La sperimentazione della soppressione della fermata di Rho sostituita dalla fermata Fiera per i treni interregionali Milano Torino entrata in vigore con l’orario estivo il 14 giugno e che dovrebbe durare 6 mesi, è già fallita, mettendo immediatamente in luce l’inopportunità di questa scelta. Lo testimoniano le oltre 3.000 firme raccolte in pochi giorni tra i pendolari alla stazione di Rho, ma anche i disagi continui di questi giorni: i ritardi che fanno saltare le coincidenze per Torino, l’assenza totale di informazione che disorienta i viaggia ori, l’affollamento dei treni delle linee del passante che devono sopperire alla mancanza della fermata soppressa, l’assenza in Fiera dei servizi fondamentali delle linee di superficie per il territorio, presenti invece alla stazione di Rho. Di fronte ad una scelta palesemente errata e conclusasi una campagna elettorale in cui tutti, dall’Assessore Regionale alla Mobilità Cattaneo, al candidato presidente della Provincia di Milano Filippo Penati, si sono dichiarati contrari alla soppressione della fermata, ci aspettiamo che ora si passi dalle parole ai fatti concreti, senza dovere aspettare la conclusione dei 6 mesi di sperimentazione previsti. Per questo abbiamo oggi inviato una lettera a Regione Lombardia, Regione Piemonte e Trenitalia, in cui chiediamo un incontro urgente in cui consegnare le firme raccolte ed essere informati su modalità e tempi del reintegro della fermata di Rho.
Ci auguriamo che questa volta le istituzioni rispondano, che non si facciano pagare al territorio i disagi provocati da Expo 2015 e che non sia necessario arrivare alle forme di protesta decise all’unanimità nell’assemblea dei pendolari e dei cittadini tenutasi alla stazione di Rho lo scorso 15 giugno, che consistono nello sciopero del biglietto e dell’abbonamento dal 1 luglio 2009 e in una manifestazione che si terrà sabato 4 luglio dalla stazione di Rho.
Rho: la sperimentazione è fallita. Dalle parole ai fatti per il reintegro immediato della fermata
– 22 giugno 2009Posted in: Territorio / beni comuni
