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Milano, calci e manganellate riprese da un cineamatore Un cittadino svegliato dalle grida ha girato il filmato LUCA FAZZO e MARCO MENSURATI vedere a: http://italy.indymedia.org/news/2003/03/235978.php
MILANO - Il filmato è di un videoamatore che era sul terrazzo di fronte all'ospedale San Paolo di Milano, dove tredici giorni fa è morto Davide Cesare, 26 anni, ucciso da tre neofascisti: due uomini nella notte che si avventano su un ragazzo dei centri sociali. Il ragazzo è a terra, si copre la testa con le mani, è inerme. Sopra di lui un carabiniere e un poliziotto. Lo colpiscono con i manganelli. Una, due, tre volte. Poi con calci violenti al basso ventre.
Dopo le parole, dopo le denunce, dopo i cortei, i ragazzi dei centri sociali che nella notte di domenica 16 marzo vennero caricati nel pronto soccorso del San Paolo adesso possono esibire anche una prova documentale. A fornirla - a loro e alla magistratura che su quell'episodio ha aperto una inchiesta - è un cittadino svegliato dalle grida che provengono dalla strada.
Con la sua telecamera digitale riprende una teoria ininterrotta di auto della polizia e dei carabinieri. Le grida provengono dall'interno dell'ospedale. Non sa ancora cosa sta accadendo: non sa che dentro al pronto soccorso ci sono una cinquantina di giovani del centro sociale Orso preoccupati per il loro compagno Davide Cesare, pochi minuti prima ferito a morte (13 coltellate, di cui 6 alla schiena) davanti a un pub del quartiere Ticinese. Non sa che polizia e carabinieri da alcuni minuti hanno cominciato a caricare. Intuisce però che il momento è drammatico. Accende la telecamera e fissa l'obbiettivo sull'ingresso dell'ospedale.
La telecamera inquadra alcuni ragazzi che cercano di scappare da una carica. Passano alcuni secondi e dalla parte opposta della strada, molto lontano dal centro dell'azione arrivano delle urla: "Lascialo stare, lascialo stare". Il cameraman sposta l'obiettivo su un poliziotto e un carabiniere. Per terra, immobile, un ragazzo. Sembra addormentato. Il poliziotto gli si avvicina. Gli dà una manganellata, poi con le ginocchia contro il petto, lo schiaccia sull'asfalto. Arriva il carabiniere. Allontana tutti. Poi con calma torna davanti al ragazzo. Gli sferra una seconda manganellata, in faccia. E una terza, alla nuca. Il ragazzo non reagisce. Ma non è finita. Il carabiniere si sposta di circa mezzo metro. E lo colpisce di nuovo, un calcio ai testicoli. La gente intorno tenta di intervenire. I due uomini cominciano ad agitare in aria i loro manganelli. Quando tutti sono scappati, si girano e se ne vanno, lasciando andare via il ragazzo che fino a quel momento avevano cercato di fermare. Fin qui le immagini, che nelle prossime ore verranno visionate anche dai magistrati.
Il questore di Milano Vincenzo Boncoraglio, ieri, ha ribadito quanto già detto nei giorni scorsi: "Ciò che è accaduto al San Paolo va chiarito. Non ci devono essere ombre. Non dimentichiamo però che quella notte 17 agenti rimasero feriti". "Se qualcuno ha esagerato - aveva assicurato anche il prefetto Bruno Ferrante - deve pagare". "Non emergono comportamenti censurabili da parte delle forze dell'ordine intervenute al San Paolo", aveva invece dichiarato il ministro Giovanardi in Parlamento. Il film di quella notte disegna adesso uno scenario diverso.
repubblica.it --------------------anche per questa ragione NON VOTARE AI BALLOTTAGGI CENTRODESTRA vota centrosinistra ------>>>>>>>
La massoneria di Palazzo Giustiniani e le altre "famiglie" massoniche (tipo P2 Skull & Bones Bildeberger commissione Trilaterale ecc, anche sforza italia?). http://italy.indymedia.org/news/2003/05/284163_comment.php#416539
Nell'ambito del quadro sinora sinteticamente tracciato va vista e studiata l'attività di Licio Gelli e della Loggia Propaganda 2,mirando ad accertare quanto di tale fenomeno sia addebitabile all'impulso organizzativo e intraprendenza personale del Gelli, ed in tal ...
