Vodafone: Sindacati, Sciopera 95% Lavoratori

5 ottobre 2007


(ANSA)

 MILANO, 5 OTT – Adesione massiccia, secondo i sindacati, allo sciopero di Vodafone Italia. Secondo un comunicato di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e UIlcom-Uil, ad aderire alla protesta sono stati il 95% dei lavoratori, che hanno incrociato le braccia contro il piano di cessione della struttura di ‘back-office’ alla società Comdata, con 914 persone potenzialmente interessate.
Per contrastare il piano aziendale a Milano sono scese in piazza 3.000 persone, per una manifestazione unitaria indetta dai sindacati di categoria, provenienti da tutto il Centro-Nord, mentre a Roma si è tenuto un sit-in con 500 lavoratori del Mezzogiorno davanti alla sede di Piazza Santi Apostoli.
Al grido di ‘Vodafone, vergogna, e’ tutta una menzognà oppure ‘Non siamo ricaricabili’ o "Anche un colosso come il Titanic non doveva affondaré, i lavoratori del gruppo hanno indossato magliette rosse con il logo aziendale e la scritta sul retro ‘Grazie Guindani’ indirizzata all’amministratore delegato del gruppo, che è anche presidente di Astel.
Nel corso del comizio tenuto davanti alla sede di Assolombarda, il segretario generale della Slc-Cgil Emilio Miceli ha spiegato che "la riuscita dello sciopero di oggi è una cattiva notizia per Pietro Guindani", il quale, a suo avviso "non ha capito quello che sta facendo", perché "Vodafone è un’azienda con problemi molto seri, che sta nascondendo una crisi dietro alla cessione di un ramo d’azienda". Un ordine che – secondo Miceli – "é partito da Londra".
Miceli ha poi chiesto l’apertura di "un tavolo con il Governo", perché "l’Italia non è soltanto un mercato ma anche un Paese che chiede rispetto per i lavoratori che hanno contribuito a realizzare miliardi di utile.

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Il protocollo di luglio 2007 in pillole

Pillola
rossa o pillola blu?


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Rassegna stampa: 20 ottobre e FIOM

La
rassegna stampa che segue non ha certo la pretesa di essere esaustiva. Al
principio l’intenzione era quella di fornire un quadro ben più completo ed
ampio delle opinioni che concorrono nella costruzione della manifestazione
più ambigua e confusa che l’era della precarietà ricordi.

Invece,
nella selezione, ci siamo accorti che questa decina di contributi ( fra
articoli interviste ed altro ) sia abbastanza per mettere  a nudo
molte delle pur numerose fantasie che questo evento sembra
catalizzare.

Allora
ci siamo convinti a trasformare questa rassegn/azione in un utile racconto
di una sinistra in rotta. Pensiamo che, ora come ora, fermare il turbinio
delle parole per focalizzarsi su alcune di esse, sospendendole nel tempo,
per poi liberarle nel momento opportuno, in altri momenti, in altri
contesti, sia opera necessaria per svelare quell’insieme di contraddizioni
– nel linguaggio, nell’analisi, nella prassi e nelle soluzioni – con cui
si cerca di esorcizzare più che di risolvere la “questione precaria”.
Perché in Italia che si voglia o no esiste una questione precaria.
Torneremo a breve con un’altra rassegna che cercherà di cogliere i nuovi
umori parlati derivanti dalla gioia per aver strappato una
finanziaria light, leggera come il formaggio philadelphia. A noi basta
chiederci per ora, chi è che nella sinistra interpreta kaori !?

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Posizioni sulla manifestazione del 20 ottobre 2007

Rassegna stampa dal Corriere della Sera
e dal Manifesto settembre 2007

COSA FA LA COSA ROSSA PER COSARE IL
GOVERNO A DIRE QUALCOSA DI SINISTRA

CICLO DI INTERVISTE DEL MANIFESTO E DEL
CORRIERE

  1. Giannini (Partito della
    rifondazione comunista) 9/9/07 MANIFESTO

  2. Cento (Verdi) 11/9/07 MANIFESTO

  3. Niccolosi (CGIL lavoro e società)
    12/9/07 MANIFESTO

  4. Marco Revelli 13/9/07 MANIFESTO

  5. Alleva (Giuslavorista) 14/9/07
    MANIFESTO

  6. Rinaldini (FIOM)15/9/07 MANIFESTO

  7. Cremaschi (FIOM) 9/9/07 CORRIERE

  8. Giulietto Chiesa MANIFESTO

  9. Mussi (SINISTRA DEMOCRATICA)
    CORRIERE

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FIOM e lo strappo

Dal
manifesto e dal corriere settembre 2007

1) I metalmeccanici non
approvano Manifesto 12/9/07

2)
L’ esecutivo e lo strappo di Rinaldini I TAMBURI DELLA FIOM13
settembre, 2007 Corriere della Sera

3)
il Leader Epifani: ora il chiarimento I metalmeccanici non sono un
sindacato a parte 13/9/ 2007 Corriere

4)
RETROSCENA Svolta movimentista delle tute blu La parola «scissione»
non fa paura 12/)07 Corriere

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