Vediamo un po' chi è questo Palazzi che sotto vari nick (cittadino democratico, zio frankie, ecc.) manda i suoi comunicati su Indymedia.
http://www.ifrance.com/amipalazzi/it/palazzi07_it.htm
Mormoni su Marte: una breve
biografia di Abdul Hadi Massimo Palazzi
Qualche notizia su Massimo Palazzi proviene dai molti ambienti che lui frequenta o ha frequentato. E qui occorre spezzare una lancia a suo favore.
Chi lo conosce solo per i suoi proclami ne ricava probabilmente l'impressione di un tetro fanatico. Invece, tutti coloro che lo hanno conosciuto - almeno in ambito pubblico - lo descrivono alla stessa maniera: un simpaticissimo avventuriero che farebbe qualunque cosa pur di combinare una buona beffa, ma che finisce sempre per tradirsi, a causa di un bisogno incontrollabile di vantarsene dopo. Tutti ne hanno subito le conseguenze, pochi però riescono a serbare rancore.
Anche perché Palazzi è certamente da sempre un amante delle buone cose della vita, come si evince anche dal suo atteggiamento decisamente aperto verso le sostanze cosiddette stupefacenti e dalla particolare simpatia che ha sempre avuto per la pratica della poligamia nell'Islam, una simpatia non sempre condivisa dalle sue partner. Ma ho rinunciato deliberatamente - anche se confesso un certo rammarico vista la ricchezza aneddotica in merito - a parlare della sua vita privata: in fondo ognuno di noi ha le sue debolezze.
Chi ha conosciuto lui e la sua romanissima famiglia, sorride invece nell'apprendere quanto da lui dichiarato al Jerusalem Post:
"Palazzi, oggi quarantenne, è nato in Italia, figlio di una donna musulmana, il cui nonno era immigrato da Aleppo, e di un italiano convertito all'islam."
Magdi Allam, nel suo libro Bin Laden in Italia: viaggio nell'islam radicale (Mondadori 2002), scrive del suo incontro con Palazzi, la cui "stazza non indifferente" era "in qualche modo camuffata da una colorita e abbondante camicia hawaiana":
"Palazzi, 41 anni anche se ne dimostra di più, [è] nato a Roma da genitori di origini siriane [...]. A differenza della quasi totalità degli italiani musulmani, Palazzi è nato musulmano perché la madre era musulmana e il padre lo era diventato al momento del matrimonio".
Ora, il padre si chiama Giampaolo Palazzi, la madre, Marcella Elisa Pizzolito, nomi certamente rispettabili ma non propriamente esotici. La signora Pizzolito in Palazzi, peraltro, è stata per molti anni membro del Circolo degli Amici di Nuova Acropoli, un'associazione teosofica e neo-pagana. Cosa che sarebbe ovviamente un suo inoppugnabile diritto; ma è comunque curioso il fatto che Palazzi poi avrebbe chiamato Nuova Acropoli una "banda militare sudamericana"[1], presumibilmente non nel senso musicale. Forse questa sorprendente antipatia per le attività di sua madre è dovuta al fatto che una persona che aveva fatto parte di Nuova Acropoli molti anni fa si era permessa di criticare Mawlana.
Per quanto riguarda la pretesa di essere "nato musulmano", a quindici anni, Palazzi era un mormone, che indossava la regolamentare camicia bianca e un cartellino: ANZIANO MASSIMO PALAZZI DELLA CHIESA DI GESÙ CRISTO DEI SANTI DEGLI ULTIMI GIORNI. Curiosamente, anche Shaykh, uno dei titoli preferiti attualmente da Palazzi, significa "anziano". Comunque, è da questo periodo della sua vita che proviene il soprannome con cui è ancora chiamato in ambienti romani, "er Mormone". I musulmani, ironizzando sulla sua passione per i titoli tra cui appunto "shaykh", in genere lo chiamano "lo sceicco".
