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Rimini base strategica per i Marines USA: perchè questo silenzio assordante ?
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saigon Tuesday, Mar. 01, 2005 at 5:24 PM |
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da un minimo di 850 ad un massimo di 1.700 al giorno. Da e per Bagdad? Questi sono numeri da teatro di guerra!
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re-sollecito l'attenzione per la questione
http://italy.indymedia.org/news/2005/02/736951.php
Ci sarebbe da andare TUTTI a Rimini (aereoporto Fellini) per il 19 marzo, giornata mondiale contro la guerra ....
In più Fellini si rigira nella tomba .......
------------------------------------- Rimini base strategica per i Marines USA di Roberto Morini
Aeroporto “Fellini” di Rimini. Da alcuni giorni sto seguendo, con crescente preoccupazione, l’esito degli accordi da tempo in atto fra Aeradria e World Aiways sull’impiego della base aeroportuale riminese, per l’avvicendamento di truppe americane nel quadrante mediorientale. Mi sarei aspettato, almeno dalla stampa locale, che qualcuno facesse due conti sui numeri che sono stati resi noti circa i voli previsti (dichiarati dai 50 ai 100 al mese) e, l’avvicendamento medio dei marines (dichiarati 500 militari per volo). Questi dati, che mi hanno provocato un sobbalzo, presupporrebbero un dichiarato ed ininterrotto ricambio di militari che andrebbe, qualora mantenuto, da un minimo di 850 ad un massimo di 1.700 al giorno. Da e per Bagdad? Questi sono numeri da teatro di guerra! Una guerra non ancora dichiarata (per mancanza di pretesti scatenanti, ma che dovremo aspettarci a breve, anche come seguito allo “strano” attentato di Beirut del 14 febbraio scorso), ma ben pianificata nella roadmap bellica americana concepita molto prima delle accuse pubbliche di George W. Bush verso quegli “stati canaglia” che, in pratica, non si sottomettono alla sua agenda imperialista e neoliberale. Quindi, ultimati dal Presidente Bush i giri dei consensi e delle alleanze, introdotti dalle visite della Rice: « Siria e Iran guardatevi dalle Idi di Marzo! »
www.unita.it/unicitta/unicitta.asp?group_id=&cat_id=28&cat_des=Unicitt%E0+-+E...
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Il 19 marzo Tutti a Rimini!
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FAI Tuesday, Mar. 01, 2005 at 9:43 PM |
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fat@inrete.it |
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Rimini 19 marzo manifestazione appuntamento alle 14,30 all'Arco di Augusto
Il 19 marzo è stata da tempo convocata una manifestazione a Rimini, perché fermare la guerra significa tagliare le radici del militarismo nostrano, quello che si traveste da "missione umanitaria" Rimini sta per divenire lo scalo dai marines diretti in Iraq ma soprattutto è la base degli elicotteristi di stanza a Nassirija, dove nella battaglia dei ponti i "nostri" soldati di pace hanno ammazzato centinaia di uomini, donne e bambini. Per questo motivo, il 19, giornata di azione antimilitarista internazionale abbiamo scelto di essere a Rimini.
GIORNATA ANTIMILITARISTA INTERNAZIONALE
Tutte le guerre contro di noi, noi contro tutte le guerre
CONTRO tutti gli eserciti / PER la diserzione CONTRO tutte le frontiere / PER la libera circolazione di ogni individuo CONTRO tutti i nazionalismi / PER la solidarietà tra gli oppressi CONTRO la devastazione sociale prodotta dal capitalismo / PER l’autogestione e l’uguaglianza CONTRO tutte le religioni / PER il libero pensiero
CONTRO LO SFRUTTAMENTO E LA REPRESSIONE GLOBALE, PER LA GLOBALIZZAZIONE DELLE LIBERTÀ Sabato 19 Marzo Manifestazione a Rimini Punto di incontro alle 14,30 all'Arco di Augusto
IFA - Internazionale delle Federazioni Anarchiche FAI - Federazione Anarchica Italiana http://www.federazioneanarchica.org cdc@federazioneanarchica.org -----------------------------------------------------------
Tutti a Rimini! In Iraq, in Afganistan, nei Balcani ci sono truppe e mezzi militari italiani impegnati in aggressioni e occupazioni che provocano quotidianamente morte, miseria e distruzione. In Italia c’è un’economia di guerra che taglia continuamente i salari, la sanità, l’istruzione, le pensioni ed i servizi sociali per finanziare le cosiddette “missioni di pace”: sporche operazioni neocoloniali, interventi diretti a favorire, difendere e consolidare interessi economici e politici dei governi occidentali. Quello italiano fa, come sempre, la sua schifosa parte (aggressione militare alla Jugoslavia ieri col sinistro D’Alema, aggressione militare all’Iraq oggi col destro Berlusca). In Iraq dal 20 marzo 2003 (anno di inizio della seconda guerra del Golfo) ci sono state 100.000 vittime tra i civili (in gran parte donne e bambini) e la guerra continua con l’uso, da parte delle forze militari di occupazione (USA in primis), di armi di distruzione di massa come napalm, gas tossici e bombe a frammentazione. Però, si sono svolte “libere elezioni democratiche”: con i fucili di centocinquantamila soldati a stelle e strisce puntati su un intero popolo. In Italia si costruiscono tranquillamente portaerei da guerra da 3 miliardi di euro e l’industria armiera esporta morte in tutto il mondo, ovunque è possibile fare affari (negli ultimi dieci anni le esportazioni di armi italiane sono salite da 300 a 600 milioni di euro). Il territorio del belpaese è pieno zeppo di burattini in uniforme e basi militari (e ci sono almeno novanta ordigni nucleari, cinquanta nella base USA di Aviano e quaranta nei depositi di Ghedi di Torre), mentre la propaganda e la retorica nazionalista, militarista e patriottarda è incessante e nauseante. La guerra moderna richiede individui specializzati, professionisti nel “mestiere” di uccidere, controllare e reprimere; ed intorno soltanto assuefazione, consenso, rassegnazione ad un presente feroce e spietato. A due anni di distanza dall’inizio della seconda guerra del Golfo, sabato 19 marzo partecipiamo alla manifestazione antimilitarista internazionale a Rimini, città che subisce la presenza di un aeroporto civile-militare prossimo scalo dei marines diretti in Iraq e base per gli elicotteristi italiani di stanza a Nassirija. Contro tutti gli eserciti, per la diserzione! Assemblea Antimilitarista e Antiautoritaria
www.federazioneanarchica.org
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Il 19 marzo Tutti a Rimini!
