Proteste in Slovenia e messaggi di solidarietà dagli anarchici italiani
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Protest “For rise of workers rights and dignity” 12th of May 2005 – Trbovlje, Slovenia
On 12th of May 2005 protest »For rise of workers rights and dignity« was held in Trbovlje, Slovenia. Protest was organised by anarchist union, Union of self-organised workers (SiSD/USW) and workers from Zasavje region. On the protest participated around 150-200 people. The protest was organised as reply to massive unemployment and lay-offs in the region. The aim of the protest was also to resist the capitalist manipulations, which are shown through stealing money for workers pays.
Zasavje region, years ago a miner centre, is the region, with almost biggest percent of unemployment in Slovenia; the working places are permanently closing, especially in textile industry. Protest »For rise of workers rights and dignity« was a result of two-year cooperation between anarcho-syndicalists and workers from Zasavje region. Two years ago the in Trbovlje, biggest city in the region, was organised a first protest for workers rights and payments, by self-organised workers from textile factory “Peko”, because in that time capitalists decided to close down the factory and leave people on the street. We support that protest and make contacts with self-organised workers. Few months after the protest, the government offered the money (1,5 million tolars/6,300 euro for each workers payment) to any company that will employ the workers. Textile factory “Tect-pro” answered for employing the workers and got all the money. Till today “Tect-pro” paid the workers just 3 pays (last pay the got in February 2005), some of the workers lost the job after they try to hold the boss in factory and force him to pay the money, some of them are still working. Example of “Tect-pro” is typical example of capitalist manipulations that are permanently happening for last few years.
The protest »For rise of workers rights and dignity«, went good. Group of old singers that sing partisan songs opened the protest. After that, the statements of support and solidarity from libertarian groups from whole world followed. As speakers there were members of USW and workers from “Tect-pro”, unemployed workers and miners. Speeches were about unemployment and bad social situation in region, about inability of buirocratic unions, manipulations with payments and about self-organisation of the workers. After the protest we make contacts with lot of people and make meeting with workers who organised protest with us for further direct actions soon as possible and different tactics for forcing the boss to pay the money. The real fight had just begun. Zasavje today –tomorrow whole society!
In solidarity
On behalf of International secretary of Union of self-organised workers – SiSD/USW
P.
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Il testo del comunicato dell'USI/AIT. -------------------------------------------- L'unione Sindacale Italiana, storico sindacato d'ispirazione libertaria e rivoluzionaria, č presente oggi 12 maggio 2005 nei contenuti e nello spirito di rivendicazione alla manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Slovenia che da anni subiscono l'arroganza e la prepotenza padronale. Il capitalismo Europeo, ben presidiato dallo stato sloveno, dimostra oggi piů che mai a quale prezzo le lavoratrici e i lavoratori di questo paese devono pagare il loro ingresso forzato nell'Unione dei banchieri e dei governi del vecchio continente! Il prezzo dei licenziamenti, della precarietŕ, del ladrocinio degli stipendi e della spartizione della ricchezza prodotta dai lavoratori e goduta dai padroni. Il nostro internazionalismo non puň che portarci oggi come ieri e ancor piů domani a solidarizzare con queste lotte, lotte che vedono impegnati anche i lavoratori italiani in diversi fronti contro un unico nemico: il capitalismo e lo stato! I padroni e i governi! Sempre uniti, anche con casacche diverse, nello sfruttamento e nella repressione della societŕ interna e sempre uniti a portare guerra e miseria fra le popolazioni tagliate fuori dal "virtuoso" occidente. Da sempre convinti assertori di un sindacalismo autogestionario, invitiamo le lavoratrici ed i lavoratori sloveni a prendere in mano il loro destino senza deleghe e concertazione perchč "l'emancipazione dei lavoratori o sarŕ opera dei lavoratori stessi o non sarŕ"! Le libertŕ e i diritti si conquistano, non si mendicano.
Dino Ariis USI/AIT (unione sindacale Italiana - Associazione Internazionale dei Lavoratori)
La Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana esprime la più convinta solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori sloveni del tessile che in questi anni stanno subendo un attacco padronale senza tregua. Sono migliaia i posti di lavori persi ed altre migliaia saranno le lavoratrici che si vedranno espulse dalla produzione in questi anni a venire; un benvenuto sentito che l'Unione Europea assieme allo stato sloveno hanno preparato per l'ingresso nella "fortezza" agli sfruttati di questo paese, reduce da rigurgiti nazionalisti ed afflitto da cancellazioni etniche. Il neoliberismo europeo, non meno deleterio di quello anglo-americano, impone una dottrina di sfruttamento intensivo a base di licenziamenti, sottrazione di ricchezze e smantellamento definitivo di libertà sociali. Da sempre sostenitori di un mondo di libere ed uguali, attivi a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, noi anarchici federati sosteniamo fraternamente tutte le lotte contro i padroni, capitalisti e governati, persuasi che solo l'auto-organizzazione delle lotte e l'autogestione della produzione potranno davvero affrancare donne e uomini dall'ingiustizia, dalla miseria e dallo sfruttamento. Fraterni saluti 12/5/05
La Commissione di Corrispondenza della FAI
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