Cile - Sabotaggi effettuati a Santiago del Cile

Sabotaggi effettuati a Santiago del Cile

fonte: Archivio Severino Di Giovanni

Santiago, tra il 3 ed il 4 ottobre, $ile. Molte sono le ragioni che ci
animano a sabotare l'ordine di quelli che consideriamo nostri nemici.
Durante una improvvisata camminata nella nostra schifosa città, ci
siamo imbattuti in proprietà di borghesi, macellai, dottori e
banchieri, quelli che difendono e mantengono con le loro esistenze
questo nauseabondo sistema di dominio, amanti della monotonia del
lavoro-consumo, avviati a cercare di ottenere un po' di potere, il che
fornisce loro la tranquillità della quale hanno bisogno per poter
dormine.

Abbiamo sabotato:
- 4 veicoli da lusso (3 suv 4x4 ed 1 auto) hanno subito il taglio delle ruote.
- 4 auto da lusso danneggiate con un elemento metallico. I disegni
caotici tracciati hanno rovinato le costose vernici.
- 6 macellerie: siliconati sia le serrature che i lucchetti delle
saracinesche.
- Siliconata anche una clinica di diagnostica psichiatrica.
- una filiale del BancoEstado ha ricevuto il lancio di pietre, con la
distruzione della porta d'ingresso e la rottura di due vetrate.

Simboli del progresso e del potere, principali promotori della
distruzione ambientale con sostanze tossiche, dall'uso del
combustibile allo schifoso fumo che emettono, alla costruzione delle
strade provocando deforestazione ed assassinio di migliaia di ettari
selvatici; in effetti, dopo l'avanzata delle strade giacciono i copri
freddi e dissanguati di molti animali. Per questo abbiamo deciso di
agire contro tali macchine.
Corpi mutilati e ammucchiati, come semplici oggetti di consumo, è
questo il panorama che non spaventa nessuno, con una benda sugli occhi
l'antropocentrismo s'incarica di far credere che gli umani siano
padroni della Terra, sfruttando per il loro bene tutto quel che esiste
sul pianeta. Per questo abbiamo siliconato quelle macellerie, i cui
proprietari hanno dovuto cambiare o riparare serrature e lucchetti.
Centri di condizionamento, repressori degli impulsi annessi che
schedano le persone in base al comportamento, istituzioni che cercano
di trasformarci in stampi adattati a strumenti di controllo, impegnati
a sterminare qualsiasi idea dissidente dalla normalità e dall'ordine.
Per questo abbiamo siliconato le porte d'accesso di una clinica di
diagnostica psichiatrica, quando i funzionari erano ancora
all'interno, in quel luogo non sono rinchiuse delle persone, ma solo
si emettono delle diagnosi.
Istituzioni promotrici dello sfruttamento e del progresso, a costo di
schiacciare e schiavizzare persone, animali e la terra. Per il
capitalismo tutto è fonte di potere e di ricavi, impiantando
l'ideologia del potere su tutto il mondo, mascherata in forme
molteplici. E' per il potere che le banche rappresentano che ne
abbiamo attaccata una, distruggendo due vetrate, la porta d'ingresso e
la struttura metallica.

Sappiamo che questi sabotaggi non hanno impedito che gli obiettivi
attaccati continuassero a lavorare. S'è trattato solo di un freno
momentaneo, di un fastidio per quelli che hanno fatto i conti con il
nostro agire.

S'è trattato di un minimo gesto di solidarietà e di un saluto
d'incoraggiamento per tutti quelli che hanno provato sulla propria
pelle i colpi del nemico, che sono stati messi in gabbia e separati
dai loro cari. Inviamo il nostro saluto: al compagno Axel
Osorio, che ha dimostrato che le celle non l'hanno piegato e che la
sua lotta continua, a Cristian Cancino imputato di essere il fornitore
della polvere nera, ai compagni Pablo Carbajal e Matías Castro
imputati dell'attacco al commissariato della PDI, ai compagni Daniel e
Francisco recentemente processati in Italia per rapina e associazione
sovversiva, ai compagni in Grecia accusati di appartenere ad una
cellula responsabile di esplosioni, cellula che ha continuato ad
attaccare, dimostrando l'inutilità del potere che accusa persone non
legate agli attacchi, ai compagni in Messico, con l'arresto momentaneo
di un compagno accusato di essere il responsabile degli attentati di
settembre. Compagne/i siate forti perché il potere cercherà in tutte
le forme di fermare gli attacchi contro l'autorità.

La guerra è anche costata la morte di molti compagni in tutto il
mondo, recentemente ci h strappato via il compa Mauri, per via di un
incidente che si sarebbe potuto evitare. Mauri sarai ricordato come il
guerriero che sei stato, amando i tuoi compagni e desiderando la morte
dei tuoi nemici, un selvaggio in guerra contro la società. Mauri per
te queste e tutte le azioni che effettueremo!
Per il compagno Diego Ríos, che 4 mesi fa ha intrapreso la fuga e s'è
dato alla clandestinità rifiutandosi di cadere nelle mani
dell'autorità. Fuggi, Diego fuggi e continua ad esporre la
vulnerabilità del potere. Da qui abbracciamo ogni parola dei tuoi
comunicati e con queste azioni ti salutiamo.

Invitiamo tutte e tutti i compagni che leggeranno questo messaggio a
continuare ad attaccare il potere su tutti i fronti. Coraggio compagni
che nella guerra ci salutiamo e ci diamo forza attraverso l'azione.

Questo è solo l'inizio!

Banda Salvaje e Insurrecta en Guerra Contra la Dominación
(banda selvaggia e insorta in guerra contro il dominio)

Mer, 07/10/2009 – 12:18
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