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Breve commento per introdurre l'articolo nella mail:


http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1116233.php Nascondi i commenti.

[post dinamico] il prezzo della ricompensa
by imc Wednesday, Jul. 19, 2006 at 6:59 PM mail:

Post dedicato alla raccolta di informazioni, aggiornamenti, e approfondimenti

guerralibano








.: Leggi la feature sull' invasione israeliana del libano :.




:: post dinamici - how to ::

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alimenti e non armi
by Antonio Wednesday, Jul. 19, 2006 at 7:25 PM mail:

Oggigiorno sicuramente, per noi lettori, non mancano gli spunti di riflessione atteso il particolare momento che si vive partendo dal livello locale fino a giungere a quello di panorama mondiale.

Tuttavia alcune questioni arrivano, a mio giudizio, ad essere border line e quindi meritevoli di considerazioni date da noi invisibili lettori.

Leggo infatti sulle solite testate i soliti triti e ritriti concetti su Israele aggressore e Palestina succube e sul grande mostro americano che sanno di becero vetero comunismo, preoccupato a nascondere la realtà a favore di slogan dal vago sapore castrista.

In merito alle recenti tristi vicende del medio oriente si assiste ad un insolito massacro opinionista indirizzato verso una sola parte, Israele, che si trova invero circondato da una serie di paesi islamici il cui solo intendo è la cancellazione di tale Stato.

Ovviamente la questione non è risolvibile attraverso le idee o le opinioni di chicchessia, poiché da millenni tale fazzoletto di terra, culla di diverse religioni, vive una travagliata storia di guerre oramai ataviche e , a mio giudizio, di difficile soluzione.

Comunque le diffuse opinioni estremistiche di taluni opinionisti italiani meritano un rintuzzo onde far comunque capire la multi sfaccettatura del problema.

Anche solo per amor di verità, va detto che tutti i giornali sono costretti a rappresentare che lo stato di Israele, in virtù anche di una risoluzione ONU, chiede per il cessate il fuoco l’assurda condizione del disarmo dei terroristi, della liberazione dei suoi soldati e la fine delle aggressione degli hezbollah.

Non sembra chiedere il cielo ad inoltre va riconosciuto che mai Israele ha attaccato, perlomeno negli ultimi 20 anni, per primo gli stati musulmani che invero non perdono occasione per far del male al popolo israeliano.

Comunque bisogna ammettere che se il popolo ebraico non fosse cosi forte militarmente sicuramente da tempo sarebbe perito sotto i colpi di Stati che vogliono solo la scomparsa di Israele.

Appare capzioso e fuorviante, solo per il gusto di voler attaccare il solito Cavaliere, dare la colpa solo ad Israele che reagisce, ripeto reagisce, agli attacchi di questi pseudo disperati, alle cui spalle manovrano paesi con potenzialità economiche forti poiché produttori della gran parte del petrolio mondiale.

È tragicamente vero che nella striscia di Gaza e nelle zone limitrofe vi sono dei disperati che a stento sopravvivono; tuttavia è altrettanto tragicamente vero che a questi disperati vengono forniti armi anziché generi di prima necessità.

Vorrei premettere che le recenti politiche di Israele, che ha posto in essere dei ritiri unilaterali dai territori occupati, fanno ben capire la volontà di pace che alberga, sempre nella consapevolezza che la maggior pare degli stati confinanti mirano all’abbattimento dello stato ebraico.

Secondo il mio modesto parere, piccolo piccolo a fronte di questi opinionisti che ottengono le prime pagine di giornali e che per partito preso hanno interesse a parlar male dell’America e di tutti quei paesi che con ella dialogano, paesi come la Siria, l’Iran ed altri più defilati se avessero veramente a cuore il destino umanitario del popolo palestinese potrebbero contribuire a fornire generi di prima necessità ed alla costruzione di strade e quant’altro potrebbe rendere indipendente e vivibile tale sfortunato popolo, il forte impegno economico utilizzato per la fornitura di armamenti potrebbe essere forse indirizzata vero la costruzione di presidi civili che renderebbero a questo popolo il vivere più agevole.

Questo purtroppo non porterebbe alla distruzione, come anelano questi paesi, del popolo sionista ed a tal guisa ritengono, sotto il cappello di questi falsi moralisti e pacifisti, di dovere dare le armi in modo da creare morte e distruzione.

Vorrei dire a questi opinionisti e questi falsi movimenti gettino la maschera, tanto i lettori ed i cittadini tanto stupidi non lo sono più, e di dichiarare che anche loro vorrebbero solo la fine di Israele.

Forse sarebbe auspicabile che chi ha la responsabilità di farsi leggere, con il rischio di fare opinione, iniziasse a scrivere solo dopo avere riflettuto sul fatto che oggi chi legge ha le capacità intellettive di elaborare il problema.

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RIECHEGGIA LA WEHRMACHT
by GILAD ATZMON Wednesday, Jul. 19, 2006 at 8:52 PM mail:

RIECHEGGIA LA WEHRMACHT

http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1116322.php

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Appello: Salvare la popolazione libanese!
by epetition.net Wednesday, Jul. 19, 2006 at 10:29 PM mail:

Appello: Salvare la popolazione libanese!
by epetition.net Wednesday, Jul. 19, 2006 at 10:16 PM
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1116390.php

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Il futuro del libano
by Uri Avnery Thursday, Jul. 20, 2006 at 1:14 AM mail:

Il futuro del libano
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1116439.php

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Israele-Libano: ONU, Alto commissario evoca crimini guerra
by saigon Thursday, Jul. 20, 2006 at 1:16 AM mail:

Israele-Libano: ONU, Alto commissario evoca crimini guerra
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1116364.php

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ALCUNE PRESE DI POSIZIONE DI ISRAELIANI ED EBREI IN GENERALE CONTRO LA POLITICA DELLO STAT
by documenti da www.che-fare.org Thursday, Jul. 20, 2006 at 10:34 AM mail:


Il movimento pacifista israeliano ed ebraico internazionale capaci di vedere come le aspirazioni alla pace e alla "giustizia sociale" non possono trovare realizzazione senza un profondo sommovimento politico e sociale in Palestina e nell’area circostante. "Il concetto stesso di stati etnicamente puri crea divisione ed è destinato a generare conflitto", ha scritto l’esponente del New Democracy World John Spritzler. "La cosiddetta soluzione dei «due popoli, due stati» è una trappola politica e concettuale, che impedisce al proletariato arabo ed ebraico di condividere interessi e valori", e che, entro i rapporti statuali e sociali esistenti può significare solo quello che vediamo: uno stato d’Israele che opprime i due popoli attraverso l’uso di uno di essi per schiacciare l’altro, per bantustanizzare l’altro in una farsa di stato nazionale e, in prospettiva, per cancellarlo dalla faccia della Terra. "La situazione nel Medioriente non può essere risolta all’interno di questa cornice, che non porta da nessuna parte, se non ad ulteriore odio e distruzione, ad un maggiore controllo da parte delle élites. La soluzione non è di creare un altro stato etnico, ma di togliere questo carattere a quelli già esistenti. (...) Sarà facile riuscire in questo? Ovviamente no. Alcune delle élites più potenti del mondo si valgono del conflitto continuo in Medioriente per mantenere i propri poteri. Stabilire una vera democrazia in Palestina richiederà l’unione di persone comuni per sconfiggere le élites israeliane, statunitensi e arabe. La vera democrazia avrà bisogno di una rivoluzione". Non diverso l’auspicio espresso da Israel Shamir, favorevole al ritorno dei palestinesi: "Questa fantasia di raccogliere in tutto il mondo gli ebrei si è frantumata contro la realtà. Finiamola con le illusioni. Facciamo sì che i figli e le figlie della Palestina ritornino e ricostruiscano Suba e Kakun, Jaffa e San Giovanni d’Acri. Invece di sacralizzare la Linea Verde, cancelliamola e viviamo insieme, i figli della Palestina, dei primi immigranti, del Marocco e della Russia." Ancora Israel Shamir, nel pieno dell’offensiva di Sharon della primavera 2002: "Il genocidio dei palestinesi non può essere dimenticato e causerà il genocidio degli ebrei. È questa la ragione per la quale penso che si dovrebbe abolire lo spettro sanguinoso di uno stato ebraico. Dopo tutto, la vera divisione non è fra arabi ed ebrei, ma fra sio-nazisti e il resto di noi. C’è un’urgente necessità di stabilire una nuova leadership legittimata da tutta la Palestina, che comprenda tutte le comunità religiose ed etniche della Palestina e che chiami i cittadini a prendere le armi contro il sanguinario dittatore Sharon.".

Documenti scaricabili dal sito http://www.che-fare.org

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L'inferno israeliano sul Libano, le responsabilità del governo Olmert
by Patrizia Viglino, Information Guerrilla Thursday, Jul. 20, 2006 at 10:35 AM mail:

L'inferno israeliano sul Libano, le responsabilità del governo Olmert
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1116467.php

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Colpito il bunker di Nasrallah a Beirut, è vivo
by medioriente.net Thursday, Jul. 20, 2006 at 10:51 AM mail:

colpito il bunker di Nasrallah a Beirut, è vivo
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1116537.php

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19 luglio: 70 morti libanesi, 15 palestinesi, 4 israeliani
by swissinfo Thursday, Jul. 20, 2006 at 11:36 AM mail:

19 luglio: 70 morti libanesi, 15 palestinesi, 4 israeliani
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1116503.php

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stiamo attenti alle parole
by eleu Thursday, Jul. 20, 2006 at 1:24 PM mail:

non è per pignoleria, ma le parole e le frasi che usiamo comunicano significati ben precisi.
"Israele ha risposto con un attacco massiccio e l'uso di una forza distruttiva senza limiti, alla cattura di due soldati israeliani da parte degli Hezbollah."
Raccontare i fatti in questo modo è fare il gioco di Israele. E' lo stato di Israele che usa come pretesto il rapimento di due soldati per portare distruzione in LIbano. L'attacco al Libano è un' azione militare che fa parte dei programmi di conquista del medio oriente da parte dello stato israeliano, indipendentemente dal rapimento dei due soldati. Inoltre la notizia scritta in questo modo occulta il fatto che Israele ha decine di prigioneri libanesi nelle proprie carceri da anni. Inserire il rapimento dei due soldati israeliani da parte di Hezbollah all'interno della storia degli ultimi decenni, ci fa capire come questo sia stato un timido tentativo da parte loro di chiedere a Israele ciò che li spetta da anni.
Invece scrivere che "Israele risponde alla cattura di due soldati israeliani" mette in luce come quella di Israele sia stata una risposta (crudele sì, ma pur sempre una risposta) ad un precedente gesto di Hezbollah.
Compagni di indymedia, stiamo attenti a come scriviamo le notizie.

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FOTO DAL LIBANO
by Pan Thursday, Jul. 20, 2006 at 1:47 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1116799.php
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1116812.php

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ftr di merda!
by i meglio morti Friday, Jul. 21, 2006 at 3:05 AM mail:

Possibile che nella ftr non vi sia neppure un accenno ai razzi sulla Galilea? A quelli che hanno colpito le città del nord di israele?
Possibile che vi siano morti migliori e morti peggiori?
Questa ftr è degna del peggior giornalismo di parte, quello che si schiera con un nazionalismo contro un altro.
Che vergogna!

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gl
by invasione? Friday, Jul. 21, 2006 at 3:09 AM mail:

Invasione?
L'esercito israeliano sta bombardando il Libano ma (sinora) non vi è stata alcuna invasione territoriale.
Questa ftr è propaganda sin dalla descrizione che da di se stessa...

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Locarno film Festival boicotta Israele
by Pan Friday, Jul. 21, 2006 at 9:39 AM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1117479.php

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palestina, Israele pensiero critico
by Roberto Signorini Friday, Jul. 21, 2006 at 10:22 AM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1117480.php

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dice mazzetta
by scusa admin Friday, Jul. 21, 2006 at 10:42 AM mail:

puoi hiddare questo http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1117556.php
?
volevo commentare ma mi è venuto un post

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Perchè non pubblica più tutto su indy e arriva tutto sparso?


Il Suicidio d'Israele.
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1113660.php

A Sofri e a quelli del male necessario
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1115981.php

Gli sciocchi del giorno su Israele: BHL e Rodham Clinton.
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1116613.php

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Israele-Libano: una guerra dell'acqua
by scripps Friday, Jul. 21, 2006 at 3:36 PM mail:

http://www.scripps.ohiou.edu/news/beirut/tobias.html

Water As A Conflict Issue in South Lebanon
by Tobias Eickelpasch (Year 2001)


Introduction

In a certain way, to take a closer look at water in Lebanon and the Middle East means to become a hydrologist. Hydrologists are experts who examine and do research on water close to the land surface of the Earth. Hydrologic sciences can be further categorized into oceanography, the study of water in the oceans and the sea, limnology, the study of water in lakes and inland seas and finally there is glaciology which talks about ice on the land surface. And let's not forget the meteorologists who examine water in upper atmospheres as well.

Of course, one should not mix up this science with the content of this study. However, there is an important coherence that needed to be pointed out, an overlap between this science and the water issue in the Middle East in general and Lebanon in particular. All the fields related to hydrology are connected and inter-related. Hydrologists and meteorologists contribute to the study of water movement in the lower boundary layers and they are linked by the concept of the hydrologic cycle. Sea water evaporates, condenses within the atmosphere, comes down to Earth as precipitation and closes the circle through flowing back in the rivers and the sea. Equal ties can be found - on another scale and under different circumstances of course - in the water issue in the Middle East.

"Water as a conflict issue in South Lebanon", although it appears to be regionally and thematically narrowed down, always has to be considered within a larger context. It is impossible to give a comprehensive and all-including summary of the "cycle of events" in this place still brulant. Water is perpetually flowing and so do events still follow hot on each other´s heels. Almost daily there are news in the media adding new pieces to a “constantly changing kaleidoscope”. Lebanon, Syria, Israel and the United Nations Interim Force in Lebanon (UNIFIL) brought and bring in new, differently colored and sized mosaics. The relations between the involved parties always play an important role: for example ”The Treaty of Brotherhood” between Lebanon and Syria in 1991 and how Lebanon´s past and connection to Syria is still omnipresent in Lebanon in the form of aproximately 25.000 Syrian soldiers. Or how the reputation of the UNIFIL troops sometimes changes from a peace-keeping force to ”sympathizers” with one faction or another and now to a future observation group. Or Israel, which wanted access to South Lebanon even before its borders were set before 1948; it later occupied South Lebanon for more than 18 years and withdrew in 2000.

The water conflict in South Lebanon reflects to a certain extent the Arab-Israeli conflict, a dispute that started more than 60 years ago, is still ongoing and will probably not come to an end in the near future. While working on this research one had to keep in mind that

In this patchwork of ethnic and religious rivalries, water seldom stands alone as an issue; it is entangled in the politics that keep people from trusting and seeking help from one another.
(Amery & Wolf, p. 218)
Beirut, August 7, 2001


Content Overview

This report will be divided into four parts:

1. The Water Situation In Lebanon In General
Part one should give an introduction into the geographical settings, the current conditions and major problems of the region. For this, I mostly relied on information from the United Nations Economic and Social Commission for Western Asia (UN ESCWA). Their employees in Beirut helped me to get a general picture of "water in Lebanon".

2. The History And Development of Today's Still Ongoing Conflict
Next, we will jump back in history and begin to analyze the roots of the conflict that is still continuing in South Lebanon. First disputes arose at the beginning of the 20th century with consquences still visible today. The special example of the Litani River as a matter of conflict will then lead to current events.

3. The Water Issue in South Lebanon Today
The third part will mainly consist of a media analysis. I had the chance to read, watch and hear the coverage of recent events from and in Beirut, from May until August 2001. I analyzed the English-speaking press mainly, but also "The Middle East Reporter" - a daily that summarizes the content of Arabic newspapers. I could also take a look at the archive of Associated Press Television News in Beirut, which provided me with live pictures from a region that is difficult to get into.

4. Conclusion!?
Finally, the conclusion will talk about future outcomes, solutions and ideas.


Difficulties

Water as a conflict issue in South Lebanon today is a pivotal topic.While gathering information, I encountered several problems that need to be mentioned:
There is not much up-to-date literature about recent developments or facts and figures on water resources in the South. Since the region had been occupied for more than 18 years by Israel and since the withdrawal in 2000, not many researches have or could have been conducted. Rumours and tensions, as in the example of the Litani River, were sometimes baseless or not examinable due to political restrictions. Numbers varied a lot and whether or not a statement was reliable was hard to tell. Even governmental authorities face problems in accessing the South and examine the actual subject matter. I personally experienced how hot the topic still is; during my research Lebanese governmental authorities refused to answer certain questions, referring to Syria for example. That is why I most of all relied on media content and news in order to be able to draw a wider picture of the current situation. It is my intention to highlight as many views, perspectives and opinions as possible.

The Water Situation In Lebanon In General

Lebanon is situated in the Middle East, on the eastern shore of the Mediterranean Sea. Its territory ranges from the northern and eastern border to Syria - 375 kilometres - to the Southern border with Israel - which has a length of 79 km. It has a total size of 10,400 sq km including 170 sq km of water. (CNN World Factbook)

Geography

While talking about Lebanon's geography, it is important to take into consideration the geography of the whole Middle East. What is unique in Lebanon are the wide mountain ranges, declining from North to South. The resulting effect makes the coastline and the west-facing foothills well-watered, with a higer precipitation along the western slopes of the mountain ranges. Lebanon has elevation extremes from sea level to over 3,000 metres at its highest point, the Qurnat as Sawda'.

This means that in comparison to its neighbors, Lebanon possesses springs in higher altitudes which naturally flow downhill and toward the sea. High mountain ranges also mean snow and consequently, as soon as the ice melts, it irrigates land on lower altitudes. The mountains experience heavy winter snows from time to time. In addition, seasonal rainfall run-off is sufficient to generate perennial river flow (UN ESCWA 1997-98, p. 109).

There are three rivers that play the most important roles in this paper: the Litani, Hasbani and Wazzani. The first one is located entirely in Lebanon and comes from the valley of Beqaa, where its springs are near the city of Baalbek, coming from the Mount Lebanon and Anti-Mount Lebanon ranges. It flows through the Beqaa, fills up the lake of Qaroun and shortly after turns west and heads toward the Mediterranean Sea. It is about 106 miles long in total and it is the largest river in Lebanon. The Hasbani and Wassani both origin from South Lebanon and flow southwards. They are contributors to the Jordan river.

A water-rich country in the Arab world

Lebanon is, compared to most other Arab countries, a water-rich country. Remarkably, in the World Factbook by the Central Intelligence Agency (CIA), pollution of coastal waters from raw sewage and oil spills is the only major water concern mentioned for Lebanon. As we will find out later, Lebanon's neighbors and key players in the conflict in South Lebanon, Syria and Israel, face greater restraints, which cause inadequate supplies of potable water and limited natural fresh water resources and put the affected countries under stronger pressure.


(Amery & Wolf, page 51)

Overall developments

The UN ESCWA witnessed a development in Western Asia, which also holds true for Lebanon: during the last 10 years, the water demand has increased dramatically because of a high population growth, urban migration, improvement in the quality of life and efforts to establish self-sufficiency in food and industrial development. The greatest problem in the Middle East is water wastage, caused by low water charges and high leakage in the distribution system. In Lebanon in particular, drinking water quality and the coverage of sanitation services has not improved during last 10 years. Only Iraq and the Republic of Yemen have a similar regressive tendency in Western Asia.

Agriculture

While talking about water consumption, it is always crucial to keep in mind that agriculture is the most water consuming sector in general. It is not so much the indiviual who uses it in everyday life, this only represents 10% of the water needed. Ninety percent of all water being used is in the end and in one way or another embedded in food (Amery and Wolf). Agriculture in Lebanon mostly relies on surface and ground water for irrigation purposes. Due to sufficient groundwater Lebanon only has to exploit the sources to a certain limit so far.

