Roma - Alemanno e Repressione si insidiano in comune
fonte adnkronos.it
SICUREZZA: ALEMANNO, ALLO STUDIO ANCHE A ROMA MISURE PRESE A FIRENZE
Roma, 8 mag. - (Adnkronos) "Si e' trattato di un atto di grande coraggio che ha segnato un punto di svolta in questo periodo sul fronte della sicurezza. Stiamo studiando questi provvedimenti per vedere come realizzarli". Cosi' il neosindaco di Roma Gianni Alemanno, a margine del Comitato Direttivo dell'Anci, ha commentato le misure adottate dal Comune di Firenze sul fronte della sicurezza, dopo l'ultimo provvedimento che riguarda i mendicanti.
fonte larepubblica Roma
Scippi, borseggi, furti in casa i reati diminuiscono del 45%
I numeri della criminalità nel primo bimestre 2008. Si rubano anche meno auto e motorini
Espulsioni e mini campi nomadi
la nuova strategia della sicurezza
E per l´emergenza Alemanno chiede un decreto legge
Si conferma una tendenza già evidente nel 2007. Ma la percezione resta un´altra
In quattro punti le risoluzioni del Comitato di Palazzo Valentini contro illegalità e abusivismo
Cinquelila nomadi e clandestini in meno nei campi della capitale. È il dato più significativo emerso ieri dal comitato per l´ordine e la sicurezza pubblica: una diminuzione avvenuta nei mesi che hanno seguito l´omicidio di Giovanna Reggiani grazie al decreto Prodi che permetteva l´espulsione dei cittadini comunitari. Per il resto, dichiarazioni d´intenti e proclami di "tolleranza zero" sia dal sindaco Gianni Alemanno che dal presidente della provincia Nicola Zingaretti, d´accordo col padrone di casa, il prefetto Carlo Mosca sullo slogan "Solidarietà e rigore". [...]
Nella capitale sono stati censiti 34 insediamenti abusivi con oltre 20 persone ciascuno (che arrivano a ben 700 nella baraccopoli monstre di via di Salone) dove vivono, complessivamente, 1.347 persone, in gran parte zingari e romeni. I venti campi "ufficiali", attrezzati dal comune ospitano invece 7.500 stranieri (gli italiani sono un´esigua minoranza) di varie etnie anche se, spesso, a ciascun agglomerato ufficiale finisce per aggregarsi una propaggine di baracche e baracchette senza alcuna autorizzazione che contribuisce al degrado generale. In più, una galassia di piccoli insediamenti "mordi e fuggi" che appaiono e scompaiono nel giro di pochi mesi e in cui approssimativamente, trova riparo un altro migliaio di persone. In tutto quasi diecimila ospiti dei vari "hotel Disperazione" contro i 15 mila del novembre 2007, prima dell´assassinio della signora Reggiani a Tor di Quinto. Da quel giorno sono stati formalmente allontanati 415 romeni ma molti altri hanno fatto fagotto, decine di campi sono stati smantellati e gli arrivi alla stazione Tiburtina, dove approdano le corriere, sono notevolmente diminuiti.
E veniamo all´attesissimo programma sulla sicurezza di Alemanno. Quattro i punti fondamentali, il primo dei quali è un incontro col prossimo ministro dell´Interno per chiedere un decreto legge sulla sicurezza, nuove norme, più agili, sulle espulsioni, gli arresti, i sequestri di merce. Secondo, un´azione immediata e "visibile" su questi fronti: commercio abusivo (con pattugliamento e prevenzione nelle strade a rischio suk) accattonaggio molesto e minorile e prostituzione di strada. Terzo punto: la revisione del patto della sicurezza stipulato, a suo tempo, tra Veltroni e il ministro Giuliano Amato e che prevedeva, tra l´altro, la creazione di quattro grandi campi nomadi da circa mille persone ciascuno. Quarto: una strategia a vasto raggio per eliminare gli insediamenti abusivi che preveda, tra l´altro, la riqualificazione del CPT (il centro di permanenza temporanea di Ponte Galeria dove vengono rinchiusi gli stranieri in attesa di espulsione e di cui il precedente governo aveva prospettato la definitiva chiusura. «Nell´ambito delle strategie che dobbiamo mettere in atto contro l´illegalità bisognerà certamente puntare anche sulla solidarietà che non deve più essere però elemento aggiuntivo dell´illegalità ma sostitutivo - è la conclusione del sindaco - bisogna far capire a tutti che si accede agli strumenti della solidarietà soltanto se si è abbandonata totalmente ogni attività illegale».
Non molto diversa la posizione del presidente della Provincia che ha sottolineato, comunque, che la situazione non è poi così drammatica visto che a Roma c´è un calo generale di reati e che dalle 224 mila denunce del 2006 si passerà, stando alle cifre dei primi mesi dell´anno, alle 117 mila del 2008. «Ora va integrata l´azione delle istituzioni per ridurre il degrado e la paura diffusa - spiega Nicola Zingaretti - bisogna intervenire sulle cause che spesso creano disagio e illegalità». [...] In più, un nuovo ruolo della polizia provinciale che affiancherà le altre divise nella prevenzione e nel controllo del territorio. E adesso non resta che aspettare i primi blitz.
(08 maggio 2008)
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