Indymedia e' un collettivo di organizzazioni, centri sociali, radio, media, giornalisti, videomaker che offre una copertura degli eventi italiani indipendente dall'informazione istituzionale e commerciale e dalle organizzazioni politiche.
toolbar di navigazione
toolbar di navigazione home | chi siamo · contatti · aiuto · partecipa | pubblica | agenda · forum · newswire · archivi | cerca · traduzioni · xml | toolbar di navigazione toolbarr di navigazione toolbarr di navigazione toolbar di navigazione
Campagne

GeVsG8: Genova a fumetti contro il G8


IMC Italia
Ultime features in categoria
[biowar] La sindrome di Quirra
[sardegna] Ripensare Indymedia
[lombardia] AgainstTheirPeace
[lombardia] ((( i )))
[lombardia] Sentenza 11 Marzo
[calabria] Processo al Sud Ribelle
[guerreglobali] Raid israeliani su Gaza
[guerreglobali] Barricate e morte a Oaxaca
[roma] Superwalter
[napoli] repressione a Benevento
[piemunt] Rbo cambia sede
[economie] il sangue di roma
Archivio completo delle feature »
toolbarr di navigazione
IMC Locali
Abruzzo
Bologna
Calabria
Genova
Lombardia
Napoli
Nordest
Puglia
Roma
Sardegna
Sicilia
Piemonte
Toscana
Umbria
toolbar di navigazione
Categorie
Antifa
Antimafie
Antipro
Culture
Carcere
Dicono di noi
Diritti digitali
Ecologie
Economie/Lavoro
Guerre globali
Mediascape
Migranti/Cittadinanza
Repressione/Controllo
Saperi/Filosofie
Sex & Gender
Psiche
toolbar di navigazione
Dossier
Sicurezza e privacy in rete
Euskadi: le liberta' negate
Antenna Sicilia: di chi e' l'informazione
Diritti Umani in Pakistan
CPT - Storie di un lager
Antifa - destra romana
Scarceranda
Tecniche di disinformazione
Palestina
Argentina
Karachaganak
La sindrome di Quirra
toolbar di navigazione
Autoproduzioni

Video
Radio
Print
Strumenti

Network

www.indymedia.org

Projects
oceania
print
radio
satellite tv
video

Africa
ambazonia
canarias
estrecho / madiaq
nigeria
south africa

Canada
alberta
hamilton
maritimes
montreal
ontario
ottawa
quebec
thunder bay
vancouver
victoria
windsor
winnipeg

East Asia
japan
manila
qc

Europe
andorra
antwerp
athens
austria
barcelona
belgium
belgrade
bristol
croatia
cyprus
estrecho / madiaq
euskal herria
galiza
germany
hungary
ireland
istanbul
italy
la plana
liege
lille
madrid
nantes
netherlands
nice
norway
oost-vlaanderen
paris
poland
portugal
prague
russia
sweden
switzerland
thessaloniki
united kingdom
west vlaanderen

Latin America
argentina
bolivia
brasil
chiapas
chile
colombia
ecuador
mexico
peru
puerto rico
qollasuyu
rosario
sonora
tijuana
uruguay

Oceania
adelaide
aotearoa
brisbane
jakarta
manila
melbourne
perth
qc
sydney

South Asia
india
mumbai

United States
arizona
arkansas
atlanta
austin
baltimore
boston
buffalo
charlottesville
chicago
cleveland
colorado
danbury, ct
dc
hawaii
houston
idaho
ithaca
la
madison
maine
michigan
milwaukee
minneapolis/st. paul
new hampshire
new jersey
new mexico
new orleans
north carolina
north texas
ny capital
nyc
oklahoma
philadelphia
pittsburgh
portland
richmond
rochester
rogue valley
san diego
san francisco
san francisco bay area
santa cruz, ca
seattle
st louis
tallahassee-red hills
tennessee
urbana-champaign
utah
vermont
western mass

West Asia
beirut
israel
palestine

Process
discussion
fbi/legal updates
indymedia faq
mailing lists
process & imc docs
tech
volunteer

Vedi tutti gli articoli senza commenti
[Ciao Renato] Post riassuntivo
by (((i))) Tuesday, Aug. 29, 2006 at 11:34 PM mail:

raccolta di post

News:

Rassegna stampa: Iniziative

Comunicati:

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
aggiunte
by (((i))) Tuesday, Aug. 29, 2006 at 11:40 PM mail:

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
articolo liberazione del 29-8
by xxx Wednesday, Aug. 30, 2006 at 4:13 AM mail:


La morte del ventiseienne romano.
Ieri voci non confermate di una svolta nelle indagini
«Ve ne dovete andare!» e giù coltellate fino ad uccidere Renato
di Checchino Antonini

