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ADUNATA SEDIZIOSA: radiolina raddoppia!!!! |
26/08/2004 |
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88.8 FM: UNA FREQUENZA SEDIZIOSA
Anche quest'anno, come è già successo altre volte, una frequenza sovversiva occupa l'etere napoletano: in occasione della quinta ADUNATA SEDIZIOSA, festa dell'autorganizzazione sociale campana, dagli spalti del maschio Angioino, una antenna pirata replica per il centro storico il segnale di RadioLina, radio pirata a Napoli, giunta in questi giorni alla sua prima CandeLina.
Sono presenti negli spazi di adunata sediziosa:
CSOA Officina 99,
CSOA TerraTerra,
R.I.S.S.A., Acerra contro l'inceneritore, CSOA Tempo Rosso Stop the Wall, Neapolis HL, IL CERRIGLIO, Tana Libera Tutti .
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ACERRA SI RIFIUTA!!! |
30/08/2004 |
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Né noglobal, né blackblock, né disoccupati organizzati
Il nome “dei cattivi” nel giorno dopo la battaglia di Acerra è TEPPISTI o, al più,
FACINOROSI. È la consueta malafede nel raccontare la storia di una
popolazione intera che dopo aver chiesto in un centinaio di modi
differenti di fermare i lavori e di togliersi dalla testa l’idea di
costruire l’inceneritore, avrebbe voluto scandire il proprio NO avanzando
oltre il manipolo di uomini in divisa, su quel fazzoletto di terra che altrimenti intossicherà i polmoni e il futuro loro e dei loro figli.
L’unico modo era quello di far arretrare i poliziotti (e i carabinieri e i
finanzieri) bardati e armati di lacrimogeni e manganelli che aspettavano
il corteo sbarrandogli, naturalmente, il passo perché quello è il terreno
degli interessi che loro difendono per professione con la forza. Allora è
esplosa la rabbia e la determinazione contro quegli ostacoli mercenari
all’espressione della propria volontà di fermare a tutti i costi lo
scempio e la prevaricazione dei lacrimogeni ad altezza d’uomo.
Oggi anche ad Acerra qualcuno vuole stabilire quali sono i limiti o il bon ton
dell’espressione del dissenso e tracciare una linea spessa tra
mamme_con_bambini e “teppisti” senza chiedersi invece quali siano i limiti
di una assurda “democrazia” che difende il potere dei pochi che decidono
sulla vita di molti e di una popolazione intera che proprio non ci sta e
lo dice a gran voce con mezzi e strumenti a disposizione nel triste campo
di battaglia che per alcuni è il posto fisso in una divisa e per altri è
invece la vita.
Acerra non puo’ che continuare a lottare per difendersi da questa assurda, pervicace e autorizzata violenza.
Dopo aver raccolto voci e testimonianze, finalmente possiamo affermare con certezza che domenica 29 agosto, ad Acerra, la polizia ha sparato sulla testa di 30mila persone dei gas lacrimogeni tipo "cs".
Questi lacrimogeni sono altamente tossici e pericolosi, sono stati perfino banditi dal Protocollo di Ginevra nel 1925 come arma chimica ma poi "riabilitati" da una convenzione sottoscritta nel 1993 da 174 paesi che hanno deciso di utilizzarli frequentemente: a Seattle, Genova, Seul, in Palestina e negli stadi italiani per esempio.
TESTIMONIANZE DAL PRESIDIO: ASCOLTA [ 1 ]- [ 2 ]- [ 3 ]
SUI GAS CS: [ GAS cs : la sindrome di Genova ] - [ Dossier sui cs ]
SCARICA STAMPA E DIFFONDI I PRINT CS sui manifestanti.pdf
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ACERRA: CARICHE E MUNNEZZA |
26/08/2004 |
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Acerra: Rifiuti Business
:::::::NEWS:::::::
Domenica 9 Gennaio Festa dell'altra Befana
19° GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME
14° GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME Audio e Foto
E’ riesplosa fortemente l’emergenza Acerra, da circa 5 anni sotto la minaccia
della realizzazione di uno dei più grandi inceneritori d’Europa.
