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SUDAFRICA 25/08/2002
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Movimenti Sociali

In Sudafrica, sin dalle prime elezioni di 8 anni fa, i movimenti sociali hanno dovuto affrontare una dura lotta contro la scelta del governo sudafricano di abbracciare in toto le politiche della globalizzazionde neoliberista.
Negli ultimi mesi la repressione si e' fatta sempre piu' pesante, da quando il governo dell'ANC ha dichiarato che proteste e manifestazioni che mettano a repentaglio l'immagine della democrazia sudafricana non saranno tollerate nei giorni del summit. [ 1 | 2 | 3 | 4 | 5 ]
In Sudafrica le lotte dei movimenti sociali agiscono su molti fronti. Si va dalla rivendicazione del diritto alla restituzione ed equa distribuzione delle terre confiscate durante l'apartheid e nei secoli di colonizzazione del territorio sudafricano, alla rivendicazione di forniture e servizi gratuiti in un paese in cui una larga percentuale della popolazione vive sotto la soglia di sussistenza. Dalla difesa dei nuclei familiari e delle abitazioni dagli sgomberi e dai tagli di forniture dei servizi di prima necessità, alle lotte contro la privatizzazione di luoghi di lavoro e servizi. [ 1 | 2 | 3 | 4 ]
In occasione del Summit Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile, organizzazioni di base come Anti-Privatization Forum, Anti Eviction Campaign, Landless People's Movement, National Land Committee, e molte altre strutture legate ai movimenti sociali hanno cominciato una campagna sui temi delle lotte sociali africane in relazione ai temi della globalizzazione neoliberista. Alcune realtà hanno deciso di partecipare allo stesso al Forum Globale della Societa' Civile organizzato all'interno WSSD. Altre invece se ne sono distaccate [ 1 | ] e riunite sotto il nome di coordinamento "Civil Society Indaba" [ 1 | 2 | 3 ] , hanno organizzato un programma complesso di iniziative, azioni e dibattiti indipendenti. [ 1 | 2 | 3 ]
Il programma dei movimenti sociali culminera' nella giornata di azione globale contro l'influenza corporativa nelle nostre vite. [ 1 | 2 | 3 ]



i movimenti in sudafrica:
National Land Commitee (NLC) | Antieviction Campaign (AEC) | Antiprivatization Forum (APF) | Landless People's Movement (LPM)

materiali interessanti:
Sudafrica imc
Materiale sul NEPAD: | 1 | 2 |
il programma di indaba
il programma della settimana dei senza terra
Materiali sulle riforme e le lotte per la terra
imc sudafrica sul vertice
l'Anc nasconde i suoi fallimenti
i movimenti sociali in sudafrica
CONFERENZA ONU 08/04/2002
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Reclaim the seeds !

AJA: CONFERENZA UN SULLA BIODIVERSITA'
Dall'8 al 19 aprile 2002 il circo di funzionari delle Nazioni Unite, tecnici e lobbies industriali si incontrera' in occasione di COP6 - Conferenza sulla Biodiversita' (CBD). E' uno degli incontri preliminari che sono stati organizzati in preparazione del World Food Summit che si terra' in giugno a Roma e dell'Earth summit che si terra' a Johannesburg dal 26 agosto al 4 settembre 2002.
I termini non devono ingannare: la Conferenza sulla Biodiversita' non servira' a proteggerci dalla mcdonaldizzazione degli ambienti naturali, ovvero il processo di semplificazione, uniformazione, globalizzazione che si sta verificando, come avviene per le merci e le culture, anche in natura.
Nel frattempo infatti continuera' la biopirateria praticata dalle multinazionali nei riguardi delle risorse scoperte dagli agricoltori tradizionali.
La CBD dovra' rivedere il Protocollo sulla Biosicurezza di Cartagena e verificare l?adozione da parte dei governi del principio di precauzione, decidere se applicare una moratoria sulla tecnologia terminator, proteggere le risorse forestali. La maggior parte dei temi sono quelli trattati dieci anni fa e non ancora risolti.
All'Aja (Olanda) sono previste manifestazioni e workshop in contemporanea alla conferenza.

Altre informazioni su IMC Netherland
Cronache e commenti su Radio biodiversity
Registrazioni dibattitiRadio broadcast 12.4.02
Report
Prima settimana
VERTICE FAO 10/06/2002
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Sovranita' alimentare

ECONOMIA
Il commento finale di Greenpeace
Il commento di Amnesty International
Chiusura del summit della Fao
Dichiarazione Via campesina
Report 13 giugno
Intervista a Giacomo del Foro Contadino
Dibattito sugli ogm in un post e nei commenti del newswire di Indymedia
Starlink e altri transgenici proibiti inviati in america come "aiuti"
Report 10 giugno
Italia e Stati Uniti meno generosi con gli aiuti
Intervento di Doris Gutierrez, Via campesina
Interventi del 9 giugno
Parte il Forum sulla sovranità alimentare

10-13 giugno 2002: centinaia di delegati provenienti da ogni angolo del mondo si riuniscono a Roma per il World food summit: five years later della Fao, il grande appuntamento che si doveva tenere a novembre, ed è stato fatto poi slittare quando il Governo aveva bisogno di fingere che si potesse ripetere Genova. Il summit non è una riunione dei potentati economici. E lincontro dell agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di agricoltura e cibo dal 1943 e che rappresenta tutti i Paesi del mondo. E lobbiettivo del summit è mettere a punto il percorso che consentirà di estinguere la fame nel mondo. Lo stesso di cinque anni fa.
Il difetto principale della Fao, con le sue 3.700 persone impiegate è quello di essere un organismo lento e tuttaltro che efficiente. Il numero delle persone sottonutrite doveva calare al ritmo di 20 milioni allanno, anziché 8 come sta accadendo. Dovevano essere spesi 130 milioni di euro allanno, e invece ne occorreranno 180. Mentre per i sussidi elargiti dai governi dei paesi occidentali ai propri contadini, si spende una cifra pari al Pnl del continente Africano. Nel frattempo lagricoltura mondiale viene svenduta allindustria alimentare e agricola, e la biodiversità, viene predata, e per risolvere il problema della fame viene incentivata la liberalizzazione dei mercati aperte le porte alle nuove tecnologie, dimenticandosi che già negli anni Sessanta, nel corso della Rivoluzione verde, hanno dimostrato di essere fallimentari.

