Con questo gesto simbolico vogliamo denunciare l'atto criminale che l'apertura di questo ecomostro rappresenta nei confronti del nostro territorio e della popolazione che lo abita. Riteniamo inconcepibile e assurdo continuare a sostenere che bruciare i rifiuti sia l'unica soluzione per il loro smaltimento, quando è dimostrato ormai da decenni che il recupero della quasi totalità di essi è possibile tramite alternative ad impatto zero sull'ambiente.
Ci sembra doveroso denunciare ed opporsi a chi specula e guadagna sulla salute delle persone e della nostra terra. Cogliamo l'occasione inoltre per informare che l'attività dello Spazio Popolare Sovescio continua senza sosta, e ringraziare le centinaia di persone che in questi quattro giorni hanno popolato lo spazio e dato il loro appoggio al progetto di recupero dell'ex scuola di Marore. Invitiamo nuovamente le figure istituzionali che vogliano avere chiarimenti sugli obiettivi e sui progetti dello spazio a dare disponibilità per un incontro.
Spazio Popolare Autogestito Sovescio
29 Aprile 2013