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Sciopero generale in Val di Susa
Sondaggi a Mompantero
Mobilitazioni dei primi di ottobre
Vietato il campeggio NoTav
....::: Una panoramica :::....
Il 30 novembre la CMC, cooperativa rossa specializzatasi in
devastazione ambientale nel Mugello,
dove per la realizzazione delle gallerie del Tav è attualmente sotto
processo,
si accinge a prendere possesso dei terreni a Venaus
per aprire il cantiere per la realizzazione della galleria di
servizio di 10 KM, preliminare alla costruzione delle due canne da
54 KM tra Venaus e S. Jean de Maurienne. La CMC lavora per conto del
general contractor della tratta centrale dell’opera, la società Lyon
Turin Ferroviaire, LTF.
Il 29 giugno e il 6 e 7
ottobre i blocchi popolari hanno impedito ai tecnici di CMC,
scortati da polizia e carabinieri, di effettuare gli espropri. Il 30
novembre, ad un mese dalla battaglia del Seghino
e a 15 giorni dallo sciopero
generale, la CMC ci riprova. Nelle lettere
inviate ai proprietari dei terreni la CMC annuncia l’intenzione di
andare avanti ad oltranza anche di notte e nei giorni successivi al
30.
Di fronte all’ennesima sfida della lobby delle grandi opere la gente
della Valsusa si prepara alla Resistenza. La prima iniziativa è un
convegno
il 29 novembre nel salone delle feste di Venaus, dove
successivamente sarà possibile pernottare. Per superare eventuali
posti di blocco è possibile scaricare e stampare l’invito
al convegno.
Per chi non potrà arrivare la sera l’appuntamento è a Venaus per
le prime ore del mattino del 30.
La potente CMC, dopo aver vinto anche l’appalto per il ponte
sullo stretto di Messina, prova a chiudere i conti con la Val di
Susa.
Oggi tutti coloro che hanno a cuore la tutela dell’ambiente, la
difesa dalla voracità capitalista, l’affermazione della libertà di
riprendersi le vite espropriate da UE, Stato Italiano e Regione,
guardano con solidale attenzione alla lotta dei Valsusini.
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