Lo scempio
Il 27 ottobre è stato ucciso un
camoscio, esemplare di una specie in via di estinzione.
E' solo l'ultimo degli attacchi che sta subendo il PNALM.
Il
Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco
naturale più importante d'Italia, è il luogo dove sono state
sperimentate le migliori azioni di conservazione della
natura e di sviluppo ecosostenibile.
Per questo è un simbolo, e come tale un bersaglio,
che una politica arrogante intende demolire come un rullo
compressore. Infatti da molti mesi la gestione del PNALM
è sottoposta ad una situazione di
vero e proprio assedio. Lo scopo è quello di eliminare
l'area protetta e lasciare campo libero alle amministrazioni
locali, al fine di realizzare strutture alberghiere
e piste sciistiche.
Non importa se nel Parco hanno trovato salvezza dall'estinzione
specie rare, se con la sua azione tenace, condotta ai limiti
dello spasmo, sono stati affermati importanti principi a
tutela della natura: ciò che conta è
eliminare ogni dimostrazione pratica della possibilità di
attuare uno sviluppo che rispetti l'ambiente, per mercificare,
lottizzare, cementificare e far apparire come normale
l'ennesima violazione dell'ecosistema.
Due vicende emblematiche: il
taglio dei faggi per far posto
alle piste da sci e del ritrovamento di
cadaveri di animali
in via di estinzione sono segnali pericolosissimi.
Per raggiungere tali obiettivi si usano i mezzi
più insidiosi:
si dispongono ispezioni, si tagliano i fondi, si mette
l'Ente in condizione di non poter funzionare, si cerca di
mistificare, di isolare per poi colpire
le figure chiave
che difendono il Parco.
Documenti
Dossier covoprieca
Dossier del sito MonteVelino
Taglio di stipendi
Pnalm è vera crisi: verso il commissariamento del Parco
Appelli
SOS parco
Per salvare
il PNALM
Sito ufficiale del PNALM
Immagini del
taglio dei faggi abusivo nel PNALM
Aggiornamenti
Contratti a tempo determinato per i precari del PNALM
Orso marsicano ucciso a fucilate
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