Disinformazione Precaria

 

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La fuffa stampa e ‘l’aiutino’ 

Belli i titoloni dei giornali di venerdì e sabato. Ricchi i resoconti degli approfondimenti TV e TG. ‘Aiuti ai precari’, titolava il Corrierone, ‘Ammortizzatori sociali per i precari’ gli faceva eco la Stampa, ‘Sussidi ai precari’ rimbombava il Sole 24 ore seguito da TG1,2,3,4,5 in buona compagnia.
Bene, ottimo. Un sospiro di sollievo per tutti precari ed ex precari che si battono per l’ottenimento di diritti e reddito.

 

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Storia di una traduttrice

Terza puntata del nostro appassionante serial registrato tra i redattori precari milanesi. Riassunto delle puntate precedenti: una dopo l’altra due redattrici si sono confessate a City of gods. La prima lavora a scadenza su libri che ama (dice: "li coccolo") eppure è invisibile per tutti quelli che le stanno intorno, la seconda si occupa di una rivista di settore: la coordina, dalla bozza alla stampa, da co.co.co.

Questa volta a raccontarsi è una traduttrice. Come nelle altre narrazioni la cifra di fondo è la precarietà. Che pure non sarebbe tanto male se si traducesse in reale indipendenza…

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L’insostenibile precarietà  dei knowledge workers

Una tela tessuta pazientemente, anche se talvolta capitava che ciò che era
stato costruito di giorno veniva smontato la notte, dopo una feroce
ristrutturazione, un contratto di lavoro non proprio edificante o una legge
nazionale pessima. Fattori che non hanno tuttavia impedito a giornalisti,
lavoratori dello spettacolo, insegnanti, docenti a provare a sviluppare un
ordine del discorso «potente» e critico rispetto alle trasformazioni che
hanno caratterizzato il capitalismo degli ultimi trent’anni.

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Carta dei diritti dei lavoratori della conoscenza

Noi, lavoratori cognitivi dell’informazione e del settore dei media,
dell’editoria e dell’industria culturale, della scuola e
dell’università, della ricerca, dello spettacolo, della formazione e
della relazione, del design e della comunicazione, non solo non
pagheremo la vostra crisi ma, per porre un argine a questa deriva e
iniziare a invertire la tendenza, riteniamo necessario unirci e
riconoscerci su obiettivi comuni. Per questo rivendichiamo quanto
contenuto in questa Carta, che sottoponiamo alla condivisione dei tanti
e delle tante che si trovano a vivere la stessa condizione. Questi
documenti, frutto di un processo di general intellect che
intende proseguire, attendono dunque commenti e integrazioni.

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Manifesto dei lavoratori della conoscenza

In questo Manifesto i lavoratori della conoscenza si riconoscono e
definiscono che cosa è – e che cosa tende a diventare – la conoscenza
nella società contemporanea e chi sono i soggetti che producono, oggi,
conoscenza. Esso vuol essere un primo passo verso la costruzione
condivisa di una risposta nei confronti di tutte quelle forze
impersonali e soggettive che, in questo Paese, hanno da tempo dichiarato
"guerra all’intelligenza!

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