo pianeta sempre più malmesso, e credono che queste
politiche debbano essere profondamente cambiate.


Il Forum Sociale Europeo dovrebbe essere condotto nello stesso spirito dei
Social Forum internazionali tenuti in Brasile a Porto Alegre, capitale del
Rio Grande do Sur. Ricordiamo che in nessuna delle due occasioni vi è stata
traccia di violenze.


i responsabili principali delle violenze a Genova, i cosiddetti Black Bloks,
non facevano in alcun modo parte del movimento per cui simpatizzano coloro
che saranno presenti a Firenze in novembre. Nessuno di noi aveva nemmeno
sentito parlare dei Black Bloks prima di Genova. Infatti ancora oggi
ignoriamo che cosa esattamente volessero ottenere e pensiamo che soprattutto
ci fosse l'intento di screditare ciò che, senza di loro, sarebbe stato un
grandissimo evento e un messaggio molto forte proprio perchè totalmente
pacifico.


Sappiamo che esistono grossi interessi economici nel mondo a cui farebbe
comodo distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dai problemi che ci
preoccupano. Perciò chi, durante il forum sociale europeo, facesse atti di
violenza a cose o persone sarà oggettivamente un promotore di quei grossi
interessi, non dei nostri, e cioè sarà nostro nemico non alleato. Chiunque
giustifica in qualsiasi modo la violenza non parla a nostro nome. (Quanti
vogliono veramente combattere e modificare la politica delle banche non
vanno a sfasciar vetrine, trasferiscono i propri soldi nelle banche etiche.)


Può valere la pena ricordare che anche se c'è una notevole diversità di
posizioni fra coloro che hanno partecipato fin qui ai Social Forum, il
principale comune denominatore è stato e resta quello di convertire la
società dal suo attuale cammino suicida per dirigerla verso un'autonomia
molto maggiore delle comunità locali, e verso un'economia che, invece di
essere governata da imprese multinazionali incontrollabili e irresponsabili,
protette da un mercato unico globale, sia nelle mani di attività economiche
piccole e medie, le più congeniali con mercati regionali e locali. Queste
attività possono sentirsi veramente parte della società in cui operano e
avere per lei un senso di responsabilità, il che sempre meno si può dire
delle multinazionali che stanno avviandosi a monopolizzare il mondo.


È certo che si può contare su di noi per fare tutto il possibile, in
collaborazione con le pubbliche autorità, affinché il Social Forum Europeo
sia un evento pacifico e festoso che possa entrare con fierezza fra quelli
memorabili che Firenze ha ospitato.


Dei seguenti firmatari i portavoce ufficiali sono: Helèna Norberg Hodge,

Hanno già aderito:

Vandana Shiva (India), Edward Goldsmith (GB), Simon Retallack (GB), Agnès
Bertrand (France), Tiziano Terzani (Florence, Italy), Giannozzo Pucci
(Florence, Italy), Bittu Sahgal (India), Ashish Fernandez (India), John
Cavanagh (USA), Key Weir (New Zealand), Thierry Jaccaud (France), Rejanae
Maria Ludwig (Brazil), Nucleo dos Ecojournalistas do Rio Grande do Sul
(Porto Alegre, Brazil), Roberta Coimbra (Brazil), Lisa Sfei Cordeiro (Porto
Alegre, Brazil), Jaime Carvalho (Brazil), Helèna Norberg Hodge (Sweden),
Mark Ritchie (USA), Jiri Tutter (Greenpeace)


Sono attese le adesioni di:

Franco Cardini, Serge Latouche, Alex Zanotelli, Jeremy Rifkin, Walden Bello,
Victor Menotti, Wolfgang Sachs, Josè Bovè, Gianfranco Bologna, Fabrizio
Fabbrini, Michele Boato, Gianfranco Zavalloni, Emilio Molinari, Riccardo
Petrella, Francois de Ravignan, Jerry Mander, Alfredo Mori, ecc.

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ESF = G8
by against Friday, Oct. 25, 2002 at 8:42 PM mail:

Se prima c' erano delle perplessità, adesso c'è la certezza!!
Il vertice da sabotare a Firenze c'è! E' quello dei riformisti, dei capitalisti etici, dei carcerieri, dei magistrati giusti, dei preti, delle tute bianche/disobbedienti-obbedienti......

L'european social forum non è altro che un G8 buonista, un po' fricchettone, che non dice nulla se ti fai una canna o un girotondo, ma guai a toccare uno sfruttatore!!

Mi sa che 'sto movimento non porterà a nulla di nuovo: è solo il prodotto della crisi dei poteri di sinistra.
buonanotte!!

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domanda
by brigitte Friday, Oct. 25, 2002 at 9:12 PM mail:

"Quanti vogliono veramente combattere e modificare la politica delle banche non vanno a sfasciar vetrine, trasferiscono i propri soldi nelle banche etiche"

chi i soldi non ce li o non li vuole come protesta?

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l'unica banca etica...
by un risparmiatore etico Friday, Oct. 25, 2002 at 9:18 PM mail:

é quella svuotata!

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tristezza!
by A. Friday, Oct. 25, 2002 at 10:25 PM mail:

che tristezza!

it's really sad to read this pathetic shit - it's even worse than all the stuff you can read at the moment in italian newspapers: the bad guys come from outside, if you criticizm is meant seriously it has to be strictly pacifist, etc. I wouldn't say that the ESF is just like the G8 as some other guy said, but it is obvious that it is neither a space for an spontanous antagonist movement, it is just a meeting for europe's institutionalized reformist groups like atac and stuff - let's hope that the autonomous space will be really different!

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non sabotate
by gea Friday, Oct. 25, 2002 at 11:10 PM mail:

Non sabotate con pariole irresponsabili un evento importante come il Social Forum. Chi lo fara' fallire, in un modo o nell'altro, avra' molto sulla coscienza: il lavoro e lo studio di molti, l'impegno di tantissimi a che tutto vada bene..
Chi parla male del Forum e chi parla di banche da svuotare o di danni da fare non puo' essere del Movimento! E' qui solo per portare danni e zizzania.
E' tempo di combattere questo mondo violento di guerra e di ogni violenza..con una non- violenza vera, convinta: e' l'unica strada.
Chi fara' fallire a qualunque titolo l'appuntamento di Firenze merita gia' da ora il nostro disprezzo.

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Voi non siete il movimento
by Blitz Friday, Oct. 25, 2002 at 11:23 PM mail:

...Siete voi, intellettuali, mummie saccenti, infami demagoghi, dotti oratori, riformisti, girotondini, pantofolari, DSini alternativi, politicanti mediocri, ad essere totalmente FUORI da ogni contesto di Movimento.

Il movimento non vi appartiene. Voi non solo non ne fate parte, ma non dovete assolutamente permettervi di parlare a nome di tutti e tutte come se le vostre tristi identita' servissero a regalarvi un'autorita' che nessuno vi riconosce e che tra l'altro non avete.

Voi siete fuori....dal movimento, dalle discussioni orizzontali e di contaminazione che caratterizzano un soggetto cosi' eterogeneo che non solo non rappresentate ma che dimostrate ogni volta di non conoscere.

Non lo conoscete perche' questo movimento non nasce e non cresce nei vostri salotti. Non lo rappresentate perche' voi in piazza ci venite solo per proporvi come sponda alternativa al pantano dei partiti con cui dialogate ed interagite.

Mi fate schifo....e spero di non incontrarvi mai, ne' a Firenze, ne' da nessun altra parte!

La vostra infamia e' oscurata solo dalla pochezza dei vostri banali comunicati.

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salottiero
by gea Friday, Oct. 25, 2002 at 11:48 PM mail:

"salottiero" sarai tu
che ne sai tu degli altri..Tu che ascolti solo te stesso? Tu che fai - tu sì- i girotondi attorno alle tue idee e ai tuoi pregiudizi?

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che vergogna
by parcellizzato Saturday, Oct. 26, 2002 at 1:07 AM mail:

un comunicato disgustoso

chi sono questi vermi che lo firmano?

