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Archivi delle feature una a una |
Archivio settimana per settimana
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Statunitensi a casa!!! |
29/03/2003 |
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Capodichino, NAPOLI
Capodichino, Napoli. Area periferica della città, nota ai napoletani per la presenza del cimitero e dell’aeroporto. Le aree militari limitrofe giacevano semi-abbandonate fino a qualche anno fa…
Da qualche anno una intensa attività edilizia ha tirato su migliaia di metri cubi, in perfetto stile neoclassico.
Su un viottolo di campagna da un lato una lunghissima recinzione, con una targa "proprietà del governo statunitense", dall'altra contadini che coltivano, e case abusive. Di mattina e al tramonto, intorno al cimitero, yankees che fanno footing, l'area si mette a nuovo, asfalto, piante e marciapiedi. Una base americana si affianca dunque all’aeroporto civile in un’area ad altissima densità abitativa, mettendo ulteriormente a repentaglio la sicurezza dei cittadini. Eppure, il nuovo piano regolatore che la città si appresta ad approvare, confermando le destinazioni d’uso di quello precedente, peraltro mai applicate, conferma la previsione di un grande parco Urbano per l’area. Intanto come sempre succede (la mano destra non vede quello che fa la sinistra) ed il comune rinnova per quaranta anni il contratto alla GESAC, la società che gestisce l’aeroporto …
MA CAPODICHINO E’ UN’AREA SICURA?
E’ dei giorni scorsi la notizia di un allarme radioattività per una segnalazione delle centraline di rilevamento, in concomitanza di uno scalo tecnico di aerei militari. Errore di rilevamento, dicono alcuni. Lo stesso errore riportato poco ore dopo in Sicilia, al passaggio dello stesso aereo.
Allarme radioattività: Bassolino chiede chiarimenti
Articolo di liberazione
E’ di qualche giorno fa la notizia di una scampata collisione in fase di decollo tra due aerei sulla pista di Capodichino. Di certo non una bella notizia per le decine di migliaia di abitanti che abitano densamente i quartieri limitrofi l'aeroporto (capodichino, scampia e san pietro a patierno)
Ma c’è dell’altro: sui recenti telerilevamenti voluti dalla regione 1999, le aree occupate dai volumi militari, e forse dai depositi sotterranei di cui si vocifera, sono state criptate.
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Ode a Rosetta |
18/02/2003 |
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Giù la maschera Signora Sindaco
Carnevale può essere una buona occasione: giù la maschera
Signora Sindaco!! In fondo si tratterebbe semplicemente di
spogliarsi del travestimento scelto e mostrare il proprio vero volto.
Il volto che la nostra città ha scoperto ormai da mesi,
raccogliendo ogni giorni segnali poco incoraggianti per il futuro.
Cominciamo dalla fine e dalle promesse fatte al Coordinamento di Lotta
delle Vele di Scampia. Mai mantenute, qualche giorno fa ricalpestate
con l'arroganza
tipica della vuota figura istituzionale in difficoltà.
Il
grido delle Vele è il grido dell'emarginazione e della
disperazione davanti all'emergenza abitativa;
emergenza abitativa che altrove viene
affrontata a suon di
sfratti [
2 ]; dietro l'angolo
si ascolta un altro
grido, quello dei disoccupati, dell'emergenza lavoro,
dei diritti negati, dell'assenza di prospettive per il proprio presente e
il futuro dei propri figli.
Che si levi una sola volta al giorno questo grido!
Un corteo al giorno, non di più! Perfino il Signor Questore in questa situazione
si erge a paladino della Costituzione, in nome del rispetto del
diritto a manifestare e ad esprimersi liberamente.
Questo è il risultato della scelta di anteporre il Comitato per l'ordine
pubblico ad un Tavolo comune per l'occupazione.
Via Roma poi..... la
caccia agli immigrati, alle loro borse,
l'arroganza e la sopraffazione verbale degli squallidi vigili urbani
ai danni di ragazzi armati di borse di pelle e DVD falsi è all'ordine
del giorno. A volte dalle parole si passa ai fatti, alle violenze.
Sono scene insopportabili, eppure continuano ad essere quotidianamente
ignorate.
Se poi le telecamere [1 |
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"per la sicurezza del cittadino",
inaugurate dalla Sua Stessa Somma Persona, sono la risposta alla diffusa
ansia di legalità e di "prevenzione del crimine", allora lei è proprio
fuori strada. Giù la maschera Signora Sindaco!!!
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censuraNO! |
01/01/2003 |
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SQUADRA ANTICENSURA
Buon anno Mr. Phillips!!!
