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ora e sempre RESISTENZA ! |
25 aprile 2003 |
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ora e sempre Resistenza !
A quasi sessanta anni di distanza, la parola "liberazione", abusata e violentata dai sostenitori della guerra infinita, ci viene riproposta spogliata di tutti i suoi significati originari ed accostata a bombe, massacri ed attacchi "chirurgici".
Il 25 aprile, anniversario della liberazione dal nazi-fascismo, migliaia di persone ricordano i valori di solidarieta', uguaglianza, liberta', partecipazione, per i quali partigiani e civili
hanno dato la vita.
A Trieste, luogo simbolo della propaganda antislovena, questa data verra' celebrata con due cerimonie, una alla foiba di Basovizza, la seconda -quella ufficiale- alla risiera di San
Sabba.
Il tentativo decennale di porre i due avvenimenti sullo stesso
piano politico e' abortito in extremis di fronte alla protesta delle forze sociali ed istituzionali, con grave scorno delle forze di centrodestra ma anche con critiche a sinistra per una mediazione considerata "al ribasso".
La destra si e' sempre spesa con la sua propaganda antislava, anticomunista e soprattutto fortemente nazionalistica, speculando sul problema delle
foibe:
solo pochi giorni fa, l'assessore alla cultura del Comune di Trieste, Roberto Menia (An) che ha oltretutto il paradossale incarico di presidente della commissione per la Risiera, ha dichiarato che "Trieste e' stata liberata nel 1918 e nel 1954... non conosco altre Liberazioni della citta'".
Il fenomeno e' preoccupante e si inserisce in una vergognosa opera di
cancellazione della memoria storica, e in un diffuso e pericoloso
atteggiamento di riconciliazione nazionale, di cui sono alcuni esempi
le dichiarazioni di ministri e parlamentari della maggioranza, quelle del sig. Violante sui repubblichini o le pensioni
reclamate dai "gladiatori".
Foibe: storia di una
mistificazione
Media mainstream: foibe e fobie
Riferimenti delle ricerche:
Nell'inferno a cielo aperto
Dalla propaganda nazifascista attraverso la guerra fredda fino al neoirredentismo
Processo alle Foibe, processo alla Resistenza
Uno sguardo in quelle foibe
Centro Studi della Resistenza
articoli sulle foibe e sulle mistificazioni attorno al 25 aprile
bibliografia
Iniziative locali in programma per venerdi' 25:
- a Trieste, in memoria delle vittime del nazifascismo,
verra' eretto un monumento simbolico ( Odbor za spomenik padlim v NOB ), vi saranno
dei volantinaggi di sensibilizzazione, e
si cerchera' di
impedire ai neofascisti di Forza Nuova di infangare questa giornata;
sempre a Trieste, presso la risiera di San Sabba potrebbero volare verdure marce contro i fascisti;
- a Pordenone, si terranno l'operazione "Fascisti su Marte" e la
festa della liberazione degli spazi;
- A Vicenza, una manifestazione partira' dalla base USA di Camp Ederle, sostera' presso la lapide che ricorda il partigiano Dino Carta e si concludera' in centro citta', dove il Comune ha autorizzato un concerto,
ma non la presenza di banchetti informativi;
- A Bassano del Grappa -dove recentemente dei vigliacchi neofascisti hanno aggredito uno studente- si terra' una giornata per la difesa della liberta' d'opinione e contro l'intolleranza fascista;
- Padova (Piazza delle Erbe): iniziativa contro la guerra permanente, per la pace e la giustizia;
- Verona: presidio, corteo cittadino e commemorazione delle vittime dei nazisti.
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No War |
6 aprile 2003 |
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Mobilitazioni a NordEst contro la guerra
Aviano, 04/04 - manifestazione antimilitarista
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resoconto complessivo
il controllo da parte delle forze dell'ordine in borghese
fotografie
Vicenza, 29/03 - circondiamo la caserma Ederle!
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leggi il dossier di Mediablitz
Camp Ederle e' il nome della base militare USA da cui
un migliaio di soldati statunitensi si sono spostati ad Aviano
e dove erano stanziati
i militari che si sono gia' paracadutati in Iraq.
