Todo bajo control obrero!
Davanti allindustria tessile Brukman, sabato 7 settembre, si é svolto
il secondo congresso nazionale delle fabbriche occupate.
Dalla piattaforma, molto vasta e ricca di proposte, che invitava alla partecipazione tutte le realtį di
base, appare evidente la necessitį
di coordinamento di tutte le realtį.
La recente crisi che ha colpito l'Argentina ha portato, solo nell'ultimo mese, alla chiusura di 1.200 fabbriche e gli operai hanno risposto occupando i complessi abbandonati e autogestendo la produzione.
L'ondata di occupazioni non sta interessando solo strutture di produzione: a Rosario é stato occupato un supermercato, a Cordoba una clinica privata, a Rio Turbio una miniera di carbone e persino una casa editrice a Buenos Aires.
In tutti questi luoghi la produzione viene riavviata attraverso la
costituzione di cooperative tra i lavoratori.
Nella lotta per il lavoro, centrale e' il ruolo dell'organizzazione dei
disoccupati: le fabbriche "bajo control obrero", in modo particolare la
Brukman e la Zanon, hanno inserito al loro interno piani
doccupazione.
Gli operai sono sostenuti non solo idealmente, ma soprattutto materialmente nella loro lotta dal movimento studentesco: il collettivo della facoltą d'ingegneria ha fatto ripartire i macchinari della Brukman, mentre nel supermercato di Rosario quello della facoltą di lettere ha dato vita al centro culturale piś attivo della cittį.
Dopo la mattinata scandita dagli interventi di presentazione e
solidarietį, é iniziato il lavoro delle varie commissioni:
politica, sanitaria, donne, controinformazione e produzione.
Immagini [ congresso | corteo ]
25/09 occupazione clinica Portuguesa
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