Distruggono la nostra terra...
La Piana di Navelli custodisce un patrimonio archeologico inestimabile,
nonché importati testimonianze della cultura della transumanza.
Tutto ciò è stato fortemente messo in pericolo dall'inizio dei lavori
lungo la SS17 per garantire (dicono) la "sicurezza stradale" e volti a
costruire un anonimo stradone di periferia industriale che sta
lentamente distruggendo uno degli ambienti paesaggistici finora meglio
conservati della regione.
Le associazioni ambientaliste e i comitati di cittadini, denunciano la
mancanza di chiarezza delle istituzioni circa le reali e concrete
intenzioni di provvedere almeno alla mitigazione del danno che è già
stato arrecato ad un paesaggio millenario.
Inoltre, l'accelerazione che ha subito il procedere dei lavori (inusuale
per le opere pubbliche italiane) fa pensare ad un interesse nel finire
"l'opera" il più presto possibile per mettere tutti davanti ad un fatto
compiuto.
Come per la Val di Susa, anche nella Piana di Navelli l'opposizione ai
grandi interessi economici e alla distruzione dei territori, non passa
per le istituzioni. I lavori infatti, sono andati avanti con il colpevole silenzio della giunta regionale e delle amministrazioni locali, che in alcuni casi si sono rese
parti attive nella realizzazione di questo assalto al paesaggio
Abruzzese.
I lavori non possono andare avanti senza un confronto con chi le terre
le abita e con chi non è rimasto in silenzio.
Comitati di cittadini e associazioni ambientaliste, hanno indetto una
manifestazione l'8 luglio davanti i cantieri sulla SS17: info per la
manifestazione
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