Pulizia olimpica
Repressione
Negli ultimi mesi, in chiara chiave olimpica, Torino ed il Piemonte si sono trasformati in un gigantesco laboratorio della repressione.
Decine di sgomberi e retate, uccisioni 'casuali' di extracomunitari, arresti e perquisizioni a compagni e spazi sociali.
Impossibile non rilevare che, nonostante le amministrazioni cittadine e regionali si dichiarino di sinistra, gli interventi repressivi attuati rispondano perfettamente ai programmi della destra piu' razzista e reazionaria.
Sul 'fronte' immigrati, si registrano la rivolta nel cpt di corso brunelleschi, e svariate morti 'accidentali' e da legge Reale ( 1 ); inoltre il controverso imam di Torino viene espulso arbitrariamente.
Per quanto riguarda gli spazi sociali (cronologia sgomberi/occupazioni 2003/2005), prima avvengono i ripetuti sgomberi dell'osservatorio ecologico e del lso; a luglio lo sgombero del fenix contemporaneo a 20 denunce, delle quali 10 concretizzate in arresti, legati alla manifestazione antifascista del 18 giugno, indetta a seguito dell'aggressione fascista al barocchio.
Poi gli sgomberi dell'Alcova e del RRosalia a Torino e del Tortuga Squat Island a Collegno, il tutto condito dall'arrogante propaganda giovanilistica e preolimpica di Chiamparino e soci.
In novembre altre occupazioni e sgomberi si susseguono mentre si arriva a reprimere persino la contestazione al vaticano e la difesa dei diritti delle donne.
La repressione olimpionica colpisce comunque in tutto il Piemonte e il 2 febbraio viene sgomberata a Novara una nuova occupazione nata pochi giorni prima.
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