Fiumicino
Renato era un ingegnere
fresco di laurea e faceva
il precario nel rutilante
mondo della musica.
Tecnico del suono. Un ragazzo
come tanti, dolcissimo,
amato da tutti. Che altro possono
dire di lui alla Montagnola,
il suo quartiere, attraversato
dai cronisti per tutta
la domenica, fino a buio.
Passava ad Acrobax tutti i
giorni. Per amicizia, per politica.
Suo fratello Dario, “Darione”,
è proprio uno degli
occupanti e animatore della
squadra di rugby, gli All Reds,
palla ovale e impegno politico
per sfatare il brutto mito
che avvolge quello sport, un
mito che lo vorrebbe macista
e fascisteggiante e non denso
di lealtà. socialità, rispetto.
Renato, invece, gli stessi
principi li applicava nel calcio
con la maglia tutta rossa.
E gli piaceva la musica, il reggae
specialmente.
Oggi è attesa l’autopsia,
domani o dopodomani, probabilmente,
i funerali, anzi
«un ricordo di Renato ne suo
spazio, Acrobax», dicono i
R
suoi compagni che da 48 ore
cercano di capire, di trovare
testimoni. Solo ieri sera un
primo comunicato: «Non si è
trattato di una rissa tra balordi
all’uscita di una delle discoteche
del litorale ma di
uno dei tanti episodi che si
iscrive dentro un clima sociale,
politico e culturale di
intolleranza determinato
dalle destre in Italia. Non
sappiamo chi sono questi
delinquenti ma queste pratiche
ci ricordano da vicino le
tante aggressioni agli spazi
sociali e alle persone che li attraversano
che si sono ripetute
a Roma e altrove».
«So come la pensava Renato
», ha detto la mamma del
ragazzo, morto, ai compagni
di Acrobax, chiedendo loro
di ospitare l’ultimo saluto a
suo figlio. Renato era rimasto
impressionato da altri funerali,
pochi mesi fa nell’ex Cinodromo.
Quelli di Antonio,
giovane come lui e come lui
morto al Grassi di Ostia. Lo
stesso annuncio, la famiglia
lo ha fatto a Massimiliano
Smeriglio, segretario romano
di Rifondazione che, prima
di essere eletto deputato
è stato presidente del Municipio
dove vivono i Biagetti e
dove ha trovato casa Acrobax.
«Il suo assassinio - dice
Smeriglio - oltre a costringerci
a prendere atto di un’immensa
tragedia, ci condanna
a troppe domande al momento
senza risposta. L’assurdità
delle dinamiche in
cui sembra essersi consumato
sta dando adito a varie ipotesi
che vanno dall’atto casuale
di “balordi” a quella
dell’agguato politico premeditato;
ma forse quello che
non viene indagato è il terreno
esistente tra questi due
estremi, un luogo dove l’intolleranza
si trasforma in violenza
inaudita, in sé già sproporzionata
per qualsiasi movente.
In questo clima sconcertato,
i compagni e gli amici
di Renato meritano un
plauso per il grande senso di
responsabilità e civiltà con
cui stanno gestendo la loro
rabbia sacrosanta. Ma ciò
non significa che dobbiamo
rassegnarci tutti a convivere
con l’ipotesi di poter morire
per aver partecipato ad una
dance hall su una spiaggia».
La serata di sabato a Focene
era promossa dalla cooperativa
sociale che gestisce
il chiosco sulla spiaggia, il
“Buena Onda”. Ieri pomeriggio
c’era poca gente, come
tutti i lunedì. Ma non c’era la
solita musica. «Per rispetto»,
spiegano Piero ed Ennio.
L’altro socio, Vladimiro, è in
caserma per la testimonianza.
Da quattro anni gestiscono
il chiosco, forniscono servizi
a chi frequenta la spiaggia
libera e organizzano feste
con musica. Dal reggae all’elettronica
al jazz. Dopo un
avvio un po’ difficile per la
diffidenza dei residenti tutto
sembra filare liscio. Focene,
2mila abitanti, è solo un vialone
stretto schiacciato tra il
recinto dell’aeroporto e il
mare. A nord c’è Fregene, a
sud, oltre la foce del Tevere, ci
sono Fiumicino e poi Ostia.
Non c’è nemmeno una vera e
propria piazza. Ma certo non
è un ghetto. Piuttosto è un
classico paese di mare nato
alla rinfusa ma sostanzialmente
tranquillo. Certe sere
d’inverno anche troppo. Si
dice che anche la “mafia dei
chioschi”, virulenta soprattutto
sotto Roma, non sia ancora
arrivata. «Con Gela,
quello di Fiumicino è il posto
più abusivo d’Italia anche se
negli ultimi anni la situazione
sembra cambiare. Non
crediamo alla pista politica,
altrimenti non sarebbero venuti
in due», spiegano al cronista
i gestori del Buena Onda.
Una signora che abita
proprio di fronte indica i cerchi
di gesso che segnano le
tracce di sangue e i tratteggi
della scientifica intorno al
corpo di Renato. Sembrano
scarabocchi di un ragazzino.
Qualcuno ha sentito e visto, è
sceso attirato dall’aria strana
denunciata dai cani irrequieti
dietro i recinti delle villette.
Ci sarebbe un identikit e, in
serata, si sparge la voce di un
nuovo teste che confermerebbe
la testimonianza di
Laura e Paolo che erano con
Renato quando sono arrivati
i due della macchina grigia:
«Alti, sul metro e ottanta, corpulenti
». E italiani. La frase
chiave potrebbe essere quella
che rimbomba da ore nella
loro testa: «Andatevene perché
Focene non è un posto
per voi». Un’altra voce che
circola sul tardi a Ostia dice
che potrebbero essere già
sotto la custodia dei carabinieri.
Al momento di andare
in stampa non esiste conferma.
Vicinanza alla famiglia e
ad Acrobax è stata manifestata
anche dal successore di
Smeriglio al Decimo Municipio,
Andrea Scatarci, dall’assessora
regionale al Lavoro,
Alessadra Tibaldi, da Anna
Pizzo, giornalista di Carta e
consigliera per il Prc alla Pisana.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
per Renato
by dj Wednesday, Aug. 30, 2006 at 4:18 AM mail:

audio: MP3 at 3.1 mebibytes

suona un'ultimo disco..

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
ancora post dal newswire
by (((i))) Wednesday, Aug. 30, 2006 at 1:03 PM mail:

Agenzie e stampa

Post di commento Comunicati

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
ultime su renato
by (((i))) Wednesday, Aug. 30, 2006 at 1:05 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/08/1140406.php

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Ancora su Renato
by (((i))) Wednesday, Aug. 30, 2006 at 1:30 PM mail:

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
ancora dal newswire
by (((i))) Wednesday, Aug. 30, 2006 at 2:47 PM mail:

Comunicati

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
altri post dal newswire
by (((i))) Wednesday, Aug. 30, 2006 at 3:12 PM mail:

post:

stampa:

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
altre news
by (((i))) Wednesday, Aug. 30, 2006 at 3:53 PM mail:

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
aggiornamenti dal newswire
by (((i))) Wednesday, Aug. 30, 2006 at 4:40 PM mail:

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Lettera aperta degli amici di Renato
by (((i))) Wednesday, Aug. 30, 2006 at 4:56 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/08/1140601.php