La popolazione non lo vuole, ordinanze pubbliche chiedono la sospensione dei lavori sino all’esito di una nuova V.I.A. ma uno schieramento di forze di polizia occupa militarmente, tra cariche e fermi, l’area per garantire il lavoro delle
ruspe e spianare la strada all’ennesimo scempio realizzato in
nome dell’emergenza e dello sviluppo. Passato sostanzialmente indenne dalle mani di Rastrelli a
quelle di Bassolino e, infine, del commissario straordinario Catenacci, il
progetto dell’inceneritore (o del termovalorizzatore, come usa dire) viene
presentato come l’unica soluzione possibile per risolvere definitivamente
la cosiddetta emergenza rifiuti in Campania ossia il ricatto della
inaccettabile alternativa dei rifiuti per strada, sotto casa, in una
grande area metropolitana dove non si sono mai visti in funzione, in modo
minimamente sufficiente, i contenitori per la raccolta differenziata. La
popolazione, da sempre contraria alla realizzazione di questo impianto,
che ha animato negli anni una tenace resistenza fatta di informazione,
mobilitazione e proteste, forte dell’idea che il problema principale fosse
soprattutto la logica speculativa e dissipativa dell’intero Piano
Regionale dei Rifiuti (e non solo la localizzazione nel loro pur già
fortemente provato territorio), continua a resistere ...
:: Giornate di mobilitazione e cronologia degli eventi ::
AUTOPRODUZIONI E APPROFONDIMENTI
[ Video "Brucia la cenere" ] - [ mostra foto ] - [ Scontri ad Acerra] - [ rapporto di greenpeace ] | l'impatto dell'inceneritore - [i rifiuti in italia ] - [ ricicla! ]
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emergenza rifiuti |
15/02/2004 |
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RICICLAGGIO O MUNNEZZA?!!
:: Prossime Mobilitazioni ::
29 agosto : >MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO L'INCENERITORE - ore 15.00 da Corso V.Emanuele II - Acerra (Na)
Appelli: 1, 2, 3
:: ULTIMI AGGIORNAMENTI DALLA ZONA DI ACERRA ::
24 ago 04: la polizia blocca un controllo delle "guardie ambientali"
23 ago 04: blocchi in corso
22 ago 04: corteo per le strade di Acerra
19 ago 04: bloccato l'asse mediano dai manifestanti
18 ago 04: Continua la mobilitazione popolare contro la costruzione dell'inceneritore con il presidio del pantano e blocchi stradali e alla stazione di Acerra
17 ago 04: Incominciano i lavori al pantano fermati da 30 attivisti poi portati in questura e denunciati cronaca della giornata
09 ago 04: Dopo cinque ore di discussione in in prefettura, di fronte all'ennesima fumata nera, gli acerrani decidono di continuareil presidio
08 ago 04: Arrivano ad Acerra 1300 poliziotti, si muove qualcosa per la costruzione dell'inceneritore
Geografie dell'emergenza: Pianura | Casoria | Bacoli | Giugliano | Aversa | Terra di lavoro | Salerno e dintorni
>> Approfondimenti, info e video <<
All'inizio fu Acerra . L'intera popolazione si ritrovo' in piazza per urlare "NO
ALL'INCENERITORE". Fu occupato il suolo dove si sarebbe dovuto costruire l'impianto della FIBE (ditta vincitrice dell'appalto) su di un territorio gia' fortemente compromesso dalle immissioni di fabbriche come la Montefibre.
E poi via via Ariano
Irpino, Aversa, fino a
Bagnoli,
ennesimo colpo di coda di una gestione del ciclo dei rifiuti sempre più allo sbando.
E sempre lo stesso copione che si ripete, storie che si raccontano l’un
l’altra. La popolazione in piazza contro la “devastazione ambientale”, i
cittadini compatti ad urlare “andate via”, un rituale già codificato
dalla letteratura internazionale negli anni 60 con l'acronimo NIMBY(Not In My Back Yard).
A fronte di decenni trascorsi durante i quali il potere delle ecomafie locali ha devastato il territorio gestendo in modo scellerato lo smaltimento dei rifiuti, il problema sembra un rompicapo di difficilissima risoluzione. L'intera vicenda sembra sì paralizzata dalle sommosse popolari ma ben più grave ci sembra la scarsa capacità delle autorità di dialogare con i cittadini condividendone i problemi per ricercare soluzioni sostenibili.Emerge soltanto una richiesta pressante da parte del governatore Bassolino ad assumere una delega incondizionata per far fronte al problema: a questo la popolazione campana ha risposto NO!
Nessuno sembra comunque dare la giusta attenzione al fatto che la prima causa del proliferare dei
rifiuti e' certamente una sola: la loro produzione!
Imballaggi e "usa e getta" sono oramai la percentuale piu' rilevante del
contenuto del nostro sacchetto della monnezza generando cosi' profitto per
poche aziende ma redistribuendo i costi di smaltimento sulle comunita'.
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