Water policy

Lebanon´s water policies were initiated in 1993 and aim at the further assessment of surface and groundwater demand and optimizing water allocation as well as management. However, the UN ESCWA predicts problems to come up in 2025 in case Lebanon continues its present rate of increase in consumption. This supposition made in 1998 is derived from the comparison of figures from 1997 and the projections for 2000 and 2025. Should irrigation for agricultural purposes be expanded, it will be most likely that within or after the next 24 years Lebanon will have to cope with a major water shortage problem.
It seems that the current efforts to avoid shortage have focused more on short-term strategies, as for example the improvement of water services through rehabilitation of the distribution system. For the coming years Lebanon´s objectives are the increased utilization of surface water resources and development of groundwater recharge schemes (UN ESCWA 2000; p. 20).

As for the Arab world in general, Lebanon will have to overcome mainly the following tasks:
- the lack of public awareness of rational use and management of water
- the lack of institutional coordination
- the lack of up-to-date knowledge of sources in quantity and quality
- the absence of cooperation at the regional or sub-regional level in shared rivers
The latter two play key roles in the conflict in South Lebanon.

The History And Development of Today´s Still Ongoing Conflict

More than a third of the total world´s population lives near a surface water divided or shared by two or more countries; for example Mexico and the United States, Thailand and Vietnam or India and Bangladesh. However, it is the Middle East where the most dramatic and volatile water disputes take place. Nowhere else does water have such an impact on political action and economical matters. In addition, the conflicts are wide-ranging, including many factors and players. Water policies are based on different public perceptions, attitudes, conflictual circumstances and more or less proven and incorrect information.

To consider a country´s water situation solely is almost impossible, especially in the case of South Lebanon, a region caught between Syria and Israel. Throughout history, Lebanon has found itself a buffer state. Various factions and groups fought for a variety of reasons on its ground. Since the outbreak of the Civil War in the mid 70s the country has been in a state of transition. South Lebanon, for example the region around Chebaa, experiences a back and forth from 1967 until today. Experts assess that one of the main reasons for Syria´s and Israel´s involvement in Lebanon is water. Both Judith Harik, professor of political science at the American University of Beirut, and Dr. Tarek Majzoub, a judge who was also trained as an electrical engineer and who wrote several books on this issue, see the same motive.

First Findings

At the end of the 19th century Jewish strategic planners already realized the importance of water while making the first plans for a new state of Israel. Zionist leaders after World War I considered it necessary to extend Israel to important sources in order to keep Israel economically viable (Sabbagh, p. 505). The Sea of Galilee, the Yarmouk River, the Golan Heights and the Litani River were, among other landmarks, supposed to mark the natural border in the north. After the San-Remo accord in 1920, which decided on the former territories of the Ottoman Turkish Empire, Chaim Weizman, who later became Israel´s first president, wrote to the British Foreign Secretary, Lord Cruzon:

[...] the accord draft France proposed not only separates Palestine from the Litani River, but also deprives Palestine from the Jordan River sources, the east coast of the Sea of Galilee and all the Yarmouk valley north of the Sykes-Picot line. I am quite sure you are aware of the expected bad future the Jewish national home would face when that proposal is carried out. You also know the great importance of the Litani River, the Jordan River with its tributaries, and the Yarmouk River for Palestine.
(Dolatyar)

The Zionist movement, however, faced opposition by the French and was not able to extened the borders and reach the Litani.

Further studies

During World War II and after, investigations and assessments of the regions´s resources continued. For example in 1939 Ionide and Hayes published their studies, Lowdermilk in 1944, Klab in 1949 and McDonald in 1950. Of these plans the Lowdermilk plan caught great attention and was considered the "water constitution" by the Zionists. Lowdermilk proposed to use the Dan, Zarqa, Banias, Yarmouk and the Hasbani river in Lebanon as conrtributors to irrigate the Jordan Valley. Furthermore, the Litani should make up an artficial lake in northern Palestine from where water could be pumped to the Negev Desert in South Palestine. Lowdermilk´s plan failed in the end because Eric Johnston in the 1950s, then special envoy to the Middle East of President Eisenhower´s US administration, denied the use of half the flow or more of the Litani (Dolatyar). Nonetheless, the Lebanese waters in the South were of interest to the Zionists/Israelis for their purity and surplus (Kolars/Naff, p. 4).

A widening gap

At the end of World War II the situation became even more complicated. The new state of Israel was about to come into being, and the water needs of the native Palestinians and the increasing numbers of immigrating Jews had to be satisfied. Besides, the latter were (and to a certain extent still are) not necessarily used to water scarcity. The first major Arab-Israeli clashes took place in 1947/48.
Israel as a new sovereign country was proclaimed on May 14, 1948 by David Ben Gurion. With sovereignty power also came to the Jews. The Zionist movement, led by their ideology and motto "to make the [Negev] desert bloom"(Dolatyar), abandoned further plans of regional development. Or, as Dolatyar describes it, after a period of bargaining for water from 1918 until 1948, Israel began to develop national and shared water resources.

The developmental circle

After 1948 Israel was, due to its growing military power, able to annex more and more territories. Despite the already mentioned ideological background, Israel thought strategically and practically.A greater territory promised more access to water, which again allowed Jewish farmers to produce better and larger crops. Increased agricultural production resulted in a higher capacity for absorption of Jewish immigrants to Palestine. And Palestinian farmers, who could not keep up with the more advanced Israeli production, ended up in bankruptcy and "had no other choice than sell their land to always-ready-to-buy- Zionists" (Sabbagh, p. 507).
The foundation of this strategy is not only the acquisition of land, which was solvable through military dominance, but also the availability of water. Without it, the developmental circle was at stake. This explains why

[s]ince 1948 and particularly after 1967 Israel had confiscated and controlled most of the Arab lands and water resources under the title of "security reasons" or "security needs". [...] Mr. Y. Shamir, Prime Minister of Israel in 1990, summarized this policy in the sentence: "Great Aliya (immigration) needs great Israel." This means that great immigration needs all water resources in the occupied territories to still be under the control of Israel. On the same principle "Aliya" in the future needs new water resources and new lands, otherwise Israel will be in a water crisis!" (Sabbagh 513)

Proposals and rejections from both sides

Because of their dependency on agriculture and increasing population, Middle Eastern countries were then obsessed with ensuring their water supply (Soffer, p. 3). On the one hand, in the case of Israel, it was the National Water Carrier (NWC), a project that was meant to transfer water from the Jordan through Israel to the Negev Desert, which faced severe opposition by the Arab countries. On the other hand, the Arabs met under the leadership of Egyptian President Jamal Abdul Nasser in January 1964 and planned ”a deriving of Jordan River branches” (Sabbagh, p. 511). Although the Arabs with their proposal stuck to their granted proportion of 125 million cubic meters (according to the Johnston plan from the 1950s), Israel considered the project a threat to its national security and decided to impede it by all means.


The constellation at the Syrian-Israeli border in the mid-60s. (Sabbagh, p. 511)

Relations between Arabs and Israelis concerning water in the years after the establishment of Israel were marked by a ”proposal-disagreement” scheme. Eric Johnston´s efforts to settle the water issue in the mid-50s failed mostly because as long as the Arabs accepted a plan, Israel would reject it because it wasn´t granted access to the Litani waters. And the other way round, the Arabs couldn´t say yes to a proposal and decide for example on the Litani due to political changes in Syria and Lebanon. The situation didn´t bring any agreements and just increased the pressure on both parties.

External factors

The Arab countries with the 1964 water project bypassed the issues of the settling of Palestinian refugees outside their homeland and the recognition of Israel. Because of that, Israel began provoking the Syran army. Israel needed sufficient reasons to be able to justify military action and to be able to prevent progress in Arab water projects. Consequently, when the Palestinian National Liberation Movement Al-Fatah targeted the NWC, Israel took revenge and aimed at the Syrian construction site. These acts of retaliation were the forerunners of the six-day War in 1967. Dolatyar quotes in this context Ariel Sharon, today Israel´s Prime Minister that

people generally regard June 5, 1967 as the day the six-day war began, [...]. But in reality, it started two and a half years earlier, on the day Isreal decided to act against the diversion of the Jordan.
(Dolatyar)

Professor Harik is of an equal opinion. During an interview she mentioned the first clashes between Arabs and Jews south of the Yarmouk and Dan River in 1964 which indicated the hostility of the involved parties and their interests in the scare source. As a result of the 1967 war, Israel took the Golan Heights (and not, as Professor Harik emphasized, Jerusalem) and predominated in water questions through their military power. Since then, negotiations and fights between Syria and Israel were mainly about the water-rich Golan Heights and the surrounding region of South Lebanon. Obviously, Israel could retain upper hand in this region until today.

Lebanon - struggling with domestic and external problems

Lebanon at that time tried to keep itself out of the Arab-Israeli conflict and rival Arab nationalism, not least because it had to deal with internal religious factionalism. Besides ist domestic problems, Lebanon had to cope with the impacts of external rival Arab nationalism. And for all actors, be it the Arabs or Israelis, Lebanon´s rivers were still of importance. On the one hand there was the Arab diversion plan. It intended to rechannel the Hasbani to the Litani or Yarmuk river and thus cut off parts of the supply Israel was longing for. On the other hand, Israel still spoke about its proposal that Lebanon should sell water (which was perfectly feasible, according to Kolars (p. 7)) from the Litani to the water-poor, northern regions of Israel.
However, the controversial standpoints on water utilization and also the Palestinian problem prevented the parties from seeking further bilateral accomodations. Lebanon remained reserved concerning its water. It could hardly estimate future needs for example for the South and wanted to be careful. Also, the Lebanese government did or could not realize further deployment plans for political and ethnic reasons (Soffer, p. 217). The Litani was part of many plans (Lowdermilk 1944, Hays-Savage Plan 1948, Cotton Plan 1985 and older proposals developed in times of the French mandate), but besides being considered for development schemes by various parties, nothing much happened. The original plan to irrigate southern Lebanon including the plateau around Nabatieh has not yet been accomplished.
In 1966 the centerpiece of the Six-Year Master Water plan was finished: since then the Litani waters accumulate at the newly built Qaroun dam and marginal parts of it are diverted to a small stream called Awali. Hydro-electricity is produced to provide Beirut, among other parts of Lebanon, with power. Nonetheless, „[a] constant but variable surplus [...] has flowed unused into the Mediterranean“ (Kolars/Naffer, p. 3). Soffer writes about estimates from 1982, when about 80 mcm of water are used for irrigation and another 20-120 mcm that are not utilized at all (Soffer, 219).


(Soffer, p. 218)

The Lebanese water and the Golan Heights

Despite the lack of development plans, South Lebanese water remained in all actors political and strategical considerations, especially because it contributed to the Jordan and the area around the Golan Heights. Israel needs (according to the Jerusalem Post; November 16, 1999) 1.6 billion cubic meters and has a total of 1.8-2 billion cubic meters of available water. Undoubtedly, the Golan Heights with approximately one mcm groundwater (Dr. Mazjoub) played and play an important role. As a result of the 1967 war Israel took the Golan Heights (and not Jerusalem, as Prof. Harik emphasizes) and wanted to ensure that no non-Israeli scheme for the diversion could be implemented (Amery & Wolf, p. 224). Still today, this area is a key negotiation point between Syria and Israel. Later on, the struggle would be even expanded to who dominates Lebanon completly.

The 1970s and the Civil War

The 1970s led to more degeneration in the South. The Palestinian Liberation Organization (PLO) established itself there in 1971 and with it Lebanese territory was watched cautiously by the Israelis. After drought-stricken years in 1973 and 1974 and before the ensuing Israeli-Palestinian hostility, the population from the South migrated northward, mostly to the capital. A region already underdeveloped faced more and greater restraints.
Then the Civil War broke out in 1975. Although the Civil War was mainly between reformist, left-wing Muslim factions and right-wing Christian forces, Syria and Israel from then on were sucked in even more. In the end, Syrian interests prevailed, but Israel invaded Lebanon twice in 1978 and 1982.

In 1978, Israel invaded Lebanon. The "Litani Operation" was meant to end the presence of approximately 5,000 guerillas and destroy their infra structure (Hiro, p. 127). Part of the plan was to establish a buffer zone to prevent more cross-border attacks. The South Lebanese Army (SLA) under Israeli control had the task of securing a two-to-six miles wide and 50-miles-long stripe. This zone also reached the Litani river, a fact that was to create rumors and tensions between the neighboring countries, as I will explain later. Israel tried to expand its territorial gains until the northern city of Zahle, near Beqaa, but it failed because of Syrian resistance.

In June 1982, Israel invaded Lebanon again after an (unsuccessful) attempt to assassinate the Israeli embassador in London by the Abu Nidal Organization. The Litani and Hasbani were still in reach for Israel, however, opinions on whether or not water was the broader incentive for the invasion in 1982 differ. Kolars and Naff argue on the one hand that to seize Lebanon´s southern waters was not the primary motive (p. 9). On the other hand, Dolatyar describes that "many view Israel´s retention of southern Lebanon as an extension of its peristent efforts o secure the Litani waters. Although the invasion was run under the pretext of security, Israel sought other natural supplies of water from the Litani." (Dolatyar)

Whatever the true background was, a number of factors kept Arab mistrust concerning Israel´s striving for water alive: Kolar's reports of hydrological data conducted in Beirut by Israel; the fact that Israel in South Lebanon withdrew to the Awali only and thus had to defend a larger area while it also had the opportunity to retreat until the Zahrani and control a smaller territory; or the introduction of water restrictions on Lebanese farmers in the South similar to the ones imposed on the Palestinians (p. 10).

The Litani controversy

Althought the Litani entirely flows within Lebanon and thus it is no "international" river, there has been a long-lasting and still ongoing controversy between Middle Eastern states, Lebanon and Israel in particular. Historical and geographical reasons let conflicts and dispute arise and created supposition and speculations.


(Soffer, p.214)

Chronologically, there were three proposals during the 20th century, that moved the Litani on an international stage. First of all, in 1919, the World Zionist Organization suggested the Litani mark the northern border of a new state of Israel. The World Zionist Organization claimed that it was the "natural northern border of Eretz Israel" (Soffer, p. 219) and they saw the potential in the amounts of water. Secondly, the Lowdermilk plan in 1944, as mentioned before, contained the Litani waters in an overall utilization plan for the Jordan and its tributaries. Thirdly, Blass, a member of the delegation accompanying U.S. envoy Eric Johnston in the early 1950s, had the idea of reallcoating the Jordan basin with the help of the Litani waters. Neither one of the proposals was realized.
Nonetheless, the Litani was of interest for all nearby countries: Lebanon, Syria and Israel, expected a greater water scarcity while the true potential of the Litani was not fully investigated. As described earlier, Israel had indeed gained access to the Litani through the security zone. Israel´s penetration into Lebanese territory in 1978 and 1982 was considered by some experts to be for water reasons only (according to Soffer, p. 221: Mideast Market, 1983; Naff and Matson, 1984: 75; Halawani, 1985; Amery, 1993; Schofield, 1993) The region became a hot spot with the South Lebanese Army (SLA) led by Israel and the then newly founded Hizbollah, a militant organization opposing the occupation.

The confused situation gave birth to conjecture and rumors. Israel´s claims for the Litani were long known and the occupation zone gave Israel access. Various publications, as Soffer lists, talk about Israeli actions:

At first, two Arab accusations said that Israel has a plan to divert 400 million m3 annuallly of the Litani water from the Khardala Dam (close to the Khardala Bridge, where the river once turned westward), which is planned to be built. This quantity is about 60 percent of the total Litani discharge. With this deed Israel is returning to execute its plans of 1919. (Halawani 1985: 52) Halawani added that in order to divert the Litani´s water, the Khardala Dam, which still does not exist, must be built, and a five-mile tunnel must be dug.(Soffer, p. 220)

The general opinion is that Israel diverted the Litani water to Hasbani by a tunnel, and through it 500 million m3 annually reach Israeli territory. In this way Israel hurts Lebanese farmers who used the water. (Musallam, 1986: 6)
(Soffer, p. 220)

Russian sources were of an equal opinion: on December 26, 1982, the Monday Morning wrote: „Israel has already begun diverting the waters of the Litani.“ (Soffer, 220)

The Mideast Market, a western publication, published the statement that:

Lebanon is afraid that Israel has already begun diverting the Litani and there are recurring, although unproven, rumors that Israel has already begun to transfer water to the Galilee settlements in an underground siphon.“ (Mideast Market, July 22, 1983: 19)
(Soffer, p. 220)

However, no matter what was (or is) rumored, there are various reasons that refute such accusations. Arnon Soffer discusses in five steps the most often heard arguments (p. 221f.):
1. Given the geographical settings, it would have been very expensive to build a dam and pumps in order to be able to transfer water from the Litani to the Marjayun Heights. Therefore, a dam would have been necessary that would have raised the water level several hundred feet.
2. In 1994, there were talks about a tapline bringing water to the Golan Heights. Again, it is questionable how the needed facilities could have been built secretly.
3. The UNIFIL troops in the South observed the region constantly since 1974. They probably would have seen larger constructions sites respectively could have reported on the removal of water.
4. Besides the population living in and around the gorge of the Litani, American spy satellites could have perceived any activity on a larger scale.
5. Soffer asks, whether the total amount of water that could be have been diverted would have justified the economic effort and whether Israel seriously would have wanted to come under international criticisim for such operations.

Merely one act, the trucking of water, really demonstrated how water was virtually carried across South Lebanon. But this may not be overvalued, for the quantity of water being transferred was small and an expansion of this method to remove greater quantities would have been economically prohibitive. As Deputy Commander Officer Reidy from the Irish battallion said in an interview on June 22, 2001, the trucking still happens occassionally. While formerly also soldiers of the SLA needed to provide themselves, today, villages and farms still use this more feasible way. The lack of infra structure, e.g. water pipes, forces them to do so.

Of course, the question whether or not and if so, to which extent Israel took water from the Litani, has not been and can´t be completly answered. Kolars states that Israel did take water out of Lebanon but „not in any significant amounts“ (page 13):

Despite seismic soundings and surveys, the weight of evidence indicates that Israel has not yet [at the time the book was published Israel was still occupying the South; the author] laid pipelines or dug tunnels for the diversion of large amounts of the Litani water; [...]. (Kolars, p. 13)

The act of extractation by Israel, however, can´t be turned down as trivial, he says.

Soffer does not explicitly talk about how much water has been taken, but he denounces the way experts and journalists have tried to transform the Litani into an international river and to implicate it into the Arab-Israeli conflict. The Litani is not an international river and the laws relating to international rivers do not apply to it. (p. 223)

The example of the Litani symolizes how confusing the situation in the South has been. Because of the Litani´s location and its "internationalization", because of geopolitical aspects, for example regional water plans that drew the Litani into a conflict of great scale and because of speculations and rumors, fuel as been constantly added to the flames of the conflict between Lebanon, Israel and Syria.

After the Civil War - the 1990s

When the Civil War ended in 1990, Israel remained in the South and defended its security zone. Needless to say that in South Lebanon the water infrastructure did not profit from the continuing tensions and the departing inhabitants: the Israeli occupation lasted until spring 2000, the Lebanese government did not conduct any research or implement development plans during that time; Hizbollah gained dominance in the South and still keeps on fighting the Israeli forces near Chebaa.
Water as a conflict issue has dropped into the background. Its importance is ranked behind the Arab-Israeli conflict in general, political disputes or territorial questions, not least because only a few people with less political influence are left in the South (see Appendix). The current situation shall now be discussed in the following chapter.

The Water Issue in South Lebanon Today


The Chebaa Farms

During my two month stay in summer 2001, I had the chance to take a look at the mountain ranges near the Chebaa farms in South Lebanon. The Chebaa farms appear in the news from time to time because of confrontations between Israel´s military (positioned on the mountains nearby) and Hizbollah. On July 1, 2001 it was time again: in retaliation for an Israeli attack on a Syrian radar station in the Bekaa valley the same day, Hizbollah answered with mortar fire and short-range missiles. Seven military positions on and around Mount Hermon were hit. The only difference this time was that I did not hear about it from the news - I was an eyewitness. I was at Fatima Gate at the Lebanese-Israeli border with the group of students I was traveling with, when the first detonation reached our ears. It sounded like a thud, remote bass drum, just like a bombshell. For the first time I heard and saw the evidence that the conflict in South Lebanon, the dispute I had read about in books and newspapers, came to life in front of me, in a distance of approximately four miles.