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
ciao Rena'!
by zz Wednesday, Aug. 30, 2006 at 5:12 PM mail:



un ricordo

Non posso dire che Renato era amico mio,
ma lo conoscevo.
Ho sempre odiato vedere che, quando qualcuno viene a mancare che se dice: era buono, non aveva mai fatto male a nessuno... ecc..
Ho sempre odiato quest'ipocrisia, perchè in fondo lo sappiamo tutti che siamo un macello di odio e amore.
Ma ora è diverso.
Renato è un fiore.
Lo è perchè sorrideva sempre a tutti. Non sono mai riuscito a vederlo incazzato, sentivo che era una persona eccezionalmente solare.
Quando ha preso quel posacenere in testa, è riuscito ad avere una calma che è difficile trovare in altra gente.
Non cercava discordia.
E io me lo voglio ricordare cosi'.
Con quel sorriso con cui mi salutava quando lo incontravo per la strada.
E con le passioni che aveva, a costo di quei lavoretti di merda che conosco bene.
E' inconcepibile ma tremendamete vero quello che è successo.
Ho paura di quella lucida follia che porta un pischello a distruggere se stesso, una vita, e una famiglia, e tutti gli amici di Renato. Ho paura perchè forse non c'è motivo di quello che è successo. Tre minuti d'odio. Per cosa?
E poi l'ospedale: cosa è successo? Perchè non gli hanno salvato la vita quando ancora parlava?

Quello che mi resta, perchè forse le risposte non mi servono, è dare un forte e caloroso abbraccio a chi stava con lui in quei momenti allucinanti, agli amici e alla madre. e al Fratello, che ha lo stesso suo sorriso.

ciao Renato.
zz

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
nuovi aggiornamenti dal newswire
by imc roma Thursday, Aug. 31, 2006 at 11:03 AM mail:

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
dal Tempo «È stata aggressione non una rissa»
by imc roma Thursday, Aug. 31, 2006 at 12:16 PM mail:

Il fratello
«È stata aggressione non una rissa»
«NOI non conosciamo il volto dei due ragazzi arrestati, ma pensiamo e riteniamo che l’aggressione sia stata di chiara matrice culturale fascista. Tentare di far passare l’omicidio come una rissa tra balordi come accaduto molte volte fuori dalle discoteche, magari per motivi passionali, è qualcosa che respingiamo fermamente». Così Christian, uno degli attivisti del centro sociale Acrobax, frequentato da Renato Biagetti. «Non abbiamo mai detto che l’uccisione di Renato sia stato frutto di un’aggressione premeditata da parte di militanti di estrema destra - continua - Che ci sia una matrice culturale fascista dietro l’omicidio è secondo noi dimostrato dagli elementi finora emersi: ragazzi che escono da una festa reggae, da uno stabilimento noto perché gestito da attivisti di Rifondazione Comunista già oggetto di minacce; il fatto che a quell’età due ragazzi vadano in giro con i coltelli». Questa mattina, appena terminata l’autopsia, si dovrebbero tenere i funerali laici all’interno del centro sociale Acrobax. Intanto ai carabinieri di Ostia, guidati dal colonnello Roberto Saltalamacchia, arrivano le congratulazioni del mondo politico. Dal sindaco Veltroni al presidente della Provincia Gasbarra e al prefetto Serra, molti esprimono gratitudine all’Arma. Il fratello di Renato, dal canto suo, continua a parlare di aggressione premeditata: «Non è stata una rissa, è stata un’aggressione. Hanno infangato la memoria di mio fratello che era un ragazzo pacifico e non violento. Qui si sta legittimando l’ideologia della violenza». Intanto su un muro a Roma 70 è apparsa la scritta «Acrobax -1» corredato da svastiche e celtiche.

giovedì 31 agosto 2006

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
varie stampa
by imc roma Thursday, Aug. 31, 2006 at 12:30 PM mail:

l'unità on line (30/8)
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=59157
Ragazzo accoltellato a morte sul litorale romano, Veltroni chiama il prefetto

«Spero che si arrivi fino in fondo perché è un episodio i cui responsabili devono essere presto assicurati alla giustizia». È quanto dice il sindaco di Roma, Walter Veltroni, in merito alle indagini sull'uccisione a Focene, nei giorni scorsi, del giovane Renato Biagetti, un ragazzo di 26 anni accoltellato a morte dopo l´uscita da una festa reggae sul litorale romano. L´uccisione era stata inizialmente "derubricata" a una lite scoppiata per "futili motivi" con un gruppo di "balordi". Ma le testimonianze raccolte dal centro sociale Acrobax di Roma – a cui faceva riferimento la vittima – parlano invece di una aggressione con uno sfondo politico, o almeno di intolleranza verso chi esprime, magari solo con una festa e l'abbigliamento, uno modo di essere in controtendenza con la subcultura dominante in uno dei quartieri più "border line" di Roma. «Chi ha ucciso Renato- dicono i ragazzi del centro sociale, Acrobax che hanno convocato un´assemblea pubblica mercoledì pomeriggio alle 17, presso i locali di via della Vasca navale 6- è sceso dalla macchina con il coltello in mano ed ha miratodirettamente al petto, ferendo anche le altre due persone. Non si è trattato di una rissa tra balordi all'uscita di una delle discoteche del litorale romano, ma di uno dei tanti episodi che si iscrive dentro un clima sociale, politico e culturale di intolleranza determinato dalle destre in Italia». La Cgil medici dell'Ospedale Grassi di Ostia, dove il ragazzo ferito è arrivato ormai in fin di vita, ha emesso un comunicato in cui esprime vicinanza alla famiglia di Renato Biagetti e ricorda come «la giovinezza, momento di espansione e conoscenza, di impegno e di speranza, troppo spesso sconta la sua fragilità contro un mondo durissimo. I medici, gli operatori, il personale dell'Ospedale Grassi di Ostia che lo ha accolto, combattono tutti i giorni la strenua battaglia nei presidi di emergenza a fianco dei pazienti. La Cgil medici ribadisce il suo ruolo, vicino ai cittadini, per la salute e per la sicurezza sociale». Riguardo all´omicidio avvenuto nella notte tra sabato e domenica, il sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha avuto martedì una conversazione con il prefetto della capitale, Achille Serra. «Ho parlato con il prefetto Serra per capire le dinamiche dell'omicidio: è stato ucciso un ragazzo che - ha sottolineato il primo cittadino - aveva una forte coscienza sociale e civile». «È stato vittima di un'aggressione: mi pare - ha concluso Veltroni - che si tratti di materia molto diversa da quello che c'è nel resto del Paese».

