Cile
News, rivolte e repressione in Cile
Cile - Attentato esplosivo contro la centrale termoelettrica a Colbún
fonte: Liberación Total, 19.12.09
Un ordigno esplosivo di fabbricazione artigianale è scoppiato all'alba
all'esterno della centrale termoelettrica di Colbún, a Concepción, a
lato della Ruta 160.
L'esplosione è avvenuta verso le 24 ed ha colpito una cassetta di
sicurezza che conteneva un contatore dell'acqua, a circa 200 metri
dell'ingresso delle centrale. Lo scoppio avrebbe distrutto una valvola
che regola il passaggio dell'acqua.
I guardiani dell'impresa nell'udire l'esplosione hanno chiamato i
Carabineros che assieme agli artificieri del Gope sono accorsi sul
posto.
Gli sbirri hanno confermato la presenza d'un ordigno esplosivo,
aggiungendo che sul posto c'erano tracce di polvere nera e che sarebbe
stato utilizzato un detonatore provvisto di una miccia a lenta
combustione.
Santiago del Cile - Attacco incendiario contro edificio in costruzione ed un'auto
fonte: Liberación Total
Il giorno di ieri, mercoledì 16 dicembre, protetti dall'oscurità
abbiamo deciso di abbracciare il caos. Ci siamo armati di benzina e
molotov ci siamo preparati per attaccare.
Nostro obiettivo è stato uno dei tanti edifici (di quelli che non ci
lasciano vedere il cielo) in costruzione nella città di Santiago (non
daremo l'esatto indirizzo per non fornire dati alla polizia), con
l'intenzione di incendiare l'edificio o comunque alcuni strumenti che
servono per edificarlo, ma non riuscendo nel primo obiettivo ci siamo
dedicati al secondo.
Dopo aver sorvegliato la zona per un'ora, abbiamo deciso di entrare ma
abbiamo visto che c'era ancora del personale al lavoro. Per questo
abbiamo scartato l'incendio dell'edificio e ci siamo rivolti al
cantiere fino a trovare qualcosa che il fuoco avrebbe potuto
incendiare.
Abbiamo trovato delle travi di legno. Le abbiamo collocate in un posto
lontano dal gruppo dei lavoratori, vi abbiamo versato sopra della
vernice e 2 bidoni di benzina, e abbiamo dato fuoco.
Questo ha colpito gli operai che sono accorsi sul posto, ma il fuoco
ha divorato tutte le assi ed altro ancora. Comunque, avevamo con noi
ancora le molotov nello zaino e mentre stavamo andando via siamo
incappati in una bella sorpresa: un'auto, ma non quelle che circolano
nella periferia di Santiago.
Ci siamo avvicinati, abbiamo rotto i finestrini e abbiamo lanciato le
molotov all'interno del veicolo, all'istante è scattato l'allarme per
cui siamo fuggiti dal posto.
Quest'attacco non è gratuito, ma è da inquadrare all'interno della
guerra contro l'urbanizzazione che divide le nostre vite e che ci
strappa quel che di selvaggio c'è nel nostro spirito. L'urbanizzazione
è il simbolo del progresso, dell'abbandono dei nostri istinti in
cambio di un fittizio rifugio.
Dedichiamo quest'attacco anche a tutti i compagni che si trovano
prigionieri, con la fronte in alto. Che l'orgoglio e l'arroganza di
fronte ai cani in uniforme non cessino. Axel, Jubilo, Pablo, Cristian,
Marcelo, Freddy, noi qui fuori continuiamo a colpire il potere nelle
sue diverse forme.
Ai perseguitati Diego e Alistes, che i vostri passi svaniscano nella
clandestinità.
Un forte abbraccio anche ai nostri compagni colpiti dalle
perquisizioni negli ultimi giorni, quest'azione è per voi. Le
perquisizioni sono la dimostrazione della paura che allo Stato
provocano le idee antiautoritarie e la loro pericolosa proliferazione.
Non possiamo non menzionare e salutare con il più grande degli amori
il nostro fratello e complice Mauricio Morales, che il 22 maggio è
morto abbracciando la sua amante: il caos, per via di quella bomba che
purtroppo è scoppiata nel posto sbagliato. Sappiamo che quest'azione
ti rallegrerà dovunque tu sia. Per te, ti amiamo alla distanza.