Dal 9 al 13 giugno, contemporaneamente al vertice Fao, si terrà anche il Forum per la sovranità alimentare, per il diritto al cibo, alla sopravvivenza, alla terra. Le organizzazioni contadine che portano avanti esempi reali di un modo diverso di produrre e vivere, si incontreranno, per dimostrare che fuori dai corpi faraginosi della burocrazia internazionale cè chi riesce a dimostrare che la fame non è un concetto generico, e non si combatte con le belle intenzioni. E che rivendicano la sicurezza alimentare come garanzia del cibo insieme alle risorse (terra, acqua, biodiversità, diritti dei lavoratori e del mantenimento delle proprie tradizioni), applicazione di modelli non industriali di agricoltura, realizzazione della democrazia alimentare (condivisione delle scelte).

Mani festazione 8 giugno ore 16 da piazza della Repubblica
Il programma del Forum per la sovranità alimentare

Organismi
Coordinamento Altragricoltura
Coordinamento Contadino europeo
Movimento Sem terra Brasile
La via campesina
The national farm coalition
27 proposte di Etc group
Contropiani
Resistance is fertile

Resoconti dal controvertice

Documenti
Cosa e' la FAO
Trattato per le risorse genetiche
foreste 19/10/2002
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In difesa delle foreste mondiali.

A Santa Cruz, California, un ecoattivista è morto nella foresta, cadendo dall'albero che cercava di proteggere dall'abbattimento.
Mentre le multinazionali del legno assediano le foreste del pianeta con mezzi sempre piu potenti e distruttivi, molti sono coloro che vi si oppongono con tutte le forze, attraverso campagne globali di sensibilizzazione ed azione diretta.
Le vittime di questa battaglia non sono solo gli alberi: la distruzione delle foreste colpisce spesso le popolazioni autoctone, il cui stile di vita è in equilibrio con i processi naturali in atto; in molti paesi intere popolazioni vengono obbligate a trasferirsi altrove per permettere alle compagnie di sfruttamento di legname di operare indisturbate, come accade per esempio in Indonesia e nel delta del Mekong. Di solito è il primo passo verso una totale distruzione del paesaggio e dell'ambiente: la deforestazione apre la strada a dighe e miniere e a una conversione economica che viene spacciata come progresso.
Le conseguenze della diminuzione della superficie del pianeta ricoperta da foreste sono molteplici: le foreste, oltre ad essere considerate il polmone del mondo ospitano ecosistemi ad alta biodiversità , e le specie che le popolano rischiano l'estinzione a causa della distruzione del proprio habitat.

L'italia, oltre ad avere un ruolo nella deforestazione globale, ha una forte responsabilità nella gestione dei boschi della penisola, che, perduta ormai la loro originaria estensione, sono oggi minacciati soprattutto da piogge acide e incendi dolosi.

Campagne globali

Texas: attivisti contro la Timber Baron Conference

indymedia.org
Australia
California
Nuova Zelanda
Chile
Canada
il caso di Joseph Mellow

PNA 06/10/2002
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Lo scempio

Il 27 ottobre è stato ucciso un camoscio, esemplare di una specie in via di estinzione.
E' solo l'ultimo degli attacchi che sta subendo il PNALM.

Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco naturale più importante d'Italia, è il luogo dove sono state sperimentate le migliori azioni di conservazione della natura e di sviluppo ecosostenibile.
Per questo è un simbolo, e come tale un bersaglio, che una politica arrogante intende demolire come un rullo compressore. Infatti da molti mesi la gestione del PNALM è sottoposta ad una situazione di vero e proprio assedio. Lo scopo è quello di eliminare l'area protetta e lasciare campo libero alle amministrazioni locali, al fine di realizzare strutture alberghiere e piste sciistiche.
Non importa se nel Parco hanno trovato salvezza dall'estinzione specie rare, se con la sua azione tenace, condotta ai limiti dello spasmo, sono stati affermati importanti principi a tutela della natura: ciò che conta è eliminare ogni dimostrazione pratica della possibilità di attuare uno sviluppo che rispetti l'ambiente, per mercificare, lottizzare, cementificare e far apparire come normale l'ennesima violazione dell'ecosistema.
Due vicende emblematiche: il taglio dei faggi per far posto alle piste da sci e del ritrovamento di cadaveri di animali in via di estinzione sono segnali pericolosissimi.
Per raggiungere tali obiettivi si usano i mezzi più insidiosi: si dispongono ispezioni, si tagliano i fondi, si mette l'Ente in condizione di non poter funzionare, si cerca di mistificare, di isolare per poi colpire le figure chiave che difendono il Parco.

Documenti
Dossier covoprieca
Dossier del sito MonteVelino
Taglio di stipendi
Pnalm è vera crisi: verso il commissariamento del Parco

Appelli
SOS parco
Per salvare il PNALM

Sito ufficiale del PNALM

Immagini del taglio dei faggi abusivo nel PNALM

Aggiornamenti
Contratti a tempo determinato per i precari del PNALM
Orso marsicano ucciso a fucilate


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