La Padania, 31/8
ALL’ORIGINE SOLO FUTILI MOTIVI
Omicidio dopo la festa, arrestati due ragazzi
Roma - Sono due ragazzi di 19 e di 17, entrambi incensurati, i presunti assassini di Renato Biagetti, il giovane ingegnere, ucciso a Focene vicino Roma, domenica scorsa dopo una festa in un locale del litorale romano. Messi sotto torchio l’altra notte dai Carabinieri i due hanno raccontato di una lite scoppiata per futili motivi, che non immaginavano potesse finire così.
Hanno aggiunto di avere avuto paura dopo aver visto Biagetti colpito con un coltello a serramanico, probabilmente dal più grande di loro, e di essere fuggiti. Quanto all’arma, è stata trovata in un giardino poco distante al luogo dove è avvenuto l’omicidio. È qui che i ragazzi l'avrebbero nascosta dopo il delitto.
«Entrambi inoltre - ha riferito il colonnello Roberto Saltalamacchia, comandante del Reparto territoriale di Ostia, che si è occupato del caso - si sono detti dispiaciuti per quello che era successo. Hanno spiegato che non sapevano della gravità della situazione, che se ne sono resi conto solo successivamente».
Ai due ragazzi i carabinieri della Compagnia di Ostia sono arrivati martedì sera dopo una caccia all’uomo durata poco più di due giorni. Il 17enne era a casa e l’altro era in auto. A inchiodarlo proprio la targa, che alcuni testimoni della rissa sfociata in tragedia avevano notato. Ed è stato proprio grazie ai testimoni e ad indagini serrate, ha spiegato il comandante, che è stato possibile identificare e arrestare in tempi brevi i due ragazzi.
«Certo - ha aggiunto Saltalamacchia - restano ancora alcuni punti da accertare. Ma si possono escludere motivazioni politiche per il delitto. Alla base della lite tra i ragazzi ci sarebbero solo futilità, parole di troppo al termine di una serata di divertimenti, durante la quale forse il gruppo di ragazzi aveva un po’ esagerato con l’alcool». Sui due, entrambi residenti a Focene, ora pende l’accusa di omicidio volontario. Al momento, il più grande, si trova rinchiuso nel carcere circondariale di Civitavecchia, mentre il 17enne è stato portato a Roma in un centro di prima accoglienza. Sulla responsabilità dei giovani non ci sarebbero dubbi, ciononostante gli investigatori stanno completando i riscontri.
http://www.lapadania.com/PadaniaOnLine/Articolo.aspx?pDesc=65034,1,1
[Data pubblicazione: 31/08/2006]

Il giornale 31/8:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=115243&START=3146&XPREC=1540
«Abbiamo letto sui giornali che siamo degli assassini»
- di Alessia Marani -
Alessia Marani

Hanno un volto gli assassini di Renato Biagetti, l'ingegnere di 26 anni ucciso all'alba di domenica al termine di una festa sulla spiaggia di Focene. Uno si chiama Vittorio E., ha 19 anni, è una guardia giurata e, soprattutto, è il figlio di un appuntato dei carabinieri in servizio a Ostia, nella stessa caserma dove martedì notte è stato interrogato dai colleghi del padre prima di essere fermato con l'accusa di omicidio volontario in concorso. L'altro, il complice, è un minorenne,


17 anni, giovane promessa del calcio locale e studente modello all'istituto tecnico alberghiero di Fiumicino, figlio di un addetto alla sicurezza al «Leonardo da Vinci». Il primo si trova ora nel carcere di Civitavecchia, il secondo in un centro d'accoglienza della Capitale. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, proprio Vittorio avrebbe affondato la lama del suo coltello a serramanico (ritrovato poi sotterrato in un giardino pubblico non molto distante dal luogo del fattaccio) nel petto di Renato,


deceduto sette ore dopo in un letto dell'ospedale Grassi del Lido. «No, non pensavamo di avere commesso un omicidio - avrebbero detto prima l'uno poi l'altro in lacrime agli uomini del nucleo operativo di via Zambrini -. L'abbiamo scoperto il giorno dopo, leggendolo sui giornali». A Focene, villaggio di casupole e villette tirato su ai margini della pista numero 1 dell'aeroporto, sul fazzoletto di costa tra Fiumicino e l'oasi verde del Wwf a Fregene, quelli che conoscono Vittorio lo descrivono come un tipo «irruento, attaccabrighe, dalla mani facili, un provocatore». «Una volta - racconta un'amica - tornando con lo scooter dal lavoro, all'Auchan del centro commerciale Leonardo sulla via Portuense, s'è addormentato. Ha fatto un incidente e s'è risvegliato zoppo al pronto soccorso». «Era un provocatore - aggiunge un'altra ragazza - non è difficile immaginare quanto è successo fino alla degenerazione». Nel piccolo centro del litorale in molti ricordano anche gli sforzi del padre per rimetterlo sulla «via giusta».


«I genitori si sono separati - dice un amico - la mamma è andata via di casa portandosi l'altra figlia. Il papà si dannava anche per tenerlo lontano dall'alcol e dalla droga». C'è stupore, invece, per il coinvolgimento del diciassettenne. «Difficile immaginarli insieme - dicono dei conoscenti - paiono come il diavolo e l'acqua santa. Il coltello? Qui a Focene, poche anime d'inverno, quasi solo extracomunitari, lo portano dietro un po' tutti, grandi e piccoli». I carabinieri di Ostia ricostruiscono così quanto avvenuto alle cinque di domenica davanti al «Buena Onda».