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ciao vermetto
by gea Saturday, Oct. 26, 2002 at 1:08 AM mail:

ah! ma allora siete fissati!

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Le nuove forze dell'ordine
by Arese-Imerese Saturday, Oct. 26, 2002 at 2:11 AM mail:

Carissimi Disobbedienti,
mentre vi scambiate messaggi alquanto penosi di reciproche accuse, noi sentenziamo che la legge non è più uguale per tutti.
Per questo "le nuove forze dell'ordine" vi lasciano soli, a barcamenarvi tra l'area giustizialista, girotondina, disobbediente, pacifista,ambientalista,riformista,sedicente rivoluzionaria,marxista-leninista con tutte le deviazioni del caso,studentelli figli di papà(che paga),anarchici filo borghesi,black block reali e delle caserme.
Se questo è il movimento, W l'immobilità!
Genova non vi ha insegnato niente?
Voi non siete il futuro e non lo meritate!!!
Chi vuole la vittoria, lascia a Firenze la Polizia SOLA!!
Meditateci,
ammesso che il vostro svariato servizio al regime ve lo consenta!


E che la vostra profonda notte e sonno possa portarvi illuminanti progetti.
Buon Risveglio

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domanda 2
by brigitte Saturday, Oct. 26, 2002 at 11:53 AM mail:

non mi è stata data risposta.

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mah...
by fanon Saturday, Oct. 26, 2002 at 11:54 AM mail:

per tua informazione caro parcellizzato la prima firma è quella di Vandana Shiva, cui perlomeno dovresti portare rispetto nel suo tentativo di salvare un popolo di un miliardo di persone dall'invasione di OGM, e dal brevetto sulle specie vegetali che rischia di togliere le uniche fonti di sostentamento al popolo indiano. Ma vuoi mettere con lo sfasciare le vetrine? E' molto più fico!!!

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commento
by brigitte Saturday, Oct. 26, 2002 at 11:56 AM mail:

questa è una dichiarazione di guerra di una parte, chiamatela riformista o come cazzo vi pare, ad un'altra parte del cosiddetto movimento.
vorrei che fosse chiaro a tutti.

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che esagerazione!
by nn Saturday, Oct. 26, 2002 at 12:22 PM mail:

dichiarazione di guerra?
???
dove?

Relax... una bella canna, un respiro profondo, e tutto assume una luce diversa.
Ti vogliono tutti bene, brigitte.
Vandana Shiva non ti picchiera' col crik.
Credo di potertelo garantire.

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Cara brigitta
by Alessandro Saturday, Oct. 26, 2002 at 1:13 PM mail:

Tu stai scrivendo da un pc: è di un tuo amico ? frequenti gente ricca! Sei in un internet point ? Puoi pagare la connessione! E' il tuo? Beh, non ti rispondo nemmeno!
Dai, per favore, smetti di parlare per slogan. Capisco che sei giovane (suppongo anche molto) ma non parlare così. Di soldi non ne vuoi, forse, perché ci pensano il babbo e la mamma a dartene. Nessuno di noi vuole arricchirsi: qui si vuole vivere in maniera dignitosa e nel rispetto delle vite del mondo intero. Purtroppo ormai ho l'età in cui mamma non mi da più una lira e dunque ho dovuto trovare un lavoro, gestire le mie (misere) risorse, cercare di farne un uso responsabile e ETICO. Il mondo occidentale, per fortuna, contempla tra i suoi abitanti anche persone "diverse" da quelle che i governanti vorrebbero. Gli spaccavetrine, per quanto la pratica possa anche essere in alcuni casi condivisibile, sono proprio funzionali alla gestione del potere. Io ti faccio spaccare la vetrina, poi ti carico, già che ci sono massacro tutti gli altri e al tg delle 13 dico che erano tutti terroristi... e il mondo andrà avanti sempre come cazzo dico io!!
Dai brigitta, non pretendo di farti cambiare idea, prova a fare un ragionamento sulla questione... ti basta come risposta alle tue domande ?

aggiungo una cosetta famosa che gira in rete da parecchio:
Prendete in considerazione anche questo.
Se vi siete svegliati questa mattina con più salute che malattia
siete più fortunati del milione di persone che non vedranno la prossima settimana.
Se non avete mai provato il pericolo di una battaglia, la solitudine dell'imprigionamento,
l'agonia della tortura, i morsi della fame, siete più avanti di 500 milioni di abitanti di questo mondo.
Se potete andare in chiesa senza la paura di essere minacciati, arrestati, torturati o uccisi,
siete più fortunati di 3 miliardi di persone di questo mondo.
Se avete del cibo nel frigorifero, vestiti addosso, un tetto sopra la testa e un posto per dormire
siete più ricchi del 75% degli abitanti del mondo.
Se avete soldi in banca, nel vostro portafoglio e degli spiccioli
da qualche parte in una ciotola siete 8% delle persone più benestanti al mondo.
Se i vostri genitori sono ancora vivi e ancora sposati siete delle persone veramente rare.
Se potete leggere questo testo, avete appena ricevuto una doppia benedizione perché qualcuno
ha pensato a voi e perché non siete fra i due miliardi di persone che non sanno leggere.

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una guerra no ma una dialettica si
by me Saturday, Oct. 26, 2002 at 1:38 PM mail:

prego tutti coloro i quali hanno intenzione di sfasciare vetrine o altro, di banche o altro, o di gioirne se ciò accade, ad argomentare questa scelta in termini di efficacia e obiettivi, politici o mediatici o altro.

qualcosa che vada oltre la generica accusa verso "i riformisti, quei pezzi di merda" o il grido "perchè il mondo fa schifo".

altrimenti dovrei pensare che siete solo dei disturbatori, provocatori, irresponsabili, qualunquisti e nichilisti nell'accezione peggiore. e che altri comunque pagheranno il prezzo dei vostri gesti, fatti a volto coperto, perchè a voi interessa solo far degenerare tutto e quel che consegue non importa, tanto voi siete già scappati.

spiegatemi e sostenete la vostra pratica, perchè io davvero non riesco a comprenderla. anzi ne ho paura.

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spiegate voi!!!
by parcellizzate Saturday, Oct. 26, 2002 at 2:11 PM mail:

non sono io a dover spiegare perchè si spaccano le vetrine, anche perchè non è mio costume e posso addirittura concordare sul fatto che non sia opportuno condurre questo tipo di azione.

Sono i firmatari e chi approva questo comunicato repressivo a dover spiegare la loro adesione alla guerra al terrorismo, nelle cui fila iscrivono una bella parte del movimento, non soltanto quelli che sfasciano qualche santissima vetrina, ma anche tutti quelli che non accettano di farsi dividere e giudicare tra "buoni e cattivi" e di mettersi a giudicare gli altri.

Costoro accettano di farsi ridurre gli spazi di espressione, accettano le regole autoritarie unilateralmente prese proprio contro il movimento, accettano una libertà limitata e vigilata, accettano di isolare intere parti del movimento che non è soltanto i social forum e carta. tra l'altro qui scrivono black bloc per far si che si legga anarchici.

Così facendo, tra l'altro, non possono ignorare che aumentano le possibilità che, a chi si trova tra due fuochi, a chi non rimane altra etichetta che quella di cattivo, violento, terrorista, non rimanga altra scelta che attuare davvero tali comportamenti o tacere per sempre.

vergognatevi!

