Ciserano – Lunedì sera a Ciserano è stato presentato in consiglio comunale il piano attuativo del masterplan di Zingonia. Finora infatti l’unico elemento chiaro del piano di riqualificazione era rappresentato dalla demolizione delle torri di Piazza Affari, senza che nessuno avesse mai chiarito cosa si sarebbe costruito al posto dei palazzi.
Il piano prevede la realizzazione di un parcheggio, un area verde e aree commerciali senza che vengano individuati operatori interessati all’operazione. Il dato certo è che su quell’area nessuno potrà più abitarvi, è previsto infatti che la destinazione d’uso non preveda edilizia residenziale. Di fronte al degrado in cui è stata ridotta l’area, gli amministratori ritengono prioritario che nessuno possa abitarvi. Demolire ciò che non si è in grado di gestire sembra esserela filosofia prevista dal masterplan.
Si prevede che l’approvazione definitiva del piano attuativo avvenga a maggio, solo dopo tale atto sarà possibile procedere con gli espropri per pubblica utilità degli alloggi dei sei palazzi che si affacciano su Piazza Affari.
I puntuali rinvii della demolizione, inizialmente prevista per il 2013 e rimandata per l’ennesima volta a metà del 2016, dimostrano le difficoltà che il masterplan sta incontrando. ALER è riuscita ad acquisire solo 37 appartamenti su 208, un vero e proprio fallimento rispetto agli obiettivi prefissati. Nemmeno le banche si sono accordate sul prezzo per la vendita degli alloggi di loro proprietà.
Lunedì in Consiglio comunale sono arrivati anche una trentina di abitanti delle torri che promettono battaglia legale contro gli espropri e chiedono che di fronte al fallimento del masterplan si apra un tavolo di confronto per valutare le possibili soluzioni con la partecipazione tutte le componenti coinvolte. Ad attendere gli abiatanti un nutrito quanto ingiustificato schiermaneto di polizia e carabinieri con caschi e manganelli, a dimostrazione di come una questione urbanistica venga trattata come un problema di ordine pubblico.