Vittorio e l'amico minorenne si avvicinano a bordo della Golf del primo a Renato, Paolo e Laura che sono sul viale di Focene, nei pressi del chiosco. «C'è ancora la festa?» chiedono; quelli rispondono: «Ma che c'andate a fa', è finita». «Andatevene voi che siete de' Roma», la replica. Dalle provocazioni alle mani, poi il tragico epilogo. «Le perizie tossicologiche - spiega il colonnello Roberto Saltalamacchia - ci diranno se i due hanno agito sotto l'effetto di alcol e droga. Per ora siamo in una fase ancora di “penombra”».
Vittorio l'hanno preso alla guida della sua Golf lunedì mentre vagava per strada. Il diciassettenne era in casa, martedì notte. Intanto, ieri vicino casa di Renato, a Roma 70, è comparsa una scritta: «Acrobax, uno di meno», firmata «Nucleo Eur» e riferita al centro sociale di Marconi che Renato frequentava. Gli amici della vittima insistono: «È stata un'aggressione, non una semplice lite».
(Ha collaborato Emilio Orlando)

Adnkronos
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Cronaca&loid=1.0.531779758
Trovata nascosta in un giardino l'arma del delitto
Ragazzo ucciso a Focene, arrestati 2 giovani
E' minorenne uno dei due fermati per l'omicidio di Renato Biagetti accoltellato sul litorale romano domenica scorsa dopo una lite nata per futili motivi

Roma, 30 ago. - (Adnkronos/Ign) - Sono stati arrestati due giovani per il delitto di Renato Biagetti, l'ingegnere accoltellato domenica scorsa all'alba nei pressi dello stabilimento balneare ''Buena Onda'' sul litorale romano. I Carabinieri del Reparto Territoriale di Ostia hanno fermato nella notte i due ragazzi, uno di 19 anni e l'altro di 17, entrambi residenti a Fiumicino in località Focene. Su di loro ora pende l'accusa di omicidio volontario.

I due ragazzi, entrambi incensurati e messi sotto torchio dai Carabinieri, hanno raccontato di una lite scoppiata per futili motivi, che non immaginavano potesse finire così. Di avere avuto paura dopo aver visto Biagetti colpito con un coltello a serramanico, probabilmente dal più grande di loro, e di essere fuggiti. Quanto all'arma, è stata trovata nascosta in un giardino poco distante al luogo dove è avvenuto l'omicidio.

''Entrambi inoltre - ha riferito il colonnello Roberto Saltalamacchia, comandante del Reparto territoriale di Ostia, che si è occupato del caso- si sono detti dispiaciuti per quello che era successo. Hanno spiegato che non sapevano della gravità della situazione, che se ne sono resi conto solo successivamente''.

A loro i carabinieri della Compagnia di Ostia sono arrivati ieri sera dopo una caccia all'uomo durata poco più di due giorni. Il 17enne era a casa e l'altro era in auto. A inchiodarlo proprio la targa, che alcuni testimoni della rissa sfociata in tragedia avevano notato. Ed è stato proprio grazie ai testimoni e ad indagini serrate, ha spiegato il comandante, che è stato possibile identificare e arrestare in tempi brevi i due ragazzi.

''Certo - ha aggiunto Saltalamacchia- restano ancora alcuni punti da accertare. Ma si possono escludere motivazioni politiche per il delitto. Alla base della lite tra i ragazzi ci sarebbero solo futilità, parole di troppo al termine di una serata di divertimenti, durante la quale si è assunti forse troppo alcool. ''.

Al momento, il più grande dei due ragazzi, si trova rinchiuso nel carcere circondariale di Civitavecchia, mentre il 17enne è stato portato a Roma in un centro di prima accoglienza. Sulla responsabilità dei giovani non ci sarebbero dubbi, ciononostante gli investigatori stanno completando i riscontri.

Renato Biagetti, 26enne romano, è stato pugnalato al cuore e ai polmoni, dopo una festa reggae sul lungomare di Focene. All'origine una banale lite che sì è poi trasformata in rissa. Sul caso ieri è intervenuto il sindaco di Roma Walter Veltroni durante una conferenza stampa. "E' stato ucciso un ragazzo che aveva una forte coscienza sociale e civile, vittima di un'aggressione -ha detto- ma mi sembra che si tratti di materia molto diversa da quello che c'è nel resto del Paese''.



versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Lo scorso 26 Agosto ad Ostia, ad un passo da Focene ....
by litorale Thursday, Aug. 31, 2006 at 2:06 PM mail:


Lo scorso 26 Agosto ad Ostia, cioè ad un passo da Focene ( non a caso anche per l'omicidio di Renato sono competenti i carabinieri di Ostia).