Secondo Lucio Tancredi[2], il futuro "sceicco" passò a frequentare gli ambienti esoterici romani legati alla figura di Julius Evola. Vent'anni dopo, Palazzi si sarebbe ricordato del suo vecchio amore in un messaggio alla propria mailing list dal titolo "L'Unità è razzista, Julius Evola no!".[3] Tra parentesi, notiamo come l'uso ossessivo di termini come "neonazista" o "antisemita" per squalificare qualunque avversario non sia solo caratteristico di Palazzi; è un trucco retorico assai sfruttato da certi ambienti di destra per azzittire preventivamente chi, a molto maggior ragione, potrebbe accusarli di essere "fascisti". In ogni caso, Palazzi - coerentemente al suo titolo di cavaliere dinastico dei Mussolini - limita le sue invettive alla Germania di Hitler: difficilmente lo sentirete parlare male del regime fascista in Italia.
In seguito, Palazzi entra nel vivace culto dei Bambini di Dio e poi tra gli "arancioni" di Osho/Rajneesh, prima di diventare musulmano. Ma anche all'interno del paradigma islamico, come vedremo, Palazzi ha saputo compiere molte svolte.
Chiaramente tutti i convertiti all'islam erano prima qualcos'altro e non intendiamo assolutamente impiccare Palazzi al suo passato. Però questi fatti possono aiutarci almeno a capire quanto sia mobile la sua personalità. Ritengo che la flessibilità mentale sia una grande dote. Nel caso di Palazzi però troviamo una coerenza di fondo: in qualunque ideologia si immedesimi, egli svolge sempre un unico ruolo - quello di maestro infallibile e di scomunicatore di eretici.
Alcuni musulmani hanno criticato Palazzi per la sua appartenenza alla Massoneria Scozzese. Anzi, a essere precisi, e come se i titoli già elencati non bastassero, Palazzi è "Gran Cancelliere dell'Ordine e Gran Precettore per la lingua italiana del Supremo Ordine Salomonico dei Principi del Shekal" (la grafia varia: troviamo spesso e volentieri anche "Sekal"). Comunque, anche secondo i suoi più accesi critici, egli non avrebbe mai superato il grado di "Maestro Perfetto" essendo addetto alla riscossione delle quote in una piccola loggia romana. Inoltre, non si può accusare Palazzi di ipocrisia, visto che sul suo sito egli dichiara che un musulmano può essere massone:
"In ogni caso, a mio modesto avviso, nulla nella Shari'ah vieta a un musulmano di diventare massone. Non si tratta di un'organizzazione religiosa e non sostiene alcuna religione contro altre".
Le critiche sensate che si possono fare a Palazzi sono, a nostro avviso, tutt'altre. Personalmente non credo al "complotto massonico"; e comunque alcuni massoni ci hanno assicurato che Palazzi sarebbe stato espulso da una tollerantissima loggia per "indegnità morale", con riferimento ad alcuni spregiudicati progetti economici lanciati dall'intraprendente "fratello." Per cui si può essere tranquilli, Palazzi non partecipa delle presunte malefatte delle logge.
Allo stesso modo, ci sembra eccessiva l'importanza data all'appartenenza di Palazzi alla semisegreta Fratellanza Terapeutica di Myriam: le pratiche assai curiose che caratterizzano questo gruppo si svolgono, a quanto pare, esclusivamente tra adulti consenzienti e non hanno alcun elemento penalmente rilevante.
Nonostante le sue molteplici conversioni, Palazzi ha conservato intatto il suo interesse per ciò che potremmo chiamare genericamente occultismo, un interesse che coltiva assieme al fotografo di origine afghana, Farid Naimi. Naimi vanta origini regali, ma sembra che a differenza di Palazzi si guadagni onestamente il pane, lavorando in un garage di Roma.
L'Islam normale è banalmente egalitario. È forse per questo che Palazzi si è dedicato in misura crescente al sufismo, cosa che gli permette di proclamarsi "Maulana" o "Nostro Maestro" e di distinguersi nettamente dal mondo degli immigrati di fede islamica. Ma anche di liberarsi dai vincoli dell'austera legge islamica.
