Bergamo – Una nuova manifestazione del comitato Rompiamo il silenzio ha attraversato oggi il centro della città, proprio in occasione dell’otto marzo, per ribadire il diritto all’autodeterminazione di donne, uomini, transgender, intersessuali e queer. La tematica di genere è stata questa volta coniugata con la modalità di protesta della critical mass, con l’obiettivo di “riprendersi le strade come luogo di celebrazione delle diversità e di rivendicazione di nuove possibili forme di convivenza tra generi, identità e culture”.
Circa un’ottantina di persone, in bicicletta e vestite di colori vivaci, ha percorso diverse vie del centro cittadino, partendo dalla stazione, per poi passare per la rotonda del Galgario, via Verdi, la rotonda dei Mille e piazza Matteotti, e bloccando il traffico per diversi minuti. La chiusura della manifestazione sul Sentierone, luogo di ritrovo delle sentinelle in piedi, ha ribadito il ruolo delle donne, a partire dalla resistenza partigiana per arrivare alle battaglie su divorzio ed aborto, e ha puntato il dito contro gli obiettori di coscienza e le nuove forme di fascismo che impediscono il diritto all’autodeterminazione; al microfono è risuonato l’invito ad una lotta non solo l’otto marzo, ma tutto l’anno.
Tra le realtà più attive a Bergamo nel campo della lotta alle discriminazioni di genere, il comitato Rompiamo il silenzio si è distinto in questi mesi per la costanza con cui è sceso in piazza, in particolare in occasione dei raduni delle Sentinelle in piedi; anche il 21 marzo, infatti, farà sentire nuovamente la sua voce contro l’omofobia e per il diritto all’autodeterminazione.