Rho, 14 ottobre 2013. I primi giorni della nuova occupazione abitativa in Via Tavecchia 45 per dare casa a precari, migranti e studenti sono stati accolti con entusiasmo dagli abitantidel quartiere. E’ iniziata così la grande riqualificazione dal basso dell’ex sede di Telereporter/Odeon di proprietà della banca Unicredit.
Solo conquistando spazi di resistenza all’interno della città vetrina di Expo 2015 e grazie alle pratiche di mutuo soccorso, riappropriazione, condivisione e partecipazione è possibile combattere la crisi causata da banche, affaristi e politicanti.
Invitiamo quindi la cittadinanza a partecipare all’assemblea di presentazione dei nuovi spazi e dei progetti che li abiteranno Lunedì 14 Ottobre alle 21 in Via Tavecchia 45.
Stridono le scarne dichiarazioni del sindaco del Pd Romano che focalizza l’attenzione esclusivamente sul piano legalitario, tralasciando le motivazioni che hanno portato alla liberazione dello stabile di Via Tavecchia.
Il sindaco pare ricordarsi della legalità solo quando si tratta di “ripulire” la città vetrina da sex workers,rom e occupanti, scordandosene quando l’illegalità è compiuta dai potenti, come accade negli appalti di Expo 2015: nient’altro che tangenti, corruzione e infiltrazioni mafiose. Ben si sogna però di bloccare e invocare la legalità quando metterebbe a rischio la realizzazione del sito espositivo di Expo.
Oppure con aziende come Aler al centro di innumerevoli scandali legati a tangenti e favori a mafiosi e politici come quello che ha portato all’arresto dell’ex assessore regionale Domenico Zambetti. Azienda che a Rho si occupa della gestione delle case comunali.
Forte con i deboli e debole con i forti.
Abbiamo invece fatto formale richiesta di incontro all’assessore per le politiche all’abitare Negrini che è passato a incontrarci nelle prime ore dell’occupazione, per discutere la questione relativa all’emergenza abitativa in città, affrontando anche il tema della riqualificazione dell’area di Via Tavecchia.
Centro sociale Sos Fornace
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