A proposito di occultismo, Palazzi sostiene la possibile esistenza di una "civiltà superevoluta preesistente all'Egitto dei faraoni". Egli offre alcune interessanti divagazioni su "una civiltà post-noachide e pre-abramide, dotata di tecnologie a noi non note". Discetta anche su formule magiche che fonderebbero i metalli e ipotizza che le presunte facce e piramidi su Marte siano state create da Adamo con una testata mentre si divertiva a fare delle capriole interplanetarie. Infine, presenta una sua particolarissima teoria secondo cui "l'acqua è la base di ogni vita; tutto ciò che esiste è sorto dall'acqua, e tutto ciò che esiste è vivente. La scienza attuale invece riduce l'acqua alla sola H2O e considera vivente ciò che è organico, e non-vivente ciò che è inorganico." Queste affermazioni compaiono nel primo capitolo del libro L'altra faccia degli UFO (2° edizione) di Alfredo Lissoni. Lissoni è un ricercatore serio e scrupoloso e quindi possiamo dare per scontato che abbia riportato fedelmente le idee di Palazzi. Il testo completo si può leggere qui.
La mailing list di Palazzi, "islamsunnita@yahoogroups.com", che è dedicata anche all'alchimia, adopera un simpatico logo ufologico:
Alle pretese di Palazzi di possedere poteri magici troviamo un riferimento caratteristicamente obliquo sulla sua stessa mailing list:
"I Sunniti hanno trasmesso e trasmettono regolarmente, in taluni casi applicano, ma giammai divulgano il Compendio Algebrico (Jami' al-Jabr), di cui le scienze magiche sono applicazione cosmologica."[4]
Per Palazzi, le clonazioni umane rivendicate dalla setta ufologica dei raeliani coprono un complotto ben più antico, che coinvolge nientemeno che i pii e assolutamente pacifici mennoniti che nel Sudamerica conducevano la loro vita di stile seicentesco:
"In realtà i primi studi sulla clonazione umana risalgono al famigerato dottor Mengele, che li ha iniziati ad Auschwitz, e nel dopoguerra li continuati indisturbato in Paraguay. Sembra che i primi esseri umani clonati risalgano al'inizio degli anni '60, e che interi villaggi della comunità mennonita di lingua tedesca in Paraguay (la cossiddetta "Nuova Germania") siano popolati da essere umani clonati. Così almeno riferiscono alcuni giornalisti italiani che hanno visitato quei villaggi, e che sono "vivamente pregati", per non dire minacciati, di non far parola di quanto vi hanno visto. [...] Poi, quando mantenere il segreto non era più necessario, lo si è divulgato, portando tutto il mondo a bersi la baggianata secondo cui i primi a clonare un essere umano sarebbero stati i Raeliani." [5]
NOTE
[1] From: Cultural Institute of the Italian Islamic Community
To:
Sent: Friday, October 18, 2002 11:26 AM
Subject: Un messaggio che per errore avevamo scritto ma non inviato
[2] "Chierici vaganti: Netanyahu raschia il fondo del barile?," Orion, dic. 1996. Orion è una pubblicazione di destra, quindi vicina proprio agli ambienti frequentati dal Palazzi.
Il fatto che io abbia citato questa rivista di destra su questo sito è stato sfruttato da Palazzi per dire che il sito stesso farebbe parte di un complotto "nazista" contro di lui. Evidentemente ritiene che la migliore difesa sia l'attacco; anzi l'unica, quando si ha qualche difficoltà a trovare gli argomenti.
[3] Date: Thu, 10 Oct 2002 17:52:21 +0200 To: islamsunnita@domeus.it
From: Istituto Culturale della Comunità Islamica Italiana
Subject: News: (Libero) L'Unità è razzista, Julius Evola no!
[4] (Date: Sun, 06 Oct 2002 12:36:34 +0200 To: tekkesufi@yahoogroups.com
From: Istituto Culturale della Comunità Islamica
Italiana
Subject: Fwd: [tekkesufi - Alchimia] Magia, Sunnah e Sciismo Alide
[5] Date: Sat, 28 Dec 2002 23:10:52 +0100
From: Istituto Culturale della Comunità Islamica Italiana
Subject: [Alchimia] Re: [Alchimia] - Commento sulla clonazione fatta dai Raeliani.
|