Compared to the greatest parts of South Lebanon, the Mount Hermon region near Chebaa is rich in water. Due to precipitation, rain and snow, the level of the groundwaters is high. Cilina Nasser, a reporter for the Cairo Times had the chance to talk to the General Manager of the Litani River Authority, Nasser Nasrallah (Cairo Times; April/May 2001). He estimates that there is a total of 200 mcm crossing the border from Lebanon to Israel - 113 mcm of these are from Hermon. The waters of this region contribute to the Hasbani, Wazzani and Sreid and supply the Jordan river as well. In an arid region like the South, the mountain ranges and valley indeed look like heaven.

Lebanese representatives like Nasrallah now criticize Israel for occupying the Chebaa region, which originally belonged to Lebanon: "Israel´s occupation [...] means that Lebanon is unable to utilize the ground and surface water from the area." Similarly, Lebanon has not been allowed to use the Hasbani waters. Cilina Nasser mentions a study conducted by Shmuel, Kantor, a former chief engineer and head of the planning department in the Israeli Mekorot Water Company. According to his figures, the Sea of Galilee annually receives about 150 mcm of water from the Hasbani. Further utilization on the Lebanese side would result in a lack of water on the Israeli side and put Israel under pressure. However, the Hasbani undoubtedly belongs to Lebanon as well and Nasrallah said that the losses of approximately US$2 billion were put on a list of compensations Lebanon wants to sue Israel for.

Lebanon, Syria, Hizbollah and Israel

How important then is water as a conflict issue in the South today? Is it of less significance now than in the past? Or is the whole conflict just about water but hidden under another cloak? As I discovered later, it alters permanently: the subject rises to the surface and sometimes even becomes top news in the media, then it disappears again from agendas and political or public debate. However, water has played and most likely will play a major role in politics, negotiations and military confrontations. The following paragraphs highlight how the waters of South Lebanon not only reach across the border but also have to do with every player and many other factors.


Lebanon

Lebanon is a water-rich country in the Arab world. Although it has not implemented major development and infra structure plans - especially in the South - it does not face the same water scarcity as Syria or Israel. Lebanon is far from what is going on in for example Damascus, where the main spring dried up in July 2001 and the capital of Syria is now left with no more than four hours of water every day. And Israel, according to Dr. Majzoub, has used up its groundwater sources completly. Israel drilled so deep and pumped water from such great depth that the springs will never replenish again. Israel now relies on surface water, water coming from outside the country and desalination of sea water only.

On the one hand, the Lebanese government is criticized often for its laxity in implementing infra structure projects in the liberated areas in the South. On June 5, 2001 the Middle East Reporter reports of an article in the conservative An Nahar. Hizbollah´s Deputy Secretary General Sheikh Naim Qassem then stated that „there is absolutely no excuse for the government and its institutions to neglect the reconstruction of those areas.“ But on the other hand, Mohamed Abdulrazzak, Chief of the Natural Resources in the UN ESCWA, questioned in a talk with me how the Lebanese government is supposed to support a scarcely inhabited South with less influence?

Undoubtedly, Lebanon has to assume responsibility in the South, also under the prospect of a UNIFIL troop reduction. In July 2001, 1.000 of the total 4.500 soldiers were already withdrawn, said UN spokesman Timor Goksel in An Nahar (Middle East Reporter; June 30, 2001). Kofi Annan in May recommended to cut the troops in half until summer 2002. He was also quoted by the The Daily Star that „[m]ore steps should be taken by the government to ensure the return of effective Lebanese authority throughout the South, including the deployment of its army“ (The Daily Star; July 24, 2001). Lebanon objected the decision by the UN to downgrade the troops and turn their role from peace-keepers to mere cease-fire monitors. An Nahar´s English Internet portal reported on August 1, 2001 that local media analysts announced in unison „that the Security Council has in effect rebuffed Lebanon´s claim of sovereignty of Shabaa farms and Hizbullah´s legitimate right to wrest the farms from Israeli occupation by guerilla warfare.“ The newspaper even lamented that the future outcomes are hard to predict and UNIFIL „is not going to remain a buffer force much longer.“

Lebanon, however, stands under political and economical pressure. It is in conflict with Israel, but surely can´t afford another war. Currently, the only way the Lebanese government can keep up pressure on Israel legally, is a proposal by Prime Minister Rafik Hariri. Reuters cited him saying that Lebanon was considering suing Israel for damages for „human and material losses that included tens of thousands of casualties, displaced people, infrastructural damage, the Qana massacre of 1996 and the 1968 Israeli air raid on beirut International Airport.“ The case was currently analyzed by law experts, he said. (Middle East Reporter; June 27 & July 3, 2001)

In addition, Israel still provably threats South Lebanon by violating its air space in the so-called „Sonic War“. In November 2000, naharnet.com wrote that as stated by UN spokesman Timor Goksel Israeli aircraft violated Lebanese airspace 123 times in one month. An agreement to end this provocativeness has not been found yet.

Lebanon´s relation to Syria is of course very different. With the „Treaty of Broterhood“ in 1991 Syria and Lebanon entered a close relationship. Syria is sometimes called the political mentor of Lebanon (Middle East Reporter; July 2, 2001) and Western military experts estimate that there are still at least 25.000 Syrian troops in Lebanon (Middle East Reporter; July 2, 2001). Given the water situation in Syria, it is probable that these bonds are necessary for Syria to ensure access to water sources in the future.

Israel´s Foreign Minister Shimon Peres commented on Lebanon´s relation between Syria and Lebanon, too. On Radio Israel and in several Arab newspapers (An Nahar, As Safir, Al Mustaqbal) he was quoted with: „in fact Lebanon does not exist. It is torn up between Syria and Iranian-allied Hizollah“ (Middle East Reporter; July 2, 2001).

Syria

As mentioned earlier already, Syria is in a more dramatic situation concerning water. The Middle East Reporter talked of deteriorating circumstances on June 26 and on July 23, when a spring, providing Damascus with water for thousands of years dried up. Since this will not improve futurewise and given the geographical settings, Syria is becoming even more vulnerable. It refuses any multi-lateral meetings where Israel takes part and plans to strike a deal with Turkey and share the waters of the Tigris and Euphrates (The Daily Star; July 27, 2001).

The Golan Heights with its water reservoirs, which in part belonged to Syria before 1967, is a key point in Syria´s future plans. Syria and Israel are negotiating but an agreement does not seem to be within reach. Here, Israel´s attitude towards Syria of course plays a role. Israel emphasizes it is convinced that Syria is responsible for Hizbollah attacks against its territory. In June, Israel was reported to have sent warnings to Syrian President Bashar Assad that after another Hizbollah attack any retaliation would go in the direction of the Syrian military (Middle East Reporter; June 14, 2001). As the incidents at the end of June and beginning of July prooved, Israel is willing to make the statements come true.

Syria, however, defines its position differently: the Al Baath daily, speaking for the ruling Baath party, said the Assad regime „does support both the Lebanese resistance and the Palestinian resistance. But that does not mean that Syria dictates to either of them“ and „Syria will never serve as security cop for Israel.“ (Middle East Reporter; July 4, 2001)

Prof. Harik remarks that the water issue explains a lot about the Syrian-Lebanese relation. With its political and military influence on the Lebanese government and Hizbollah, Syria tries to keep both parties „at each other´s throat“. Lebanon will probably not make any concessions to Israel concerning the Chebaa region and so will Hizbollah - but both don´t get along with each other. Thus, the Syrian run on two tracks: the government has to mend the diplomatic way and stay on it and the military resistance is given by Hizbollah, which runs without governmental interference from the Lebanese side.

Hizbollah

Hizbollah as a fundamental Shi´a militia is the dominating force in South Lebanon. Mostafa Haj-Ali, Deputy Head of Hizbollah´s Media Information Center, summarizes its program as follows: to fight Israel is the primary goal, to represent Hizbollah´s interests politically, to support and reconstruct weaker regions, as for example the South and Bekaa, and to keep up a dispute with the government. In An Nahar an unnamed senior military officer added another effort to the program: during the past several months Hizbollah allegedly recruited Israeli Arabs in Israel proper and tried to convince them to support Hizbollah (Middle East Reporter; June 26, 2001).

But in general, Hizbollah is not directly fighting for water as in the example of the Chebaa area mentioned above. Hizbollah´s Member of Parliament Abdullah Qasir in a Cairo Times article from April/May 2001 states that Hizbollah “does not take into consideration the richness of the land in water, soil, or any other economic reason when it comes to liberating the land.” First priority in their case is the fact that Israel still occupies “Lebanese land” and this is enough reason for them to fight.

Despite Hizbollah´s dominance in the South, in Lebanon in general it has lost credibility, says Gebran Tueni, the publisher and editorialist of An Nahar in an interview on July 9, 2001. He criticizes the influence Hizbollah has and the way it shapes the image of Lebanon outside its borders. He asks where in the world another force but the government can so much direct and control „foreign policy“? And in prospect of Hizbollah´s overall aim, to establish an Islamic state in Lebanon similar to the one in Iran, Tueni does not think Hizbollah can impose their attitude on the Lebanese people.

Israel

The dependency of Israel on water has been emphasized before. Nonetheless, it is vital to keep in mind the general situation: from the very beginning on Israel was longing for a secure water supply. The gap between actual supply and need respectively expectation has become wider and wider. Dr. Majzoub roughly explained this problem with the unadjusted expectancy of European or Russian Jews in an environment they were and are not used to. Furthermore, the Israeli government presses ahead with new settlements - 300 new homes are planned for the Golan Heights alone (Middle East Reporter, June 27, 2001). Consequently, no easing in the water question can be foreseen yet. Israel has to think about ways to maintain and even expand their water supply. It then appears unlikely that the Lebanese water will be of less interest for them futurewise.

In March 2001, this was highlighted again by the Wazzani incident near the Hasbani at the Lebanese-Israeli border. The Financial Times talked already about a looming `water war´ (March 16) when Lebanese villages began pumping water out of the Hasbani. Avigdor Lieberman, Israel´s minister for infra structure, accused Lebanon to take water needed for settlements near the border and threatened Lebanon with the prospect of military action. I later had the chance to see on the footage from the Associated Press Television News in Beirut that the pipe used by the Lebanese village has a 4-inch diameter. Timor Goksel knew about this, too, and dismissed Israel´s arguments: „Israel appears to be having a water crisis because people are worried they will not have enough water for their swimming pools“ (Financial Times). In addition, Goksel stated that Israel had been informed of the projects several weeks before (The Daily Star; July 27, 2001).

Besides, Israel is entangled in the conflict over South Lebanon´s water with Syria and Hizbollah. Hizbollah is considered a terrorist militia, which stands for a constant threat to the national security. In September 2001, tensions on the Lebanese-Israeli border have been as high as never before during Ariel Sharon´s legislative period. In means of retaliation in case of a Hizbollah attack, Israel feels constrained to strike at Syria. As stated by Israel, Hizbollah´s guerilla troops, after they hit Israel, hide in South Lebanese villages under the protection of civilians. To attack civilians contravenes Israel´s strategy, thus, since Syria is linked with Hizbollah by Israel, the Syrian military is attacked in retaliation. The vicious circle is closed.

Conclusion

It would be presumptuous and bold to state that one could predict an outcome, solution let alone conclusion of the water conflict in South Lebanon. Surely, in view of the „constantly changing caleidoscope“, an accord will be difficult to find. Here are two examples that perhaps demonstrate ways to overcome the persistent problems.

A study by the UN and Italy

In summer 2001 the United Nations and the Italian Embassy in Lebanon have started a project to gather more information and data on the hasbani and Wazzani river „in order to offset future water disputes arising between Lebanon and Israel“ (The Daily Star; July 27, 2001). The idea was developed after the March 2001 incidents, when again conflicts arose around the use of Wazzani water. Now, objective data shall be collected to end diverging assertions on how much water is really available. The Lebanese government blessesd the study and is eager to dissipate the notion that Lebanon is drawing more water than allocated by international law, reported The Daily Star.

Professor Tony Allan

Professor Tony Allan, professor of geography at the School of Oriental and African Studies in London, points out that the belief that water is unlimited is wrong. Water is scarce - to think it is unlimited is a misjudgement and „reinfoces economically and ecologically unsound allocative and management practices“ (Isaac & Shuval; p. 375). And in the case of water-richer Lebanon, political problems strongly influence investment and institutional development.

For the whole Middle East he sees another solution for the future: the idea of „virtual water“ - water embedded in food. He explains in The Daily Star that the water used in everyday life by drinking, washing or flushing the lavatory makes up a small part of the total amount of water only (for drinking: approx. one cubic meter annually; for domestic purposes: approx. 50-100 cubic meters per year). 90% of all water budgets are devoted to agriculture and finally embedded in foods. Prof. Allan gives an example: to produce flour, which seems perfectly dry, wheat needs to be grown. To produce a ton of wheat takes about 1.000 cubic meters of water. Consequently, a country that imports wheat saves water indirectly.

He also proposes a three-step plan in order to reduce anxiety about water:
1. Bring the issue into the open and secure supplies of virtual water through international food agreements.
2. Reallocate and manage the demand of water to the most profitable use.
3. Use water more efficiently by e.g. reducing waste, improving the infra structure and irrigation and so on.
Yet, Prof. Allan is aware about the political constraints in the Middle East. To meet water shortage „by importing vast and growing quantities of food - for ever - creates feelings of deep insecurity“ (The Daily Star; July 27, 2001). But reallocating water sources can be beneficial as well, as a project realized by his own college prooved.

It is to hope that Prof. Allan´s vision of „virtual water“ will have a perspective. Taking into consideration the past development of the conflict it would be too naive to predict a solution that can and will be found soon. Anyway, the example of the newly initiated study serves as a good signal and hopefully, the importance of water as a vital element and the fact that war cannot positively influence ecological givens creates cooperation and peace.

Bibliography


Books, Brochures

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United Nations Economic And Social Commission For Western Asia (2000). Conference on Energy Policy and its relation to the water sector in the Arab World. New York: United Nations, 2000

Amery, Hussein A.; Wolf, Aaron T.. Water in the Middle East. Austin: University of Texas Press, 2000

Dolatyar, Mostafa; Gray, Tim S.. Water Politics in the Middle East. New York: St. Martin’s Press Inc, 2000

Sabbagh, Aleef in: Isaac, J./Shuval, Hillel (Eds). Water and peace in the Middle East. Amsterdam: Elsevier, 1994

Dolatyar, Mostafa in: Watkins, Eric. The Middle Eastern Environment, John Adams Publishing Consultants, 1995

Kolars, John/ Naff, Thomas. The Waters of the Litani in Regional Context. Oxford: Centre for Lebanese Studies, 1993

Soffer, Arnon. Rivers of Fire - The Conflict over Water in the Middle East. Oxford: Rowman & Littlefield Publishers, Inc., 1999

Hiro, Dilip. The Middle East. Phoenix: Oryx Press, 1996


Newspapers, Magazines

Nasser, Cilina. „War reservoir“ in: Cairo Times; April/May 2001, Volume 5, Issue 8

The Middle East Reporter; editions in 2001:
June 5, June 14, June 26, June 27, June 30, July 2, July 3, July 4, July 9, July 23, July 27

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- Associated Press. „UNIFIL strength cut back again“ in: The Daily Star July 24, 2001
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- Whitaker, Brian. „Virtual water may be way to fight drought“ in: The Daily Star; July 28, 2001

Morris, Harvey & Smyth, Gareth. „Israel-Lebanon `water war´looms“ in: The Financial Times; March 16, 2001


Internet

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- „Security Council Rebuffs Lebanon, Downgrades UNIFIL“; August 1, 2001 (11:41 am)
- „UN Says Israel Violated Lebanese Airspace 123 Times in One Month“; November 9, 2000 (5:14 pm)


Interviews

During my stay in Lebanon I had the chance to interview the following experts:

Professor Judith Harik
Professor of Political Science at the American University of Beirut

Dr. Tarek Majzoub
Judge, Author and Electrical Engineer; specialized on water since 1988

Gebran Tueni
Publisher and Editorialist of An Nahar

Mohamed Abdulrazzak
Chief of the Natural Resources in the UN ESCWA

Mostafa Haq-Ali
Deputy Head of Hizbollah´s Media Information Center

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RICHIESTA PUBBLICAZIONE FOTO
by Stella Friday, Jul. 21, 2006 at 4:02 PM mail:

RICHIESTA PUBBLICAZI...
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MI è ARRIVATA QUESTA MAIL:VORREI CONDIVIDERLA CON VOI!

Caro Grillo, sono Nicola Migliorino professore all' Università di Exeter, invio alcune foto spedite da Hanady Salman, un giornalista di As-Safir (quotidiano di Beirut), con questo messaggio:

"Cari amici e colleghi,
dovete scusarmi per le foto che vi invio. Sono immagini di bambini uccisi da Israele nel Libano del sud. Sono completamente bruciati. Ho bisogno del vostro aiuto. Sono abbastanza certo che queste foto non saranno pubblicate in Occidente, sebbene siano Associated Press pictures.

Ho bisogno del vostro aiuto per pubblicarle se potete. A queste persone era stato chiesto di lasciare il loro villaggio, Ter Hafra, la mattina, entro due ore circa, altrimenti... Quelli che hanno potuto si sono recati alla base ONU più vicina che gli ha chiesto di andarsene. Io penso che dopo i massacri di Qana del 1996 quando i civili furono bombardati nel suo quartier generale, l'Onu non voglia essere responsabile per le loro vite.



Pochi minuti fa, Israele ha chiesto agli abitanti del villaggio di Al Bustan di evacuare le loro case. Ho paura che i massacri continueranno sino a quando le azioni di Israele non saranno sotto controllo. Per favore, aiutateci se potete".
Hanady Salman

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ANCORA FOTO
by stella Friday, Jul. 21, 2006 at 4:05 PM mail:

ANCORA FOTO...
civilian_victims_lebanon_2.jpgvpvofx.jpg, image/jpeg, 300x200

purtroppo posso inserire solo una foto per volta...

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Attenzione!
by Pan Friday, Jul. 21, 2006 at 5:05 PM mail:

Facciamo attenzione per favore. Le stesse foto sono già pubblicate qui, basta aprire i link che parlano di foto e guardare prima di postare una serie infinita di doppioni!

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I due militari israeliani fatti prigionieri nelle retrovie libanesi
by Voltairenet Friday, Jul. 21, 2006 at 6:16 PM mail:

[Libano] I due militari israeliani fatti prigionieri nelle retrovie libanesi
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1116199.php

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Mail per inviare proteste all'ambasciata israeliana in Italia
by Peacemind Saturday, Jul. 22, 2006 at 10:17 AM mail:

Una cosa che tutti possiamo fare (e invitare compagni, colleghi, amici e parenti a fare) è mandare una mail di protesta all'ambasciata israeliana in Italia.
Certo servirà a poco visto la sensibilità umana che caratterizza il governo israeliano, ma almeno servirà a fargli capire che, Stati Uniti a parte, i popoli di tutto il pianeta condannano la loro violenza, non meno becera e idiota di quella terrorista.

Ecco i recapiti, presi dal sito dell'Ambasciata:
Consolato: cons5@roma.mfa.gov.il

Ufficio Culturale: cultura@roma.mfa.gov.il

Ufficio Stampa - Portavoce: press-coor@roma.mfa.gov.il

Ufficio Affari Economici: econo-sec@roma.mfa.gov.il

Ministro Consigliere: minister-sec@roma.mfa.gov.il

Ufficio Affari Politici e Relazioni Esterne: info-coor@roma.mfa.gov.il

Segreteria dell'Ambasciatore: amb-sec@roma.mfa.gov.il

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Cosa pensano gli arabi di Haifa sotto i missili Hizbullah?
by aljazeera.net Saturday, Jul. 22, 2006 at 11:24 AM mail:

cosa pensano gli arabi di Haifa sotto i missili hezbollah...
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1118206.php
http://english.aljazeera.net/NR/exeres/B121A6B2-3EFF-40F9-B587-F5F39C4DF4B6.htm

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USA Israele e Saudi Arabia si spartiscono il Libano
by arabmonitor Saturday, Jul. 22, 2006 at 11:26 AM mail:

USA Israele e Saudi Arabia si spartiscono il Libano
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1118168.php
http://www.arabmonitor.info/news/dettaglio.php?idnews=14980?=it

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cartografia di merda
by ciuski Saturday, Jul. 22, 2006 at 2:33 PM mail:

cartografia di merda...
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Buongiorno,
visto che è tutta la mattina che mi incazzo su internet, decido di postare una bella sequenza ragionata di links DELL’IDIOZIA, nel tentativo di esplicitare ulteriormente un panorama peraltro già bello nitido di suo (nonché di socializzare un pò di bile mattutina).

