La perquisizione ( o meglio il “buon giorno” )

perquisizioni.
Una perquisizione arriva senza preavviso nelle prime ore del mattino. Quando sei ancora disteso a rigirarti nel letto puoi avvertire i rumori delle guardie che si preparano. Durante una perquisizione locale ordinaria vengono scelte alcune celle, per esempio la metà di quelle presenti in sezione, che sono poi passate al setaccio con più o meno rigore secondo lo scrupolo degli agenti.
Si procede talvolta all’alba o più spesso intorno alle otto, cioè quando di solito avviene la battitura, ovvero quando le guardie in servizio passano di cella in cella a battere con una spranga apposita sulle sbarre della finestra e così verificano che siano intatte. In questi casi le guardie sono invece due per cella, tante da riempire l’intera sezione, accompagnate da cani quando sono alla ricerca di droga. Da principio una guardia munita di guanti ti invita ad abbandonare la tua cella, frugandoti all’uscita e al rientro, a controllo finito. E se, svegliato così all’improvviso , hai bisogno di andare in bagno non puoi, o ti tocca fare quel che devi con la porta aperta e la guardia sull’uscio.
Se infatti durante le perquisizioni di locali e abitazioni private l’interessato ha diritto ad essere presente e verificare l’operato dei funzionari di polizia, in carcere non è così.
I detenuti sono costretti ad uscire dalla sezione, radunati nei cortili del passeggio o semplicemente sulle scale, per rientrare solo quando le guardie ritengono di aver rovistato abbastanza. Anche quando nelle celle non viene trovato nulla di rilevante, sono prelevati tutti quegli oggetti non consentiti che rendono la vita del detenuto più comoda. Non basta che gli spazi personali dove molti trascorrono , volenti o nolenti, lunghi anni di vita vengano ribaltati e messi a soqquadro … bisogna rimuovere le mensole arrangiate con pezzi di carta, che i cani salgano sui letti riempendoli di peli, sequestrare le bombolette del gas oltre il limite permesso o i pesi, costruiti con bottiglie riempite di sale e legate insieme per fare un po’ di esercizio. Non importa neppure che la palestra sia chiusa per il periodo estivo o magari inagibile, i pesi devono comunque scomparire perché così è previsto o perché l’ha disposto il comandante. Ognuno può immaginare come si sentirebbe a subire un’invadenza simile, ma in prigione vale solo l’arbitrio, almeno finché non gli si pone un limite.
Ad Asti nell’ultimo mese ci sono state almeno quattro perquisizioni, nelle sezioni A1,B1 e B2.
Nella sezione B1 la perquisizione è avvenuta con i cani. In tutti i casi non c’è stato alcun esito, soltanto lenzuola disfatte, vestiti e lettere sparse, la prepotenza di rito.

0 comments