Continui gravi incidenti sul lavoro in Fiera Milano. #BeChoosy

 

 

Il Vostro sviluppo ci ammazza! Noi  reclamiamo reddito!

 

Rho, 28 novembre 2012: Un nuovo record per Fiera Milano ed Expo 2015.

Due gravi incidenti sul lavoro in appena tre settimane. L’ultimo in ordine di tempo è l’infortunio di un dipendente della cooperativa Fema che svolge servizio di portierato all’interno della Fiera, mentre stava chiudendo uno dei cancelli del polo fieristico s’è l’è visto crollare addosso ed è stato travolto, ora le sue condizioni sono gravissime.

Il precedente incidente è avvenuto invece nei cantieri dei parcheggi P5 e P6 a servizio di Fiera Milano ed Expo 2015. Un operaio è rimasto schiacciato da diversi tubi d’acciaio dopo il ribaltamento di una gru che stava lavorando nel cantiere, anche lui ora è ricoverato in condizioni gravi.

Coincidenze? Probabilmente dagli accertamenti relativi a questi ultimi due incidenti emergerà che i lavoratori erano in regola e che è stata rispettata la normativa in materia di sicurezza sui posti di lavoro.

Eppure non possiamo fare a meno di ribadire quello che affermiamo da anni: Fiera Milano è una cattedrale della precarietà che funziona anche grazie a lavoro nero e caporalato. Gli innumerevoli scandali emersi durante le varie edizioni del Salone del Mobile dal 2010 ad oggi sono lì a dimostrarlo. Come già emerso in passato gli accessi per le maestranze vengono chiesti direttamente dall’allestitore attraverso una sorta di autocertificazione che, in assenza di controlli più accurati, rende praticamente impossibile prevenire l’ingresso di lavoratori in nero, quindi, lavoratori senza uno straccio di contratto e nessuna tutela a partire dalla copertura sanitaria in caso di infortuni.

A questo si aggiungono gravi violazioni materia di tutela della sicurezza sui posti di lavoro durante le operazioni di allestimento/smontaggio che possono portare a gravi conseguenze come successe durante le operazione di smontaggio del Salone del Mobile 2011 quando due operai caddero da 4 metri di altezza finendo in gravi condizioni.

I protocolli sulla sicurezza e quelli sulla legalità hanno mostrato la loro inutilità: specchi per le allodole e per continuare a sfruttare manodopera e territorio all’ombra di una “legalità della giungla“.
L’immaginario delle mille opportunità e dei posti di lavoro costruito da Fiera ed Expo 2015 non ci ha mai ammaliato e questi episodi ce lo dimostrano: oggi in tempo di crisi si specula sulla mancanza di reddito, e come a Taranto dove ci vogliono far ingoiare inquinamento e morte qui a Rho è in atto la stessa logica per farci mettere a rischio la vita per 1.000 euro al mese se non meno!

Rivendichiamo l’essere CHOOSY!

Respingiamo il ricatto ai mittenti (imprenditori, politici e mafiosi): questi lavori fateli fare ai vostri azionisti, fateli voi!
Il Vostro sviluppo ci ammazza! Noi  reclamiamo reddito!

 

 

Centro Sociale Sos Fornace

No Expo

 

 

 

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