Volete saperne di piú sulla commistione tra usa fascismo e massoneria? Bene andate ai seguenti link:
http://italy.indymedia.org/news/2003/04/266325_comment.php#266341
http://italy.indymedia.org/news/2003/04/266870_comment.php#284192
http://italy.indymedia.org/news/2003/04/266611_comment.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/12/127647_comment.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/10/94601.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/04/268139_comment.php
http://nyc.indymedia.org/front.php3?article_id=35205&group=webcast
http://nycap.indymedia.org/front.php3?article_id=3512&group=webcast
http://italy.indymedia.org/news/2002/10/94541.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/10/94920.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/10/94559.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/10/94586.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/10/94576.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/10/94790_comment.php#94805
http://italy.indymedia.org/news/2002/10/94920.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/10/94559.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/10/95296.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/10/95296.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/10/94920.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/10/93628_comment.php#93629
http://italy.indymedia.org/news/2003/04/266325_comment.php#266341
L'ora della RIVOLUZIONE ANTI IMPERIALISTA nell'intero MONDO si avvicina:ecco,la sua ombra giá é tra di noi ...
Ma quando mai la N.A.T.O. é servita a garantire la pace e la sicurezza mondiali? Caso mai ha sempre fatto da garantista agli agressori u$a !!!
Se tutti i popoli del mondo si tenessero per mano isolerebbero gli YANKEEE
Nelle pagine seguenti noi vogliamo fare il tentativo di esporre con la massima brevità,in forma accessibile,la connessione e i rapporti reciproci tra le caratteristiche economiche fondamentali dell'imperialismo.Non ci occuperemo, benché lo meritino,dei lati economici del
Se tutti i popoli del mondo si tenessero per mano isolerebbero gli YANKEEE ed il GOVERNO Satanico Criminale di Washington D.C. !!!!!!!!!!!!
Fase suprema del capitalismo razziale di MERDA !!!!
Negli ultimi quindici o venti anni, e specialmente dopo la guerra ispano-americana (1898) [1] e la guerra anglo-boera (1899-1902) [2], nella pubblicistica tanto economica quanto politica del vecchio e del nuovo mondo, ricorre sempre più di frequente il termine di " imperialismo " per qualificare l'epoca in cui noi viviamo. Nel 1902 fu pubblicata a Londra e a New York l'opera dell'economista inglese J. A. Hobson, intitolata appunto Imperialismo. In essa l'autore, che condivide le teorie del socialriformismo borghese e del pacifismo -una concezione, cioè, sostanzialmente identica a quella attuale dell'ex marxista K. Kautsky- fa un'ottima e circostanziata esposizione delle fondamentali caratteristiche economiche e politiche dell'imperialismo. Nel 1910 comparve a Vienna l'opera del marxista austriaco Rudolf Hilferding, intitolata Il capitale finanziario. Quest'opera, nonostante l'erroneità dei concetti dell'autore nella teoria della moneta e nonostante una certa tendenza a conciliare il marxismo con l'opportunismo, offre una preziosa analisi teorica " sulla recentissima fase di sviluppo del capitalismo " -come dice il sottotitolo del libro di Hilferding. Tutto ciò che intorno all'imperialismo è stato detto in questi ultimi anni- particolarmente nell'infinita congerie di articoli di riviste e di giornali trattanti questo tema, come pure nelle risoluzioni dei congressi tenutisi a Chemnitz e a Basilea nell'autunno del 1912- non esce, in realtà, dall'ambito delle idee esposte o, più esattamente, riassunte dai due summenzionati autori.