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x ale e il resto
by brigitte Saturday, Oct. 26, 2002 at 2:42 PM mail:

riguardo alla parte di spiegazioni...su indy credo ci sia già abbastanza materiale reperibile, così come in rete.
io non pretendo ogni volta spiegazioni sulle vostre modalità di protesta, ma piuttosto me le vado a cercare. e non giudico, se non le farneticazioni di qualche intellettualoide sbucato da qualche segreteria di partito che si autoproclama movimento tout court. gradirei che fosse fatta la stessa cosa dall'altra parte.

http://italy.indymedia.org/news/2002/06/55989.php
http://www.inventati.org/anarkids/blackbloc.html
http://www.ainfos.ca/02/may/ainfos00425.html
il resto cercatelo, grazie.

riguardo alla parte soldi lavoro mamme e papà, non penso che questo sia il contesto più adatto per parlare dei cazzi miei. campo con 500 euro al mese lavorando part time in nero in uno microstudio di grafica. ho 25 anni. l'accesso a internet ce l'ho da lì. la cosa ti potrà anche scioccare ma non ho un conto in banca.
additare la responsabilità di tutto il male che è successo a genova a un gruppo ristretto di persone vestite di nero significa semplicemente mentire per il proprio interesse personale. credo che tecnicamente si chiami sete di potere.
saluti.

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sul social forum
by ink Saturday, Oct. 26, 2002 at 2:54 PM mail:

questa non é una lettera "del" social forum, é una "Lettera aperta sul social forum europeo alle autorità e ai cittadini di Firenze" .

chiunque può scrivere lettere aperte "sul" social forum.

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ti ricordi papà?
by persichetti reprise Saturday, Oct. 26, 2002 at 3:21 PM mail:

"[...]"Fiori velenosi venuti solo per sfasciare", non trovò migliore espressione una dirigente dell'organizzazione antimondialista ATTAC per liquidare i fatti di Gotebörg. Secca e adirata contro quella che ai suoi occhi sembrava una teppaglia neoluddista, madame Susan George, trovò più che normale che una pietra valesse un colpo di pistola tirato alle spalle. Autoconvocate, quelle orde d'insorti in cerca di sommosse non erano gradite. Disturbavano le ordinate kermes internazionali, i carnevali di strada, i convegni compunti dei professionisti dell'associazionismo, questa nuova burocrazia della società civile che pensa di poter fronteggiare gli irruenti spiriti animali del capitalismo ultraliberale pervenuto al suo stadio globale attraverso forme di regolazione economica, strumenti procedurali e regole etiche. Misure inadeguate quanto l'idea di poter fermare l'Oceano in tempesta con dei sacchetti di sabbia. Nello stesso periodo, un appello sottoscritto da intellettuali italiani e francesi, tra cui spiccavano le firme d'alcuni ex partecipanti ai movimenti politici degli anni Settanta, censurava le violenze e gli scontri di piazza, in modo particolre le brutalità commesse nei confronti di merci come "i cassonetti bruciati e le vetrine rotte". Costoro invocavano manifestazioni ordinate e ottennero nient'altro che le forze dell'ordine. Decisamente la storia non è intenzionata a smentire quell'adagio che vuole ogni tragedia ripresentarsi in farsa. Per nulla appagati da tanta stigmatizzazione etica prim'ancora che politica, prendiparola del Forum sociale genovese e leaders d'alcune componenti noglobal, sponsorizzati dai loro grandi elettori mediatici, lanciarono il ritornello infinito, e per giunta dopo un anno ancora non provato, degli infiltrati. Lo fecero a caldo, sopraffatti dal pregiudizio e da servile paura, quando il corpo straziato di Carlo Giuliani non aveva ancora un nome. Nei salotti volanti delle dirette RAI di prima serata che seguivano il G8 circolava ancora la voce che il giovane ucciso fosse uno spagnolo, di certo un basco, un black bloc in ogni caso. Gli invitati2, ancora accaldati per aver sfilato nei cortei del pomeriggio, attaccarono le forze di polizia colpevoli d'inerzia per aver lasciato devastare la città da bande di facinorosi vestiti di nero. Le forze dell'ordine avevano assalito i cortei quando questi sfilavano ancora lungo i percorsi autorizzati, in diversi punti della città i carabinieri avevano fatto uso d'armi da fuoco, in risposta gli acuti esponenti noglobal invece di pretendere meno forze dell'ordine invocavano più forza pubblica in piazza. Sollecitati con tanto ardore, il sabato successivo le forze di polizia eseguirono con zelo il loro mandato fin dentro alla Diaz. Immemore o forse ignaro che solo nei paesi dove vi è un controllo autoritario dello spazio pubblico le forze di polizia organizzano e svolgono il servizio d'ordine nei cortei, l'arrogante e mai pago presidente della LILA, Vittorio Agnoletto, pretendeva la tutela poliziesca per le sue sfilate nonviolente. Solo in tarda serata, sopraggiunta la notizia che quel manifestante deceduto altri non era che il figlio di un noto sindacalista della CGIL genovese, il "reprobo" Carlo Giuliani divenne finalmente un ragazzo da difendere, un imbarazzante martire da far proprio [...]"

http://italy.indymedia.org/news/2002/10/99401.php

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Ancora a brigitta
by Alessandro Saturday, Oct. 26, 2002 at 6:12 PM mail:

Innanzitutto la lettera, come argutamente notato da altri prima di me, è SUL social forum e non dal social forum. Poi, tornando al discorso black bloc, ti dico che le teorie sul bloc mi interessano poco. La realtà mi ha dimostrato che questi neri hanno provocato il più grosso casino a cui mi sia capitato di assistere. Resto convinto che in mezzo a loro ci fossero "agitatori" messi all'uopo da qualcuno che aveva interesse a che si creasse tutto il bordello avvenuto a genova. Posso anche credere che nel bloc ci siano compagni capaci e motivati da un'analisi politica che non condivido ma rispetto, però, visto come si sono messe le cose nell'ultimo periodo, ritengo che chi del bloc fa parte debba comprendere la strumentalizzazione fatta delle loro azioni da parte del potere.
Ormai basta un minimo pretesto per scatenare repressioni feroci. Vogliamo noi che vengano bastonati (nella migliore delle ipotesi) migliaia di manifestanti che nulla hanno a che fare col bloc oppure vogliamo che la nostra lotta prenda finalmente quella visibilità che eventuali scontri non gli darebbero ? Non gli darebbero visibilità perché l'attenzione si concentrerebbe sulla "violenza", sul "terrorismo" e magari ci metteranno in mezzo anche al qaeda giustificando la repressione e eventuali divieti futuri a ogni forma di dissenso che non sia quella istituzionale. Io vorrei che da firenze uscisse finalmente la notizia cche c'è chi crede che un mondo diverso sia possibile sul serio, senza dare pretesti altri a chi teme che il germe si diffonda oltre i confini del controllabile.
Domanda: perché le vetrine le vogliono spacare solo ai cortei? Perché non andare in giro, in gruppi di black bloc, a spaccare le vetrine di mc donalds anche durante i giorni della settimana? Visto che la rabbia è così grande non credo la si possa contenere fino al corteo che deve arrivare.
E' per questo che poi mi vengono i dubbi che questi casseurs non siano poi così in buona fede ma che ci sia qualcuno che ne manovri l'azione per poter mentenere all'infinito lo status quo...

Non guadagno tanto di più, ma quel poco che posso risparmiare l'ho messo in banca etica

Ciao
Alessandro

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VI VOGLIO BENE. A TUTT*
by vladmax Saturday, Oct. 26, 2002 at 7:03 PM mail:

L'unica cosa che ho capito, ma non da oggi, è che le contrapposizioni sono sempre esistite.
E' per questo motivo che non prenderò una posizione precisa. Abito a Firenze, manifesterò, se potrò parteciperò ai dibattiti, non spaccherò vetrine, ma, nello stesso tempo, non mi arrogherò il diritto di giudicare chi lo fa (anche se ci saranno infiltrati fascisti e/o dello stato).
Sono un pò fatalista? Può darsi, ma ne concludo che le contrapposizioni sono insanabili, è la storia che ce lo insegna, e il film di Loach "Terra e libertà" è un buon indicatore di quello che voglio dire.
Sinceramente non saprei proprio a chi dare ragione, in genere ha ragione sempre il più forte, il vincitore, che poi non è altri che quello che muove le fila. Potrei anche pensare, a questo punto, che forse sia più dignitoso perdere, piuttosto che avere delle vittorie virtuali.
Insomma, è difficile spiegare, ci proverò in questo modo: come si può giudicare il "vandalo" che spacca le vetrine e nello stesso tempo accettare un sistema globale che si definisce democratico che ha a capo un personaggio come Bush? Probabilmente ci vogliono due palle così per mediare con gente come bush, eletto "democraticamente". Ebbene, allora ammetto che io le palle non le ho, dunque non posso trattare con gente come lui, né come berlusconi, come fini, gasparri, ecc. ecc.
Posso trattare con loro solo ammettendo che si tratta di un rapporto non paritetico, dunque ammettendo di essere un individua dominato da loro.
Sono queste le regole della democrazia? Se è così, allora la democrazia è finita da un pezzo, seppur qualcuno continui testardamente a darle questo nome.

