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ecologie,ambienti,territori:
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Archivio settimana per settimana
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SARDEGNA |
30/09/2002 |
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Muros: una cava occupata
In una porzione settentrionale della Sardegna, dal 28 settembre 2000 continua un esperienza di lotta contro gli interessi economici di grossi gruppi finanziari e in sostegno dell'autogestione delle risorse da parte delle comunita' locali.
In un dossier sulla cava occupata di Muros potete trovare sia gli antefatti storici che il contesto culturale ed ecologico in cui questa esperienza di lotta si e' sviluppata.
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PLUTONIO |
28/09/2002 |
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Stop ai viaggi del plutonio
Due navi della British nuclear fuel hanno viaggiato per mesi percorrendo un tragitto di oltre 30 mila chilometri, trasportando 255 kg di ossido di plutonio o MOX , un carico radioattivo sufficiente per fabbricare 50 bombe atomiche. Partendo dal Giappone (4 luglio 2002) sono arrivate in Inghilterra il 16 settembre nel porto britannico di Barrow-in-Furness.
Mentre l?opinione pubblica si preoccupa per gli ipotetici arsenali nucleari di Saddam Hussein, il viaggio delle navi cariche di materiali radioattivi ha messo a repentaglio la salute e la sicurezza di migliaia di persone in tutto il mondo. L?arroganza e il potere dell?industria nucleare hanno fatto si che le rotte delle navi al plutonio non rispettassero mai la Zona economica esclusiva, la fascia di 200 miglia che circonda le coste dei Paesi affacciati sul mare.
Le navi state accolte con proteste in tutto il mondo. Al loro arrivo sono state scortate da una flottiglia di imbarcazioni guidate dal Rainbow Warrior di Greenpeace. Il materiale è destinato a Sellafield, la centrale di trattamento dei materiali nucleari, nota tra l?altro per i numerosi casi di leucemia infantile registrati in un?ampia area che la circonda.
Le navi della Bnf hanno trasportato lo stesso carico di plutonio verso il Giappone tre anni fa, che le ha rispedite al mittente in seguito a una controversia sulla loro effettiva qualità.
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VAL DI LEMME |
12/09/2002 |
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Val Lemme: questa cava non s'ha da fare. Sgomberato il presidio!
Continua la resistenza degli abitanti della Val
Lemme contro l'apertura della
cava di cemento anche dopo lo sgombero del presidio da parte delle
forze dell'ordine.
Quest'opera andrebbe a distruggere le fonti degli
acquedotti di due paesi della valle, Gavi e Carrosio e
gli acquedotti stessi, oltre a causare la distruzione
di 195 ettari di bosco. Inoltre l'intero equilibrio
della Valle è a rischio per la costruzione di un
acquedotto alternativo con una presa di captazione
all'interno del Parco Naturale Capanne di Marcarolo,
compromettendo zone di alto interesse naturalistico.
Dietro questo progetto c'é la ditta Cementir s.p.a.,
proprietario Francesco Caltagirone,
appoggiata dal
vecchio governo di Sinistra dal nuovo Governo di Destra.
Il presidio
degli abitanti continua da settimane, nonostante le minacce
e le violenze
subite.
L'ultima parola é stata data dal
governo,
che ha deciso di procedere ai lavori, senza tenere
conto dell'impatto ambientale della cava e della
resistenza della popolazione locale.
Mentre nel mondo si parla di sviluppo sostenibile e
diritto all'acqua, questi principi vengono scavalcati
sotto i nostri occhi dagli interessi di governi e
imprese.
In vista di un possibile sgombero nella giornata di lunedì
16, gli attivisti hanno lanciato
un appello alla presenza in Val Lemme in risposta
all'
ordinanza di sgombero firmata dal prefetto di Alessandria.
Alle 04.30 del mattino di martedì 17, le forze dell'ordine
effettuano un blitz nella zona, il vicequestore ha preso in
mano per oggi la direzione dei lavori per garantirne
l'esecuzione.
documento divulgativo
documento tecnico
12/ 10 concluso il cantiere sul torrente
7/10 Il picchetto continua
29/09 Continuano le mobilitazioni
21/09 Report dalla val Lemme
20/09
sabato in val Lemme
18/09 La polizia al servizio del gruppo Caltagirone
18/09
Aggiornamento
17/09
blitz notturno delle forze dell'ordine e foto
17/09
Prime impressioni sullo sgombero
16/09
Aggiornamento 16 settembre
14/09
arrestato il "responsabile della sicurezza" del cantiere
13/09
ore 8, freddo cane
foto: [1]
audio: [1
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JOHANNESBURG |
31/08/2002 |
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W$$D: la privatizzazione dello sviluppo sostenibile
26 agosto - 4 settembre. 10 anni dopo l'Earth Summit di Rio [ 1 | 2 ], anche il
Summit Mondiale sullo Sviluppo
Sostenibile a Johannesburg reppresenta un momento chiave
per le strategie delle multinazionali.
Uno degli elementi cruciali del summit e' la promozione di partnership
tra pubblico e privato , ad esempio tra governi e multinazionali per la
realizzazione di uno "sviluppo sostenibile". Le varie partnership,
puramente volontarie, includono il Global Compact e le
cosiddette
"Type II" partnership agreements.
Questi accordi consentono alle corporations di controllare il dibattito
e i risultati dell'Earth Summit e questi progetti, che coinvolgono
Governi, ONG e multinazionali, saranno inclusi nella dichiarazione
finale dell'incontro, trasformandosi nei suoi risultati
ufficiali.
Le industrie si aspettano che una lunga lista di progetti greenwash venga
finalmente
approvata a Johannesburg, incluse controverse iniziative come il
Mining,
Minerals and Sustainable Development (MMSD).
continua>>
Programma summit ufficiale 31.08-04.09
Leggi ulteriori informazioni sul contesto:
Vertice Rio+10:
-risorse +capitale
Sudafrica:
movimenti sociali | Orange Farm contro la Eskom
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