Nuova aggressione fascista a Lucca
(Guest stars: digos e forze dell’ordine)
I fascisti sono fuorilegge, ma la polizia li protegge!
Aggressione neofascista a Lucca, polizia complice.
Notte di ieri 25 agosto, durante la celebrazione della notte bianca l’ennesima aggressione fascista si consuma a Lucca. Tutto comincia quando una squadra di fascisti si presenta al pub solitamente frequentato dai compagni lucchesi, l’aggressione è breve ma violenta, e presenta le solite modalità viscide e squadriste di sempre. Uno sguardo storto e subito pugni, calci e bottigliate contro chiunque si trovasse nel locale; poi la fuga. Un compagno rimane gravemente ferito da una bottiglia rotta in viso che gli provoca un netto squarcio, richiuso al pronto soccorso da 15 punti di sutura.
I presenti nel locale, irritati dalla vigliaccheria dell’azione, iniziano allora a vagare per la città in cerca dei colpevoli, per chiedere spiegazione di ciò che era appena accaduto. Al momento dell’incontro in via Vittorio Veneto, la polizia, già presente nella piazza, ferma i compagni, mentre alle loro spalle i fascisti ripartono con insulti, sputi e provocazioni. Spiegata l’aggressione subita alle forze dell’ordine, è stato chiesto loro di identificare i colpevoli che si trovavano a pochi metri da noi. La polizia in tutta risposta ha indossato i caschi e impugnato i manganelli, iniziando a spintonare via la sessantina di compagni radunati.
Nessun fascista viene fermato, anche dopo le molteplici richieste.
Non contenti, due macchinate di squadristi si appostano circa un paio d’ore dopo sotto le abitazioni di due compagni, impugnando cinghie e bastoni. Entrambi riescono fortunatamente a fuggire, ma uno dei due, di ritorno verso l’auto, riesce a darsi alla fuga solo a piedi, lasciando l’auto incustodita che viene allora vandalizzata dalla squadraccia. Si reca, successivamente, al pronto soccorso per una crisi respiratoria, fortunatamente risoltasi dopo poche ore.
Da notare che, essendoci riparati dal temporale per oltre un’ora sotto il loggiato di piazza S. Michele, abbiamo potuto veder passare in continuazione volanti della polizia e auto della digos, evidentemente impegnate a controllare la situazione e i movimenti dei compagni dopo il faccia a faccia in via Vittorio Emanuele. Intanto i fascisti erano liberi di progettare e attuare l’agguato squadrista appena descritto. E’ l’ennesima conferma di come operino le forze dell’ordine: caschi, manganelli e spintoni contro i compagni del ragazzo aggredito, mano libera ai fascisti di attuare la loro infame e vigliacca violenza sotto le nostre case.
Altri due pestaggi sono stati evitati solo per puro caso.
Consapevoli del potere di cui questi sono servi, continuiamo a resistere.
Antifascisti Lucchesi
PS Lucca Libera! era casualmente presente durante lo svolgimento dei fatti e ha seguito da vicino i successivi sviluppi della vicenda. Confermiamo in toto la ricostruzione fornita dal comunicato redatto dagli Antifascisti Lucchesi.