Sul discorso della riuscita del convegno, sono d'accordo, le azioni violente possono influire negativamente, ma allora, non era meglio scegliere un altro luogo più isolato, lontano dai covi dei mafiosi-bottegai-fascisti-benpensanti-sionisti di Firenze che non aspettano altro che vedere il casino per poter osteggiare meglio e attaccare e reprimere ancora con più forza e determinatezza?
Forse siamo ancora in tempo per cambiare luogo, e al limite data. E penso che sia paradossale che a Porto Alegre si possa discutere e qui no. Per capire questa differenza non serve una ricerca a carattere scientifico: a Porto Alegre ha il potere un gruppo diverso da quello economico-politico di Firenze, qualcosa che si è instaurato con forti sacrifici, anche umani. Qui invece, si "festeggia" tutti i giorni, tranne che qualche sfigato e sfruttato. Ma si muore anche di cancro per l'inquinamento, per incidenti stradali (qui sono tutti schizzati e stressati).

In ogni modo, pessimismo o meno, spero di vincere, e speriamo che da Firenze salti fuori qualcosa di buono per il futuro.

Vorrei concludere con un messaggio ai servitori del potere, e dunque al potere stesso, visto che stanno seminando una zizzania mai vista (ma del resto è il loro mestiere):
ricordatevi solo una cosa, la fantasia sta in buone mani... e la storia è capricciosetta. Me l'ha detto un certo Robespierre in sogno, e me l'ha confermato Lenin per telefono...

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!!!!!!!
by wagner Saturday, Oct. 26, 2002 at 8:40 PM mail:

Un comunicato veramente di MERDA!!!!!!! Mai visto nulla del genere.........fuori dai coglioni i riformisti di merda dal movimento!!!!!!!!!

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!!!!!!
by wagner Saturday, Oct. 26, 2002 at 8:44 PM mail:

Questo comunicto orrendo da riformisti beceri del cazzo, è uno sconcio e una DICHIARAZIONE DI GUERRA!!!!!!! Ci vediamo a Firenze

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Le nuove forze dell'ordine
by arese-imerese Sunday, Oct. 27, 2002 at 4:49 AM mail:

Noi a Firenze non ti vedremo.

Caro Wagner ti lasciamo tutto l'onore di servire il padrone!

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...continua
by brigitte Sunday, Oct. 27, 2002 at 4:09 PM mail:

ok...cerco di riassumere le motivazioni di tanta rabbia nel leggere quella cosa lì sopra così magari ci capiamo meglio.

questione preposizionale Dal/sul: la lettera sarà anche SUL social forum, ma dai contenuti, converrai con me alessandro, traspare una volontà egemonica abbastanza evidente. la linea di demarcazione tracciata da questa lettera non è tra chi ha il diritto di stare dentro il social forum e chi ne deve stare fuori, ma tra chi usa le stesse modalità di protesta del social forum - e quindi in quanto non violento-moralista-buon manifestante ha il diritto di esprimere il proprio dissenso al sistema in piazza, e chi invece non ce l'ha, in quanto violento-infiltrato-sporco-cattivo-e per di più (colpa imperdonabile) incapace di muovere soldi da un conto di una banca cattiva a quello di una banca buona.
io almeno l'ho intesa così, e molte delle persone che si sono incazzate leggendo questo comunicato credo la vedano alla stessa maniera.

"i responsabili principali delle violenze a Genova, i cosiddetti Black Bloks,
non facevano in alcun modo parte del movimento per cui simpatizzano coloro
che saranno presenti a Firenze in novembre."

questa frase è chiaramente una menzogna. a napoli non c'era nessun black bloc. come è andata a napoli ve lo ricordate. a washington qualche settimana fa non è stata fatta nessuna azione violenta. come è andata lo sapete, o lo dovreste sapere. i manifestanti coinvolti nelle violenze a genova sono stati stimati intorno ai trentamila. le persone che hanno fatto black bloc erano forse tremila, probabilmente molte meno. c'erano infiltrati non solo tra i black bloc ma anche tra le tute bianche e altri gruppi. perchè le ex tute bianche sono ancora lì con il social forum? perchè non sono state emarginate e cacciate via con ignominia?
altra falsità: i cosiddetti black bloc non solo facevano parte del movimento da molto prima che un solo social forum fosse stato creato in italia, ma sono stati la scintilla che ha fatto bruciare seattle, con tutto quello che ne è venuto fuori dopo. i signori e le signore che hanno firmato questo comunicato lo sanno benissimo, ergo stanno mentendo sapendo di farlo.


"Nessuno di noi aveva nemmeno sentito parlare dei Black Bloks (sic) prima di Genova."

altre menzogne. se qualcuno di loro davvero non ne aveva sentito parlare dimostra un'ignoranza abbastanza sconcertante sulla storia e sulle componenti della base di quello che loro stessi chiamano movimento, e sui progetti e i desideri di una parte non trascurabile dello stesso. questi signori e queste signore stanno dicendo che loro sono nel giusto, e chi non usa le loro modalità di protesta o condivide in toto i loro progetti riformisti è un nemico. e io in un impeto di mutuoappoggite ho persino firmato per quella cazzo di tobin tax, pensa te.

"Infatti ancora oggi ignoriamo che cosa esattamente volessero ottenere e pensiamo che soprattutto ci fosse l'intento di screditare ciò che, senza di loro, sarebbe stato un grandissimo evento e un messaggio molto forte proprio perchè totalmente pacifico."

per sapere cosa vogliamo basta fare quello che faccio io ogni giorno per capire che cosa vogliono altre componenti del movimento: sbattersi, domandare, parlare, cercare, leggere. sicuramente il dialogo è mancato, e continuerà a mancare visti gli ultimi fatti, ma non è impossibile.
"senza di loro" ci sarebbe stata qualche vetrina rotta in meno, qualche scritta in meno sui muri, qualche auto bruciata in meno, meno caos-gioia-anarchia, un attacco a un carcere in meno. probabilmente ci sarebbe stato qualche ferito in più, visto che "loro" le barricate le sanno tirare su, grazie a dio.
ancora riguardo a genova, questo comunicato dimentica, o più probabilmente vuole dimenticare di proposito come una componente interna al social forum, riconducibile all'area dei disobbedienti, una PARTE DEL SOCIAL FORUM dunque, abbia incitato, nei giorni precedenti alla manifestazione di venerdì 20 luglio 2001, alla presa della zona rossa i manifestanti con parole tutt'altro che pacifiche.
ripeto: scaricare tutta la responsabilità degli scontri su una parte - i neri violenti stranieri e cattivi - dimenticando in primo luogo le forze dell'ordine, che ora vengono viste come soggetto con cui collaborare ("È certo che si può contare su di noi per fare tutto il possibile, in collaborazione con le pubbliche autorità, affinché il Social Forum Europeo sia un evento pacifico e festoso che possa entrare con fierezza fra quelli memorabili che Firenze ha ospitato.") e secondariamente sè stessi (o se preferite componenti interne o in qualche modo riconducibili al social forum) è un'operazione politica che usa la menzogna come strumento per la conquista del potere. ed è una cosa inaccettabile dal mio punto di vista.
detto questo, mi pare che la preoccupazione più evidente sia quella della possibilità di ripetere a firenze quello che è successo a genova. personalmente credo che sia assurdo, visto quello che è successo in passato, che ci si preoccupi più dei black bloc che degli sbirri, più di una vetrina di una banca che di un morto. o siete arrivati a pensare anche voi che quel proiettile sia stato deviato dal sanpietrino di un tedesco cattivo?
detto questo, visto che quello che importa massimamente a voi in questo momento è che non ci siano brutti psicopatici vestiti di nero a firenze, io posso assicurarvi che a firenze non ci sarò (non vedo perchè dovrei esserci).
non essendo il portavoce di nessuno purtroppo non posso tirare fuori un comunicato che assicuri le chiappette di tutti i/le manifestanti/e dal rimanere rilassate piuttosto che strette.
buona domenica.

