Milano - Critical Mass contro chi ci vuole imporre gli Ogm

Sono anni che le multinazionali agro-chimiche cercano con ogni mezzo di
forzare le resistenze europee per diffondere i loro veleni sotto forma di
organismi geneticamente modificati (OGM).
In Argentina, Stati Uniti, Cina, Canada.... le estensioni OGM sono una
realtà preoccupante per il livello di contaminazione a cui sono giunte,
erodendo la biodiversità e cancellando antichi saperi
tramandati da comunità vicine alla terra e alla natura.
L'Italia fa parte di quei paesi europei dove ancora gli ogm in
agricoltura non hanno preso piede e dove non sono autorizzate semine con
materia prima transgenica. Questo non significa che non sia in atto una
contaminazione, sono autorizzati mangimi OGM che provengono dagli Stati
Uniti che ovviamente vanno in circolo. Una contaminazione meno nota è
quella fatta passare per accidentale o usando il gergo dei dirigenti
delle multinazionali: incidenti di percorso. Si vuole arrivare tramite
un inquinamento graduale delle filiere tradizionali ad una contaminazione
generalizzata, dove non sussista più neanche il problema di dove
inserire un OGM quando il livello di inquinamento è tale da non esserci
più la possibilità di porre distinzioni.
La condizione necessaria alle multinazionali Biotech per avere campo
libero è far si che i propri prodotti dai laboratori raggiungano i
campi dove sanno bene che l'inquinamento genetico oltre ad essere
scontato sarà irreversibile, per creare quel mondo dove non si possa più
fare a meno di loro.
Questo è quello che è avvenuto fino ad adesso in Italia con continui
tentativi di inquinare le filiere tradizionali, ad opera di
multinazionali specialiste in questo senso come Monsanto, Bayer,
Pioneer...
dove i loro semi OGM sono stati trovati un po' ovunque.
Oggi queste multinazionali hanno trovato nell'EFSA (Autorità europea per
la sicurezza alimentare) un'alleato. Quest'organo europeo, riconosciuto
a livello internazionale, delibera sulla sicurezza degli OGM e
praticamente su ogni nocività di questo sistema industriale. Il suo
compito non è un semplice parere scientifico, tra l'altro su
documentazione data dalle stesse multinazionali biotech, ma un passaggio
necessario per le autorizzazioni.
A breve l'EFSA dovrà esprimersi sull'autorizzazione su un mais ogm della
Monsanto il MON810 e un riso ogm della Bayer RICELL62.
Rifiutiamo questi OGM e qualsiasi forma di manipolazione genetica
sull'uomo, gli altri animali e sulle piante dalle applicazioni
alimentari a quelle mediche, aldilà di reali o presunte conseguenze
sulla salute umana. Pensiamo che la dannosità sia già insita in queste
tecnologie. Dal momento in cui la manipolazione entra negli organismi
viventi il controllo su questi si fa totale.
Queste sperimentazioni sono il grimaldello con cui la scienza risponde
alle esigenze del sistema industriale fondato sullo sfruttamento e sul
saccheggio della natura e di ogni sua forma vivente.
Dobbiamo fare in modo che queste sperimentazioni restino nell'unico loro
luogo veramente congeniale: il laboratorio, non in attesa che l'ennesimo
esperto di turno ci assicuri della loro innocuità, ma solo per averli
tutti concentrati quando una vola per tutte decideremo finalmente di
spazzarli via.

FERMIAMO L'INGEGNERIA GENETICA
NO AL MAIS OGM DELLA MONSANTO NO AL RISO OGM DELLA BAYER

SABATO 21 NOVEMBRE
Ore 14.00 – Piazza Mercanti – Milano
Si passerà sotto la Bayer e si finirà in “Torchiera” dove ci sarà una
iniziativa sul COP15: mobilitazione internazionale per il summit dei
potenti sull’ambiente ed economia a Copenhagen

Coalizione contro le nocività

MBE 222, C.so Diaz51, 47100 Forlì
www.inventati.org/contronocivita, nonanobio@inventati.org

Lun, 16/11/2009 – 12:51
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