Nelle pagine seguenti noi vogliamo fare il tentativo di esporre con la massima brevità, e in forma quanto più si possa accessibile a tutti, la connessione e i rapporti reciproci tra le caratteristiche economiche fondamentali dell'imperialismo. Non ci occuperemo, benché lo meritino, dei lati economici del problema. Le notizie bibliografiche ed altre note che potrebbero non interessare tutti i lettori, si trovano alla fine dell'esposizione. Note 1. La Dottrina di Monroe (l'America agli americani), del 1822, ebbe il suo complemento nel panamericanismo, cioè nella politica tesa a imporre il potere economico e politico degli USA su tutti gli Stati dell'America centrale e meridionale. Il panamericanismo ebbe la stia sanzione ufficiale nella prima Conferenza panamericana di Washington del 1889 e cominciò ad avere applicazione pratica con la minaccia di guerra all'Inghilterra, nel 1895, se non avesse rinunziato alle sue aspirazioni sul Venezuela. La prima e più clamorosa affermazione dei princìpi dei panamericanismo fu occasionata dalla rivolta di Cuba contro il dominio spagnolo (1895); in quell'occasione l'affondamento di una corazzata americana servì di pretesto agli Stati Uniti per attaccare l'impero spagnolo in America (1898). La guerra fu decisa in alcuni scontri navali e con il trattato di Parigi dell'agosto 1898 gli spagnoli dovettero rinunziare agli ultimi residui dell'antico impero: Cuba passò praticamente sotto il dominio degli USA e per Portorico si giunse a una vera e propria annessione. Inoltre, fuori dell'emisfero americano, la Spagna dovette cedere le Filippine e le Guam, e gli Stati Uniti, con l'annessione delle Hawaii e di parte delle Samoa, ebbero accesso in oriente, dove il grande mercato cinese costituiva un ambìto obiettivo per tutti i paesi industrializzati.
2. La guerra anglo-boera, che segna l'inizio del conflitto coloniale anglo-tedesco, fu voluta soprattutto dal ministro britannico delle colonie Joseph Chamberlain e da Cecil Rhodes per assicurarsi il possesso delle miniere d'oro, rafforzare l'imperialismo inglese in Africa (vi era il progetto della ferrovia Cairo-Città del Capo) e frenare l'espansione tedesca in Africa. La guerra ebbe inizio l'l1 ottobre del 1889 e fu aspra e difficile per la tenace resistenza dei boeri, con i quali solidarizzò larga parte dell'opinione pubblica europea. Inizio pagina I. La concentrazione dei monopoli e la produzione. Indice de L'Imperialismo, fase suprema del capitalismo -------------------------------------------------------------------------------- Ultima modifica 21.9.2001
http://www.marxists.org/italiano/lenin/1916/imperialismo/introduzione.htm
http://www.italy.indymedia.org/news/2002/09/79066_comment.php#79067
http://WWW.italy.indymedia.org/news/2002/09/78944_comment.php#79111
Com’è noto, il 1 luglio è stato istituito il Tribunale Internazionale, organismo permanente il cui scopo è sanzionare e condannare i crimini contro l’umanità. La creazione di quest’organismo internazionale ha ricevuto il plauso di tutto il mondo, solo gli Stati Uniti sono contrari … Temono di trovarsi sul banco degli imputati? Non è un segreto per nessuno che questo paese è ovunque considerato l’autore d’innumerevoli crimini contro l’umanità, ed esistono prove sufficienti per condannarlo. Come esempio possiamo citare i misfatti che commisero le truppe USA durante la guerra di Corea dal 1950 al 53’. In quest’occasione gli Stati Uniti hanno violato gli accordi internazionali stipulati; milioni di civili coreani furono uccisi dai loro bombardamenti indiscriminati. Gli accordi dell’Aia e di Ginevra proibiscono i bombardamenti contro i civili e le installazioni che non sono obiettivo militare come città, villaggi, edifici residenziali, ecc. Mark Clark, comandante delle truppe nordamericane dell’Estremo Oriente, durante