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meno male.
by chiappa rilassata Sunday, Oct. 27, 2002 at 4:50 PM mail:

no, dico.
Meno male.

Il comunicato iniziale e il tuo punto di vista sono speculari, entrambi infarciti di leggende metropolitane.

Il bb e' una leggenda metropolitana che ha un fondo di verita' storica (prima di genova) e zero esistenza dopo.

Il bb non esiste e quello italiano non e' mai esistito.
E' l'equivalente attuale dell'antropofagia dei comunisti di 50 anni fa.
E' chiacchericcio di NW e reverse-babau per genitori in cerca di motivazione per l'acquisto di un settimanale.

E' un mistero religioso, come la trasformazione della particola in carne, e io sono ateo, grazie a dio.

La mandi un bacione a firenze.

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il black bloc come ned ludd non è mai esistito
by AZIONE DIRETTA Sunday, Oct. 27, 2002 at 5:30 PM mail:

ma esiste eccome la rabbia degli sfruttati sempre pronta ad esplodere, nei modi e nei tempi che preferisce, per diventare l'incubo dei padroni e dei loro servi riformisti
http://www.guerrasociale.org

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Beh, perlomeno...
by Alessandro Sunday, Oct. 27, 2002 at 6:57 PM mail:

... si è alzato uno straccio di dibattito non basato sui soliti slogan qualunquisti.
Comprendo e rispetto le tue idee brigitte ma non posso che trovarmi in disaccordo per una questione che al momento ritengo primaria: STRATEGIA!
L'analisi del testo che tu fai è precisa ma parte da un presupposto che ritengo sia pregiudiziale. Secondo me (che non sono nel comitato di redazione della lettera, semmai apprezzo qualcuno dei firmatari) non si vuole mettere nessun cappello sul movimento come non si vuole esercitare alcuna forma di potere. Sarà che sono un ingenuo sognatore (per quanto bastardo riformista) ma non ritengo che ci sia il pericolo di questa o quella egemonia sul movimento. E' talmente tanto variegato che sarebbe impossibile farlo. Sono contento ad andare in piazza e lottare ogni giorno nel quotidiano insieme al cattolico o all'anarchico, non ho mai posto alcuna pregiudiziale di tipo ideologico a chicchessia. Solo una cosa non condivido: l'uso della violenza. Non perchè sia aprioristicamente contrario, ma perché ritengo che si tratti del più grosso errore strategico che si possa fare. Esercitare la seppur minima forma di violenza concede pretesti alla repressione che, in questa fase della lotta, non possiamo permetterci. Viviamo in una società in cui il potere esercita sé stesso tramite il controllo dell'informazione (e indy e i suoi simili, per quanto importanti non possono scalfirlo) dunque la lotta, oltre che sul piano reale, si combatte sul piano della comuncazione. Perché un'idea si possa diffondere è necessario che il destinatario del messaggio non ne abbia paura e dunque presentare un movimento come un insieme di persone violente è indirizzato proprio al terrorizzare l'opinione pubblica. Non so se hai visto "bowling for columbine", il film di michael moore sulla violenza usa, in cui si teorizza che il potere usa si basa proprio sulla paura della propria opinione pubblica.
A chi dice che il bloc è il terrore del potere, beh, non dovrei nemmeno rispondere visto quanto terrore hanno i nostri governanti aramti fino ai denti e con eserciti molto più potenti di qualsiasi altra cosa. Un pensiero ai guerriglieri ceceni sterminati nel teatro dai russi terrorizzati e un pensiero ai sequestrati sterminati dai propri "protettori" che hanno davvero a cuore il bene dei propri cittadini. In un mondo un minimo normale si sarebbe sollevato un casino di fronte a questo atto. E invece? invece un bel giorno di lutto e tutti contenti dell'ennesima vittoria sul terrorismo. E questo quello che vogliamo? Vogliamo che il bottegaio fiorentino sia terrorizzato dall'arrivo dei terroristi e al massacro risponda con il plauso liberatorio di chi è scampato ai lanzichenecchi? Oppure vogliamo che prima o poi quel bottegaio faccia una scelta diversa nella distribuzione dei prodotti e magari rinunci a vendere, che so, cocacola o nestlé? Beh, mi rendo conto che è una lotta dura e faticosa ma credo che la comunicazione sia l'unica strada percorribile.

Saluti
Alessandro

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Nulla in contrario, anzi. MA ...
by Frederick George Hamnett Wednesday, Oct. 30, 2002 at 7:00 AM mail: f.hamnett@itemconsulting.it

Nulla in contrario per quanto di positivo, innovativo, alternativo il Social Forum porta. Anzi, ben venga.

MA

quando tutto questo comporta rischi per chi tutti i giorni si scontra con la dura realtà del quotidiano,allora va cercato il male minore, e prevenuto quello peggiore.

Allora bando alle "chiacchere". Organizzate / organizziamo su Firenze dei gruppi (almeno 20 persone / gr.) che presidino aree molto limitate di territorio, e al primo accenno di disordine intervengano a prescindere dalle Forze dell'ordine o meno: "Fatti Maschi; Parole Femmine" è il motto dello Stato del Mariland (scritto in italiano e con una "m" sola; ed è stato scritto da partenopei che nella baia del Cheesapeack hanno fondato la capitale del Mariland, ovvero Annapolis che starebbe per "Napoli".

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da
by zoe Wednesday, Oct. 30, 2002 at 2:15 PM mail:

noia il fatto che vogliono parlare dico i vari "wagner"ce lo porterei in egitto,brigitte così come ddddddd,che prescindono uno da delle cose che non sono in grado di criticare con crisma,due da dei gruppi di amici-rivoluzionari-lavoratori e che più ne ha più ne metta che non conoscono,tre con dei pericoli tipo quelli dell'infiltrazione a delinquere che non sarebbe una novità totale,anzi.

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Ma che ci fa Cardini tra le adesioni?
by Mat "Ciccio" Kava Wednesday, Oct. 30, 2002 at 4:19 PM mail:

Ehmmm, ma che ci fa tra le adesioni "famose" Franco Cardini?

FRANCO CARDINI :ex membro di Ordine Nuovo, postfascista, collaborotore di
riviste e moviment della destra radicale, nazionalrivoluzionaria,
comunitarista

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BB
by john barleycorn Wednesday, Oct. 30, 2002 at 4:42 PM mail:

quanto tempo è passato da quando Repubblica scriveva

a Seattle ,
Bovè citando Bakunin
incendiò Seattle
e a tutti,ricordo, andava bene

in canada i bb attaccavano gli sbirri che avevano preso i compagni e anche qua tuttti andava bene

A goteborg TB e BB decisero azioni comuni.
gli arresti preventiVI(la notte prima dei cortei) fecero saltare tutti i piani

su Praga fatevi raccontare dalle TB(che cerano) quello che è successo

capite a GE i ragazz* di ATTAC se ne andavano a zonzo con attaccata alla maglietta una fotocopia di un bersaglio e un rimando al ferito di Goteborg,
il quale(è stato intervistato dal corriere)era un bb,

adesso ci dicono che i bb non esistono che sono solo una leggenda metropolitana,

RICORDATEVI CHE ESSERE BB NON SIGNIFICA ADERIRE AD UNA QUALCHE ORGANIZZAZIONE MA SEMPLICEMENTE POSIZIONARSI,
NELLE GIORNATE DI GRANDI CONTESTAZIONI,
fra quelli che vogliono praticare un pò di AZIONE DIRETTA

ciao

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buona notte sognatori
by alessio Wednesday, Oct. 30, 2002 at 11:07 PM mail: socioalquadrato@katamail.it

Forse è vero non porterà a nulla ma vale la pena di tentare. In questi giorni di frenetica esistenza in cui non hai tempo ne voglia di conoscere le cose del mondo(le tue cose quelle vitali per essere chiari)non scendere in piazza significa fare il loro gioco. Il gioco dei manipolatori di coscenze quelli che tentano di educarci all'obbedienza cieca. Bisogna riattaccarci ai movimenti sociali. La gente deve ricominciare ad interessarsi di politica perchè questa che c'è non ci rappresenta più.

