Siamo tutti partigiani
Facciamo la storia
Progetto per una ricerca sulla storia della guerra e della Resistenza nel Parmense sostenuta e finanziata da una sottoscrizione popolare.
a cura di Centro studi movimenti e Anpi provinciale di Parma
Ogni giorno, almeno da un decennio, giornali e sondaggi ripetono che la maggioranza delle persone che vivono nella nostra epoca – e i giovani soprattutto – non ha memoria storica o ha una visione distorta e confusa del passato. Non solo, cioè, l’attuale società manca di conoscenza e consapevolezza delle proprie radici ma, problema forse maggiore, non sa cosa “farsene”. Si è diffusa la convinzione che il passato non abbia più nulla da insegnare perché si è convinti che ciò che viviamo sia sempre accaduto e sempre accadrà, e che nulla possa cambiare: se il tempo è un eterno presente, il futuro non sarà che una sua insignificante ripetizione.
Ciò che si è spezzato, oggi, non è solo il filo della memoria antifascista quanto il filo stesso della storia. E se è il ruolo della storia che è venuto meno, da qui bisogna ripartire per tentare di capire la trasformazione: altrimenti cosa può farsene della memoria chi non riesce più a collocare nella storia la sua esistenza? In questo sta la differenza forse più profonda tra conservare o trasmettere la memoria e attivare la consapevolezza storica, attivare cioè la consapevolezza di vivere in un flusso di tempo storico. La consapevolezza di esistere in un presente determinato da ciò che è stato e, a sua volta, determinante per ciò che sarà il futuro.
A questa situazione non si possono contrapporre nostalgie e conservatorismi ma studi nuovi e rigorosi, i cui risultati possano essere utilizzati da tutti e quindi contribuire a una maggiore consapevolezza democratica.
È questa non facile operazione che il Centro studi movimenti di Parma, che già da tempo si muove in questa direzione, in collaborazione con l’Anpi provinciale, propone a tutta la cittadinanza, dando inizio ad una nuova ricerca sulle vicende del periodo bellico, resistenziale e postbellico in provincia di Parma. Crediamo infatti che la storia della Resistenza non possa essere conservata da pochi sacerdoti della memoria, nel privilegio della condivisione di una piccola minoranza. È necessario restituirla alla collettività, alla polis nel suo insieme. È un bene comune del quale non ci si può disinteressare.
Per questo, il sostegno collettivo che chiediamo, anche nella forma concreta e materiale di una sottoscrizione popolare ad un progetto di ricerca condiviso, è immediatamente un gesto politico.
È un gesto politico perché la polis, o almeno una parte di essa, sceglie consapevolmente quale passato valorizzare, sceglie di sostenere e condividere le conoscenze sulla Resistenza per la collettività nel suo complesso.
Chiediamo dunque alla città di dare il proprio contributo a questa ricerca, inviandoci documenti, foto, diari, memorie, testi, lettere che ci aiutino a sapere di più di quegli anni e di quegli eventi.
E chiediamo anche di sostenerci, sottoscrivendo oggi per un libro che ognuno riceverà ad aprile 2015.
Dai dunque il tuo contributo e riceverai una copia del volume disponibile ad aprile 2015
Puoi versare sul Conto corrente postale n. 001017933001
alla Libreria La Bancarella di via Garibaldi
alla Libreria Fiaccadori di strada al Duomo
(sottoscrizione minima 10 euro)
Centro studi movimenti
E-mail:
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