Mi risparmio commentini link per link..ma diciamo che questa cartografia della merda parte da un generalissimo New american century (newamericancentury.org ) “associazione educativa basata su alcuni fondamentali principi: che la leadership americana è indispensabile sia per l’america che per il mondo; e che questa leadership richiede forza militare, forza diplomatica e adesione al principio morale”..? Al di la del codice deontologico, e della spietata semplicità della mappa con tutti gli scenari di “interesse”, questa associazione è composta , oltre che da giornalisti neo.con.sion, anche e soprattutto da gram parte dello staff politico militare dell’amministrazione bush.. (Per chi gia non lo conosca, andate a stanare i firmatari, nel paragrafo statement, mi pare).

Comunque..La passeggiata prosegue inanellando i principali siti della Lobby Israeliana americana, una serie di individui ed organizzazioni guidata, tra gli altri, da organizzazioni sioniste come il potente Comitato Israelo-Statunitense degli Affari Pubblici (AIPAC), la Lega Anti-Diffamazione (ADL), l’Istituto Ebraico per gli Affari di Sicurezza Nazionale (JINSA) etc..

Per finire col geniale (quanto agghiacciante) Uscfl (Comitato statunitense per la liberazione del Libano). Fondato nel 1997 da Ziad K. Abdelnour (prestigioso banchiere di origini libanesi), questo comitato ha lo scopo di “educare il popolo americano all'importanza morale e strategica del Libano, quale alleato degli USA in Medio Oriente, soprattutto nei confronti di Iran e Siria.”
Abdelnour, collaboratore del Middle East Forum (protesi dell’amministrazione neocon deputata alla definizione e promozione degli interessi americani in medio oriente), Nel 2000 ha pubblicato con questi il “Report Ending Syria's Occupation of Lebanon: The U.S. Role” (Porre fine all'occupazione siriana del Libano: il ruolo degli Stati Uniti) nel quale dopo un'illustrazione su come la politica statunitense sia stata troppo morbida nei confronti della Siria, nota blandamente come “Occorra prendere in considerazione un intervento armato... se dev'esserci un'azione decisiva, meglio che avvenga presto piuttosto che tardi”.

Avrà sfregato la lampada di aladino?

Buon veleno
Ciuski

http://www.meforum.org/

http://www.aipac.org/

http://www.jinsa.org/home/home.html

http://www.adl.org/default.htm

e, last but not least..

http://www.freelebanon.org/

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L'ottavo giorno: cronaca di una catastrofe
by Raida Hatoum Saturday, Jul. 22, 2006 at 5:41 PM mail:

L'ottavo giorno: cronaca di una cataftrofe
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1118627.php

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Lettera di una ebrea italiana che vive al confine col Libano
by Shalom Saturday, Jul. 22, 2006 at 6:43 PM mail:

Lettera di una ebrea italiana che vive al confine col Libano
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1118638.php

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LA VENDETTA DI SION
by Freebooter Sunday, Jul. 23, 2006 at 9:43 AM mail:

LA VENDETTA DI SION
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1118661.php

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Le sciocchezze di Sofri e Rampoldi
by Giulietto Chiesa Sunday, Jul. 23, 2006 at 9:45 AM mail:

http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=2264

Le sciocchezze di Sofri e Rampoldi

Quando il gioco si fa duro Repubblica non risparmia pagine. Di sciocchezze. Affidandole ai suoi sciocchezzatori di punta. Caratteristica principale dello sciocchezzatore – quando non si libri nel vasto cielo delle bugie - è quella di aggrapparsi al dettaglio per divagare nel grande mare delle analogie.

Specialista di queste virtù è il noto Garton Ash, quello che credette sinceramente a tutte le panzane di Rumsfeld e di Colin Powell prima della guerra irachena, ricamandovi sopra intere vagonate di sciocchezze, per poi riconoscere l'abbaglio, ma anche per accusare contestualmente Saddam Hussein, reo (oltre che novello Hitler) di averci tutti tratti in inganno per non aver dichiarato per tempo che non le aveva, le armi di distruzione di massa.

Ma questa volta, si presume, Garton Ash non ha ancora scritto, e dunque ci si affida agli sciocchezzatori nostrani, cui si è aggiunto occasionalmente anche l'inedito Michele Serra. Per altro Sofri e Rampoldi fecero parte attiva, ai tempi delle guerre precedenti, nell'additare Saddam Hussein, come l'Hitler di turno. E non risulta che alcuno di loro si sia levato anche solo a suggerire che, magari, quella fialetta memorabile sollevata dal Colin al Consiglio di Sicurezza dell'ONU fosse piena d'inchiostro, o d'altre sostanze coloranti innocue di quelle che servono per rendere attraenti gli shampoo o le caramelle.

Sofri esordisce volando come un bombardiere, contro Gino Strada, ricordandoci che l'intervento della NATO fu “autorizzato e ora implorato dall'ONU”. Si è dimenticato che appena nel 1999, per strana ma provvida coincidenza, le regole della NATO furono cambiate a Washington, senza che nemmeno i parlamenti degli alleati fossero informati. Quello italiano nemmeno ne discusse. E non si trattava di un cambiamento da poco. Vogliamo ricordarglielo: la NATO estendeva, con le nuove regole, il suo campo d'azione a tutto il pianeta e, al contempo, si autorizzava a svolgere funzioni preventive (cioè ad agire solidarmente non più solo in caso di attacco contro uno dei membri, ma a prescindere, in base a valutazioni di altro genere, sicurezza, prevenzione, peace keeping, peace enforcing etc ). Si è dimenticato, lo sciocchezzatore Sofri, che l'intervento in Afghanistan fu deciso dall'Amministrazione Bush prima che l'ONU lo autorizzasse, anzi, per la precisione, ben prima dell'11 settembre 2001. E si è dimenticato anche che l'offensiva si chiamava inizialmente (quale lapsus!) “ Infinite War ” e poi “ Enduring Freedom ”. La tardiva autorizzazione dell'ONU non ha mai riguardato la partecipazione della NATO a Enduring Freedom . Infatti la NATO, di cui non tutti i membri sono gonzi, si limitò a inviare un contingente che aveva, all'inizio, funzioni di polizia limitate alla regione di Kabul e non abilitato a partecipare ad azioni di guerra. Senza dimenticare che noi non viviamo nell'empireo dei buoni sentimenti e che le Nazioni Unite, in questi anni, sono state bistrattate e violentate dai membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, per cui le loro decisioni sono anch'esse soggette allo scrutinio di legittimità. E può accadere (perché è accaduto più di una volta) che l'ONU abbia preso decisioni che contrastano perfino con il suo statuto.

Stiamo assistendo, per esempio, all'aggressione militare su larga scala da parte di Israele contro il Libano sovrano. E l'ONU cosa fa? Fa il Ponzio Pilato, di fronte alla violazione del suo statuto. E' questa la giusta posizione, cui fare riferimento? Niente affatto, non appena si capisca che l'ONU è costretta a riflettere anch'essa i rapporti di forza. E se, in queste condizioni, pronuncia un verdetto, dobbiamo sapere che esso altro non è che l'effetto dei rapporti di forza, non la verità ultima e inappellabile.

Adriano Sofri non lo sa? Ma se non lo sa perché scrive di cose che non sa? E se lo sa perché mescola criteri etici astratti a considerazioni di realismo politico spicciolo, usando gli uni e le altre come meglio gli fa comodo, volta a volta, per esercizio polemico?

La prima sciocchezza di Sofri è dunque palese. Parla di cose che non conosce, per sentito dire. Come gli sciocchi, appunto.

E che dire del titolo che il giornale ha dato all'intera paginata di Sofri? “Cari pacifisti, sulla guerra vi sbagliate”. E su cosa dovrebbero i pacifisti essere nel giusto o nel torto, se non sulla guerra? E se si sbagliano sulla guerra e sulla pace, che è il loro pane quotidiano, cosa resta loro se non il suicidio? Ma lasciamo perdere perché ci sarebbe da morire dal ridere se dovessimo fare il fascio completo delle bugie e delle sciocchezze e di tutti i loro autori.

Proseguiamo nell'arduo percorso. Subito dopo la prima perla, Sofri salta il fosso e passa apertamente sul terreno della destra più sfegatata: come mai non manifestaste contro i taliban? Solita scemenza di quelli che non manifestano mai, della maggioranza silenziosa dei menefreghisti più incalliti, che pensano solo ai fatti loro. Ma anche un furbesco ammiccare all'accusa del tipo di quelle che piacciono tanto a “Betulla”: voi siete amici, complici dei terroristi. Siamo già alle soglie del maccartismo.

Domanda, a lui e a Rampoldi: avete mai manifestato contro i taliban? Per quanto riguarda me, e molti altri pacifisti, la risposta è sì. Quando scrivemmo, ben prima della guerra afgana, che i taliban erano stati organizzati dai servizi segreti pakistani, che a loro volta agivano in combutta con la Unocal e la Delta Oil, compagnie petrolifere rispettivamente americana e saudita, che progettavano di far passare oleodotti e gasdotti dal Turkmenistan al Golfo Persico, via Afghanistan.

Di che si occupavano allora Sofri e Rampoldi? Non ricordo di avere letto loro infuocati commenti contro i servizi segreti pakistani e americani. Ma aggiungo un'altra domanda ai due sciocchezzatori: avete mai manifestato contro i mujaheddin? Sì, contro gli eroi democratici come Gulbuddin Hekhmatiar che eroicamente combatterono, con le armi e i dollari americani, per cacciare l'invasore sovietico? Questi li ricordo bene: gl'inni alla “resistenza popolare” afgana “contro il comunismo”. Salvo che poi, quando i sovietici se ne andarono, l'oblio più totale cadde sull'Afghanistan e nessuno si accorse (e naturalmente manifestò nelle piazze) del fatto che i mujaheddin si stavano scannando tra di loro, che ammazzavano i loro compatrioti come le mosche, che Kabul venne rasa al suolo dai cannoni delle diverse fazioni, che le donne che portavano la gonna sopra le caviglie venivano fucilate in piazza, eccetera, eccetera. Adesso Sofri ci parla del regime talibano come di una “tirannide oscena”, e accusa Strada di preferire i taliban a Karzai. Falsa, ovviamente l'accusa. Ma bugiarda l'argomentazione, perché Sofri salta a piè pari i misfatti dei mujaheddin, mettendo tutto in un sacco buio. Quando invece dovrebbe essere chiaro che i taliban arrivarono al potere, nel 1996, dopo quattro anni di scempi, i cui autori non furono i taliban, creati dagli americani, ma i mujaheddin (tra cui Osama bin Laden) alleati degli americani. Dov'erano Sofri e Rampoldi in quel periodo? Di quali farfalle si occupavano? E sono a conoscenza del fatto che alcuni di quei massacratori (pre-taliban) sono adesso al governo con il democraticissimo Ahmid Karzai, ex dipendente della Unocal? Non parliamo del crociato Rampoldi, che si spinge ad accusare i pacifisti (Fini o Calderoli non saprebbero fare di meglio) di volere che i talibani si riprendano l'Afghanistan e che Al Qaeda “riassuma il controllo delle più grandi piantagioni di papavero da oppio del pianeta, ricavandone abbastanza per finanziare il terrorismo ovunque”. Untorello che non si accorge di scrivere quello che esattamente sta accadendo adesso, quando il governo Karzai sta in piedi fino a che farà comodo ai signori della guerra, controllori delle grandi piantagioni di papavero. E poiché dietro agli uni e all'altro sta l'ISI pakistano, possiamo essere certi che una parte grande di quei denari vada proprio a finanziare il terrorismo che gli Stati Uniti fingono di combattere. Ma, vien da chiedersi, questo Rampoldi, che pare non sapere come gira il mondo, ci fa o ci è? I pacifisti - per lo meno quelli che conosco io, ma forse Rampoldi ne frequenta altri - non hanno alcun bisogno di “volere a tutti i costi che la guerra americana si concluda con una sconfitta”. Non siamo noi a determinare l'esito della guerra americana, bastano gli americani stessi. Il nostro problema è che questi Stati Uniti, armati fino ai denti e determinati a vincere, rischiano di finire male loro stessi e, insieme, di far finire male tutti noi. Ecco la nostra preoccupazione.

Altra costante di tutti questi ragionamenti (si fa per dire), che accomunano Sofri e Rampoldi alla larga schiera di commentatori di destra e di centro, è l'accusa ai pacifisti di essere degli inguaribili moralisti, capaci soltanto di posizioni di principio, incapaci dunque di ogni realismo. Ma la cosa più curiosa è che questi fustigatori del moralismo sono poi i moralisti a oltranza, che leggono la politica mondiale come una successione di puri principi, dove s'invoca (di nuovo Sofri) l'uso di una “forza legittima e proporzionata e trasparente; il contrario della potenza tracotante e smisurata e opaca della guerra”. Come se non sapessero, ad esempio, chi ha armato l'UCK in Kosovo, preparando la guerra “umanitaria”; come non sapessero in che modo è stata preparata la guerra irachena; come non avessero mai sentito parlare dei dubbi, sempre più pesanti con il passare del tempo, su quell'11 settembre 2001 (per meglio dire: sulla versione ufficiale dell'evento tragico) che cambiò la storia del mondo e avviò la guerra infinita contro il cosiddetto terrorismo internazionale. Chi è il moralista ipocrita, qui? Chi ritiene, con ben fondati motivi, che ci troviamo nel bel mezzo, come scrive inorridito Sofri, di “una guerra globale asservita agli Stati Uniti”, oppure chi, anima bella, sembra ritenere che gli Stati Uniti stanno guidando il mondo verso la democrazia e la giustizia universale a colpi di cannone e di missile?

Ma Sofri, che predica realismo, pensa che viviamo nel mondo della “forza legittima e proporzionata e trasparente”. Proprio mentre è in corso, in Libano e in Palestina, sotto i nostri occhi, l'uso di una forza illegittima, sproporzionata, menzognera. Mentre i forti, che ammazzano i deboli che cercano di difendersi, vengono assolti per legittima difesa e, al massimo, si fa loro presente, con timidezza, che forse sarebbe utile che reagissero con meno violenza, ammazzando un po' meno civili innocenti, bambini, vecchi e donne.

Ci vuole davvero una bella faccia tosta per fare prediche ai pacifisti in una situazione come questa. Solo Magdi Allam potrebbe fare di peggio.

Nessuno o pochi, tra i pacifisti di mia conoscenza, dice o scrive che la Kabul di oggi è “peggio” di quella dei taliban. Ma è qui il trucco: nel proporre questo confronto. Siete voi che affermate che la Kabul di oggi “è meglio” di quella dei taliban. E qui vi sbagliate, o mentite, o, peggio ancora, vi arrogate il diritto di decidere prima e meglio degli afgani. Vi ricordo che un anno fa l'Afghanistan era dato per pacificato e le elezioni farsa che vi si tennero erano presentate come un grande passo avanti verso la democrazia. Oggi nemmeno voi riuscireste a fare un'affermazione del genere. Perché anche voi sapete che le cose stanno andando male, molto male, per gli occupanti. Dunque abbiate la prudenza di aspettare a formulare giudizi. Poi si vedrà qual'è l'Afghanistan “più fasullo”: quello di Gino Strada o quello di Guido Rampoldi. Potreste trovarvi presto nella condizione di Fassino, che esaltò la grande vittoria democratica delle elezioni irachene, con “oltre otto milioni e mezzo di votanti” (e ancora adesso c'è da chiedersi chi gli diede quella cifra). Con il solo, piccolo problema che ora l'Irak è in preda alla guerra civile e che, nel solo mese di giugno di quest'anno (cifre riferite da Le Figaro) si sono verificati oltre 1200 attacchi militari, mentre i media italiani, tra cui quello per cui voi scrivete, continuano a raccontarci solo la favole di Al Qaeda e dei suoi kamikaze.

Del governo e della sua sopravvivenza non voglio neppure parlare. Se non per ricordare a Sofri e a Rampoldi che il risultato elettorale dice una cosa inequivocabile: la vittoria contro Berlusconi è il frutto di una battaglia comune, alla quale hanno preso parte tutti, inclusi naturalmente i pacifisti. I numeri, invero risicati, dicono che ogni voto è stato utile anzi necessario. E, quindi, la responsabilità della tenuta del governo grava in misura eguale su tutte le sue componenti. Non c'è qualcuno “più responsabile” e qualcuno “meno responsabile” . Tanto meno la responsabilità può essere assegnata in modo inversamente proporzionale alla quantità di deputati, per cui coloro che sono in minoranza dentro la maggioranza dovrebbero cedere e accettare le valutazioni della maggioranza nella maggioranza. E chi ha mai stabilito questa regola?

E in base a quale criterio, imperante un sistema maggioritario demenziale che ha chiuso la bocca agli elettori, la minoranza pacifista (che, appunto stando ai recentissimi sondaggi d'opinione, è larga maggioranza nel paese), contraria al rifinanziamento della missione afgana, dovrebbe cedere, mentre gli altri, impegnati esclusivamente a garantirsi la benevola approvazione di Washington, non cercano neppure la strada di un compromesso?

Infine una piccola e banale considerazione. Il voto della destra, identico a quello del centro sinistra alla Camera dei Deputati, dice più e meglio di ogni altra considerazione che sul tema della guerra e della pace questo governo di centro sinistra ha mantenuto una continuità con quello di centro destra. So bene che, anche quando Berlusconi era al governo, e anche prima che vi arrivasse, spesso e volentieri, su queste questioni, i leader del centro sinistra adottarono una politica bipartisan, appoggiando, quando non promuovendo, opzioni belliche. Male allora, male adesso, quando la destra vota con il centro sinistra. Male per tutti, cari Sofri e Rampoldi. Male anche per voi, che siete così impegnati a giustificare le azioni del potere. Viene da chiedersi: ma pensate davvero che ve ne verrà gloria e merito?


di Giulietto Chiesa

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La condanna dei giuristi: "Israele colpevole di crimini di guerra"
by da "L'unità" Sunday, Jul. 23, 2006 at 11:12 AM mail:

La condanna dei giuristi:
«Israele colpevole di crimini di guerra»
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1118938.php

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Israeliani e libanesi si parlano via web
by Jean-Marc Manach Sunday, Jul. 23, 2006 at 12:02 PM mail:

Israeliani e libanesi si parlano via web
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1117607.php

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L'AGGRESSIONE AL LIBANO PASSA ATTRAVERSO CAMP DARBY: FERMIAMOLI!
by Com. smantellamento C. Darby Sunday, Jul. 23, 2006 at 12:26 PM mail:

L'AGGRESSIONE AL LIBANO PASSA ATTRAVERSO CAMP DARBY: FERMIAMOLI!
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1118958.php

...
"I fatti parlano chiaro: sia il governo libanese che quello palestinese sono oggi o in carcere o sotto il fuoco dei bombardieri con la stella di David. Alla faccia delle regole democratiche.

Leggiamo della conferenza sul Libano che si svolgera' mercoledi 26 luglio a Roma, sotto l'egida del governo Prodi.
A quella conferenza sara' presente Condoleeza Rice, segretaria di Stato USA che in queste ore sostiene Israele nei bombardamenti e nell'invasione del Libano, "...per il tempo necessario a risolvere il problema" , cioe' la resistenza libanese.
Per risolvere quel problema, dato che sul terreno si registra una capacita' militare insaspettata da parte dei guerriglieri libanesi, c'e' bisogno di armi piu' potenti, in grado di colpire i rifugi sotterranei di chi non puo' competere in una guerra convenzionale con uno degli eserciti piu' potenti del mondo.

Chi ha queste armi? L'esercito USA, naturalmente, che sta rifornendo in questi giorni quello israeliano.

Da dove partono le Guided Bomb Unit 28 (GBU28, maxi bomba a guida laser da 2,3 tonnellate) per giungere in Israele? Da camp Darby, naturalmente!