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Riflessioni di un sincero democratico
by roy keane Wednesday, Oct. 30, 2002 at 11:41 PM mail:

«Per difendere una città d’arte come Firenze dai rischi di guerriglia dobbiamo avere lo stesso livello di determinazione che hanno avuto i russi nel blitz contro i terroristi ceceni». Giovanni Aliquò, segretario dell’Associazione dei funzionari di polizia.

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PERCHE' ESISTE GENTE COME ALIQUO'?
by ALIQUO' E'UNA MERDA Thursday, Oct. 31, 2002 at 12:22 PM mail:

Quel tizio e' veramente un lurido bastardo
ieri stava pure da Vespa il demente e ha proposto anche di utilizzare pallottole di gomma contro i manifestanti
Davvero una persona sgradevolissima tra l'altro stava sul cazzo anche all'altro sindacalista di polizia che era la'

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link alla fonte
by un firmatario Thursday, Oct. 31, 2002 at 12:52 PM mail:

leggendelo per intero ognuno potrà farsi un'idea propria

http://www.rfb.it/non-a-nostro-nome/
grazie

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ascolta...
by marta Thursday, Oct. 31, 2002 at 3:22 PM mail:

senti bella io non so cosa hai capito ma credo molto poco...hai coraggio nel dichiarare pubblicamente certi aborti di pensieri.Lo so, capitano momenti di rabbia in cui vedi tutto il mondo che fa schifo per colpa di quei 4 stronzi che giocano nella stanza dei bottoni magari con una stagista che gli fa dei ricchi soffoconi sotto la scrivania, ma capisci che quel pensiero, quell'istante in cui dichiari guerra al mondo o a chi vuoi...be' lo devi lasciare li dove nasce e farlo morire subito. Se poi davvero credi nelle tue idee abbastanza fermamente da poterle non solo sputare in faccia alla gente, ma anche dargli un seguito per cui i tuoi ideali da te ritenuti giusti e migliori rispetto ad altri si realizzino concretamente. Sai i sogni sono l'unica cosa che rimane ad alcune persone su questa terra e nopn realizzarli rende frustrati, ma se ci provi ti senti meglio e forse capisci anche dove peccano e dove vanno corretti per essere realizzati al meglio per te e chiunque altro. Le parole hanno un peso e spero che se comincerai ad attivarti per dargli seguito capirai che hai tanta strada e tante cose da capire...non si smette mai di crescere...è una frase fatta(...anche lei!)ma un grande uomo disse che ci vuole una grande coerenza ad invecchiare senza maturità...Essere immaturi significa essere perfetti...tu, a mio modesto parere, devi ancora nascere.

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è
by zoe Thursday, Oct. 31, 2002 at 6:40 PM mail:

il vizio di forma di chi si crede in grado di dare un seguito alla modernità,di che crede di averla capita la modernità,è colpa dei genitori,poco cibo povero e troppa centralità dell'idea di cultura dell'arco della giornata,è così pretendono di parlare della paura a carattere inverso,è la letteratura al contrario,è per questo che dalla mia parte mi fà tanto ridere,ma cosa vogliono realizzare il carnevale di rio in maremma o vendere tappeti a firenze,o appiccicare che sò io la schiena di forrest gump su quella di mohammed alì,il limite è e sarà sempre una banca sporcata,un agenzia interinale sporcata,ma caricandolo così di cultura del nulla non fanno che alzare la tensione,e basta,e così ti guardano non solo nel culo ma anche nel libretto universitario e magari confutano anche,io ho capito chi è cardini,ma non sapevo che era noto destrorso,ecco io vorrei sapere come si fà a difendere una cosa del genere?Così come non capisco chi si realizza confutando scientificammente se stesso e le proprie quattro nozioni del cazzo,e penso anche a brigitte,se è la brigitte che penso,le coniglio di andare a dilettarsi con il nobile bridge invece di mettere la bocca sul panorama fenomenologico della nostra bella cultura di regime, perchè io non sono un esistenzialista,non mi interessa la scrittura filosofica,e non mi interessa neanche d'inventarmi un rapporto tra kiekegard e dostoyeskj,o tra kirkegard e la letteratura in genere,perchè io non ci credo nell'utilità di questi studi,la letteratura è un modo per passare il tempo non un metodo d'indagine fenomelogica.

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approvo in pieno
by anello_uomo_scimmia Friday, Nov. 01, 2002 at 2:02 AM mail:

approvo in pieno e sottoscrivo
questo comunicato

siamo vivi
vi da fastidio?

anello

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in effetti
by brigitte Friday, Nov. 01, 2002 at 2:15 AM mail:

hai ragione dovevo andare a giocare a scopetta mentre è la vita che sta somparendo però il primo post mica tanto l'ho capito è la cultura del dialogo a tutti i costi quel che costi che mi fotte sono i primi sintomi di demoralizzazione passo e chiudo con antonino state tiranneggiando sulla vita su.

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sbadigliando
by zoe Friday, Nov. 01, 2002 at 11:51 AM mail:

s'impara,la piazza è luogo di vita quanto un bosco,è questo che voglio dire,non c'è rancore.

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e
by zoe Friday, Nov. 01, 2002 at 12:05 PM mail:

di nuovo,artaud ne ha fatta di radio ed è stato trattato come un pezzo di sterco,ma se lo è mai chiesto da chi prende le idee che sò io battiato,l'ha mai sentito gommalacca,non è che il lapsus freudiano possa cambiare continente e confutarsi come fosse un essenza unica ed indeterminabile,artaud è stato trattato come è stato trattato per uno scritto che parlava di finirla con il giudizio di dio che c'è di più umano,basta con il giudizio universale e con gli auguri,semplice relaticizzazione dei valori,non c'è rancore,ripeto,arivederci.

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si
by la sorella di brigitte Friday, Nov. 01, 2002 at 7:07 PM mail:

e noi stiamo cercando di farla finita con il giudizio borghese del rispetto per la proprietà siamo tanti antonini forse?

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ti
by zoe Friday, Nov. 01, 2002 at 8:03 PM mail:

devo rispondere?

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si
by zoe Friday, Nov. 01, 2002 at 8:12 PM mail:

rispondo,se credi che per essere soddisfatti di se stessi non importa scrivere un best sellers e tanto meno il dover confidare ad un cane cosa ne penso no che sò del fatto che frank zappa si chiama zappa o perchè calvino si chiama calvino o perchè elio si chiama elio o perchè i deadalus si chiamano deadalus,o perchè io non mi chiamo ma mi chiamano gli altri,oppure perchè mio nonno non sà il suo numero di telefono,allora puoi considerarti antonina ma anche antoniona per quanto mi riguarda,se poi invece credi che queste cose siano necessarie per ben vivere,allora ti richiedo ma devo rispondere?

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e
by zoe Friday, Nov. 01, 2002 at 8:39 PM mail:

e ancora perchè ti firmi la sorella di brigitte?non è già questo un'abuso di proprietà?eppoi perchè dovrei rendere conto di come la penso sulla struttura del giudizio,e questa si che è fenomenologia,ma con chi ne parlo,con qualche fesso che ha imparato due parole in tedesco o che ha imparato a dire intnzionalità,perchè magari a te non và come qualcuno tratta le proprie cose che siano vive o morte,no penso ad una casa come ad un tasso imbalsamato,a me che me ne viene,nessuno mi spiega i libri di artaud come a me piacerebbe che venissero spiegati,e nessuno più mi dice a che ore devo mangiare,proprio non capisco,parlate di cose mai vissute,senza mettere ordine,siete superbi,do del voi perchè te ti dai del noi,come i fascisti,saluti saluti.