Da fine marzo, appena saputo dell'inizio dell'attacco, e' partito ovunque il tam-tam organizzativo: che ci si fosse messi d'accordo per tempo o meno, ci si e' ritrovati in strada, nelle piazze.
Ovunque ci siamo ritrovati in tanti per protestare contro il massacro annunciato, ognuno con le proprie forme di lotta: scioperi, cortei, sit-it, blocchi ferroviari e stradali, occupazioni, assemblee.
Da piu' parti gli attivisti contro la guerra vengono presi di mira:
dei fascisti particolarmente vili hanno picchiato due ragazzine che sventolavano una bandiera della pace allo stadio di Trieste; al
Dipartimento di fisica dell'Università di Trieste le stesse bandiere erano state fatte rimuovere, ma in seguito sono ricomparse, assieme ad un grande striscione.
A Duino (TS) e altrove viene segnalato che le forze dell'ordine prendono nota di chi le espone.
A Pordenone, piromani guerrafondai
hanno appiccato il fuoco alla tenda della pace.
Sempre a Vicenza, davanti a Camp Ederle,
continuano i presidi di protesta, mentre a Sarcedo,
e' stato sgomberato quello che sarebbe potuto diventare un
laboratorio permanente contro la guerra.
Molto movimento anche
a Trieste.
Il 30 marzo, sulla strada che collega Treviso e Mogliano, 4000 pacifisti hanno formato una rumorosa catena umana.
Le mobilitazioni puntano frequentemente sulla creativita': 15 metri di striscioni con dipinti contro la guerra sono stati srotolati dalla Basilica di San Marco a Venezia; a Trento c'e' stata una critical mass, e una a Trieste; un happening a Verona, mentre a Lentiai (BL) ci sara' fino a maggio un'esposizione di opere murali e a Venezia si sta organizzando un'iniziativa di
poesie e musica.
Resoconti:
domenica 23/3
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sabato 22/3
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venerdi' 21/03
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giovedi' 20/03
Tenete d'occhio il
calendario di Indymedia Italia, e aggiornatelo voi stessi, inserendo le varie iniziative in programma.
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nasce indymedia triveneto |
10 marzo 2003 |
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Qualcosa di nuovo sul fronte orientale..
Abbiamo voglia di provarci.
Provare a far crescere anche in triveneto l'attitudine alla condivisione ed alla libera circolazione delle informazioni e delle notizie; riappropriarci dei mezzi di comunicazione; fare media invece di subirli; diffondere mediattivismo.
Ma abbiamo bisogno del tuo aiuto.
Indymedia e' un progetto aperto alla collaborazione e alla partecipazione di chiunque.
Puoi pubblicare direttamente ed in modo semplice i tuoi articoli sul newswire di indymedia triveneto (ricordandoti di selezionare "triveneto" nel menu' a tendina all'interno del form di pubblicazione); puoi pubblicare appuntamenti, iniziative, feste, nell'area calendario; puoi
proporre e partecipare all'elaborazione delle features iscrivendoti alla lista di gestione di indymedia triveneto; o piu' semplicemente puoi diffondere il nostro indirizzo: http://triveneto.indymedia.it
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TRAINSTOPPING |
27/02/2003 |
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No tanks !
La guerra e` alle porte. Grazie al ministro Martino, che ha concesso
illegalmente l'uso delle infrastrutture statali per il trasporto di
mezzi, uomini e rifornimenti, i militari americani hanno spostato veicoli da
guerra tra le loro basi italiane.
Il movimento ha immediato attuato forme di contrasto a questo disegno, riuscendo a rellentare e costringendo a deviare i convogli di treni che sono partiti dalla
caserma Ederle di Vicenza in direzione della base di Camp Darby, nei
pressi di Pisa.
Ma intanto la mobilitazione contro questa guerra cresce: sit-in, catene umane, manifestazioni si moltiplicano per protestare contro questi trasporti bellici.