Dal "Messaggero" 26.8.06



di GIULIO MANCINI

Stavano dormendo sui loro cartoni, in mezzo agli stracci e all’immondizia, quando sono stati raggiunti da una gragnuola di calci, pugni e sprangate. A tempestarli di botte un gruppo di giovani teppisti scesi dalle moto e animati dal solo gusto di fare del male. Impressionante aggressione l’altra notte a Ostia dove quattro senza fissa dimora di diverse nazionalità sono stati presi di mira da sconosciuti teppisti. I bruti li hanno accerchiati nel cortile della chiesa di Regina Pacis dove il gruppetto di clochard si rifugia per passare le notti. Sull’inquietante episodio indaga la polizia municipale che nella notte è stata affiancata anche da una pattuglia del commissariato per cercare di intercettare e identificare gli aggressori. Solo una fortuita circostanza, frutto della capacità d’osservazione della Squadra infortunistica dei vigili urbani, ha portato alla luce la vicenda. Era, infatti, l’una e venti quando la pattuglia della municipale, chiamata a intervenire in un incidente sulla Litoranea, transitando per via Paolo Orlando ha notato due uomini che camminavano con andatura barcollante. Ai vigili urbani che si sono avvicinati alla coppia la scena è apparsa subito chiara: uno dei due sanguinava da un fianco, l’altro aveva la faccia tumefatta dai colpi. Agli agenti, che hanno allertato il 118 per l’invio di un’ambulanza, i due malcapitati, l’uno italiano e l’altro marocchino, hanno riferito di essere stati aggrediti da una torma di teppisti armati di bastoni e spranghe di ferro mentre dormivano nel cortile parrocchiale di via Cardinal Ginnasi. I feriti hanno anche aggiunto che sul posto erano rimasti altri due compagni di sventura, feriti anche loro. Chiesto il rinforzo di una volante del commissariato, vigili urbani e poliziotti hanno raggiunto il cortile di Regina Pacis dove hanno scoperto l’altra metà del fattaccio. Rannicchiati per terra e piangenti, altri due barboni contusi e sanguinanti. I feriti hanno confermato le circostanze aggiungendo che nel pestaggio gli aggressori inveivano contro di loro in italiano e che indossavano dei caschi da motociclisti. I quattro clochard sono stati tutti accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale ”G.B. Grassi” dove sono stati medicate per traumi e contusioni varie. Le condizioni più serie hanno riguardato l’italiano del gruppo: M.S. di 49 anni ha riportato un trauma cranico che avrebbe consigliato il ricovero in osservazione e prognosi riservata ma l’uomo ha rifiutato il ricovero. Dieci giorni di prognosi sono stati assegnati a K.H. marocchino di 34 anni: i sanitari gli hanno suturato ad un fianco due ferite da arma da taglio per fortuna superficiali. I.L. di 32 anni e I.N. di 41, entrambi di nazionalità romena, hanno riportato contusioni guaribili rispettivamente in sei e cinque giorni.




versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
PIETA' INDYMEDIA
by ANTIFASCISTA Thursday, Aug. 31, 2006 at 2:17 PM mail:


La ft che avete fatto è penosa, 19 anni un fascista con le
croci celtiche tatuate sul braccio,e non lo dite!!
IL CONTESTO LA SOCIETÀ ECC ECC QUASI FOSSE UN DISADATTATO
DA DIFENDERE !!
INTANTO LA FT ANDAVA FATTA SUL NAZIONALE E NON SU ROMA
COME FOSSE UNA NOTIZIOLA,QUESTO È OMICIDIO PREMEDITATO
DI STAMPO FASCISTA,L'ENNESIMO E RICORDIAMO CHI A ROMA
A MILANO E TARANTO SI E' SALVATO DA QUESTE LAME INFAMI
PER PURO CASO ALTRIEMENTI SAREBBERO 4 LE VITTIME
PER MANO NAZIFASCISTA SOLO QUEST'ANNO!!

SE FOSSE STATO A PARTI INVERSE, AVREMMO ASSISTITO
ALLO SHOW ..TERRORISTA A 19 ANNI ECCOLI I RAGAZZI
DEI CENTRI SOCIALI...
SVEGLIA ALMENO CON L'INFORMAZIONE!!!

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
il manifesto (ieri e oggi)
by imc roma Thursday, Aug. 31, 2006 at 3:08 PM mail:

il manifesto 30/8:
Due sospetti per il delitto in spiaggia
Individuato uno dei presunti aggressori, 19 anni. Si cerca l'altro, 25. La vittima è un giovane dei centri sociali, ucciso a Focene (Fiumicino). Assemblea antifascista a Roma: «Clima di inaudita violenza». Il sindaco Veltroni ricorda la vittima
A. Man.
Roma
I carabinieri hanno individuato i presunti responsabili dell'omicidio di Renato Biagetti, il 26enne romano legato al centro sociale Acrobax ucciso all'alba di domenica sul litorale, a Focene (Fiumicino), alla fine di una festa reggae sulla spiaggia. Il primo ha solo 19 anni, abita lì vicino, è stato interrogato e sarebbe caduto più volte in contraddizione. Gli investigatori lo trattengono in caserma da ieri pomeriggio. Dei due aggressori sarebbe quello che è rimasto impresso ai testimoni perché claudicante, qualcuno l'ha chiamato «il moretto zoppo». Era alla guida dell'auto sulla quale si sono allontanati e e non sarebbe l'autore delle coltellate mortali, tre colpi al petto che hanno raggiunto il cuore e i polmoni di Renato. E' stato individuato anche il secondo, 25 anni, anche lui abitante della zona: potrebbe essere stato fermato in tarda serata e trasferito al reparto operativo di Roma. Era rimasto impresso a diversi presenti perché visibilmente claudicante, lo avevano chiamato «il moretto zoppo» e indicato nelle fotografie a disposizione dei carabinieri. Era alla guida della Golf grigio metallizzato sulla quale si è allontanato, insieme al compagno, dopo l'aggressione.
L'aggressione è avvenuta appena fuori dallo stabilimento balneare «Buena onda» dove si erano ritrovate a ballare circa trecento persone, come ogni sabato sera, mentre Renato stava andando a prendere la macchina per andar via con la sua fidanzata e un amico. «Che cos'hai da guardare? Siete di Roma? Ve ne dovete anna'». Secondo alcuni testimoni avevano discusso anche all'interno dello stabilimento, una spiaggia attrezzata con un chiosco di legno e i lettini in affitto che la sera ospita feste e serate di musica. Anche i due ragazzi che erano con Renato sono rimasti feriti.
I carabinieri negano qualsiasi risvolto e movente politico. Di questo tuttavia sia discute, da due giorni, a Roma e sul litorale. Ieri è intervenuto il sindaco Walter Veltroni: «Ho parlato con il prefetto Serra per capire le dinamiche. E' stato ucciso un ragazzo che aveva una forte coscienza sociale e civile, vittima di un'aggressione ma mi sembra che si tratti di materia molto diversa da quello che c'è nel resto del paese».
Per i giovani di Acrobax e di centri sociali l'aggressione si inserisce in un clime segnato da frequenti episodi di violenza fascista o fascistoide attorno agli spazi occupati da movimenti e sinistra antagonista, che si sono effettivamente moltiplicati negli ultimi due anni, spesso con la comparsa di coltelli, anche senza coinvolgere organizzazioni dell'estrema destra. Da tempo c'è il timore che da fatti casuali si arrivi alla tragedia, anche senza premeditazioni e senza rivendicazioni. E il litorale non è affatto al riparo. Il «Buena onda» è gestito da una cooperativa sociale vicina a Rifondazione, che anche per questo si è subito si è mobilitata con il segretario provinciale Massimo Smeriglio, gli assessori e i consiglieri regionali.
«Sappiamo bene - scrivono gli attivisti di Acrobax - quale clima di intolleranza stia crescendo intorno allo spinello, all'immigrato, alla 'zecca'. Vogliamo rendere evidente a tutti la responsabilità morale e politica di quanti a Roma e in Italia continuano ad alimentare e diffondere un modello culturale che si richiama al fascismo - si legge ancora nel comunicato che promuove un'assemblea per oggi alle 17 nel centro sociale, l'ex cinodromo di ponte Marconi». A far salire la tensione ha contribuito anche la prima velina diffusa dalle agenzie domenica mattina, che parlava di «rissa» e di «balordi». «Si tenta di inquadrare l'episodio nei canoni della rissa tra ubriaconi - replicano da Acrobax - noi vogliamo assolutamente cominciare a raccontare la verità su quello è successo». Il funerale è rimandato perché gli accertamenti medico-legali sono ancora in corso.

