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FIRENZE: SENTENZA PER IL PROCESSO BIOTECH |
17/06/2003 |
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CONDANNATI
Si e' conlcuso il primo grado del processo per la manifestazione contro le biotecnologie: la sentenza piomba sugli imputati piu' dura ancora di come ci si aspettasse.
11 condanne, 2 sole assoluzioni. Cinque persone sono state condannate a un anno e otto mesi di reclusione, altre quattro a un anno e nove mesi, gli ultimi due a due anni.
Le pene sono state ancora piu' gravi di quelle chieste dal PM, che voleva due anni per quattro degli accusati e un anno e mezzo per gli altri nove.
Per chi non se la ricordasse, la storia e' questa:
Il 7 ottobre 2000 si sarebbe dovuta tenere a Firenze una manifestazione contro le biotecnologie, con partenza da piazza Santa Maria Novella, come atto conclusivo di una due giorni nazionale contro le biotecnologie. Non ci fu mai nessun corteo.
La polizia ne impedi' fisicamente l'avvio alzando prima la tensione, caricando poi brutalmente i manifestanti e concludendo infine con rastrellamenti per l'intero pomeriggio. Molte persone furono fermate nel centro della citta' a causa del loro "look" non abbastanza signorile.
A piu' di 4 anni da quelle giornate la giustizia, come se non bastasse, prova a infliggere un ulteriore colpo a chi voleva manifestare il proprio dissenso contro le biotecnologie. 13 persone furono allora bastonate e fermate. Oggi le stesse persone vengono condannate ad anni di galera. Fantomatiche segnalazioni fotografiche e filmati sono diventati infatti elementi d'accusa in un processo imbastito per "resistenza aggravata, danneggiamento, travisamento, non ottemperanza
all'obbligo di sciogliere la manifestazione e adunata sediziosa".
La giornata di santa maria novella e' scritta, ancor piu' che i giorni di genova, milano e napoli, in uno di quei capitoli che rischiamo di dimenticare, ma che invece sono stampati bene addosso alle persone che adesso si trovano condannate.
Dopo aver assistito a vicende gravissime, in citta' come Napoli e Milano - dove e' stato possibile che dei semplici ospedali fossero scambiati per covi di criminali con conseguenti aggressioni da parte della polizia - o nella genova del g8 nella quale e' stato considerato legittimo l'uso di proiettili che rimbalzavano tra la folla, non crea stupore quanto avviene a Firenze.
La criminalizzazione dei 13 manifestanti, che sono stati processati sulla base delle sole dichiarazioni di vari rappresentanti delle forze dell'ordine, in palese contraddizione tra loro, e di filmati in cui si e' intervenuti con tagli in piu' parti per nascondere l'evidente brutalita' poliziesca, fa parte del medesimo disegno di pratica repressiva attuata in questi ultimi anni in Italia.
Il processo, si e' tenuto nell'aula bunker di firenze, luogo destinato ai processi di mafia al momento sfitto per mancanza di mafiosi nel mirino della polizia.
Maggiori Info: Movimento Anarchico Fiorentino
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DALLA PROVINCIA CON FURORE! |
16/06/2003 |
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SQUATTING TIME
In quest'ultimo mese in Toscana sono stati liberati quattro spazi: uno a Cortona-Camucia, un piccolo comune di 20000 abitanti vicino al confine umbro,
roccaforte dell'eco-turismo, l'altro a Viareggio, esclusiva meta turistica della ricca Versilia, ancora a Pisa, piccola citta' universitaria,la cui amministrazione e' delegata a militari baroni e democratici di sinistra, in fine il quarto a Massa.
Nell'attuale stato di "democrazia" le necessita' di spazi fisici/mentali/virtuali aumetano e finalmente anche nel cuore della Toscana, fiore all'occhiello della sinistra democratica, si aprono centri autogestiti
sottratti alla speculazione e al totale abbandono.
Esigenze di spazi "diversi" portano, giovani studenti/lavoratori rinchiusi tra asettici spazi universitari, costosi pub e discoteche alla moda, alla ricerca di nuovi luoghi di socialita' e condivisione.
*/Aggiornamenti/*
Cortona: Aggiornamenti | Foto [1 | 2]
Massa: occupazione | minaccia sgombero | lo sgombero si allontana | 28/03 Respinto il primo tentativo di sgombero
Pisa Sgombero
di
rebeldia
Viareggio: Aggiornamenti | Foto
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OCCUPAZIONE DI REBELDÍA |
16/06/2003 |
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El dia de la rebeldía
Pisa la città dei poteri forti, delle agenzie immobiliari, della socialità a pagamento, delle sfilate di moda, di Camp Darby, la città che non crea niente.