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FAI Tuesday, Mar. 01, 2005 at 9:45 PM |
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Il 19 marzo è stata da tempo convocata una manifestazione a Rimini, perché fermare la guerra significa tagliare le radici del militarismo nostrano, quello che si traveste da "missione umanitaria" Rimini sta per divenire lo scalo dai marines diretti in Iraq ma soprattutto è la base degli elicotteristi di stanza a Nassirija, dove nella battaglia dei ponti i "nostri" soldati di pace hanno ammazzato centinaia di uomini, donne e bambini. Per questo motivo, il 19, giornata di azione antimilitarista internazionale abbiamo scelto di essere a Rimini.
GIORNATA ANTIMILITARISTA INTERNAZIONALE
Tutte le guerre contro di noi, noi contro tutte le guerre
CONTRO tutti gli eserciti / PER la diserzione CONTRO tutte le frontiere / PER la libera circolazione di ogni individuo CONTRO tutti i nazionalismi / PER la solidarietà tra gli oppressi CONTRO la devastazione sociale prodotta dal capitalismo / PER l’autogestione e l’uguaglianza CONTRO tutte le religioni / PER il libero pensiero
CONTRO LO SFRUTTAMENTO E LA REPRESSIONE GLOBALE, PER LA GLOBALIZZAZIONE DELLE LIBERTÀ Sabato 19 Marzo Manifestazione a Rimini Punto di incontro alle 14,30 all'Arco di Augusto
IFA - Internazionale delle Federazioni Anarchiche FAI - Federazione Anarchica Italiana http://www.federazioneanarchica.org cdc@federazioneanarchica.org -----------------------------------------------------------
Tutti a Rimini! In Iraq, in Afganistan, nei Balcani ci sono truppe e mezzi militari italiani impegnati in aggressioni e occupazioni che provocano quotidianamente morte, miseria e distruzione. In Italia c’è un’economia di guerra che taglia continuamente i salari, la sanità, l’istruzione, le pensioni ed i servizi sociali per finanziare le cosiddette “missioni di pace”: sporche operazioni neocoloniali, interventi diretti a favorire, difendere e consolidare interessi economici e politici dei governi occidentali. Quello italiano fa, come sempre, la sua schifosa parte (aggressione militare alla Jugoslavia ieri col sinistro D’Alema, aggressione militare all’Iraq oggi col destro Berlusca). In Iraq dal 20 marzo 2003 (anno di inizio della seconda guerra del Golfo) ci sono state 100.000 vittime tra i civili (in gran parte donne e bambini) e la guerra continua con l’uso, da parte delle forze militari di occupazione (USA in primis), di armi di distruzione di massa come napalm, gas tossici e bombe a frammentazione. Però, si sono svolte “libere elezioni democratiche”: con i fucili di centocinquantamila soldati a stelle e strisce puntati su un intero popolo. In Italia si costruiscono tranquillamente portaerei da guerra da 3 miliardi di euro e l’industria armiera esporta morte in tutto il mondo, ovunque è possibile fare affari (negli ultimi dieci anni le esportazioni di armi italiane sono salite da 300 a 600 milioni di euro). Il territorio del belpaese è pieno zeppo di burattini in uniforme e basi militari (e ci sono almeno novanta ordigni nucleari, cinquanta nella base USA di Aviano e quaranta nei depositi di Ghedi di Torre), mentre la propaganda e la retorica nazionalista, militarista e patriottarda è incessante e nauseante. La guerra moderna richiede individui specializzati, professionisti nel “mestiere” di uccidere, controllare e reprimere; ed intorno soltanto assuefazione, consenso, rassegnazione ad un presente feroce e spietato. A due anni di distanza dall’inizio della seconda guerra del Golfo, sabato 19 marzo partecipiamo alla manifestazione antimilitarista internazionale a Rimini, città che subisce la presenza di un aeroporto civile-militare prossimo scalo dei marines diretti in Iraq e base per gli elicotteristi italiani di stanza a Nassirija. Contro tutti gli eserciti, per la diserzione! Assemblea Antimilitarista e Antiautoritaria
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