la guerra dichiarò ufficialmente che avrebbe “.. cancellato della mappa 78 città nordcoreane, ed il piano relativo fu persino pubblicato. I dati dimostrano che i nordamericani effettuarono sulla Corea del Nord ben 1.050.000 missioni di bombardamento, e di queste l’85% colpirono le infrastrutture civili. Scaricarono, solo nella città di Pyongyang più di 428.000 bombe, cifra che superava l’ammontare della popolazione di quel periodo. La guerra coreana può prendersi come esempio di come gli USA abbiano infranto l’accordo di Ginevra del 49’ sulla protezione dei civili in occasione di eventi bellici. E’ severamente proibito assassinare la popolazione civile, eppure, l’allora capo dello VIII Corpo d’Armata Walker, ordinò ai soldati di sparare a vista a tutti i nordcoreani che incontravano. Alla fine del 50’ nel distretto di Sinchon, Corea del Nord, provincia di Hwangjae del Sud, 35.380 civili (16.200 bambini, anziani e donne) furono barbaramente trucidati durante l’occupazione statunitense, il 25% della popolazione! Ma i metodi che usarono sono ancora più mostruosi, sevizie e torture gratuite fino alla morte per la maggior parte di essi. In questo modo perirono più di un milione di civili nordcoreani. Furono anche usate armi batteriologiche e chimiche; tra gennaio e marzo del 52’, 804 incursioni aeree con bombe batteriologiche colpirono 169 località nordcoreane. Furono scaricati al suolo più di venti agenti patogeni, acuti ed epidemici (peste, colera, vaiolo, ecc.). Si badi bene che queste atrocità quasi incredibili, oggi, sono ammesse negli stessi USA: un libro pubblicato nel 98’ nell’Università dell’Indiana dal titolo: “Le truppe nordamericane e la guerra batteriologica; top secret della guerra sporca nella penisola coreana”, si descrive in che modo le truppe degli Stati Uniti causarono epidemie a Pyongyang e in altre regioni nordcoreane con pulci, scarafaggi e ragni impregnati di batteri … Furono anche lanciate bombe al gas procurando intossicazioni e decessi, i bombardamenti chimici (33 incursioni) durarono dal 27 febbraio al 9 aprile 1952. Furono lanciate oltre 15 milioni di bombe al napalm. Ma gli USA hanno anche violato gli accordi che trattano le leggi in materia di detenzione dei prigionieri di guerra. Il 27 maggio 1952, nel campo di prigionieri n.77 dell’isola di Koje, Sudcorea, hanno ucciso con i lanciafiamme più di 800 prigionieri di guerra nordcoreani, altri prigionieri furono invece utilizzati come cavie per testare le loro armi batteriologiche e chimiche. Nonostante sia passato mezzo secolo da quei fatti tremendi, la coscienza dell’umanità non scorda tutti i loro crimini, perché sono tali da violare in modo flagrante ogni etica. Pertanto, devono essere giudicati dal Tribunale Internazionale."Le aggressioni violente dello stato contro le persone che esso disapprova sono assai comuni ed endemiche"scrive nell'introduzione l'esule russo Vladimir Bukovskij.In quel paio di pagine,passa dal generale al particolare,spiega come WACO sia stato solo il primo campanello d'allarme.
IL POTERE DA SEMPRE CONSIDERA LA LIBERTÁ SOVVERSIVA:SIA COMUNQUE ESSA UNA FORMA DI EMANCIPAZIONE POLITICA ECONOMICA E/O SPIRITUALE DAI MODELLI IMPOSTI DAL SISTEMA DI TURNO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Waco,la strage che sconvolse l'America A otto anni dal massacro ordinato dal governo Usa che uccise settantasei religiosi in un ranch texano,un libro si interroga sulle reali cause di quell'atto che inorridì il mondo. di Alberto Mingardi MILANO -Ci sono tragedie che passano silenziose,lontane dai clamori,stemperate da una stampa complice e da un governo corrotto.E' il caso del massacro di Waco,19 aprile 1993.Molti di noi hanno ancora negli occhi le immagini fugacemente trasmesse dai telegiornali,quel ranch in fiamme,quei fumi di morte targati Fbi.
