Care e cari,
mi chiamo Valeria Grasso, un'imprenditrice che a un certo momento della
sua vita si è trovata dinanzi ad una scelta decisiva: rimanere libera o
sottemersi alla prepotenza della mafia e alla sua richiesta di 1000€
al mese di pizzo. Da queste prime parole avrete capito che ho scelto la
libertà, denunciando tutto alle autorità e diventando una testimone di
giustizia. In quanto tale ho avuto la (s)fortuna di conoscere a fondo le
strutture delle attività mafiose, le loro gerarchie, le loro dinamiche,
i loro interessi economici, la loro capacità di controllare il
territorio anche e soprattutto attraverso lo spaccio di sostanze
stupefacenti nei quartieri e nelle piazze di Palermo.
Credo fortemente nel messaggio di Falcone: "la mafia è un fenomeno
umano e in quanto tale può essere sconfitta" e credo altrettanto
profondamente che la legalizzazione delle droghe leggere vada
esattamente in questa direzione.
Ho letto il vostro appello online grazie a dei compagni di Tilt e
immediatamente ho deciso di aderire alla vostra campagna., anche se
purtroppo non potrò essere presente alla vostra manifestazione dato che
l'8 sarò, coincidenza, a Corleone che tanto immaginario ha creato nelle
coscienze di generazioni intere nate dopo i fatti del '93.
Sono con voi ragazzi, vi abbraccio.