Ci risiamo
Arrestati all'alba, come da copione, il giorno dopo la scarcerazione degli attivisti della rete Sud Ribelle (indagati e tempestivamente vittima della repressione su ordine della Procura di Cosenza) e dell'archiviazione
dell'inchiesta, a carico del carabiniere Mario Placanica, sull'omicidio
Giuliani. 23 i provvedimenti in tutt'Italia, di cui 3 tra Palermo e Catania. Nessun reato associativo: vengono contestati fatti singoli accaduti durante gli scontri nei giorni della protesta durante il vertice del G8, a Genova. Han capito che sparare sul gruppo non e' concludente e spostano la
repressione, in stile anni '70, sui singoli: qualcosa di gia'
visto.
I due ragazzi palermitani (rispettivamente in stato di
detenzione carceraria e domiciliare) furono gia' perseguiti durante il
summit e torturati a Bolzaneto, adesso, sono vittime di "arresti
cautelari" ...ma quante volte si puo' esser puniti per lo stesso ipotetico
reato prima che ci sia una sentenza definitiva?
Non e' forse leggittima la difesa in reazione a chi subisce anche gratuitamente ore di cariche continue, violentissime, da parte di gente armata nell'illegalita' giustificata con lo stato d'emergenza e tutelata dalla sospensione dei trattati internazionali? Ci si e' forse dimenticati gli abusi di potere nell'uso di gas cancerogeni, nell'irruzzione "argentina" negli edifici Diaz e Pertini, l'omicidio di stato in pubblica piazza ed il resto? Senz'altro si tende a revisionare la storia delle cose: a criminalizzare le vittime e glorificare i carnefici, invertendo i ruoli degli stessi in un delirio mediatico controllato che ci vuole tutti terroristi.
Aggiornamenti:
Finalmente liberi i due attivisti palermitani
Liberato Toni, Carlo ai domiciliari
Bloccato il carcere di Messina
Manifestazione sabato 7 dicembre
Manifestazione fino al carcere Pagliarelli
Corteo all'universita'
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