Quest'attacco non lo dedichiamo al popolo, agli operai ed ai
lavoratori. No! I nostri desideri e le nostre azioni sono solo nostre,
non le cambiano con concetti così manipolati.
Non siamo avanguardia di nessuno, le nostre azioni rappresentano solo
noi stessi e quelli che si sentono nostri fratelli.
Siamo individualisti, antisociali e insurrezionali.
Ai potenti ed i loro cani: sappiate che non abbiamo più paura di voi,
siamo in piede di guerra.
Fino ad esser liberi e selvaggi!
Guerra alla civilizzazione, le sue logiche e le sue infrastrutture!
Vendetta contro le azioni del potere!
L'offensiva non si ferma!
Banda insurreccionalista Mauricio Morales*
*Sebbene in passato abbiamo rivendicato un attacco con questa sigla,
in futuro non continueremo a farlo, perché non vogliamo fissarci con
alcuna sigla o nome.
Ribadiamo, il nome della banda è solo per mostrare che non ti
dimentichiamo M
Cile - Faccia a faccia col nemico [Sulla perquisizione del "CSO Sacco y Vanzetti, La Crota e L'Idea"]
traduzione di culmine.noblogs.org
"E' finita la guerra"... sono state le prime parole che abbiamo ascoltato dopo la prima sessione di colpi da parte del gruppo ERTA (Equipo de Reacción Táctica) della Policía De Investigaciones, tutti incappucciati, armi in mano, caschi, scudi e tutta una serie di strumenti e di feticci per la repressione sulle loro divise. Alle 6 di
mattina dell'11 dicembre...
Da mesi sapevamo che sarebbero venuti, perché tante erano le minacce sulla bocca dei detentori del potere. Tutti hanno sproloquiato sulle occupazioni, sul fatto che i centri sociali dovevano essere puniti per il più imperdonabile dei delitti, quello di opporsi all'autorità.
Settimana dopo settimana ricevevamo gli avvertimenti dalla stampa. A nostro avviso c'è stato chi ha orchestrato questa mossa strategica a soli due giorni dalle elezioni. Di fronte all'inefficacia delle indagini sugli attentati degli ultimi anni, si sono inventati una figura da arrestare o neutralizzare: "el okupa", giovane e vegetariano.
All'alba, siamo stati svegliati dai colpi di alienati. Abbiamo cercato di difenderci con quel che potevamo. Alle nostre grida di disprezzo hanno risposto con delle raffiche di colpi, tipico dialogo del capitale, che senza il trucco mostra l'uguaglianza tra la dittatura e la democrazia.
Gli agenti hanno fatto mostra dei nuovi giocattoli: fucili con mirino laser, gas al peperoncino e pallottole di gomma. Due buffoni avevano pronti gli estintori per paura del nostro fuoco.
Entrando hanno proceduto a distruggere tutto quel che incontravano: porte tetto, mobili, pavimento, libri, foto, piante, ecc.
Cile - Arresto e scarcerazione di 12 anarchici
Cile - Arrestati dodici anarchici
fonte di regime - 11.12.09 - traduzione culmine.noblogs.org
I Carabineros hanno arrestato altre 8 persone durante le perquisizioni effettuate questa mattina all'interno delle indagini per gli attentati esplosivi a Santiago del Cile, quindi la cifra totale degli arrestati sale a 12.
Degli otto arrestati dai Carabineros, cinque sono accusati di disordini, mentre gli altri tre sarebbero coinvolti nelle indagini sugli attentati. Sono stati tutti condotti al 33° commissariato dei Carabineros.
La gran parte degli arresti è avvenuta nelle case occupate. In tali luoghi sono stati sequestrati: cocaina in modica quantità, maschere antigas, caschi, letteratura anarchica, indumenti di color nero, guanti, computer, hard disk, video e fotografie, tutto materiale che è stato inviato al Laboratorio de Criminalística de Carabineros.
Le perquisizioni sono avvenute dopo un'indagine effettuata con intercettazioni telefoniche, che hanno permesso di trarre elementi significativi.
Gli otto arrestati si sommano ai quattro detenuti da agenti della PDI, dopo che hanno attaccato la polizia durante la perquisizione del CSO Sacco y Vanzetti. I quattro soggetti sono stati condotti alla caserma della Brigada de Investigaciones Policiales Especiales (BIPE) della PDI.