Pisa la città della sperimentazione collettiva, dei diritti di cittadinanza, dei laboratori sociali, della fratellanza con i migranti, dei progetti, della pace, la città delle nuove esperienze.
Nella mattina del 30 maggio studenti, lavoratori, precari e cittadini della rete delle disobbedienze "Stop Global War" hanno liberato uno spazio male utilizzato per convertirlo ad un uso sociale. Il vasto capannone di proprietà dell'università chiamato Ex-Asnu era utilizzato in parte come magazzino per strumenti dismessi delle strutture universitarie e in parte come vera e propria discarica, adesso verrà restituito ai cittadini come spazio politico e culturale, iniziando fin da subito con un ricco programma di attività.
Ma il neonato Rebeldia è già sotto sgombero. Il Rettore dell'Ateneo sembra non voler accettare la nascita di uno spazio libero come questo, e minaccia lo sgombero, nonostante il consenso pressoché totale espresso da parte degli abitanti della città e dalle associazioni politiche persenti sul territorio.
Aggiornamenti:
Comunicato dell'occupazione
Lettera al rettore
I rapporti col quartiere
Incontri col rettore e il comune
Il Senato Accademico vota lo sgombero
Rebeldia resiste
Aderisci all'appello contro lo sgombero
In 5 giorni raccolte 1000 firme contro lo sgombero
Lettera dell'ex-prorettore all'edilizia contro lo sgombero
Foto di Rebeldia durante l'occcupazione
26-giu: Incontro con Haidi Giuliani
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Sgombero della yoda house a Firenze |
11/06/2003 |
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... e di SGOMBERARE non si finisce mai ...
Giornata di fuoco sul fronte del diritto alla casa. Alle 7 di questa mattina
è stata sgomberata dalla guardia di finanza coaudiuvata da carabinieri,
polizia e dall'immancabile digos, la casa occupata yoda, nei dintorni di p.zza
Ferrucci. La casa si trova al primo piano di un condominio, è di proprietà
del demanio di Firenze che l'ha lasciata in totale stato di abbandonao per
dieci anni. Fu occupata quindi nel 1997 da un gruppo di studenti
e lavoratori ed ha ospitato nel corso degli anni moltissime
persone, ragazzi e ragazze che si trovano strangolati dagli affitti di
questa città vetrina. Le motivazioni dello sgombero sono evidentemente solo
quelle del profitto e della speculazione in quanto gli occupanti avevano fin
ora avuto un ottimo rapporto con i vicini.
Il demanio ora la metterà all'asta e verrà sicuramente acquistata da una grande agenzia immobiliare o da un multiproprietario che la reimmeterà sul mercato a prezzi da capogiro. Nessuno spazio di gratutità e di solidarietà è possibile all'interno di questa città anche quando si tratta di un bisogno di prima necessità come la casa.
La repressione sul fronte della casa non è dapensare come limitato
a dei giovani scalmanati che per sport occupano le case, quanto piuttosto ci
troviamo di fronte ad un momento drammatico sul fronte dell'abitare. In
tutte le città, ma soprattutto a Firenze, i prezzi degli affitti sono
impossibili e continuano a crescere continuamente, mentre il potere
d'acquisto dei salari (per chi ce l'ha) diminuisce di mese in mese. Il 31
giugno il governo fa scadere la proroga per gli sfratti e migliaia di
persone solamente a Firenze si troveranno di fronte la forza pubblica che
gli imporrà di andarsene da casa. Come questa mattina è acapitato ad una
famiglia in via Borgo dei Greci in pieno centro storico.
Resoconto Meeting per il diritto alla casa
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la magistratura attacca...nessun catenaccio in difesa....continuiamo a far girare la palla |
06/06/2003 |
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Street Soccer in P.zza S.Spirito
Il 10 maggio del 2002 veniva sgomberato il laboratorio occupato "il Bandone" . Con questo gesto si tentò di mettere fine ad un esperienza che, dopo soli tre mesi, era riuscita a far circolare a Firenze energie e progettualità. A più di un anno di distanza 8 persone che hanno partecipato a quell'esperienza sono chiamate in tribunale per rispondere dell'accusa di occupazione abusiva. Il 6 giugno 2003, in contemporanea con la prima udienza, un insieme eterogeneo di soggettività darà vita ad un torneo di street-soccer in P.zza Santo Spirito, per riscoprire la piazza e la strada come luogo di socialità e di scambio, liberandola, anche solo per un giorno, dall'estenuante controllo poliziesco e dalla gabbia della merce; un torneo di street-soccer per sottolineare a coloro che tentano di spezzarci le gambe con sgomberi e processi, che la ricchezza di quell'esperienza rimane ancora nelle nostre mani; per questo, di fronte agli attacchi della magistratura, non faremo nessun catenaccio in difesa ma continueremo testardi....a far girare la palla.
regole sregolate
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