il manifesto 31/8:

«Non volevamo uccidere»
Arrestati Hanno 19 e 17 anni i presunti assassini del giovane dei centri sociali ucciso a Focene (Fiumicino). Uno è figlio di un carabiniere. Gli inquirenti: né premeditazione né moventi politici
Alessandro Mantovani
E' stato l'ufficiale più alto in grado, in borghese, a suonare al campanello di casa del collega, brigadiere della compagnia dei carabinieri di Ostia (Roma), dove ha sede anche il reparto operativo che ha fatto le indagini. Il figlio diciannovenne non c'era, il padre carabiniere non poteva davvero immaginare di cosa si trattasse. E l'ufficiale ha dovuto trovare le parole per spiegargli che era lì per l'omicidio di cui tutti parlano a Focene (Fiumicino), quelle coltellate al petto che all'alba di domenica, dopo una serata reggae sulla spiaggia, hanno ucciso il 26enne romano Renato Biagetti. Un omicidio «per futili motivi» secondo i militari, ma definito invece «di chiara matrice fascista» dal centro sociale Acrobax di Ponte Marconi a Roma, che la vittima frequentava.
Il papà brigadiere ha spiegato al superiore dove potevano trovare il figlio, che dopo qualche ora è stato rintracciato, ancora alla guida della Golf grigia sulla quale si era allontanato dopo l'aggressione a Renato, alla sua fidanzata e a un loro amico.
Vittorio Emiliani, classe '87, è stato arrestato martedì sera dopo un lungo interrogatorio nel quale ha prima cercato di negare, poi ammesso i fatti, almeno nella sostanza, compreso che lui e il suo amico erano armati di un coltello. Ha fatto ritrovare l'arma, un coltello a serramanico con 8 centimetri circa di lama, nascosto in un giardino lì vicino. E' successo tutto lì vicino: Emiliani abita sulla stessa via di Focene in cui si trova il «Buena onda», lo stabilimento teatro della tragedia. Poche ore dopo è toccato all'altro, suo amico inseparabile e minorenne: G.A. ha 17 anni. Sarebbe stato proprio lui, secondo le testimonianze, a sferrare le coltellate al petto della vittima, raggiungendo cuore e polmoni. Emiliani, però, non ha scaricato la responsabilità più grave sull'amico. «Non volevamo uccidere nessuno - ha detto ai carabinieri -, abbiamo saputo dai giornali che quel ragazzo era morto».
Sono entrambi incensurati, non fanno politica. Sulla dinamica dei fatti non ci sono molti dubbi: l'aggressione è stata rapidissima, appena una domanda: «La festa è finità?» E poi: «Che hai da guardare? Siete di Roma? Ve ne dovete andare». E' smentito ogni diverbio precedente, durante la festa: i due aggressori erano appena in quel momento, forse per andare alla festa, ipotizzano i carabinieri che escluderebbero ogni tipo di premeditazione e anche l'ostilità al «Buena onda», gestito da una cooperativa vicina a Rifondazione. Il coltello è spuntato subito: in mano a chi si vedrà. Quando dal «Buena onda» è arrivato il gestore con due amici, uno di loro si è subito ritrovato la mano sporca di sangue che sgorgava dal petto di Renato: l'aveva toccato proprio sul petto per spingerlo via.
Complimenti ai carabinieri da tutte le autorità locali. Non sarà stato «un omicidio politico» ma da domenica mattina a Roma si è aperto indubbiamente un caso politico. «Non abbiamo mai parlato di un'aggressione premeditata da parte di militanti di estrema destra - dicono dal centro sociale Acrobax - che siano stati due giovani, magari per emulazione verso un certo ambiente culturale e politico, ad agire in quel modo, è ancora più preoccupante, prende piede un comportamento generalizzato di intolleranza». Da due anni a Roma si moltiplicano gli episodi di violenza fascista o fascistoide, spesso casuali, attorno ai centri sociali. Un'assemblea con 300 persone ad Acrobax ha promosso una mobilitazione per sabato, «non solo antifascista». Oggi, al Gemelli, viene allestita la camera ardente per Renato, mentre i funerali si terranno domani a Acrobax

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
ancora raccolta di post
by imc roma Thursday, Aug. 31, 2006 at 3:44 PM mail:

treno per roma
Articoli del Messaggero
SOLIDARIETA'
Tre coltellate qualunque
Figlio di carabiniere......!
O 19 0 50 ANNI SEMPRE UNA MERDA FASCISTA RIMANE!!!
L'assassino di Renato è un giovane fascista (e altre implicazioni).
celtica sul braccio dell'assassino di Renato
SOLIDARIETA' A RENATO
Solidarietà ai parenti e agli amici di Renato

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
ultimi post su Renato
by imc roma Thursday, Aug. 31, 2006 at 5:28 PM mail:

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
dossier 1°parte
by antifa Thursday, Aug. 31, 2006 at 8:38 PM mail:

download PDF (0.1 kibibytes)