Perche' partono dal nostro territorio, da una base statunitense con depositi allocati direttamente in Israele?
Perche' il precedente governo Berlusconi ha firmato un accordo di cooperazione militare con Israele.
La legge n. 94 del 17 maggio 2005 istituzionalizza la cooperazione tra i ministeri della Difesa e le forze armate di Italia ed Israele, prevedendo anche " l'importazione, esportazione e transito di materiali militari".
Queste notizie sono riportate stamane in prima e terza pagina del quotidiano "Il Manifesto", a firma di Tommaso Di Francesco e Manlio Dinucci ."

...

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Libano, Usa: conflitto di interesse
by saigon Sunday, Jul. 23, 2006 at 12:38 PM mail:

Libano, Usa: conflitto di interesse
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1118911.php

...
"Tanti gli appelli per fermare il conflitto ed evitare spargimenti di sangue, tanti gli aiuti umanitari previsti. Gli Usa hanno l'interesse (economico) opposto, finanziarla con l'invio di armamenti. Con la stessa tattica fanno star buona l'Arabia Saudita."
...

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come al solito
by indymedia nazista Sunday, Jul. 23, 2006 at 3:26 PM mail:

"Israele aveva annunciato di voler colpire solo obiettivi militari il risultato è stata l'uccisione fino ad oggi di centinaia di civili."
Israele COLPIOSCE solo obiettivi militari, quelli montati da hezbollah negli appartamenti, sui tetti delle case, negli scantinati pieni di armi e munizioni e nelle moschee dove hanno immagazzinato centinaia di katiuscia.
A voi dei morti libanesi non ve ne frega un cazzo.
Vi dispiace solo che i morti israelaini non son di piu'.
Verotieri antisemita.

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ISRAELE STA FACENDO USO DI ARMI NON CONVENZIONALI
by infopal.it Sunday, Jul. 23, 2006 at 3:29 PM mail:

ISRAELE STA FACENDO USO DI ARMI NON CONVENZIONALI
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1119076.php

autorevole conferma:
http://www.globalresearch.ca/index.php?context=viewArticle&code=20060721&articleId=2788

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autorevole
by tuanalfabeta Sunday, Jul. 23, 2006 at 4:43 PM mail:

perché è scritto in inglese? altrimenti dimmi dove sta l'autorevolezza di questa fonte di cagoni.

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[Libano] Evidenze dell' uso di armi chimiche
by surfer Sunday, Jul. 23, 2006 at 8:35 PM mail:

[Libano] Evidenze dell' uso di armi chimiche
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1119314.php

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Gbu-28
by marco Sunday, Jul. 23, 2006 at 10:13 PM mail:

Come è noto, Mercoledì 26 a Roma si svolgerà la conferenza "di pace" voluta da Condoleeza Rice, il segretario di stato degli USA, fiera teorica della guerra preventiva.

Prodi e D'Alema sono tutti contenti, per il premio (l'osso) che l'amministrazione Bush ha voluto conferire all'Italia per i suoi sforzi per la pace.

Intanto, secondo il manifesto del 23 luglio 2006, "il 15 luglio Tel Aviv ha chiesto a Washington benzina per i jet, poi un carico di munizioni anti-bunker. La settimana scorsa, in pieno conflitto, le bombe Gbu-28 sono partite. Della spedizione si occupa la base <<italiana>> di Camp Derby".

E allora mi chiedo: non è che la Rice ci viene a ringraziare per il gentile uso del territorio italiano al fine di recapitare in Israele 100 superbombe prodotte dalla Lockeed? Certo è un buon servigio e un modo assai originale di favorire la pace in quell'area.
Questa ipotesi è avvalorata anche dal contenuto della legge 17 maggio 2005, n.94, laddove prevede <<l'importazione, esportazione e transito di materiali militari>>.

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Crimini Kosher
by el Mundo Monday, Jul. 24, 2006 at 1:13 AM mail:

Crimini Kosher
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1119346.php

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Possibili scenari
by WEBSTER G. TARPLEY Monday, Jul. 24, 2006 at 1:19 AM mail:

Possibili scenari
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1119378.php

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Se ci sono 10 terroristi e Israele ne uccide 5, quanti terroristi resteranno?
by Daniele Luttazi Monday, Jul. 24, 2006 at 1:24 AM mail:

Se ci sono 10 terroristi e Israele ne uccide 5, quanti terroristi resteranno?
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1119381.php

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sei grande
by ciao luttazzi Monday, Jul. 24, 2006 at 1:40 AM mail:

grande daniele luttazzi. (con 2 z)
:-)
x

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Via il Magen David dalla bandiera sionista!!!
by zohar (UN EBREO) Monday, Jul. 24, 2006 at 5:35 AM mail:

Via il Magen David dalla bandiera sionista!!!
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1119392.php

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Ecco uno dei tanti perchè
by occidentali più del solito Monday, Jul. 24, 2006 at 5:37 AM mail:

Ecco uno dei tanti perchè
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1119400.php

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Aggiornamenti dal Libano
by Pan - da Salah Salah Monday, Jul. 24, 2006 at 12:46 PM mail:

Aggiornamenti dal Libano
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1119538.php

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foto e appello- stragi in libano
by deposito dei segni Monday, Jul. 24, 2006 at 12:51 PM mail:

foto e appello- stragi in libano
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1119601.php

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Aggiornamenti dal Libano e Palestina
by Pan da Salah Salah 24/07/2006 Tuesday, Jul. 25, 2006 at 2:27 PM mail: ajialctr@yahoo.com

24/07/2006

LEBANON:

Dopo l'occupaizone israeliana di Maroun Al Rass, le forze militari stanno tentando di entrare attraverso Bentjbail, un altro punto strategico nel sud. Ma è molto difficile per loro, hanno perso: 1 elicottero che portava soldati, 6 di loro sono stati uccisi.
. 6 carri armati Markava sono stati danneggiati, i soldati al loro interno feriti o uccisi.
. 50 missili della resistenza libanese hanno colpito città e colonie in Israele causando 4 morti e 23 feriti.
D'altra parte, Israele con i suoi aerei da guerra e carri armati continua a bombardare le città del sud del Libano, soprattutto Tiro e Nabatey. Un alta percentuale id case in queste città e nei villaggi intorni sono state distrutte da 40 incursioni di aerei da guerra, la scorsa notte, 3 morti e 8 feriti.

Si stima che il 30% degli abitanti sia ancora nel sud, stanno soffrendo molto, hanno bisogno di pannolini, medicine, cibo, ogni cosa. Gli israeliani sparano su ogni auto che si muove sulle strade del sud, compresa la croce rossa, nonostante ci siano molti feriti da soccorrere, oltre a molti morti ancora sotto le macerie delle loro case.
- per la prima volta 6 missili hanno colpito le case dentro il campo profughi palestinese Rachiddia e hanno causato 2 morti e 6 feriti.
Il ministro degli esteri USA e venuto inaspettatamente in Libano, per un incontro con il primo ministro Sanyora durato 2 ore, e un paio di incontri uno dei quali con alcuni rappresentanti di quello che è chiamato 14 March (Walid Jonblat, Samir Jaja e Botrs Harb). Nulla è trapelato circa gli sviluppi degli incontri.

Io penso che la Rice cercasse di conoscere la posizione libanese rispetto alle condizioni di Israele e che se le stesse venissero accettate forse avrebbe chiesto ad Israele di interrompere la guerra e negoziare degli accordi. In caso contrario chiederà ad Israele di continuare l'invasione.
In ogni caso le attività politiche aumenteranno da adesso, ma non mi aspetto che la guerra finisca presto. Nonostante le conferenze internazionali con gli USA promosse con l'aiuto dell'Italia, dubito che porteranno ad un risultato.

PALESTINA:

- le forze israeliane continuano ad attaccare il nord della striscia di Gaza. Hanno bombardato diverse case in Beit Hanoun e Beit Lahia causando 5 morti e 3 feriti.
3 dei leaders palestinesi detenuti sono stati separati uno dall'altro e gli israeliani li hanno messi in celle singole (Abdel Rahim Mallouh vice segretario generale del PFLP e membro del comitato esecutivo del PLO - Marwan Bargouthi, il famoso leader di Al Fatah e membro del consiglio legislativo PNA).
Le brigate dei martiri di Al Aqsa hanno lanciato 2 missili verso una colonia israeliana, non ci sono notizie sui danni.

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VIDEO CNN sull'uso del fosforo bianco in Libano
by Pan Tuesday, Jul. 25, 2006 at 2:49 PM mail:

http://www.rawstory.com/news/2006/VIDEO__Lebanese_Doctor_Says_Phosphorus_0724.html

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Proiettili a frammentazione israeliani colpiscono civili libanesi
by Human Rights Watch Tuesday, Jul. 25, 2006 at 4:03 PM mail:

Proiettili a frammentazione israeliani colpiscono civili libanesi
http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1120534.php

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Associazione nazionalista a delinquere e censura mediatica - agenzia Reseau Voltaire
by mirko Wednesday, Jul. 26, 2006 at 2:01 PM mail:

RICHIESTA DEL CAPO DELLA CENSURA MILITARE DI ISRAELE, IL COLONNELLO SIMA
VAKNIN-GIL, LA STAMPA OCCIDENTALE HA ACCETTATO DI FAR CIRCOLARE UNA VERSIONE
MONCA DEGLI AVVENIMENTI VERIFICATISI NEGLI ULTINMI GIORNI NEL MEDIO ORIENTE

> Ecco i fatti : Hizbollah esige da lunghi anni la liberazione dei
> prigionieri detenuti in Israele, come p.e. Samir el Kantar, detenuto sin
> dal 1978, Nassim Nisr e Yahia Skaff, detenuto dal 1982. In numerose
> occasioni Hizbolla ha dichiarato che avrebbe cercato a sua volta di fare
> prigionieri dei soldati israeliani-qualora questi si fossero introdotti in
> Libano, per utilizzarli come moneta di scambio.
>
> Deliberatamente, l’esercito israeliano ha inviato un commando ad Aitaal
> Chaab, nelle retrovie libanesi. L’Hizbollah lo ha attaccato ed è riuscito
> a catturare due prigionieri. A questo punto Israele ha finto di essere
> stata attaccata ed ha iniziato a bombardare il Libano.----
>
> Hizbollah, che, dopo la ritirata dal Libano dei siriani, si stava già da
> tempo preparando a respingere un’imminente aggressione israeliana, ha
> sparato diversi missili di media gitatata su obiettivi israeliani. ----
>
> Le agenzie di stampa ed i giornalisti occidentali, accettando l’invito
> della censura israeliana, hanno rinunciato ad informare in modio veritiero
> la loro opinione pubblica. Essi non hanno mentito, si sono soltanto
> astenuti dal rivelare il luogo in cui i soldati israeliani sono stati
> fatti prigionieri.
>
> Seguendo la stessa logica, molti nostri colleghi nascondo il fatto che
> obiettivo degli attacchi di Hizbollah ed Hamas zbollah sono dei centri
> militari israeliani, mentre invece ogni cittadino occidentale viene
> sltanto informato sui cosiddetti « danni collaterali » subiti dai civili.
> Queste menzogne e queste omissioni alimentano la credenza secondo cui gli
> arabi sarebbero crudeli, o quanto meno incapaci di colpire gli obviettivi
> militari.
>
> Agenzia di stampa « Reseau Voltaire

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armi chimiche report
by mirko Wednesday, Jul. 26, 2006 at 2:17 PM mail:

articoli che ipotizzano/confermano l'uso di armi chimiche da parte di
israele in libano
angelica

girato da Scienzaepace:

Car* Scienziat*,
si stanno accumulando testimonianze ed evidenze sull'uso da parte di israele
di armi chimiche in Libano e nella striscia di Gaza. Da piu` parti viene la
richesta di aiutare a fare luce su questi episodi, mettendo insieme le
competenze disponibili. Vi inoltro una serie di mails giunte tamite il forum
di osservazione sulle armi biologiche.

Non ho parole per descrivere la mia indignazione e la mia solidarieta` alle
vittime
un abbraccio
Monica


>
> Dear all,
>
> You may have noticed in the postings that there is a growing number of
> claims from Arab sources that Israel may be using poisonous chemical
> substances in Gaza and the Lebanon. Some of those sources may be
> questionable (such as the Op-ed in Uruk news). Other blogs and information
> sources are more careful in their assessments, but nonetheless raise
> questions about the type of weaponry that is being used (e.g., see
> http://www.globalresearch.ca/index.php?context=viewArticle&code=20060721&articleId=2787 -
> - WARNING: Pictures may be disturbing!)
> So far, the issue of poisonous substances does not seem to have been
> picked up in the mainstream European or US press. Except for De Standaard
> newsflash on the press conference by a Belgo-Lebanese doctor in Brussels,
> only the Iranian News Agency appears to have picked up the story.
>
> We had informed discussion on this BCW discussion forum on the white
> phosphorous allegations in Fallujah. Have members of this forum come
> across more substantive information?
>
> There is at least one claim of a picture of an Israeli chemical munition,
> published at <http://waynemadsenreport.com/IDFChem.jpg>. Is anybody able
> to identify the weapon and describe its purpose? (The full report is at
> <http://www.globalresearch.ca/index.php?context=viewArticle&code=20060721&articleId=2788>)




Belgian doctors accuse Israel of using chemical weapons in Lebanon
Brussels, July 20, IRNA
http://www.irna.ir/en/news/view/menu-239/0607202926164827.htm

Belgium-Lebanon
Eight bodies of victims killed by the use of chemical weapons have been
found in Lebanon, a group of Belgian doctors of Lebanese-origin told a press
conference in Brussels Thursday.

Professor Bachir Cham, a Belgian surgeon of Lebanese origin, addressed the
press conference via mobile phone direct from Beirut.

He said all the eight bodies bought to the hospital in Sidon turned black
but bore no burn marks and chemical substances were found on their bodies.

Cham said the chemical bombs were dropped by Israeli planes.

Dr. Mohammad Farran, an heart specialist, said they had sent letters to the
United Nations and the European Union drawing their attention to the use of
chemical weapons by Israel in Lebanon.

Michel Aoun, former Lebanese prime minister and current head of the 'Free
Patriotic Movement' also spoke directly from Lebanon by mobile phone.

He said 650 people have been killed till now and over 1,000 injured by the
Zionist aggression in Lebanon.

Aoun, a Christian Maronite, said a church was also attacked and damaged by
Israel.

He said the crisis will not be resolved even if Hizbollah released the two
Zionist soldiers and called for a comprehensive settlement of the Middle
East problem.

Professor Rudolf Al Kareh of the Belgo-Lebanese society urged the
international community to put pressure on Israel for an immediate
ceasefire.

He showed a picture displaying Israeli children writing 'gift from Israel'
on artillery shells which were fired on Lebanon.

"This is their gift to our children," said al-Kareh.

Jean Abboud, a senior priest representing Tripoli and North Lebanon, said he
was ready to go to Israel to mediate a ceasefire and exchange of prisoners
between Hizbollah and the Zionist state, but he added that the time was not
ripe as yet.

Meanwhile, for the fourth consecutive day Thursday, Arab, Lebanese and
Belgian peace activists held a gathering in front of the EU headquarters in
Brussels to against the Israeli aggression in Lebanon.

'Israel today is committing a deliberate crime against Lebanon' and 'Stop
Israeli terrorism', read placards carried by the demonstrators.

-----------------------------------------
On: 23.07.06 10:24

Palestinian injuries suggest Israel is using chemical weapons in Gaza
Report, Ma'an, 11 July 2006

http://electronicintifada.net/v2/article4958.shtml

Palestinians carry the body of Khaled Abdel Kareem, one and a half years,
during his funeral in the southern Gaza Strip town of Rafah July 11, 2006.
Khaled was badly wounded in an Israeli air strike three weeks ago and was
sent to Israel for treatment where he died of his wounds (MaanImages/Hatem
Omar)

The Palestinian ministry of health revealed on Monday that the Israeli army
has used a new type of explosive in its offensive on the Gaza Strip. These
explosives contain toxics and radioactive materials which burn and tear the
victim's body from the inside and leave long term deformations.

The ministry called upon the international community and the humanitarian
organizations to send an international medical community to examine the
victims and confirm the truth about these banned weapons that Israel appears
to be using.

The ministry showed that most of the injuries which the hospitals receive
result from huge explosions which cause burning and severing of limbs,
including the inner parts of the body. This causes long term deformations.

It is added that doctors in Gaza have been forced to amputate limbs of at
least 12 injured Palestinians as a result of injuries sustained in the
current Israeli offensive on the Strip.

This report was originally published by Ma'an News Agency 10 July 2006
---------------------------------------

Egyptian legal committee warns of Israeli use of chemical weapons against
Palestinians in Gaza

http://www.imemc.org/index.php?option=com_content&task=view&id=20254&Itemid=1
IMEMC & Agencies - Sunday, 23 July 2006, 02:40

An Egyptian legal committee has warned of the serious consequences of the
Israeli use of chemical weapons against the Palestinian people in the Gaza
Strip for more than a week now, and have called for an international
investigation of the claim.

The committee for citizens' rights in northern Sinai, adjacent to the Gaza
Strip, charged that the Israeli warplanes have been releasing chemical
materials against the Palestinian populace in the Strip for the past week.

It said that the chemical agents cause extraordinary burns that could turn
into cancer and added that they could also cause miscarriages and death of
patients especially those suffering chest diseases.

The committee said its members saw the warplanes releasing those chemicals
from the Egyptian-Palestinian borders.

Doctors treating Palestinians in the Gaza Strip have called for an
international investigation of the types of weapons being used by Israel, as
many of the patients have burns that are indicative of possible chemical
weapon use by Israel. The organs, particularly the kidney and spleen, of
the victims continue to burn even after the person has been declared
clinically dead, according to doctors in hospitals throughout the Gaza
Strip.
-----------------------------------------------

On: 23.07.06 10:26

Israelis Adopt Poison Gas “Fashion”
Kurt Nimmo

July 20, 2006

"It is absurd to consider morality on [using poison gas] when everybody used
it in the last war without a word of complaint from the moralists or the
Church. On the other hand, in the last war bombing of open cities was
regarded as forbidden. Now everybody does it as a matter of course. It is
simply a question of fashion changing as she does between long and short
skirts for women," wrote Winston Churchill during the Second World War, long
after the Geneva Protocol had outlawed the use of poison gas. The Brits used
mustard gas against Bolsheviks in 1919 and Kurdish rebels in Iraq. As to the
latter, Churchill wrote: "I do not understand this squeamishness about the
use of gas…. I am strongly in favor of using poisoned gas against
uncivilized tribes" (see W
inston Churchill’s Secret Poison Gas Memo).

If Wayne Madsen’s sources are correct, the Israelis are now using poison gas
against the "uncivilized tribes" of Lebanon. "According to a former U.S.
weapons expert who served in Iraq, the artillery shell in a photo taken in
Lebanon (see photo here) is a chemical weapon delivery device. It is being
handled by an Israeli Defense Force soldier and Hebrew lettering can be
clearly seen on the armored vehicle. Another chemical weapons shell of the
same type can be seen lying on the ground to the right. It is not known what
type of chemical is in the chemical canister, however, gas dropped by the
Israelis in villages in southern Lebanon has resulted in severe vomiting
among the civilian population" (see as well this schematic). "Media
commentators have scoffed t
hat Israel, with its relatively unique history, would ever use chemical
weapons or poison gas in any war. It is precisely because of that perception
that they are using such weapons. The deniability factor prevents the medi!
a from taking seriously the credible reports of banned weapons being used
by the Israelis."

Of course, the stenographers laboring diligently for the corporate media
would not dare to mention Israel’s well-documented history of biological and
chemical terrorism against innocent and unwitting Arab non-combatants.

In 1948, as the Zionists ethnically cleansed Palestine, the Acre aqueduct
was targeted. "The Zionists injected typhoid in the aqueduct at some
intermediate point which passes through Zionist settlements," writes Salman
Abu-Sitta, president of Palestine Land Society in London. According to
Abu-Sitta, a report issued by the Lebanese Red Cross

stated that there are at least 70 known civilian casualties, others may
not be reported. It was determined that the infection is "water borne", not
due to crowded or unhygienic conditions as claimed by the Israelis. It was
decided that a substitute water supply should now come from artesian wells
or from the agricultural station, just north of Acre (see map), not from the
aqueduct. Water chlorine solution was applied, inoculation of civil
population started, movement of civil population was controlled (lest
refugees heading north towards Lebanon will carry the typhoid epidemic with
them, as intended by the Zionists)….