Cronaca delle azioni della settimana scorsa a Verona e dintorni:
22 febbraio : un treno proveniente da Vicenza viene bloccato alla stazione di S.Martino Buonalbergo da un gruppo di attivisti che bloccano i binari, dopo circa 40 minuti le f.o. rimuovono violentemente i manifestanti e il treno prosegue. Gli attivisti tentano successivamente un altro blocco al passaggio a livello di Porto S.Pancrazio, qualche chilometro piu' avanti.
[blocco del treno 1 | 2
| cariche della polizia 1 | 2
| tentativo di blocco successivo | audio dell'
azione (da global radio) | foto ]
24 febbraio : un altro treno, partito in mattinata da Grisignano di Zocco, è fermo sui binari della stazione di Verona Porta Nuova. Immediatamente gli attivisti r
aggiungono la stazione, completamente presidiata dalle f.o., e si spostano poi alla stazione di Dossobuono, sulla linea Verona-Mantova, presumibile punto di passaggio de
l convoglio.
[ arrivo | presidio 1 | 2 | 3 | audio del presidio (da global radio)]
26 febbraio: Al presidio al passaggio a livello di Porto S.Pancrazio, indetto dal coordinamento veronese contro la guerra, arriva la notizia che un grosso convoglio militare sta arrivando a Verona.
Ci si sposta ai due ingressi dello scalo merci di S.Lucia, già fortemente presidiati dalle f.o., e si riesce a bloccare un primo tentativo di ingresso di un paio di mezzi militari, che però si spostano al secondo cancello, dove le f.o. effettuano una prima violenta carica contro i manifestanti ( audio ) : il picc
olo convoglio riesce ad entrare. Immediatamente si riforma il blocco subito sciolto da un brutale interv
ento di cc e ps che trascinano gli attivisti sui cellulari e li portano in questura [ 1 | 2 | audio 1 | 2 ] dove li identificano e dopo mezz'ora li rilasciano.
Due compagni devono farsi portare al pronto soccorso per le botte ricevute, molti sono i contusi. Nel frattempo il convoglio di circa 160 mezzi arriva allo scalo [ audio | foto ] , una scena apocalittica per i pochi e controllatissimi dalle f.o. che hanno potuto assistervi, mentre su Verona stanno convergendo mo
lti compagni da Padova, Vicenza, Mestre e Brescia.
Con i compagni rilasciati dalla questura e i molti giunti da altre città, ci si sposta alle stazioni di
Cadidavid e Isola della Scala, in modo da presidiare sia la linea vr-mn-pr sia la vr-bo. [ 1 | 2 | 3 ]
A notte inoltrata i compagni presenti al presidio di Cadidavid, letteralmente circondati da un enorme spiegamento di ps e cc, possono solo "assistere" al passaggio in
rapida successione dei due treni carichi di materiale bellico partiti dallo scalo merci di s.lucia [ 1 | 2 | audio (da globalradio ) 1 | 2 ]
Aggiornamenti e approfondimenti nella Home
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Azione all'aereoporto di Verona |
28/11/2002 |
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Azione all'aeroporto
Alle ore 15 del 27-11 un gruppo di attivist* è penetrato nell'aeroporto Catullo di Verona
con l'intenzione di bloccare le procedure d'imbarco dei voli gestiti dall'agenzia
Val sole viaggi
che gestisce, con le compagnie di volo
Tarom
e
Club-air
, i voli di rimpatrio de* clandestin* rumen* dagli aeroporti di Verona (sospesi dal 20-11 al 10-12), di Bologna, Treviso, Bari e Ancona. Si tratta di un'azione simbolica mirata a sensibilizzare i viaggiatori che spesso si trovano inconsapevolmente sugli stessi voli de* deportat*.
Le leggi
italiane prevedono che in caso di espulsioni i* cittadin* stranier* possano essere prelevati in qualunque momento, condott* nelle questure ed infine imbarcat* senza nemeno la possibilità di recuperare le proprie cose, di fare i bagagli e nemmeno di consultare un avvocato. I ricorsi infatti possono essere presentati soltanto attraverso le rappresentanze diplomatiche italiane all'estero.
Il documento
Approfondimenti:
[www.deportation-alliance.com]
[www.noborder.org]
Aggiornamenti dall'aeroporto: [
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Foto dell'azione:
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