Ci è stato spiegato, all'epoca, che i settantasei davidiani (seguaci, cioé, dell'improvvisato Messia David Koresh) se l'erano voluta. Avevano in mente di organizzare un suicidio collettivo, in preda a follia millenaristica. A evitare loro l¹imbarazzo di far da sé, ci ha pensato il Federal bureau of investigation, "suicidandoli" direttamente. L'ordine fu firmato dalla ministra Janet Reno, con la complicità di Bill Clinton. Di quei settanta poveretti, una ventina erano bambini. Su un caso del genere, in America non potevano non divampare le polemiche; e fa un ottimo servizio al lettore italiano Stampalternativa che ha pubblicato questo Waco, una strage di stato americana (a cura di Carlo Stagnaro). Un volume agile ma ricco, frutto di un lavoro di ricerca minuzioso che ci consegna il ritratto sconcertante di una sconfitta dei diritti civili e delle libertà.
Non che non vi siano tracce di follia nella bizzarra confessione del profeta Koresh (traslitterazione ebraica di Ciro), la cui genealogia religiosa arriva fino al patriarca William Miller - bisnonno dei Testimoni di Geova. Avventista eretico, Koresh (all'anagrafe Vernon Wayne Howell) era nel mirino dell¹Fbi sin dai primi anni Novanta.
In particolar modo, la sua comunità di Mount Camel è presa di mira dal Bureau of Alcohol, Tobacco and Firearms. I davidiani sono accusati di tutte le possibili efferatezze, dall'abuso di minori alla detenzione di droga: ma, dopo le prime indagini, si rivela un castello di sabbia. L'ipotesi di un'azione legale contro il predicatore texano viene presto archiviata, ma qualcuno all'Fbi evidentemente non ha in simpatia questa enclave di eretici. Così, a dispetto del buon senso, il BATF decide di sferrare un attacco alla setta, imbastendo un raid che si rivelerà poi l'episodio più sanguinoso della recente storia americana.
Tutto ha inizio il 28 febbraio 1993 - e sarà un assedio lungo cinquantuno giorni. Con, quel che è più grave, il tacito assenso della Presidenza degli Stati Uniti: alle azioni partecipa Delta Force, l'esercito privato alle dipendenze della Casa Bianca, noto per il pugno di ferro senza guanto di velluto. La tragedia raggiunge l'acme il 19 aprile: dopo un mese e mezzo di embargo - con il neppure celato tentativo di prendere il nemico per fame - l'Fbi prima gassa a dovere il rifugio dei davidians, e poi fa irruzione. Settantasei morti. "Le aggressioni violente dello stato contro le persone che esso disapprova sono assai comuni ed endemiche, scrive nell'introduzione l'esule russo Vladimir Bukovskij. Bukovskij, in quel paio di pagine riservate alla sua testimonianza, passa dal generale al particolare, spiega come Waco sia stato solo il primo campanello d'allarme. I governanti del mondo d'oggi appartengono a una nuova generazione di dittatori ideologici.
E nessuna utopia è completa senza i suoi gulag". Giustamente, Bukovskij ricorda che "i responsabili degli orrori di Auschwitz e Kolyma non erano marziani, e molti di loro erano convinti di agire per il bene dell¹intero genere umano". Waco, una strage di stato americana rende conto del nuovo volto della banalità del male (così la definì Hannah Arendt), tanto più inquietante dopo che è emerso in un Paese che sembrava passato indenne attraverso il secolo dei totalitarismi.
A cura di Carlo Stagnaro Waco: una strage di stato americana, Stampalternativa,Viterbo,2001, pp.128,lire 15.000
http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,36990,00.html
http://italy.indymedia.org/news/2002/11/116056.php
italy.indymedia.org/news/2003/03/235978.php
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