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e
by zoe Friday, Nov. 01, 2002 at 8:42 PM mail:

come il papa.

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eppoi
by zoe Saturday, Nov. 02, 2002 at 5:31 PM mail:

mi risulta di difficile comprensione con quale legittimità parlate del rapporto tra artaud e l'uso della radio,veramente,ma lo sapete che senza la radio le persone non avrebbero mai saputo quando sarebbe finita la guerra,mettete ordine proprio come negli archivi.

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all'èlite culturale
by parcellizzato Saturday, Nov. 02, 2002 at 11:13 PM mail:

zoe, ma che hai un crampo al cervello che continui a parlare da sola come se fossi la bergonzona del movimento dei movimenti dei movimenti al quadrato?
vorrei solo che aggiungessi note bibliografia e filmografia ai tuoi interventi
senza rancore, sì, tu non hai colpa, è colpa dei genitori

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dalla
by zoe Sunday, Nov. 03, 2002 at 9:25 AM mail:

franchigena alla cassia,da menelao a tua nonna,ecco qua la bibliogarafia della mia esistenza,secondo te perchè gli area fanno dischi con una casa editrice chiamata cramps idiota?

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ma
by zoe Sunday, Nov. 03, 2002 at 10:15 AM mail:

poi piccolo cosa vuoi?mi dai del'elitario,acclturato,parcellizzato,che non vuol dire con gli orecchi grossi come saprai,e poi mi chiedi una bibliografia,ed una filmografia,ecco io ti direi vallo a chiedere a quei 12000 operai della fiat licenziate nel 79,piccolino.

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brigitte
by zoe Sunday, Nov. 03, 2002 at 10:25 AM mail:

ma poi shi è antonino il tio nipote,il tuo figlio,il tuo amico d'infanzia?

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a parcellizzato
by zoe Sunday, Nov. 03, 2002 at 10:26 AM mail:

non con le orecchie grosse,ma casomai piccole e sensibili.

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e
by zoe Sunday, Nov. 03, 2002 at 12:25 PM mail:

se ne avevo,ma cosa siete,sette,cosa volete,state tiranneggiando sulla vita,brigitta ma chi sei eolo,io non capisco dove prendete i paradigmi per pensare,forse dai detriti di una distruzione che non vi ha visto ne protagonisti ne spettatori,o dalla bibbia,o forse dai libriccini della messa,cantata,di natale,o magari da un bel bicchiere di vino rosso,brigitta stai dando giudizi sulla vita,ed in più visto che non sei contenta coinvolgi chi ti pare ,leggi sui muri delle case degli altri,e giudichi,io non c'entro un cazzo con chi ti va venire le angoscine,qvindi non darmi del voi perpiacere.

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x chi risponde a zoe
by navetecapito? Sunday, Nov. 03, 2002 at 12:30 PM mail:

mi fa sorridere che ci sia gente che ancora risponde a Zoe...
Apparte che i suoi interventi sono splendidi, vi rendete conto che sono settimane che prende per il culo tutti con sti non-sense e la gente ancora gli sta dietro con un lavoro tipo traduzione e interpretazione delle sacre scritture?

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e
by zoe Sunday, Nov. 03, 2002 at 1:53 PM mail:

vviva i lampioni san souci.

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e
by zoe Sunday, Nov. 03, 2002 at 1:54 PM mail:

vviva i lampioni san souci.

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mah
by navetecapito? Sunday, Nov. 03, 2002 at 1:57 PM mail:

aho zoe, che te devo dì, io ti voglio bene:)
primo perche come sistema di provocazione è senz'altro piu raffinato di quello di quei deficienti di Ale e Roby, e poi perche se la gente continua a cascarci vuol dire che se lo merita, c'è poco da fare.
Infatti mi spiace un po rompere questo incantesimo, però tanto son sicuro che se continui a scrivere non-sense ci sarà sempre gente che si infervora cercando di interpetarli...
mah...

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il
by zoe Sunday, Nov. 03, 2002 at 9:38 PM mail:

dato encomico si sà è quello di cavaliere e il fatto non restituisce le emozioni della prima volta,ma la noia mi assalisce e la curiosità dei curiosi mi scurisce ,ma perchè i fondamentalisti della cultura come gli interlocutori di questa ma anche di altre conversazioni e i sessuobili di ogni curiosibilità esistono?

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e
by poi Sunday, Nov. 03, 2002 at 10:17 PM mail:

per bertino bertinotti e tutti i compari dello scoutismo della politica io a rimini ci sono nato.

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mi spiegate?
by tredicenne confusa Thursday, Nov. 07, 2002 at 12:03 PM mail:

ciao, ho 13 anni... sento tanto parlare di social forum, di no global, di cortei e manifestazioni, ma nessuno, mamma papà insegnati mi vuole spiegare cosa sia tutto quello che sta succedendo, perche sta succedendo, io capisco solo che c'è qualcosa che non sta andando bene.
qualcuno ha voglia e tempo di spiegarmi queste cose? del perchè scenderete in piazza a manifestare domenica? cosa vi spinge? quali motivazioni? io voglio capire e che meglio di voi che scenderete a firenze mi può aiutare? per favore, grazie

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Ecco qua
by x la ragazza tredicenne Thursday, Nov. 07, 2002 at 12:16 PM mail:


Ciao gioia,
se vuoi saperne qualcosa,senza che perdo un sacco di tempo qui spiegandomi e magari non facendomi capire ,ti consiglio di guardare il sito delle nostre associazioni
clicca qui e avrai tutte le informazioni che vuoi
http://www.fse-esf.org/rubrique.php3?id_rubrique=2

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qui puoi leggere meglio
by sempre io Thursday, Nov. 07, 2002 at 12:17 PM mail:

qui ci sono scritti proprio gli obiettivi del forum:
http://www.fse-esf.org/article.php3?id_article=129

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NO PROCESS - Attenti agli estremisti
by STEFANO BENNI Thursday, Nov. 07, 2002 at 5:17 PM mail:

NO PROCESS - Attenti agli estremisti
STEFANO BENNI

Un pericolo mortale grava sul nostro paese, su monumenti e panorami, su fiumi e maggesi, su ricchezze naturali, artistiche e patrimoniali.

Un manipolo di estremisti esagitati, i No process, da tempo sta attuando il suo disegno eversivo con fredda determinazione.

Sbucati dai loro covi, cantine di logge, sedi democristiane franate, consigli di amministrazione e assoluzioni con condizionale, sono apparsi sulla scena mascherati da moderati e riformisti e hanno invaso i patrii confini facendo scempio di tutto.

Attentati alla costituzione, scippi di leggi, stupro di bilanci, corruzione di giudici, collusioni mafiose, assoli di piano alla Camere, saccheggio di televisioni, spaccio di inflazione, non c'è schifezza che non abbiano commesso.

Ma c'è di più: in nome del loro estremismo maggioritario, essi non accettano più nessuna legge dello stato. La loro ferrea ideologia nonprocessista sostiene che chi ottiene la muscolatura del cinquantun per cento dei voti, prende tutto.

Anche ora che metà e più del paese si sta ribellando ai loro assordanti slogan e alle loro tronfie sfilate, anche ora che è evidente la loro sconfitta politica e ideale, questi attempati giovinastri usano l'arroganza del maggioritarismo estremista per non rendere conto del loro fallimento.

Tremiamo a pensare che la bella Roma dei resti imperiali, il Piemonte della scomparsa civiltà agnellica, la Padania dai virili e nebbiosi panorami, il Nord-Est etilico e laborioso e la Sicilia erede della Magna Grecia siano percorse dai cortei delle auto blu e degli elicotteri rombanti di questi ultrà, ridicolmente bardati con doppiopetti blu, riporti, ciprie e siliconi.