Cile - Arrestato Leonardo, il giovane mapuche ferito ad una gamba
fonte: I Colori Uniti della Repressione / 10.12.09
Il 9 dicembre è stato arrestato Leonardo Quijón, il giovane mapuche di
soli 17 anni, che era stato ferito ad una gamba dai carabineros,
alcune settimane fa.
Leonardo subito dopo il ferimento è stato protetto dai mapuche ed ha
evitato di recarsi in ospedale nel timore di un arresto. Purtroppo la
ferita era piuttosto grave ed alla fine ha deciso di farsi ricoverare
in un ospedale di Santiago del Cile dove è stato in terapia intensiva
per alcuni giorni.
Ieri, mentre con la sua famiglia si apprestava a tornare nella sua
comunità, è avvenuto l'arresto da parte della PDI.
Cile - Attentato a Temuco
fonte: Fondazione Roscigna
All'alba del 7 dicembre, un potente ordigno esplosivo è scoppiato davanti
alla farmacia Ahumadas nella città di Temuco (sud del Cile). L'ordigno
artigianale era composto da un estintore riempito da polvere nera. Sul
posto sono stati rinvenuti dei volantini, a nome di: Panclasta armati,
inesorabili ed indesiderabili - Anonimamente associati.
Rivendicazione
Abbandoniamo qualsiasi tipo di organizzazione piattaformista, e ricorriamo
alla propaganda per il fatto. Dimostrando che il dialogo con il potere
mette in evidenza solo la nostra condizione di schiavi, attacchiamo dei
pilastri strategici del controllo sociale: istituzioni governative,
filiali bancarie, imprese costruttrici, industrie farmaceutiche di
manipolazione mentale, concessionarie in mano ai privati, imprese per lo
sfruttamento del legname, qualsiasi ente che promulghi, proliferi e
finanzi questa vita di mercato e di sfruttamento. Allo stesso tempo,
avanziamo un'analisi critica della società: la sua quotidianità alienata e
riproduttrice del sistema capitale, basandoci su un criterio di rottura e
di apatia verso lo Stato. Non siamo disposti a continuare a tollerare che
si emancipi un falso benessere economico e materiale. E' per questo che
questo servizio assistenzialista (ispezione del lavoro), incaricato di
mantenere il popolo lavoratore in condizioni di vassallaggio, svincolando
la realtà degli sfruttati, assegnando una falsa felicità per la vita di
produttore, oltre questa centrale di traffico legalizzato di droghe, si
inquadrano nella normalità imposta, che si basa sul benessere fisico e
mentale delle persone, trattandosi più che altro di una automutilazione,
sono ora i nostri obiettivi da attaccare...
Inviamo inoltre un messaggio a quei pagliacci elettorali che, vinca chi
vinca, noi continueremo ad osteggiare, attaccare e far scomparire, guidati
da un ideale di amore ed odio...
Esigiamo, infine, la liberazione di tutti i prigionieri politici e comuni
sequestrati dallo Stato repressore, nei suoi conventi carcerari, la
smilitarizzazione del territorio mapuche e la fine della persecuzione e
del terrorismo di Stato nelle comunità in conflitto.
Che questo messaggio scuota quelle coscienze in letargo e che desti dal
sonno, perché fino a che ci saranno umanoidi con sete d'esser governati,
ci saranno coloro che resisteranno ed attaccheranno la loro maledetta
esistenza.
Sappiamo dove sono e dove scovarli!
In costante guerra sociale e per la massificazione dell'azione armata, la
loro morte e la loro distruzione saranno irrefutabili e ineguagliabili!
boom!
In guerra con l'esistente!
Panclasta armados, inexorables e indeseables.
AA (anonimamente asociados)
Cile - Sabotati uffici pubblici e attacco incendiario contro il ministero della giustizia a Linares
fonte: Liberación Total
La notte di giovedì 3 dicembre, verso le 24, ci siamo recati agli uffici pubblici del municipio, della tesoreria ed altri in cui i cittadini di questa città versano il denaro persino per poter lavorare legalmente, continuando a riempire le tasche dei borghesi di questo stato capitalista.
