Presentate le osservazioni No Expo alla variante urbanistica. Sabato tutti all’Aquila contro la sciagura della Shock Economy

 

Il Comitato No Expo ha presentato questa mattina al Comune di Rho e al Comune di Milano le osservazioni alla variante urbanistica con cui si trasforma la destinazione dell’area agricola che verrà prima utilizzata per l’Esposizione Universale e successivamente cementificata, dopo il sospirato accordo tra i proprietari, Fiera Milano e Cabassi, e il Sindaco dei superpoteri Moratti.
Le osservazioni criticano innanzitutto il consumo di oltre 1 milione di mq di suolo agricolo, in quanto si sarebbe potuta tenere l’Expo 2015 totalmente o almeno in parte all’interno del Polo Fieristico di Rho Pero. In subordine si critica la decisione di mantenere il Polo Fieristico aperto nei 6 mesi di Esposizione Universale, andando così ad aggiungere ulteriore traffico e caos ai 29 milioni di visitatori previsti per l’Expo. Il normale esercizio di Fiera Milano è altresì causa di un ulteriore consumo di suolo in quanto 3 parcheggi della Fiera si trovano sui terreni dell’Accordo di Programma per Expo e dunque si stanno cercando ulteriori terreni agricoli su cui insediare altri parcheggi aggiuntivi ai 17.000 previsti a Rho, Baranzate ed Arese fin dalla fase di candidatura, mentre non sarà possibile utilizzare gli altri circa 10.000 posti auto attualmente utilizzati da Fiera.
Oltre i 6 mesi di Expo, poi, l’area agricola che fa da cuscinetto tra il quartiere Gallaratese di Milano e la città di Rho, sarà teatro di una colossale speculazione edilizia, che porterà migliaia di nuovi abitanti in una zona già densamente abitata e con gravi problemi di traffico, smog e qualità della vita per i residenti.
Insomma più che di “Nutrire il Pianeta”, sembra che la missione di Expo sia quella di nutrire il mondo della speculazione edilizia e della speculazione finanziaria milanese, a tutto danno dei cittadini che pagheranno di tasca propria le grandi inutili opere su cui gli appetiti della ‘Ndrangheta hanno già da tempo messo gli occhi e le mani.
E dopo oltre 2 anni dopo l’assegnazione dell’Expo 2015 a Milano, passati a discutere dell’occupazione delle poltrone del consiglio di amministrazione della società di gestione di Expo 2015, oggi il progetto allegato alla variante urbanistica rimane ancora molto vago su aspetti non secondari, motivo per cui la realizzazione delle opere legate all’Expo è a rischio, e si sceglie la strada di considerare questo evento una delle “emergenze” del Paese, da affrontare in deroga alle normali procedure urbanistiche dotando la Moratti di superpoteri che sono l’esatto opposto della tanto sbandierata partecipazione che avrebbe dovuto caratterizzare la fase di preparazione dell’Expo. La negazione degli assetti democratici, il richiamo all’emergenza, la realizzazione di inutili grandi opere, sono solo alcuni degli elementi che accomunano l’Expo 2015 al terremoto in Abruzzo e a tante altre storie italiane che dimostrano come la shock economy stia diventando sempre più un modello di sviluppo economico e sociale deleterio per i nostri territori.
Per questo sabato 20 novembre il Comitato No Expo parteciperà con un pullman da Rho e Milano alla manifestazione indetta dai cittadini Aquilani, per portare loro solidarietà, ma anche per confrontarsi su come affrontare insieme le sciagure della ristrutturazione che accomunano questi e altri territori toccati dai medesimi processi.

 

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