IBM (Italian Beauty managers)

I FATTI
Nel mese di febbraio L’ibm Italia paga un soggiorno termale ad una cinquantina dei propri managers (con famiglie annesse) proprio quando l’emergenza crisi infuria ovunque. Una vacanza premio di quattro giorni tutta pagata con i soldi dell’azienda, mentre i lavoratori da tempo non ricevono aumenti di stipendio e subiscono di continuo riduzioni dei costi (che si traducono in peggiori condizioni di lavoro) L’indignazione si concretizza con una raccolta di firme promossa dall’rsu Davide Barillari su facebook che raccoglie nell’immediato centinaia di firme. La notizia buca i media, (la repubblica) e il management dell’IBM naturalmente non ne gioisce. Iniziano le intimidazioni rivolte ai firmatari e il promotore della protesta viene monitorato poi sanzionato per aver mandato delle comunicazioni sindacali durante l’orario di lavoro e per l’utilizzo improprio degli strumenti aziendali.
Cosa che fanno da anni tutti i lavoratori (compresi gli stessi managers)…che a migliaia scrivono nei blog, e sono iscritti in gruppi professionali e non su Facebook.

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Precarietà + Insicurezza / Ricatto = Morte

Azienda. Appalto. Taglio dei costi. Sicurezza autocertificata. Precario. Morto.
La vicenda di Sarroch è troppo simile a quelle di Molfetta, Concorezzo,
Dalmine e di molte altre dove sono morti precari. Troppe.
Qual è la tragica fatalità di cui parlano quasi tutti i giornali e le tv in coro?
Se fosse un fatalità non sarebbe La Regola che insanguina il lavoro.
Un’equazione matematica. La maggioranza dei morti sono precari.

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May Day e Media: S.o.s.

Mai come quest’anno la May Day è arrivata sulle prime pagine di giornali e nei TG. Peccato che il miracolo sia avvenuto solo per sputtanarla. Tralasciando lo sproloquio sulla violenza e le scritte, sui ravers e lo sballo, i contenuti della May Day non sono minimamente passati.

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Disinformazione Precaria

 

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La fuffa stampa e ‘l’aiutino’ 

Belli i titoloni dei giornali di venerdì e sabato. Ricchi i resoconti degli approfondimenti TV e TG. ‘Aiuti ai precari’, titolava il Corrierone, ‘Ammortizzatori sociali per i precari’ gli faceva eco la Stampa, ‘Sussidi ai precari’ rimbombava il Sole 24 ore seguito da TG1,2,3,4,5 in buona compagnia.
Bene, ottimo. Un sospiro di sollievo per tutti precari ed ex precari che si battono per l’ottenimento di diritti e reddito.

 

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Eluana, Gaza, il Corsera e il giornalismo di qualità 

 Grandi idee: la crisi dell’informazione, colpa dei blogger e di Internet.

Il mondo vecchio è “il giornalismo di alta qualità, approfondimenti,
credibilità”. Il mondo nuovo è popolato da vampiri, come i blogger, che
sfruttano “le strutture ramificate (e costose) come quelle dei giornali
per poi abbattere ogni recinzione” e consentire “l’accesso a costo
zero”, “gratis, verso chiunque senza limiti né ritegno per la
“proprietà” delle notizie. Togliendosi anche spesso lo sfizio di
criticare ferocemente gli stessi gruppi editoriali”. Sono stralci da un
articolo di Giuliano Di Caro, recentemente pubblicato su D La
Repubblica delle donne, settimanale “allegato” del Gruppo Espresso.

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