The city of Acre, now burdened by the epidemic, fell easy prey to the
Zionists. They intensified their bombardment. Trucks carrying loudspeakers
proclaimed, "Surrender or commit suicide. We will destroy you to the last
man." That was not a figure of speech. Palumbo, in The Palestinian
Catastrophe, notes the "typical" case of Mohamed Fayez Soufi. Soufi with
friends went to get food from their homes in a new Acre suburb. They were
caught by Zionist soldiers and forced at gun point to drink cyanide. Soufi
faked swallowing the poison. The others were not so lucky, they died in half
an hour.

In addition, the Zionist state attempted to poison a water system in Gaza.
The commander of the Egyptian Forces in Palestine communicated the following
to General Headquarters in Cairo:

15.20 hrs, 24 May [1948] Our Intelligence forces captured two Jews,
David Horeen and David Mizrahi, loitering around army positions. They were
interrogated and confessed they had been sent by Officer Moshe to poison the
army [and the peoples’] water supply. They carried with them water bottles
divided in the middle. The top part has potable water and the bottom part
has a liquid contaminated with typhoid and dysentery, equipped with a rear
opening from which the liquid can be released. They confessed they were
members of a 20-strong team sent from Rehovot for the same purpose. Both
have written their confession in Hebrew and signed it. We have taken the
necessary medical precautions.

Salman Abu-Sitta also suspects two cholera outbreaks, one in Egypt and a
second in Syria, claiming the lives of over 10,000 people, were caused by
the Israelis, although the evidence is less convincing.

In a report entitled Bioterrorism and Biocrimes: The Illicit Use of
Biological Agents since 1900, Dr. W. Seth Carus of the Center for
Counterproliferation Research, National Defense University, stated under a
subtitle, Case 1947-01: "Zionist" Terrorists 1947-1948, "Jews plan to use
this inhuman weapon against the Arabs in the Middle East in their war of
extermination." Carus also documents the comments of David Horeen’s sister,
Rachel Katzman: "I met one of [my brother’s] commanders in a lecture in
Jerusalem. I asked him whether my brother had really attempted to poison
wells. 'These were the weapons we had’, he said, 'and that’s that.’"

Israel has plenty of other weapons, gratis the United States and its own
burgeoning weapons program, but it appears it prefers to augment its arsenal
with chemical weapons. "The Palestinian ministry of health revealed on [July
11, 2006] that the Israeli army has used a new type of explosive in its
offensive on the Gaza Strip. These explosives contain toxics and radioactive
materials which burn and tear the victim’s body from the inside and leave
long term deformations…. The ministry showed that most of the injuries which
the hospitals receive result from huge explosions which cause burning and
severing of limbs, including the inner parts of the body. This causes long
term deformations…. It is added that doctors in Gaza have been forced to
amputate limb
s of at least 12 injured Palestinians as a result of injuries sustained in
the current Israeli offensive on the Strip," reports Electronic Intifada.

In an earlier instance, the IOF apparently used an "unidentified gas" in the
Khan Younis refugee camp. "Medical sources at Nasir Hospital in Khan Yunis
have announced that more than 40 Palestinians suffered a strange case of
hysteria and nervous breakdown because they inhaled a toxic gas fired for
the first time by the occupation army during the bombing of Palestinian
areas," the Voice of Palestine in Ramallah reported (see the script for the
documentary film, Gaza Strip, a PDF document). "Specialists believe that
this is an internationally banned nerve gas. Dr Muhammad Abdallah Abd-al-Mun’im,
official in charge of medical teams who treated the injured, said that the
gas bombs fired last night on the western camp of Khan Yunis gave off heavy
yellowish and
highly-concentrated smoke. Those who inhaled it, he said, suffered a nervous
breakdown and vomited blood. Abd-al-Mun’im said this gas is not the same
kind that was fired by the occupation forces previously and that it is th!
e first time that the doctors have seen this."

Indeed, the corporate media, faithfully pro-Israel, may "scoff" at the
allegation Israel is now using chemical weapons in Lebanon. However during
the 1982 invasion the Soviet Union accused Israel of using "barbarous"
weapons, including chemical weapons (see this timeline posted on the
Vermonters for a Just Peace in Palestine/Israel website).

When it comes to using biological and chemical weapons, Israel is a junior
partner to the United States, most recently accused of using chemical
weapons in Fallujah, Iraq. According to Dr. Khalid ash Shaykhli, an Iraqi
health ministry official, "the US military had used internationally banned
chemical weapons, including nerve gas," according to the Christian Science
Monitor.

Of course, the corporate media scoffed at this allegation, too.

Chalk it up to the deniability factor.

:: Article nr. 24842 sent on 21-jul-2006 12:46 ECT

:: The address of this page is : http://www.uruknet.info?p=24842

:: The incoming address of this article is :
kurtnimmo.com/?p=471

:: The views expressed in this article are the sole responsibility of the
author and do not necessarily reflect those of Uruknet .

Links in text:
Israeli chemical aweapon picture: http://waynemadsenreport.com/IDFChem.jpg
CW shell: http://waynemadsenreport.com/cwshell.gif

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From Rania - Lebanon
by Pan Thursday, Jul. 27, 2006 at 4:35 PM mail:

From: "Rania ___"

Dear friends,

Thank you all for your letters of concern. Yes, I am in Lebanon, and,
yes, I am safe, as safe as one can be when one's country is under
attack.

I appeal to you all: we need your voices of outrage to be heard.

Since Wednesday, we have been under vicious, unjustified attack, and
the attacks have been intensifying.

Vicious. Perhaps you have not heard the news because the western news
has not been reporting it. Perhaps you have seen the pictures because
the western news is not printing the pictures (the media has access to
the pictures, but is choosing not to print them). See:
http://www.angryarab.blogspot.com for some pictures. As for the attacks, the
level of infrastructural damage exceeds that of the 1982 Israeli
invasion:

* Every airport has been attacked and rendered unfit for travel.
The main airport (our only commerical airport) has been attacked
several times over several days. The smaller military airports, none
of which were in use for years, have also been attacked and rendered
useless.
* Every port from the south to the north has been attacked by the
Israelis. For the first time, the port of Jounieh was bombed. (Which
opens up the rather narrow question: how can the Americans, French,
British, and Italians -- all of whom have called for the evacuation of
their citizens -- evacuate their citizens?)
* Several major gas stations and electrical stations have been
destroyed. There is a rumor that every major gas station in the
country is under threat.
* The major bridges in the country have been destroyed. We are
all hesitant to cross over any bridge for the fear that it could be
the next target.
* The main arteries of the country have been destroyed -- from the
south to the north. What does this mean? This means that travel
between main cities *throughout Lebanon* is physically impossible.
One cannot leave the country to Syria -- nor, and more importantly,
can one move safely from one area to another, from one city to
another, and, in the South, from one part of the village to another
part of the village. There is only one main route that is still open
(the highway from nothern Beirut to Tripoli), and since last night,
Israel has been threatening to bomb the tunnel in Chekka, thus making
it impossible to go - on the main road - from Jbeil/Byblos to the
northern areas, and vice versa. (some basic geography of Lebanon,
from the central Lebanon to the north, the main cities are: Beirut,
Jounieh, Jbeil/Byblos, Batroun, Chekka, Tripoli. This besieging of
villages is especially vicious in the South. The Israeli army has been
calling upon villages in the South to evacuate yet they have destroyed
the roads on which they can evacuate - so the message is clear: leave
your homes and we will kill you, stay in your homes and we will kill
you. They have done both.
* What does all this mean?
o Israel is attempting to scare the Lebanese into submission
by forcing us to remain in the country and not "escape." This is
terorism - in its purest form.
o Israel is attempting to besiege every major community in
the country, to isolate us so that eventually we will "surrender" when
there is a lack of food and medicine and other basic necessities.
Already, numerous villages and the major city of Sour/Tyre have spoken
about the lack of basic goods.

Vicious. Yes. The Israeli acts of aggression have not been limited to
infrastructure but have *deliberately* targeted civilians.
Deliberately. Homes in the South have been deliberately targeted and
attacked. How can we prove intent? Several ways. First: In open
fields, the bombs have hit the homes and not the fields surrounding
the homes. We have seen this kind of precision attacks during the 1996
Qana massacre, when the Israeli Offensive Forces bombed the areas in
the UN compound in which the civilians were hiding and did not bomb
the very close areas in which the UN staff were housed nor the trees
that surrounded the compounds. Entire families, entire families, have
been killed thus far in the South. In separate attacks, four families
-- father, mother, and their children -- have been massacred. Their
bodies torn apart. Their faces burned.

This is the Independent (UK)'s reporting on the first of the attacks:
Israeli jets "came first to the little village of Dweir near Nabatiya
in southern Lebanon where an Israeli plane dropped a bomb on to the
home of a Shia Muslim cleric. He was killed. So was his wife. So were
eight of his children. One was decapitated. All they could find of a
baby was its head and torso which a young villager brandished in fury
in front of the cameras. Then the planes visited another home in Dweir
and disposed of a family of seven."

In a fifth attack, the Israeli terrorist forces bombed a building
that was housing four families. No one survived. In another attack,
a family -- after being told by the Israelis (through flyers that are
dropped from their fighter planes) to evacuate -- went to the UN
building for refuge. The UN threw them out. As they were leaving,
their van was bombed. They were torn to pieces. Torn to pieces. See
the pictures on http://www.angryarab.blogspot.com. See the pictures
attached. These massacres have been continuing -- and these massacres,
let us remember, are not unique in the history of Israeli aggression.

Vicious. Barbaric. Horrific. And Unjustified. Yes, unjustified. Let
us remember: attacks by the Israeli Offensive Forces on the Lebanese
border did not begin this Wednesday with the kidnapping of two Israeli
soldiers. For more than the past month, the Israeli army has been
conducting live ammunition training on the border. Lebanese shepherds
have been killed. The response from the "international community"?
Silence. Let us remember: Israel continues to imprison Lebanese in
their jails, and the call from Hezbollah has been clear for years:
Hezbollah will work for their release. Lebanese are not the only ones
held in Israeli jails; there are thousands of Arab prisoners. And in
contrast to the incorrect reporting by The Guardian (UK), Hassan
Narsallah, Secretary General of Hezbollah, stated quite clearly that
Hezbollah will use these 2 Israeli soldiers for negotiation and he did
not specify the conditions; he did NOT say that he will release these
soldiers only upon the release of all Arab prisoners in Israel. Let us
also remember: Israel has refused to submit a map of the 400,000 land
mines that it deliberately left in South Lebanon, and these mines
regularly kill Lebanese children.

Regardless if one agrees with the action of Hezbollah or not,
regardless if one views Hezbollah's action as a reaction or a
provacation, regardless: the attacks by Israel are clearly not
proportional. Furthermore, while Hezbollah has kidnapped soldiers, the
Israeli army has been deliberately attacking civilians and imposing an
illegal and terrorist collective punishment on the country as a whole.
"[Israeli] Brigadier General Dan Halutz said: 'Nowhere is safe [in
Lebanon] ... as simple as that.' "(From the Guardian (UK))

So, once again, I appeal to you. We are all expecting the situation
to worsen in Lebanon. We are all expecting more massacres and more
destruction to Lebanon's basic infrastructure.

** People have protested in Australia and in Germany. Protest in the
United States, as well! Protest in solidarity with the Lebanese people
-- who are standing united in the face of this aggression. The
division is from the politicians, but not from the people. Protest in
solidarity with the Palestinian people -- who have been standing
strong for decades in the face of Israeli aggression. We Americans,
you Americans, have a particular responsibility: these weapons that
are being used to massacre and destroy are paid for by US taxpayer
dollars, and supported by George Bush and an acquiscent Congress.

** Share these pictures with your local press. Meet with your local
press and talk to them about what is happening in Lebanon. See:
http://www.electroniclebanon.net for updates. Call for fair reporting. The
Lebanese people being killed have names and faces. (I will share with
you detailed stories as I gather them.)

** Call your Congressional representative and demand an immediate,
unconditional end to Israeli aggression.

One more note to you all: In my constant calls to friends in the
South, I have been hearing the same comment: We are strong. We are
resilient. We will be victorious. This strength of spirit is our
strongest weapon of resistance.

- Rania ___
___, Lebanon

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Report da Nablus n.3: morti a Gaza. Niente acqua e corrente
by Khadra Thursday, Jul. 27, 2006 at 5:25 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1122161.php

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IN ITALIAN: URGENT APPEAL FOR SOLIDARITY WITH LEBANESE SOCIETY
by Lebanon Solidarity Thursday, Jul. 27, 2006 at 11:21 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1121507.php

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Cybersoldati israeliani combattono sul web la guerra della propaganda
by timesonline Sunday, Jul. 30, 2006 at 12:40 PM mail:

Cybersoldati israeliani combattono sul web la guerra della propaganda

http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1123745.php

http://beirut.indymedia.org/ar/2006/07/4865.shtml

http://www.timesonline.co.uk/article/0,,3-2289232,00.html

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In Libano una battaglia della grande guerra medio-orientale
by quinterna Monday, Jul. 31, 2006 at 11:15 AM mail: n+1@quinterna.org

In Libano una battaglia della grande guerra medio-orientale

La Sinistra Comunista "italiana" definì "rivoluzione fino in fondo" la formazione della nazione ebraica, in quanto essa avveniva nel contesto di una "tabula rasa sociale", cioè impiantando capitalismo puro in un'area geografica dove non era mai esistito neppure il feudalesimo e quindi non era stato necessario lottare contro i suoi residui. Al momento della formazione del suo Stato, nel 1948, la borghesia ebraica conquistò con il terrore (e con l'appoggio degli Stati Uniti) buona parte del territorio. Sei paesi arabi contrattaccarono con i loro eserciti regolari riconoscendo di fatto, con un atto di guerra, l'esistenza di uno stato nemico. Del resto L'URSS aveva riconosciuto Israele, e avrebbe rotto le relazioni diplomatiche solo all'inizio degli anni '50, mentre l'ONU già nel 1947 aveva dato l'indicazione di "costruire" due nazioni distinte tramite la ripartizione del territorio. Ma una nazione c'era, l'altra no e non si poteva semplicemente "creare"; infatti, se vi erano determinazioni millenarie per l'unità della comunità borghese ebraica, vi erano determinazioni altrettanto millenarie per il separatismo tribale arabo. Gli imperialisti di Washington riuscirono a far leva sull'unità ebraica, gli imperialisti di Mosca non riuscirono ad evitare il separatismo arabo. I primi sono ancora sulla piazza, feroci come non mai, i secondi per ora non hanno influenza sulla zona e alcuni loro ex alleati arabi sono passati al nemico. Nel frattempo la guerra aveva provocato l'espulsione di 900.000 palestinesi e l'annessione, da parte della Giordania, dell'80% del territorio indicato come palestinese sotto il mandato britannico. Questa è la premessa per analizzare ogni avvenimento successivo nell'area, mentre purtroppo c'è l'abitudine di adottare, secondo i casi, il punto di vista di uno dei due paesi imperialisti che mezzo secolo fa misuravano la loro potenza nel Medio Oriente.

Le tesi più o meno ufficiali presentate dai diretti interessati (Israele, Stati Uniti, Autorità Palestinese e paesi arabi) per spiegare la guerra in corso in Libano e a Gaza riflettono il tentativo di nascondere un'impotenza che nessuno è disposto ad ammettere di fronte a una situazione da vicolo cieco. Il meccanismo automatico della guerra perenne sembra avere il sopravvento su qualsiasi velleità di giungere a una soluzione, sia essa negoziata, sia essa militare. Se, come s'è visto, il nocciolo della questione non va ricercato negli interessi immediati delle nazioni oggi in guerra ma nella formazione anomala della nazione ebraica entro il contesto di scontri interimperialistici, sembrerebbe assurdo riprendere le vecchie motivazioni della guerra fredda per spiegare la situazione odierna, in cui l'URSS non esiste più e gli USA sono affaccendati, a sentire i neocons, nientemeno che in un ridisegno del mondo. Nel contesto delineato nacque dunque una "questione palestinese" che già era completamente slegata dagli interessi reali sia degli arabi che degli ebrei; oggi non può che essere peggio. Plasmata per mezzo secolo sulla feroce politica estera di USA e URSS, la situazione di oggi ne è la conseguenza: non sarà possibile risolvere due "questioni nazionali" entro un solo territorio rivendicato se non verranno messe in discussione le premesse. Persino dal punto di vista delle borghesie locali non ha più senso il sopravvivere di una politica che fu suggerita ai grandi paesi imperialisti mezzo secolo fa e che oggi è mantenuta inalterata come se non fosse trascorsa un'intera epoca. In teoria, Israele, i Palestinesi e alcune forze islamiche suscitate dal conflitto potrebbero uscire dal vicolo cieco in cui si sono cacciati soltanto smettendo di essere partigiani di qualche potenza, globale o locale; ma l'imperialismo non è certo il regno della libertà di scelta in politica estera, e mai come oggi "neutralità" è stata parola vuota.

Per la "questione palestinese" non si prospettano che due possibili soluzioni, assai classiche e storicamente prese entrambe in considerazione dal movimento comunista: o la rivoluzione proletaria (nella specifica area geostorica quella borghese c'è già stata, come abbiamo visto, ed ha avuto segno israeliano) che permetta l'accorpamento delle nazionalità in una fase di transizione (ovviamente per eliminare il problema nazionale alla radice), o una guerra totale che ridisegni l'intera mappa del Medio Oriente e raggiunga lo stesso scopo con l'imposizione dall'alto. Il morente Sharon sembra avesse accarezzato, quand'era generale dell'esercito e con l'appoggio di elementi dei servizi segreti francesi e britannici, un'idea del genere (idea non ufficiale, ma conosciuta ovunque sotto lo slogan "La Giordania è Palestina", con riferimento all'annessione della Transgiordania nel 1948). Non abbiamo nessuna remora nell'affermare che il regalare la Giordania ai palestinesi sarebbe stata una soluzione più rivoluzionaria che non la palude sanguinosa che invece si è realizzata. Il guaio è che anche l'ambiente sedicente rivoluzionario ha semplicemente ereditato e utilizzato i sottoprodotti politici dello schieramento ex sovietico, nella migliore tradizione del partigianismo: optando per lo scontro nazionale, s'è dimostrato partigiano, senza alcun riguardo per le sofferenze di popolazioni destinate in tal modo al macello perenne.

Il fatto che gli Stati Uniti abbiano utilizzato Israele fin dall'immediato dopoguerra per scalzare la Francia e l'Inghilterra dall'area, e che l'URSS abbia cercato partigianerie dalla parte araba, sfruttando il nazionalismo nasseriano, ha complicato enormemente la situazione delle popolazioni che si sono trovate ad essere pedine di un gioco altrui, senza avere alcuna forza per essere protagonisti. Ebrei ed Arabi si sono trovati coinvolti da allora in una guerra cronica, che si svolge non tanto fra i diretti antagonisti quanto sul piano degli interessi internazionali dei vari paesi che stanno combattendosi con proxy wars, guerre per procura. La guerra ha sempre una complessa preparazione ed è sciocco mettersi a disquisire su chi sia, al momento x, l'aggressore e l'aggredito; serve solo a darsi una giustificazione per mettersi magari al servizio dell'uno o dell'altro. Nelle guerre per procura è ancora più sciocco, perché più complesso è il gioco della compellenza, cioè del farsi aggredire come sosteneva il lupo contro l'agnello. Non ha alcuna importanza se hanno sparato prima i gruppi terroristici sionisti o le pseudo-nazioni arabe disegnate dall'imperialismo tramite il suo strumento inglese. Stando a come si è sviluppata e incancrenita la situazione, sono assolutamente reali, dal punto di vista degli interessati, sia il bisogno di "sicurezza" tanto sbandierato dai sionisti, sia il bisogno di una terra in cui la nazione palestinese possa formarsi a sua volta. Ma sono bisogni contrapposti e inconciliabili se si manifestano sulla stessa terra.