L'azione è consistita nel tagliare i cavi delle trasmissioni telefoniche, in questa maniera tutti gli uffici sono rimasti scollegati ad internet, al fax ed alla telefonia... sono stati tagliati oltre 20 cavi. Quest'azione è stata commessa con la presenza del custode, che riposava in quel momento... permettendo un miglior lavoro di sabotaggio.
Sull'attacco al ministero di giustizia, è stato effettuato alle 5 di mattina di sabato 28 novembre. Siamo entrati nel posto ed abbiamo sparso del combustibile su porte e finestre, e poi abbiamo dato fuoco.
Purtroppo il fuoco non s'è diffuso come voluto e solo per pochi secondi la porta d'ingresso s'è vista avvolta dalle fiamme, lasciando solo una macchia nera in quel luogo immondo, in cui si dettano le sentenze, si inviano persone nei centri di tortura e detenzione, si ordinano le perquisizioni ed i cani da guardia dei borghesi impongono la forza e la violenza sulla cittadinanza ed i popoli originari Mapuche..., nel momento della fuga, frustrati per non esser riusciti in quanto progettato, si è dato fuoco ad un cartellone pubblicitario di un politico.
BACTERIAS NEGRAS REVOLUCIONARIAS
(batteri neri rivoluzionari)
Danni e distruzione a questa società capitalista
Un MARICHIWEU per le comunità mapuche
Che ogni attacco si moltiplichi come i batteri
Territorio Mapuche - Muore un carabinero in uno sgombero di un terreno occupato dai mapuche
fonte: I nemici di Benetton, 29.11.09
Un carabinero di 30 anni, appartenente alle forze speciali, si è accasciato mentre procedeva allo sgombero di un terreno occupato dai mapuche. Mentre per la medicina ufficiale si è trattato di un arresto cardio-respiratorio, i mapuche parlano apertamente della giustizia delle forze della natura. Ricordiamo che la spiritualità dei mapuche è fortemente legata alla natura e che sempre, anche durante le azioni, essi richiedono l'aiuto dei nehuen, forze della natura. E' anche questo il motivo per il quale le due culture, quella cilena e quella mapuche non potranno mai incontrarsi.
Segue il comunicato della CAM:
COORDINADORA MAPUCHE ARAUCO MALLECO
Informiamo il nostro Popolo Mapuche, l'opinione pubblica nazionale ed internazionale che dinanzi agli ultimi fatti accaduti nel nostro territorio ancestrale mapuche e che hanno visto la morte di un carabinero delle forze speciali assassine del Cile:
come CAM vogliamo solo esprimere che (è stata) la Giustizia della Forza della Terra o il NEHUEN del NGUNEMAPUN, che ultimamente è stata violentata e maltrattata da parte dello Stato cileno, e specialmente dalle forze di polizia che indiscriminatamente fanno e commettono le atrocità contro la nostra Gente, non rispettando le nostre Autorità Tradizionali, i nostri spazi culturali e religiosi.
Pertanto, per ogni mapuche questa morte è solo l'inizio di una giustizia giusta che cadrà su tutti quelli che attenteranno contro di noi e che avranno la pretesa di danneggiare la nostra madre natura.
Invitiamo tutte le comunità a continuare ad esercitare il controllo territoriale, perché siamo convinti più che mai che la nostra lotta è appoggiata dalle forze superiori dei nostri avi.
TAIÑ KVIFIKECHEYEM ÑI NEWEN MEW NVTVAIÑ TAIÑ MAPV.
“CON LA FORZA DEI NOSTRI AVI, RICUPEREREMO LA NOSTRA TERRA"
Siamo consci del periodo che stiamo vivendo e siamo orgogliosi del compito storico che dobbiamo svolgere.
Per questo ed affinché il lavoro di tanti anonimi mapuche non sia vano, convochiamo tutti Voi a stimolare e rinforzare l'unità del pensiero e dell'azione mapuche sull'innegabile elemento della Resistenza, dell'autodifesa urgente che è il cammino che percorriamo per giungere alla Liberazione Nazionale Mapuche.
Libertà ai Prigionieri Politici Mapuche!
Libertà ed Autonomia!
Avanzando nel Controllo Territoriale!
CAM
Territorio mapuche, 29 novembre 2009
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