Bergamo – La scelta di Gori di insistere per la realizzazione del parcheggio della Fara è stata oggetto di numerose contestazioni in città. L’atto transattivo deliberato su ordine del Sindaco a ottobre 2016 ha azzerato le responsabilità per le inadempienze della Bergamo Parcheggi. “La convenzione è stata migliorata”, ha dichiarato. Questi i tre obiettivi che si sarebbero conseguiti con la nuova convenzione secondo le parole del Sindaco in Consiglio comunale il 9 aprile del 2018:
- La certezza sulla qualità e sicurezza nella costruzione del parcheggio, a partire dalle prescrizioni tecniche intervenute dopo le prescrizioni della frana, con la supervisione del cantiere affidata a un professionista individuato dal comune
- Certezza sui tempi di realizzazione: 22 mesi di cantiere, fine lavori fissata per il 15 marzo 2019
- Certezza circa l’impatto economico per le casse del Comune: nessun ulteriore esborso per il Comune rispetto a quanto stabilito nella Convenzione
Ora che il termine del 15 marzo 2019 è superato, possiamo notare che i tempi non erano così certi e ci si chiede se Bergamo Parcheggi pagherà i mille euro stabiliti per ogni giorno di ritardo. La Bergamo Parcheggi, inoltre, ad agosto del 2018 ha chiesto ulteriori 600.000 euro al Comune perché ha scoperto che il terreno non era quello ipotizzato, ma presenta caratteristiche “più basse”, e quindi è necessario incrementare il numero di travi.
Oggi ancora la progettazione errata ha determinato che siano necessarie nuove modifiche al progetto e i tempi dei lavori si stanno dilatando insieme ai costi. Gori ha sempre rifiutato il confronto coi cittadini su questa opera e le promesse che ha sbandierato in Consiglio comunale si sono state smentite una per una. Oggi a inaugurare ironicamente l’ecomostro in Città Alta ci penserà il comitato NoParkingFara, che non dimentica le falsità da tempo sostenute dal sindaco.