Se dal punto di vista rivoluzionario comunista ogni soluzione esula da obiettivi nazionalistici, per la maggior parte di chi vive in quell'area non è così, e il diritto a una patria è sentito come bisogno primario, che scatena odio e violenza per essere soddisfatto. Ma, come in tutti i casi in cui si scontra diritto contro diritto, finisce per decidere la forza. Naturalmente vince chi di forza ne ha di più, in questo caso il blocco israelo-americano contro il popolo arabo, sparpagliato in Stati che non corrispondono alle nazioni contenute e quasi tutti oggi alleati degli Stati Uniti. Ovviamente in una situazione di guerra permanente la vita di quella nazione che riesca a formarsi e a vincere, è appesa ad un filo. Ed essa diventa, come Israele, un paese fittizio, senza un'economia vera, mantenuto dai dollari, una specie di mercenario permanente al soldo del paese imperialista che tira i fili, con metà della sua popolazione sotto le armi e l'altra metà richiamabile in ogni momento.

La teoria di uno spazio di sicurezza permanente nel sud del Libano fu fatta propria dai neoconservatori americani dell'Institute for Advanced Strategic and Political Studies. Negli anni '80, al tempo dell'occupazione militare israeliana di quell'area, durata ben 22 anni, essi elaborarono un documento, presentato all'allora premier Netanyahu, in cui si spiegava con particolare chiarezza come Israele avesse assoluta necessità di "rendere sicuro il confine settentrionale", cosa che si sarebbe ottenuta non solo occupando militarmente un'area di interdizione, ma eliminando le infrastrutture siriane in Libano e affermando il principio che il territorio di Damasco non è inviolabile. Come del resto non furono inviolabili le alture siriane del Golan oggi occupate e praticamente annesse. Si arrivava a ipotizzare anche la creazione di un "asse naturale" strategico fra Turchia, Israele, Giordania e Iraq (i neocons avevano da anni un piano per l'invasione poi realizzata), che ridisegnasse la mappa del Medio Oriente a scapito della Siria (e oggi anche dell'Iran). Quel pasticcio non era certo all'altezza del piano limitato ma realistico del Sharon generale, tant'è vero che il Sharon capo di governo imboccò un'altra strada, ritirandosi unilateralmente dal Sud del Libano occupato per anni, sgombrando le colonie ebraiche di Gaza, spingendo alla formazione di un nuovo partito di unità nazionale contro l'inconcludenza laburista e il fanatismo fondamentalista.

È in una situazione come questa che scoppia la solita scintilla in grado di rimettere tutto in discussione. Per di più essa scoppia mentre Hamas e Fatah, le principali forze politiche palestinesi rivali tra loro, raggiungono un accordo in cui si prevede il riconoscimento implicito di Israele. Sta di fatto che Rabin e Sharon, non certo dei pacifisti, avevano gettato le basi per un partito ebraico trasversale che facesse della guerra un mezzo per risolvere problemi e appianare il futuro, mentre sembra vincere il partito anonimo della guerra per sé stessa. Infatti, adesso che quel partito è nato e si sta facendo le ossa con il nome di Kadima (Avanti), ecco che non troppo stranamente sorgono forze che affossano i vecchi, robusti battilocchi a favore di balbettanti quanto servizievoli perpetuatori di guerra. Come risultato, lo stato ebraico ha ora tre fronti (Libano, Gaza e Cisgiordania); e una guerra del genere - i militari lo sanno bene - non può essere vinta, anzi, logora più chi la scatena e attacca che non chi la subisce e si difende. Se la Siria e l'Iran decidessero di incrementare il loro appoggio a Hezbollah e ai palestinesi, l'escalation sarebbe inevitabile. Ma Israele può solo impegnarsi in guerre-lampo e in azioni di polizia, non in campagne durevoli di controllo militare del territorio su più fronti (i 22 anni di occupazione del Libano meridionale riguardavano una sottile striscia di territorio lungo la frontiera). L'attacco preventivo di fronte al pericolo di un'estensione della guerra diventa una mossa obbligata, da manuale militare, ma lo stesso attacco può ritorcersi contro chi lo scatena nel caso in cui sia stato provocato a bella posta, come una trappola.

Si possono fare diverse ipotesi sulla "sproporzionata" azione militare israeliana. La guerra attuale potrebbe essere un disegno di destabilizzazione voluto dagli Stati Uniti e dai fondamentalisti oltranzisti ebraici legati ai 240 miliardi di dollari (val. 2001) ricevuti da Israele negli ultimi trent'anni, ma potrebbe anche essere una campagna iniziata dal mondo arabo (e islamico in generale) per impegnare su più fronti sia gli americani che gli israeliani, che rimarrebbero a corto di truppe per operazioni più vaste di quelle in corso. Non a caso si è subito formato un partito dell'ONU, questa volta con il consenso americano, per inviare truppe di interdizione che non siano né israeliane né americane. E comunque sempre più apertamente anche gli "alleati" mostrano insofferenza verso l'amico americano, non lesinandogli coltellate alla schiena. Ecco che la sequenza di truppe ritirate dall'Iraq potebbe essere l'anticamera di un loro ridislocamento nell'area libano-palestinese e, nel tempo, non sempre passivamente al servizio di Washington.

I missili di Hezbollah non spaventano realmente il robusto apparato militare israeliano. Ma stanno cadendo a migliaia sulle città e sui villaggi di confine danneggiando non tanto le strutture urbane quanto lo svolgimento della vita normale. Sono di fabbricazione russa, cinese e iraniana, cosa che dovrebbe permetterne la tracciabilità e quindi la provenienza sul mercato delle armi, insieme ai capitali necessari per acquistarli. Soprattutto non si tratta più delle vecchie Katiuscia e dei casalinghi Kassam, ma di armi più potenti e meno primitive. Per ora non se ne parla ma, anche se è improbabile che si trovi lo Stato "canaglia" – vero o presunto – che fornisce l'artiglieria, è certo che troppi paesi incominciano ad averne abbastanza del truculento ma inconcludente unilateralismo americano. Il contesto è dei più classici: al momento tutti giurano amicizia agli Stati Uniti e s'inchinano alla loro residua potenza; ma sotto sotto, dall'Afghanistan al Sudamerica passando per il Medio Oriente, stanno volando le prime bordate di un'altra artiglieria, meno rumorosa, ma forse più efficace, se non altro perché la guerra per procura sta forse evolvendo in guerra più diretta, fra nemici veri, USA, Europa, Russia, Cina...

28 luglio 2006


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Il taglio netto, il pnac di israele
by daniele Monday, Jul. 31, 2006 at 10:23 PM mail:

Per capire cosa sta succedendo in Medio Oriente è molto utile leggere un documento. È intitolato Clean Break: a new strategy for securing the realm.

Leggi tutto qui: http://www.pressante.com/content/view/104/32/

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DICHIARAZIONE SUI CRIMINI DI GUERRA
by Alternative Information Center Tuesday, Aug. 01, 2006 at 11:10 AM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/08/1125098.php

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Cercateli e... rompetegli le scatole!
by zert Tuesday, Aug. 01, 2006 at 11:18 AM mail:

Innanzitutto non datemi dell'antisemita. Anche gli Arabi (quindi la maggior parte dei Libanesi!) sono semiti; dato che ho sempre parteggiato per i più deboli (e i più deboli ora sono i Libanesi) il fatto che tifo per il Libano non farà mai di me un antisemita. L'aggettivo in questione è abusato e fuori luogo.
La mia proposta, a questo punto, è quella di rompere le scatole (in senso buono e nonviolento) alle istituzioni che rappresentano Israele e gli ebrei nel nostro paese.
Cercate i loro rappresentanti, nelle sinagoghe, nei centri culturali e ovunque. Cercate anche i vostri eventuali amici di origine ebraica e parlate con loro.
Dialogate con loro, convinceteli che ciò che sta accadendo in Libano va contro i loro stessi interessi, contro la loro fragile tranquillità. Parlate con loro, poichè loro hanno di sicuro molti contatti - anche di alto livello - con i macellai in Israele. I nostri cittadini ebraici hanno il potere di fare grossa pressione ai loro correligionari in medio oriente, perchè questa follia smetta subito.
L'impegno è grosso: far passare gli ebrei italiani dalla parte della pace.
Prima che qualche idiota violento potrebbe "vendicarsi" degli ebrei anche in Italia.
E allora, cerchiamoli e... rompiamogli le scatole!

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Notizie da Gaza
by Pan - da Lia Tuesday, Aug. 01, 2006 at 11:59 AM mail:

From: Lia >Subject: Notizie da gaza
Date: Fri, 28 Jul 2006 23:40:10 +0200

Il massacro ad opera dell¹esercito di occupazione israeliano nel quartiere di Shejaiyya denominato ³Colonna di Sansone² è terminato la scorsa notte.
4 elicotteri hanno sparato vari missili su una casa da distanza così ravvicinata che la gente ha potuto vederne i piloti. La famiglia ha lasciato la casa poco prima dell¹attacco, dopo aver ricevuto il famoso messaggio telefonico. Altre 15 persone sono state uccise e almeno 50
ferite tra giovedì e venerdì a Shejaiyya.

Ieri notte a Khan Younis con altri attacchi aerei l¹esercito ha distrutto una fabbrica ferendo 10 persone, di cui 3 bambini ed uccidendo una donna anziana.

Volantini colorati.
Qui sotto un altro esempio della guerra psicologica agli/lle abitanti/e di Gaza da parte dell¹IDF. Questi volantini di vari colori vengono sparsi per mezzo di piccoli paracaduti, lanciati dagli elicotteri, che sostengono delle cassette che esplodono all¹impatto con il suolo.
L¹arroganza, il sopruso e il disprezzo che vi sono contenuti sono disgustosi.

Volantino giallo:

Agli abitanti della Striscia di Gaza L¹IDF lavora contro le componenti e i movimenti che compiono attività terroristiche contro lo Stato d¹Israele.
L¹IDF bombarderà e distruggerà tutti i luoghi e gli edifici in cui si trovano munizioni o materiali militari.
All¹inizio del lancio di questi volantini la vita di tutti coloro nella cui casa si trovano munizioni o materiali militari è in pericolo, pertanto devono lasciare la loro casa per la loro salvezza e quella della vita della loro famiglia.

A titolo di avvertimento!
Lo Stato d¹Israele


Volantino verde:

Agli abitanti della Striscia di Gaza Come effetto delle operazioni terroristiche e del lancio di razzi dalla
Striscia di Gaza l¹IDF condurrà un¹operazione contro i depositi di munizioni e di materiali militari e contro le componenti e i comandi del terrorismo che mettono in pericolo la vita degli abitanti a Gaza e in Israele.

Gli abitanti di Gaza devono pagare l¹alto e continuo prezzo per i comportamenti di quegli spacconi della soluzione della questione palestinese?

Essi causano praticamente il danno totale delle ricchezze sotto i simboli dell¹eroismo e delle ³promesse di amicizia² analoghe alle promesse di NasrAllah al popolo libanese e alle promesse di Hamas al popolo palestinese.
Il Comando dell¹IDF


Volantino rosa:

Agli abitanti della zona L¹IDF compirà le sue operazioni su tutte le aree della Striscia di Gaza.
Per queste operazioni militari nella vostra zona e per il tempo necessario a queste fino alla demarcazione del luogo dove si trova il soldato catturato Gilad Shalit e fino alla sua liberazione, per la difesa dei cittadini dello Stato d¹Israele, per la vostra salvezza e per la nostra volontà di non toccare i cittadini non coinvolti con operazioni contro le nostre forze imponiamo il coprifuoco su ogni luogo dove opera l¹IDF.
Obbedite alle nostre istruzioni!

Si espongono al pericolo tutti coloro che ostacolano il lavoro delle forze militari che operano per portare a compimento il ritorno del soldato catturato.

Il Comando dell¹IDF

lia

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Inviamo mail di protesta all'ambasciata israeliana: i recapiti
by Assiette au Beurre Tuesday, Aug. 01, 2006 at 12:21 PM mail:

Visto il bon ton del nostro governo, incapace di espimere una netta condanna al di là di timidi balbettii; visto lo stallo dell'ONU dovuto al veti USA, facciamo sapere al Governo israeliano che la gente comune, dal basso, condanna apertamente e nettamente i crimimini che Israele quotidianamente perpetua in Libano, con violento disprezzo della vita umana e del diritto internazionale.

Ecco i recapiti dell'Ambasciata israeliana in Italia:

Consolato: cons5@roma.mfa.gov.il

Ufficio Culturale: cultura@roma.mfa.gov.il

Ufficio Stampa - Portavoce: press-coor@roma.mfa.gov.il

Ufficio Affari Economici: econo-sec@roma.mfa.gov.il

Ministro Consigliere: minister-sec@roma.mfa.gov.il

Ufficio Affari Politici e Relazioni Esterne: info-coor@roma.mfa.gov.il

Segreteria dell'Ambasciatore: amb-sec@roma.mfa.gov.il

DIFFONDETE IL PIU' POSSIBILE QUESTA MAIL

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Israele
by justice for all Friday, Aug. 04, 2006 at 11:42 AM mail:

e fanno bene... più bombe dovrebbero buttare.

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VIVA LA REVOLUTION
by Buonsenso Friday, Aug. 04, 2006 at 4:09 PM mail:

Direi che una possibile azione a livello mondiale potrebbe essere, una manifestazione di massa, per far sentire il nostro parere ai nostri amati Governi che promettono tanto ma alla fine fanno i loro interessi.
VIVA LA REVOLUTION

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realismo
by simone Saturday, Aug. 05, 2006 at 2:57 PM mail:

la maggior parte degli interventi che si possono leggere su questo forum sono caratterizzati dalla più grande assenza di realismo politico che io abbia mai riscontrato. voi parlate di "regime sionista", "israele imperialista" e tante cazzate del genere. il maggior problema della sinistra in italia (e purtroppo ci sono anch'io) è che ragiona con categorie già definite, per cui:
israele=america, usurpatori,imperialismo,destra, e tutto il male possibile; mentre palestinesi=resistenza, sinistra, antimperialismo,ecc. Ora, mentre voi sparate tutte queste cazzate, la gente muore sia a gaza che a tel aviv, sia a beruit che ad haifa. perchè dimenticate che quasi sette milioni di israeliani vivono in un territorio delle dimensioni della nostra puglia e sono odiati e circondati da centinaia di milioni di persone tutte intorno che predicano la sua distruzione? come fate ad inneggiare agli integralisti islamici che costringono le loro donne all'ignoranza alla schiavitù e all'estromissione da qualsiasi ruolo di potere? l'ultima cosa:
mentre a cana l'esercito israeliano uccideva quei 37 bambini(nn ricordo se il numero sia esatto) in iraq i ribelli ne uccidevano altrettanti bombardando due campetti da calcio dove altrettanti bambini stavano semplicemente giocando a pallone. se fossimo tutti più realisti capiremo come alcune volte una gurra è inevitabile, almeno fino a quando ci saranno persone che predicano la distruzione di altri o gente che ti bombarda senza motivo, gente che in nome di Dio predica la tua distruzione e non solo la predica, ma la attua pure.

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Nè destra nè sinistra, ma ragione e torto.
by Zert Monday, Aug. 07, 2006 at 9:48 AM mail:

Nè di destra nè di sinistra, ma parliamo di ragione e torto.
Dal 1967 Israele occupa illegittimamente e in spregio a ben due risoluzioni ONU territori che non sono nè saranno mai ceduti ad Israele. Dai territori occupati, Israele sottrae l'acqua assetandone gli abitanti; ogni protesta viene puntualmente repressa con l'esercito.
Inoltre, ai profughi Arabi del lontano 1948 e ai loro discendenti è precluso il ritorno alle loro terre e case dentro Israele, terre e case che vengono illegalmente espropriate senza indennizzo; un'altra risoluzione ONU non rispettata.
Le minoranze di Arabi, Drusi, Greci, Armeni e Samaritani dentro il sedicente stato "democratico" di Israele sono pesantemente discriminate nella loro vita civile: in Israele, se non sei Ebreo, non sei nessuno; una situazione paragonabile all'Italia del 1938, con vere e proprie leggi razziali contro chi non è Ebreo.
Non credete che le basi dell'odio Arabo verso Israele siano questi comportamenti razzisti e sprezzanti?
Nessun Arabo vuole veramente la distruzione totale di Israele (i proclami Iraniani sono solo folli farneticazioni; inltre gli Iraniani non sono Arabi, ma Indoeuropei).
Gli Arabi però chiedono giustizia, chiedono l'applicazione delle tre risoluzioni ONU sui profughi e sulla Palestina. E' su queste basi che si deve costruire la pace.
Non è quindi questione di destra o di sinistra, ma di ragione e torto.
Immaginatevi la polizia che, per scovare cinque o sei terroristi che vi si nascondono, circonda e poi rade al suolo tutto il quartiere dove abitate, compreso casa vostra! In scala più grande è ciò che Israele sta facendo con il Libano, una guerra e un'occupazione illegale di uno stato (democratico!) che lentamente si avviava alla ricostruzione e allo sviluppo, che aveva dato prova di essere "geneticamente diverso" dal potente e autocratico vicino Siriano.
In ultimo, occorre ricordare che Israele ha la bomba atomica, anche qui in spregio ai trattati di non proliferazione che vengono fatti valere per alcuni, mentre per altri si chiude volentieri più di un occhio.
Per tutti questi motivi, quindi, Israele ha torto mentre Libano e Palestina hanno ragione.

Zert.


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la chiarezza è una prerogativa degli antimperialisti
by nic Monday, Aug. 07, 2006 at 3:15 PM mail: lottaunit@hotmail.it

la chiarezza è una prerogativa degli antimperialisti.

ho letto l'art. della prima pagina di indy- italy. importante intervenire sul massacro che lo stato d'israele sta compiendo in libano negli ultimi giorni, e su quello che compie in palestina da anni.
ma voglio sottolineare un punto che non risulta chiaro nell'art. stesso, dal punto di vista politico, o almeno non mi sembra che vada nella direzione di una lotta chiara e concreta contro l'imperialismo.
mi riferisco alla questine dell'uso di quali armi da parte dell'esercito israeliano. certo le armi convenzionali non sono alla pari degli armamenti missilistici e aerei usati ormai dalle grandi potenze imperialiste, compreso israele. ma il punto centrale di questa aggressione al libano cosi come dell'aggressione all'iraq e all'afghanistan, è la causa per cui gli imperialisti attaccano questi popoli e i loro leggittimi rappresentanti politico- istituzionali.
non possiamo essere indignati solo dal fatto che israele stia utilizzando armi non convenzionali, ma il problema principale è che israele ha un suo progetto come stato e come borghesia, questo si chiama costruzione della grande israele. questo progetto non comprende solo ed unicamente l'espansione territoriale, ma lo sfruttamento delle materie prime presenti in libano, cosi come in palestina, e lo sfruttamento della forza lavoro libanese.
questo è il crimine più grande che gli imperialisti israeliani stanno commettendo. il crimine delle stragi e dei massacri attuali è grave ma è altretanto grave il crimine di rubare al popolo libanese le materie prime presenti in quel territorio e sfruttare per estarre più profitti, la manodopera degli operai e dei contadini libanesi.
in poche parole, compagni e compagne, il problema dell'umanità in questo secolo è l'imperialismo che altro non è un capitalismo a uno stadio superiore, un sistema basato sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, che tende oggettivamente alla guerra per la fame di profitti che cresce sempre più da parte dei padroni.
la lotta contro l'imperialismo si fa nel proprio paese come la stanno facendo le milizie popolari in libano, in palestina e in iraq. la solidarietà con i popoli oppressi o aggrediti dalle potenze imperialiste si da lottando contro l'imperialismo nel proprio paese. non si possono fermare le bombe israeliane contro i villaggi libanesi e contro quelli palestinesi, nè le bombe e i missili della coalizione anglo- americana contro il popolo iracheno, andando lì e combattendo al fianco delle milizie. basti ricordare che il popolo vietnamita vinse la guerra con gli americani senza che nessuno di noi andasse lì, ma il movimento contro la guerra creò una forza nei propri paesi, in USA, in francia, in germania, in spagna e in italia, e con la strenua lotta che sviluppò con tutti i mezzi necessari, indebolì i governi occidentali e quello americano, è così che abbiamo dato solidarietà reale al popolo vietnamita.
creiamo una grande forza politica e organizzata senza la presenza dei partiti istituzionali e costringiamo le grandi potenze imperialiste a nn toccare i popoli arabi.