Per non parlare del loro leader, un bugiardo matricolato, un estremista nostalgico che conserva ancora in camera i poster di Ceaucescu e Amin Dada. E della sua ghenga ricattante, incalzante e avida di immunità parlamentare.

Questo paese è stanco delle loro prepotenze, del loro lusso ostentato, delle loro finanziarie sghembe, degli avvocati bercianti, delle mazurche pianistiche e dei ricatti piduisti.
Ma a chi chiedere un severo provvedimento contro questi teppisti in ghingheri? Non al ministro dell'interno Pisanu, che per quarant'anni ha fatto parte della congiura comunista che ha guidato il paese, ma ultimamente ci sembra aver cambiato bandiera e busta paga.

Non al benzinaio più potente del mondo, George Bush, che deve fare subito una guerra per non scomparire e tornare quello che effettivamente è, un omuncolo che nessun sopratacco berlusconiano può elevare.

Non i miliardari arabi che speculano in borsa sui loro attentati, e per i quali l'Italia è una manciata di spiccioli. Non può aiutarci Vladimir Baygonovic Putin, la cui enfasi di disinfestatore ha spesso fastidiosi effetti collaterali.

Non basta il coraggioso compagno Tremonti, il cui metodico sabotaggio dell'economia governativa è la prova che il suo cuore batte ancora a sinistra.

Non possiamo sperare nel ministro Celebbiduro Bossi, che a mollo nella sua piscina recintata ha barattato le vecchie sparate antifasciste con una comoda vita padano-matriciana da clone di Silvio.

Non Fini, in agguato aspettando che gli si aprano le porte di qualche sala operativa della polizia. Non il portinaio del Senato, Pannolone Pera, uno che ormai si delegittima addosso a ogni seduta.

Non suor Letizia Moratti dell'Opus Dei, che sogna una scuola di piersilvi e piersilvie. Non Ciampi, presidente straparlante e strafirmante. Non Casini e i Savoia.

Nemmeno quei dirigenti della sinistra, il cui lodevole sforzo di dimostrarci che i No Process non sono un regime è ormai la sola speranza di questo regime.

Non gli artisti e intellettuali che senza battere ciglio hanno traslocato i loro privilegi dalle Piazze del Popolo alla Casa della Libertà.

Eppure si può ancora salvare il patrimonio italico, e nobili antichità quali marmi, affreschi e articoli della costituzione. Si può impedire che il raduno dei No Process diventi ventennio.

Può farlo la metà degli italiani che non ha più alcuna rappresentanza né voce che non sia conquistata e faticosa.

I cittadini la cui sacrosanta voce critica viene disprezzata, e che ridono, ma con molta amarezza, nel sentir parlare di legalità da parte di un regime che ha fatto di una continua, arrogante erosione della legalità il miserabile strumento della pochezza politica e dell'accumulo di potere.

Un regime che militarizza l'informazione e semina paura, confezionando gas per intossicare ogni futuro e speranza.

Potrebbero fare molto i dirigenti della sinistruzia, se da oggi cominciassero a chiamare i No Process e le loro azioni col vero nome, se dessero più ascolto alla protesta operaia che ai dubbi della Confindustria, se avessero un po'meno sospetti sulla Cgil e qualcuno di più sull'Opus Dei.

E soprattutto se qualcuno la smettesse di lamentarsi dello scippo della Rai e rischiasse soldi e faccia per fare qualche nuova piccola televisione di sinistra, lanciandosi in questa impresa per dovere civico e non solo per guadagnarci.

Beato e felice chi continua a credere che il pericolo per la democrazia italiana siano i no global , imparerà a sua spese che i No Process sono molto più potenti, meglio armati e malintenzionati.
E' improbabile, ma è doveroso temere che qualche cialtrone o provocatore abbia intenzione di esibirsi a Firenze, e gli organizzatori devono essere più che pronti a affrontare il problema.

Ma è doverosissimo e necessario gridare che questo regime di incapaci e mentitori fa ogni giorno i danni che centomila no global non potrebbero fare in un mese.

Non siamo tra quelli che esaltano le grandi adunate, né i riflettori accesi sui grandi eventi, pensiamo che Genova o Firenze possano essere grandi occasioni e dinamo di energia politica, ma non le tappe fondamentali di una lotta che è quotidiana, lenta, diffusa.

Non solo da questi grandi palcoscenici mediatici, ma da ogni piccolo teatro di resistenza la sinistra dovrebbe saper gridare, dimostrare, diffondere questa semplice verità: che i No Process non sono più maggioranza nella coscienza del paese, sono già politicamente falliti.

Solo la truffa che ha sponsorizzato il maggioritario come garanzia di maggior democrazia, solo un patto disperato tra speculatori in rovina, solo la farsa della silvioinformazione italiana tiene in vita questi bugiardi.
Saranno spazzati via, senza vendette e senza rimpianti, perché il nostro paese, e il mondo intero, devono affrontare prove terribili, per cui serve gente migliore.

Ma se qualcuno a sinistra crede davvero che il pericolo alla democrazia italiana venga dai no global e dalla Cgil e non dai No Process e dai Blackbloc delle eterne logge segrete patrie, allora prepari subito teloni di salvataggio, salvacondotti, stampelle, inciuci e rattoppi.

Ma non si chiamerà salvare la democrazia. Si chiamerà, una volta per tutte, complicità.
Il manifesto 31-10-2002

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No alla violenza???
by Sheherazade Thursday, Nov. 07, 2002 at 6:37 PM mail:

Ho trovato, come sempre molto lucido il testo di Stefano Benni...Grazie, è sempre piacevole ricevere contri buti lungimiranti.
A questo punto, però, ho dei quesiti da porre in merito alle pratiche di piazza del movimento, sapendo bene che non è il principale argomento, ma io ho bisogno di chiarezza.
1: (non parlo di Firenze nello specifico)Mi chiedo quanto sia utile e costruttiva una politica di repressione interna che, come abbiamo già potuto constatare, non crea che lacerazioni incolmabili con conseguente boicottaggio reciproco.Mi domando, piuttosto, come si faccia a sputare tanto veleno fra di noi quando avremmo tanti altri nemici, ben più pericolosi, da abbattere.
2: è fondamentale scendere in piazza tutti insieme, ma ognuno con le proprie pratiche nel rispetto delle scelte consapevoli di ognuno:ciascuno si assuma le responsabilità delle mani bianche alzate per aria, piuttosto che della vetrina spaccata.
3: penso che a Genova le dinamiche fossero molto più complesse di quelle che ho letto fino ad ora:le forze dell'ordine non hanno nessuna giustificazione per quello che hanno fatto.Mettiamo che un gruppo spacchi una vetrina, la polizia dovrebbe caricare quel gruppo, perchè non lo fa?Perchè carica gli altri?perchè è più facile e perchè il movimento si spacchi.Non diamogli questa soddisfazione.
4:e qui c'è il punto dolente.Ora come ora spaccare una vetrina significa essere d'aiuto a chi ha voluto ostacolare il movimento con ogni strumento-lecito e soprattutto illecito-.Io credo che chi spacca le vetrine non sia un imbecille senza contenuti, anzi, penso che abbia sulle spalle una tale voglia di cambiare, da aver fatto diventare fisica la propria rabbia.Prova un forte disagio sociale perchè i salotti non lo soddisfano(a ragione)e si carica di una forte responsabilità: quella di voler cambiare il mondo, a rischio della propria incolumità, ma soprattutto della propria libertà.Ritengo anche che all'inizio sia stato efficace, ora non lo è più:è troppo prevedibile.

Il problema resta, però.Cosa ci possiamo inventare di incisivo ed efficace?Credo che un po' di radicalità sia necessaria perchè fino ad ora il movimento ha fatto ben pochi passi.
Hesse diceva di puntare alla LUNA ,male che vada arriveremo alle stelle.......

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