Mr. Phillips è un professore della Sonoma State University, California.
Dal ventre del Mostro coordina il Project Censored,
un progetto nato oltre 25 anni fa che raccoglie ogni anno
centinaia di storie, dossiers, articoli, reportage,
censurate dai media ufficiali e mai apparsi in televisione, sulla stampa, alla radio.
Attraverso un metodo di valutazione collettivo, una parte di queste
storie vengono selezionate e pubblicate in un libro e su di un sito internet.
Questo lavoro che Mr Phillips porta avanti con i suoi studenti
ed alcuni collaboratori è una risorsa straordinaria per l'informazione
indipendente e libera dal guinzaglio dei poteri forti internazionali.
E' l'ora di dargli una mano.
Come? Semplicemente traducendo una parte delle storie
rese pubbliche e sottratte all'infernale meccanismo della censura mediatica.
Chi conosce l'inglese e vuole entrare nella squadra anti-censura può
mandare una mail a napoli@indymedia.it
Come funziona Project Censored
Iraq:sulla Conferenza del Cairo
Gli Stati Uniti hanno intenzionalmente distrutto il sistema idrico iracheno
La banca Mondiale e le multinazionali cercano di privatizzare l'acqua
Armamenti nucleari in USA
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CASELLI A GAS |
01/11/2002 |
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IL MOSTRO DALLE 8 TESTE
"Come chiedere un ammodernamento di caselli
e ritrovarsi una mega-barriera con annessa camera a gas."
La storia inizia nel lontano 1985, quando il Comune di Nocera Inferiore chiede alla Società Autostrade Meridionali (S.A.M.) l'ampliamento dei caselli di esazione della Napoli-Salerno per migliorare la viabilità cittadina sulla statale n° 18, in quanto i caselli si trovavano a ridosso della strada statale e quindi del centro cittadino, con conseguenze immaginabili sul traffico urbano.
In breve si arriva alla formulazione del progetto attuale di barriera autostradale, un mostro ad otto teste con un impatto ambientale devastante sul vicino centro urbano di Nocera Inferiore.
Il mostro è cresciuto nel ventre dei politici corrotti, della camorra, dei ricatti e degli accordi sotto banco.
Viene riproposto il meccanismo che ha mosso, nel passato, la realizzazione di grandi opere pubbliche ad iniziare proprio da quella A3 costruita alle falde di monti a rischio idrogeologico (ricordiamoci delle frane di S.Pantaleone e di S.Egidio del Monte Albino) per passare alla A30, alla Ferrovia a monte del Vesuvio (che ha letteralmente fatto sparire una delle ultime zone agricole di Nocera-S.Mauro),alla superstrada che dalle falde del Vesuvio arriva fino a Scafati: creare grandi vie di collegamento per decongestionare il traffico e migliorare la mobilità di persone e merci, rendere le nostre città dei centri urbani moderni e ben collegati tra loro e con le aree industriali, maggiori possibilità di lavoro.
Ma questo " modello di sviluppo " si è rivelato insostenibile.
Gli effetti di insensate politiche di sviluppo e di miopi scelte urbanistiche sono palesi: cementificazione e continuo saccheggio del territorio agricolo, considerato uno dei più fertili del mondo , dissesti idrogeologici , città devastate,inquinate ,invivibili. E a proposito di nuove occasioni di lavoro, chiediamo: "Dove sono i nuovi posti di lavoro? Quale futuro hanno avuto quei pochi creati?"
Nel frattempo ha preso corpo una mobilitazione popolare contro la costruzione della barriera autostradale, che porta alla costituzione di un comitato spontaneo nel settembre del 1997. In questi anni non sono bastate le fiaccolate, l'appendersi agli alberi da abbattere per fare posto al cemento, l'opporsi fisicamente alle ruspe, e le manifestazioni di piazza per poter bloccare il mostro di cemento.
Si è arrivati perfino, diversi mesi fa, a
un'aggressione ai danni di manifestanti pacifici, appena al di fuori del consiglio comunale di Nocera.
Incontro del 12 giugno 2003
:: video autoprodotti ::
[ Espoprio improprio | Ambiente devastato lavoro sbagliato ]
:: Il comitato sai che fa.....scopre queste cose ::
Cartina e frane
Il rischio salute
Cronistoria dettagliata
Le carte nascoste
Ronchi: strada senza V.I.A
la resistenza agli espropri
le denuncie |
2
I comunicati
L'alternativa alla SS 18
La barriera c'è ma c'è ancora chi la combatte:
IL SITO DEL COMITATO ANTIBARRIERA
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