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Aggiornamento Sei - Argentina Nove mesi dopo
by IMC Italy Sunday, Oct. 20, 2002 at 3:43 PM mail:

Analisi ed aggiornamenti dal 20 settembre 2002 in poi.

E' passato un anno da quando il figlio prediletto del Fondo Mondiale Internazionale e della Banca Mondiale, ha dimostrato praticamente il fallimento e la crisi strutturale del sistema capitalistico neoliberista.
L'Argentina e' un paese incridibilmente ricco di materie prime, dal petrolio, alla terra, all'acqua. eppure la sua popolazione e' per un sessanta per cento sotto il livello della poverta' e la denutrizione e' una delle principali cause della mortalita' infantile.
Dieci anni, sotto il governo di Menem (89' 99') dove la classe media argentina ha vissuto il sogno di essere un paese Europeo, vivendo nel lusso immaginario, con il denaro derivato dalla vendita pezzo per pezzo di tutte le principali risorse argentine. La Benetton ha in mano piu' di novemila ettari di terra desolata nella pampa, tutte le principali fonti di acqua sono in mano a multinazionali, la Repsol vende il petrolio in dollari fuori e dentro la stessa argentina, licenziando lavoratori e provocando disastri ecologici.
Anche tutti i servizi, dal gas al telefono ai trasporti sono in mano a capitali esteri.
Venduto tutto, č terminato il sogno. Quella stessa classe media, che vedeva come criminali le organizzazioni politiche che gia' esistevano, come il movimento dei disoccupati, e assurdi i discorsi contro la politica economica mondiale, alle 23.00 del 19 dicembre, dopo che il presidente De La Rua dichiaro' lo stadio di sitio si riverso' nelle strade insieme a chi aveva considerato un criminale fino a poco tempo prima.
Due giorni di guerriglia urbana e disordine in tutto il paese.
Cinque governi che si susseguirono in due settimane.
Cosa e' cambiato in questo anno?
Da quel venti dicembre e per tutto questo anno si sono sviluppate nuove esperienze sociali e le organizzazioni che gia' esistevano hanno acquisito nuova forza.
In risposta al "que se vayan tod@s", si sono formate le assemblee popolari, che, per la loro connotazione organizzativa, di democrazia diretta e orizzontalita', sono portatrici di un percorso di democratizzazione e costruzione di controcultura. Sebbene il numero delle assemblee sia diminuito, molte hanno continuato un percorso di radicalizzazione, occupando posti abbandonati e iniziando, con mense e "merenderos", dibattiti sociali e politici, proiezioni, un importante lavoro di sensibilizzazione nel proprio quartiere.
Le fabbriche, molte delle quali avevano iniziato la loro lotta prima di dicembre, si sono moltiplicate in questo anno, e se ne contano piu' di duecento tra quelle recuperate e quelle occupate. Molte hanno deciso di darsi una forma legale, cooperativa, altre, circa quaranta, portano avanti la lotta per l'espropriazione e la statalizzazione immediata della fabbrica a controllo operaio.
Il movimento dei disoccupati, con le sue mille sfaccettature e le sue mille forme di organizzarsi, vede crescere e formarsi nuovi gruppi di disoccupati.
Esempio importante e' la formazione di gruppi di disoccupati anche nella Capital federal, e la collaborazione sempre piu' stretta con le fabbriche e le assemblee.
Un'altra cosa che lentamente si č sviluppata in questo anno e' la ricerca di punti di unione, oltre alla costruzione di progetti in comune anche con esperienze nate in maniera e in contesti diversi.
Esempio importante č il gemellaggio tra la Coordinadora Annibal Veron, una delle organizzazioni di disoccupati piu' interesanti per la struttura orizzontale, il lavoro di educazione popolare e gestione assembleare, ed il movimento contadino di Santiago di Dell'Estero, organizzazione che lavora nel nord del paese, occupando terre e che ha una struttura piu' o meno simile a quella del Movimento Sin Tierra, del brasile.
Questi sono solo gli esempi piu' grandi, ma accanto a questo ci sono esperienze di piccoli gruppi, che si concretizzano in riviste, squat, publicazioni che arricchiscono e rendono ancora piu' interessante il panorama politico argentino.
Difficile fare valutazioni su quello che succedera' in questo anniverasario e dopo.
In questo anno l'attenzione della maggior parte dei movimenti internazionali si e' concentrata moltissimo sull'Argentina, iniziando a creare legami di solidarieta', questo sfocera' il 20 e 21 nell'organizzazione internazionale di mobilitazioni in solidarieta' con le lotte, cercando sempre di evidenziare che non e' una crisi solo argentina, ma di un sistema ecomico mondiale.

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