Raccolta di parte delle aggressioni fasciste avvenute in italia dal gennaio 2004. Mancano ovviamente le migliaia di aggressioni, violenze e soprusi ai danni di migranti, soggettività sparse che, per diversi motivi dal terrore delle galere dei cpt italiani alla solitudine e la frammentazione delle nostre metropoli, non denunciano quello che accade

E' suddiviso in due parti una che raccoglie le aggressioni in tutta italia e una quelle avvenute nel Lazio e a Roma.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
dossier 2°parte
by antifa Thursday, Aug. 31, 2006 at 8:43 PM mail:

download PDF (0.1 kibibytes)

2° parte specifica sulla regione lazio e Roma

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
il dossier non si vede
by antifa2 Thursday, Aug. 31, 2006 at 9:18 PM mail:

il dossier non si vede. Ne la parte 1 ne la 2.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
dossier nazionale
by ecn/antifa Friday, Sep. 01, 2006 at 9:57 AM mail:

download PDF (256.6 kibibytes)

ecco quello nazionale

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
dossier
by ecn/antifa Friday, Sep. 01, 2006 at 9:59 AM mail:

download PDF (136.2 kibibytes)

ecco quello sul lazio...
per maggiori informazioni http://www.ecn.org/antifa

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
adesione csoa ex snia viscosa
by ex snia Friday, Sep. 01, 2006 at 12:09 PM mail:

aderiamo pienamente alla lettera aperta uscita dall'assemblea del 30 agosto e parteciperemo con tutta la nostra volontà alla manifestazione di sabato.

In questo momento in cui molte parole sono superflue siamo vicini ai familiari e agli amici di Renato e ci sentiamo ancora più uniti ai compagni e alle compagne questo mondo diverso fatto di solidarietà e del valore della giustizia sociale che nessuno mai potrà annichilire

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
comunque scusa Renato perchè
by brigata germinal cimarelli terni Friday, Sep. 01, 2006 at 5:52 PM mail:

comunque scusa Renato perchè
by brigata germinal cimarelli terni Friday, Sep. 01, 2006 at 1:16 PM mail:



Per rispondere a tutti questi perchè bisogna tornare a riempire le piazze non prima di aver condotto una serie riflessione autocritica. Perchè se il clima è questo nessuno può sentirsi incolpevole, perchè se il clima è questo lo si deve anche a chi a sinistra ha inaugurato la stagione dei ragazzi si salò, del parallelismo comunismo/fascismo, dell'unità nazionale derivante dalla memoria condivisa, della goliardia e dell'anacronismo. Non ci conoscevamo, non possiamo più conoscerci, comunque scusa Renato perchè.....

L'ennesima vile aggressione(altro che rissa) perpetrata nelle periferie romane da coattelli fascistoidi più o meno consapevoli è sfociata nell'irreparabile. A differenza di altre volte in cui vere e proprie spedizioni in camicia nera con tanto di bastoni e lame hanno prodotto "solo" feriti più o meno gravi, a Focene il solito teatrino tutto ordine disciplina e xenofobia metaidentitaria (quelli de Focene che cacciano da casa loro chi vive e abita a soli 20 chilometri)ha concretizzato il morto. La casualità e l'estemporaneità con cui si sono succeduti gli eventi di Focene non servono a non ricondurre l'ultima aggressione mortale con il clima intimidatorio e purgativo che la destra romana (e non solo) ha "buttato in strada" da un pò di tempo a questa parte. Caschi, bastoni, bombe carta, molotov, le immancabili lame e chi più ne ha più ne metta questi gli ingredienti con cui andare a caccia di zecche, questi gli ingredienti "quasi normali" con cui da troppo tempo si trovano a convivere i militanti, i frequentatori e gli estemporanei che popolano centri sociali o locali riconducibili alla sinistra. Anzi la casualità e l'estemporaneità semiadolescenziale che hanno fatto da sfondo "all'assurdo" di Focene non fanno che confermare una realtà non più accettabile. Nelle borgate romane l'identità non si costruisce solo attraverso la capacità di consumo e l'abilità nel superare gli schemi della playstation, ma il rispetto degli altri si conquista anche attraverso "l'eroismo" con cui si "impanzano" tutti quelli che "puzzano de compagni". E'ora di dire basta ad un clima intimidatorio che vuole isolare gli spazi alternativi, è ora di dire basta all'indifferenza con cui nelle metropoli ci si abitua alle aggressioni travestite da risse, è ora di dire basta ad una sinistra sempre pronta a prendere le distanze "dall'anacronismo" degli antifascisti, è ora di dire basta ad una destra che pur avendo perso ogni carica elettiva chissà perchè continua a "coprire" tutto e il contrario di tutto, infine è ora di dire basta a quell'adattamento acritico alla realtà che porta troppi a considerare NORMALE tutto ciò. Perchè se il clima fosse stato normale Renato (e non solo)oggi sarebbe ancora vivo, perchè se il clima fosse stato normale gli atti virulenti dei nuovi fascisti sarebbero stati emarginati dal basso invece di essere catalogati e pubblicizzati per goliardia neoimperiale dall'alto, perchè....
Per rispondere a tutti questi perchè bisogna tornare a riempire le piazze non prima di aver condotto una serie riflessione autocritica. Perchè se il clima è questo nessuno può sentirsi incolpevole, perchè se il clima è questo lo si deve anche a chi a sinistra ha inaugurato la stagione dei ragazzi di salò, del parallelismo comunismo/fascismo, dell'unità nazionale derivante dalla memoria condivisa, della goliardia e dell'anacronismo. Non ci conoscevamo, non possiamo più conoscerci comunque scusa Renato perchè.....

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
nuovo post dinamico
by imc roma Friday, Sep. 01, 2006 at 6:05 PM mail:

il nuovo post per inserire news, commenti, iniziative, approfondimenti è questo:

http://italy.indymedia.org/news/2006/09/1142095.php

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
©opyright :: Independent Media Center
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.

Questo sito gira su SF-Active 0.9