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solita solfa
by palestinese Wednesday, Aug. 09, 2006 at 7:12 PM mail:

voi che parlate senza conoscere solo perchè fautori della distruzione del popolo di Israele, quindi nazisti della peggior specie, perchè prima di dire tutte queste cazzate sulla guerra non vi documentate onde apprendere che lo stato di Israele cerca solo di difendere la propria sopravvivenza da un gruppo di terroristi che, approfittando dell'appoggio di un popolo analfabeta a cui è stato detto che la morte è più bella della vita, conducono attacchi vigliacchi verso le popolazioni israeliane. Se deve essere guerro lo stato dovrebbe attenersi al trattato di Ginevra che tutela i civili. i vostri amici hezbollah invece piazzano i loro missili, lanciati contro Israele, nelle case dei civili. Questo è provato dalle riprese che sono visibili sul sito dell'ambasciata d'Israele in Italia. Quindi non chiacchiere ma reale vigliaccheria da parte di un gruppo che dovrebbe essere condannato unanimamente da tutti coloro i quali possono vantare un minimo di intelligenza, quindi non voi purtroppo.

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ShRACmon PERES assas RABIN KENNEDY saudi '' mafia ebraica '' CFR pensioniamola con ARTSENU
by molcaleviATyahoogroupsDOTcom Friday, Aug. 11, 2006 at 12:30 PM mail: levi.franco@tiscali.it

ShRACmon PERES assas...
rabin_copertina.jpgksnnul.jpg, image/jpeg, 347x500

B"H_ TRIVOLUZIONE

ShiRACmon PERES assas Rabin Kennedy Israeli Books ! SAUDI " mafia
ebraica" CFR


TRIVOLUZIONE : FUSIONE FREDDA MAFIA FRITTA - CAPOVOLGI PIRLAMIDE NU
nazioni unte VUNCIUNE basta onanismo W vero nobile ONUNISMO grassie
per le TUE cene ARTSENU ( v in calce ) !

In MOLCALEVI @ yahoogroups.com

SHIracMON PERES ASSASS RABIN KENNEDY LIBRI Israel! Saudi '' mafia
ebraica '' CFR a proposito di ANTISEMITISMO

v anche DOCUMENTI file click alto Sx pag iniziale gruppo
molcalevi @ yahoogroups.com


_ da verso_un_mondo_migliore @ yahoogroups.com

CAPOVOLGI la PIRLAMIDE '' ONU ''
Franco JAL JosephArturo Levi MOLCA
molcalevi @ yahoogroups.com movim Lotta Contro antisemitismo
v in calce qui sotto !

SHIracMON PERES con ritiro GAZA prepara guerra ventura in TERRA
SANTA ( v. sotto scritto nel 2005 da Naomi Ragen politologa
Israeliana. In INGLESE e in I TAL YAno ! )


TRIVOLUZIONE : FUSIONE FREDDA MAFIA FRITTA ; GLOBALIMPANNELLIZZA
la DEMOCRAZIA con ARTSENU grazie per le Tue CENE ! (v in calce )
CAPOVOLGI LA PIRLAMIDE basta onanismo W vero nobile onunismo! NUOVA
BRECCIA in PALAZZO di VETRO ( o di veleno ? ) v in calce qui
sotto !!!

Subject: Shiracmon PERES assas RABIN Kennedy TOBAGI LIBRI Israel
SAUDITA la " mafia ebraica " CFR


v anche molcalevi @ yahoogroups.com ; http://www.barrychamish.com
levi.franco @ tiscali.it Shiracmon PERES ASSASS RABIN Kennedy
LIBRI Israeliani in I TAL YAno! SAUDI la ' ' mafia ebraica CFR ''


e cerca CHAMISH su http://www.libreriauniversitaria.it
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libri Israeliani in I TAL YAno !

Ai Capi degli Stati di I TAL YA e di ISRAE'L

Giorgio Napolitano, e MOSHE' KATSAV, la Comunita' Ebraica Molchita
Trasnazionale ha trasmesso appello: " Illustrissimi Signori
Presidenti Napolitano e Katsav, i MOLCA

'' Movimento lotta contro antisemitismo '' ;
'' Mondo Ottenga Luca Coscioni Atleta ''
'' Mondo Ottenga Libera Cura Alzheimer '' per la libera ricerca
INTER disciplinare ...etc

Vi supplicano: aprite occhj Vostri e di tutt' i Cittadini verso
CFR Council On Foreign Relations, la GLOBALMAFIA. SI SPACCIA PER
" EBREI " ANZI PER " GLI EBREI ", MA E' IL PEGGIOR NEMICO DELL'
UMANITA' e di Israe'l e I TAL YA in particolare.
Organizzo' fra l' altro l' assassinio di Yitzhak Rabin, tramite
Shiracmon PERES, girando la colpa sui "RELIGIOSI EBREI" soprattutto
su Yigal Amir, ergastolano innocente: ei sparo' a salve per
esercitazione incaricato da Rabi'n (Z.L.) stesso.

Ma poi Yoram Rubin, gorilla di Rabi'n, e Eitan Haber general
segretario di Rabin lo uccisero davvero, telepilotati via Parigi da
Carmi Gillon, capo dei vizj segreti PERESITI. Chediamo riapertura
processo secondo documenti ricchi raccolti e diffusi in ispecie da
Barry Chamish, giornalista ISRAELIANO, i cui libri sono pubblicati
in I TAL YAno in Ivri'th (Ebraico)e in decine d' altre lingue: in I
TAL YA, in Israe'l e in dozzine di Paesi."
Lino F. Cerva & Franco JAL Joseph Arturo Levi, segretarj dei MOLCA
Movimento lotta contro l' antisemitismo - Movimento Legalizzazione
Civile Atomico... "


Da:: ®Aner® AndreaVR tel338_8683393 @ hotmail.com

Ajuta lotta ALZHEIMER
Ringrazio il Moderatore MOLCALEVI per avermi invitato e saluto
tutti gli iscritti. Voglio aggiungere un invito:
iscrivetevi e partecipate attivamente con consigli, suggerimenti,
ecc. anche a quest'altro gruppo, che come ho visto è già stato
segnalato nel messaggio 3499 Cliccare sul link seguente

http://it.groups.yahoo.com/group/MORBO_di_ALZHEIMER



(B) Shakespeare BugiARDO LIAR! SAUDI la "mafia Ebraica CFR"
Shiracmon PERES assass RABIN 3 KENNEDY TOBAGI libri ISRAEL iani in I
TAL YA n! ENEL gie HALTER nativ LEVI tazione magnetica MAGLEV mejo
de TAV! PERON=PERes+sharON -capovolgi ONANISMO ! capovolgi la
PIRLAMIDE basta ONANISMO W vero ONUNISMO KOFI ONAN TUTTI in
GHANA !!! I DITTATORI ARABI CAUSARONO I PROFUGHI IN PALESTINA

v molcalevi @ yahoogroups.com

Da "Akhba'r el-Yom",quotidiano del CAIRO, 12 Ottobre
1963: "Il 15 Maggio 1948 il Leader Isla'mico, Gran Mu'fti di
Gerusalemme,fece appello agli Arabi di Palestina affinche'
abbandonassero la zona in quanto gli eserciti
Arabi stavano per entrare al loro posto..."

il 6 Settembre 1948 il "Beirut Telegraph" intervista Emile Ghoury,
segretario del Supremo Comitato Arabo: "Se esistono questi profughi
e' conseguenza diretta dell' azione degli Stati Arabi contro la
partizione, e contro lo Stato Ebra'ico"...

19 Febbrajo 1949,il Giordano FALASTIN:"Gli Stati Arabi,che avevano
esortati gli Arabi della Palestina a lasciare le proprie case
temporaneamente per esser fuori del tiro degli eserciti Arabi
d'invasione non hanno mantenuta la promessa di ajutare questi
profughi"...

Da un rapporto della Polizia Britannica al Quartier Generale di
Gerusalemme il 26 Aprile 1948: "Ogni sforzo compiono gli Ebrei per
convincere la popolazione Araba a rimanere, e a condurre insieme a
loro una vita normale..."

A Haifa il 27 Aprile 1948 il Comitato Nazionale Arabo rifiuto' di
firmare una tregua, comunicando ai Governi della Lega Araba:"Quando
la delegazione entro' in sala riunioni rifiuto' con fierezza di
firmar tregue.Chiese si facilitasero l' evacuazione della
popolazione Araba e il trasferimento nei Paesi Arabi circostanti...
Le autorita' militari e civili e gli esponenti Ebrei espressero il
loro profondo rincrescimento. Il Sindaco di Haifa, Shabtai Levi,
aggiorno' l' incontro con un appello alla popolazione Araba
affinche' riconsiderasse la decisione....

B"H_ da MOLCALEVI @ yahoogroups.com FURONO I DITTATORI ARABI A
CAUSARE I PROFUGHI IN PALESTINA

-_-_ From: "Istituto Culturale della Comunita' Islamica Italiana"
islam.inst @ alice.it



As-salamu `alaykum wa rahmat-Ullahi wa barakatuh. Carissimi
Fratelli e Sorelle di Islamsunnita, La verita' storica:

FURONO I DITTATORI ARABI A CAUSARE I PROFUGHI IN PALESTINA

"A Haifa il 27 aprile 1948 il Comitato Arabo Nazionale rifiuto' di
firmar tregue,e ne informo' i governi della Lega Araba.Quando la
delegazione entro' in sala riunioni,rifiuto' con fierezza di firmare
la tregua,e chiese che si facilitassero l' evacuazione della
popolazione Araba,e il suo trasferimento nei Paesi Arabi
circostanti. Le autorita' militari e civili e i varj esponenti
Ebraici espressero il loro profondo rincrescimento. Shabtai
Levi,Sindaco di Haifa,aggiorno' l' incontro con appelli alla
popolazione Araba affinche' riconsiderasse la
decisione." ...-_- ---_

Testo del manifesto in Arabo e in Ebra'ico affisso il 28 aprile 1948
dal Consiglio Ebra'ico dei Lavoratori di Haifa, rivolto ai
cittadini Arabi,ai lavoratori,alle autorita':

"Da tanti anni viviamo insieme nella nostra citta' Haifa. In
sicurezza, e in fratellanza e comprensione reciproche. Grazie a
cio' la nostra citta' e' fiorita,e si e' sviluppata per il bene
dei residenti, sia Arabi, sia Ebrei. Cosi' Haifa e' stata di esempio
per altre citta' della Palestina. Elementi ostili non sono riusciti
a adeguarsi a questa situazione, e han data origine a scontri,
minando le relazioni fra voi e noi. Ma la mano della Giustizia e'
piu' forte. La nostra citta' ora e' sgombra. Tali elementi son
fuggiti temendo per la propria vita. Cosi', una volta di piu',
l'ordine e la sicurezza hanno il sopravvento nella Citta'. La
strada e' aperta alla ripresa della cooperazione e della fratellanza
fra i lavoratori Ebrei e Arabi.

''A questo punto riteniamo necessario chiarire nei termini piu'
franchi:siamo persone amanti della Pace! Non c'e' ragione per la
paura che altri cercano d'instillare in voi.Non c'e' odio nei nostri
cuori, ne' astio nel nostro atteggiamento verso cittadini amanti
della Pace che, come noi, sono impegnati nel lavoro, e nello sforzo
di creare.

Non temete!Non distruggete le vostre case con le vostre stesse
mani! Non troncate le vostre fonti di vita . Non attirate su di voi,
con le vostre mani,la tragedia, mediante un' evacuazione non
necessaria, mediante fardelli da voi stessi creati . Trasferendovi
altrove sarete sopraffatti dalla poverta' e dall' umiliazione. Ma in
questa citta', vostra e nostra, Haifa, le porte sono aperte alla
vita, al lavoro, alla Pace, per voi e per le vostre famiglie.

"Cittadini giusti e amanti della Pace! Il Consiglio dei Lavoratori
di Haifa e la Confederazione del Lavoro, la Histadru'th, vi
consigliano, per il vostro bene, di restare nella citta', e di
tornare al vostro lavoro normale. Siamo pronti a venire in vostro
ajuto, a ristabilire condizioni normali , a assistervi
nell'approvvigionamento di cibo, e ad aprirvi possibilita' di
lavoro .

'' Lavoratori: la citta' che abbiamo in comune, Haifa,fa appello a
voi
affinche' vi uniate nella sua costruzione, nel suo progresso, nel
suo sviluppo; non tradite la vostra citta', e non tradite voi
stessi. Seguite il vostro interesse, e seguite il retto sentiero!
"Federazione Ebraica del Lavoro in Palestina - Consiglio dei
Lavoratori di Haifa '' --__--__


" Nel 2006 su circa 6 milioni di cittadini Israeliani,oltre un
milione sono Arabi: sono i figli di quegli Arabi che non accolsero
gli appelli dei duciboss della Siria, dell'Iraq, dell'Egitto...
I discendenti di quegli Arabi che credettero ai dittatori sono
tuttoggi rinchiusi nei campi profughi e non hanno la cittadinanza
del Paese in cui sono nati. Soltanto in Israe'l i discendenti degli
Arabi provenienti dalla "Palestina Occidentale" non sono nei campi
profughi, ma liberi cittadini di uno stato di diritto .


Istituto Culturale della Comunita' Islamica Italiana

B "H_ Shakespeare BugiARDO LIAR! SAUDI la "mafia Ebraica CFR"
Shiracmon PERES assass RABIN 3 KENNEDY TOBAGI libri ISRAEL iani in I
TAL YA n! ENEL gie HALTER nativ LEVI tazione magnetica MAGLEV mejo
de TAV! PERON=PERes+sharON
-capovolgi ONANISMO ! mafia cannibalizzo' ns cartelle etc Microsoft
Outlook eppure Rubrica c'e'! Cancellato NON tutto.
Vi prego chiamateci grazie Franco JAL
ph+39 0289301262 molcalevi @yahoogroups.com molcalevi @ yahoo.it;
terroristi e mafia si vendicano x ns scritti Grassssie x Vs ajuto!
Franco JAL Joseph Arturo LEVI via Fraschini 007 anagramma ALF
CERVINO via Fraschini 007 I 20142 GRATOSOGLIOdiSotto MILAN
NO ph+39 0289301262 fa'kkes 0289306182 cell 3492218113
Dovrei limitare lavoro usando soltanto molcalevi @ tiscali.it ; e
molcalevi @ yahoogroups.com vendetta TORTORATURA mafia, spero Voi
mi ajutiate ripristinar bene MICROSOFT OUTLOOK per mio
levi.franco @ tiscali.it W LEVItazione MAGNETICA CALDA SUPER
CONDUTTIVITA' MAGLEV mejo de TAV ! COMUNICATO URGE sperando Vs
diffusione Tante GRAZIE TODA' Rabah !

- Ebrei TRAPANI-BERGAMO-NAPOLI: energie HALTERnativ-SAUDITA la
"MAFIA EBRAICA"

VOLTAre SABBateismo Ebraismo capovolto CFR nazimao Comunisti
Fascisti Razzisti SHIRACMON PERES ASSASS RABIN 3 KENNEDY
TOBAGI libri Israeliani in I TAL YAno x conto di Levi MOLCA Franco
JAL Joseph Arturo LEVI

Ebrei TRAPANI- TRANI- BERGAMO-NAPOLI: energie HALTERnativ-
SAUDITA la "MAFIA EBRAICA"

VOLTAre SABBateismo Ebraismo capovolto CFR nazimao Comunisti
Fascisti Razzisti SHIRACMON PERES ASSASS RABIN 3 KENNEDY TOBAGI
libri ISRAELiani in I TAL YA no CALTAGIRUJINA GRAZIE nuovi
successi ecco energie HALTERnativ-SAUDITA la "MAFIA EBRAICA" VOLTA
re SABBateismo Ebraismo capovolto CFR nazimao Comunisti Fascisti
Razzisti SHIRACMON PERES ASSASS RABIN 3 KENNEDY TOBAGI libri
Israeliani in I TAL YAno CALTAGIRUIJNA a:



molcalevi @ yahoogroups.com; www. barrychamish.com


COMO VOLTA COSMO energie HALTERnativ -SAUDITA la "MAFIA EBRAICA"
VOLTA re SABBateismo Ebraismo capovolto CFR nazimao Comunisti
Fascisti Razzisti SHIRACMON PERES ASSASS RABIN 3 KENNEDY TOBAGI
libri Israeliani in I TAL YAno CALTAGIRUJINA CFR -
_- Carissimi COMMILITONI ANTIMAFIOSI, evviva Marek HALTER evviva
ogni energia HALTERNATIVA! W Massimo IPPOLITO con aquiloni KIWI
SEQUOIA -W eolico piccolo ecologico economico ergonomico all'
W solare etc vince soltanto se VOLTA CAPOVOLGE CRF centro
Ricerche FIAT-CFR Carnegie Ford Rockefeller comunisti fascisti
razzisti CFR GLOBALMAFIA la dobbiamo VOLTA re altrimenti finiamo
tutti come FELICE IPPOLITO TORTORATO perche' nucleofilo. Se non
VOLTIAMO CAPOVOLGIAMO CRF- CFR, manco riusciamo mettere sui tetti i
migliori "pannelli" solari. Sono spray ormai, minga pannelli. Li
spruzzi sui tetti pure antichi, diventano AUREI bellissimi, e
forniscono tanta energia pulita anche ai POLI.

Ma trovali se ci riesci! W FUSIONE FREDDA Emilio Kato Speedykovsky
emilio.spedicato @ unibg.it Universita' Caniana BG BERGAMO DI
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TORTORATURA altrimenti finiam tutti come FELICE IPPOLITO, TORTORATO
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MOLCALEVI-subscribe @ yahoogroups.com ;

molcalevi @ yahoogroups.com;

'italiaisraelevarese @ yahoogroups.com';
paz3@;
m.minieri @agora.it ; COLD FUSION NON not MINGA CONFUSION ...SAUDITA
la "mafia Ebraica" CFR ! -EBREI BERGAMO: Shiracmon PERES CFR nazimao
GLOBALMAFIA ILLUMINATI assass RABIN TOBAGI 3 KENNEDY Chamish
Reporter ISRAELiano libri in I TAL YAno!
KKKlan SAUDIMARSIGLIA ULIPOLPO CFR CALTAGIRUIJNA
- LA MAFIA '' EBRAICA '' E' SAUDITA (CFR) v Franco JAL Joseph Arturo
Levi
Movimento Lotta CONTRO ANTISEMITISMO MOLCA - W LEVI TAZIONE
MAGNETICA MAGLEV, W SUPER CONDUTTIVITA' A CALDO !
molcalevi @ yahoogroups.com italianhonestreporting @ yahoogroups.com
Istituto Culturale della Comunita' Islamica Italiana .
COMO VOLTA COSMO energie HALTERnativ SAUDITA la "MAFIA EBRAICA"
VOLTAre SABBateismo Ebraismo capovolto CFR nazimao Comunisti
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Sintetico sul "tormentone Fazio". Il governatore della Banca d'
Italia si era messo di traverso al progetto d' ingresso in
Antonveneta dell'Abn Amro: la banca in cui sono convogliati gl'
investimenti Sauditi in €uropa. La Sinistra, prona ai voleri dei
Sauditi al punto di nominare Tareq Ramadan, apologeta del
terrorismo, '' consigliere dell'U€ per il dialogo INTERreligioso '',
ha subito iniziato il tiro al bersaglio contro Fazio. La maggioranza
ha tentata la difesa, ma poi qualcuno ha sussurrato a qualche
orecchio che "vista la mala parata, il principe Walid potrebbe anche
decidere di ritirare i capitali investiti in Mediaset... ''.
Altro che '' massoneria '' e '' complotto ebraico ''. Sono i
Sauditi, gli stessi che finanziano il terrorismo, i determinati a
comprarsi l' €uropa pezzo dopo pezzo.

Chi sbarra la strada e' ostacolo da eliminarsi con le buone o con
le cattive. Nell' Ottocento, le principali forze che in Italia si
davano battaglia in campo politico e economico erano quelle dello
schieramento laico e dello schieramento catto-clericale. Quando i
clericali segnavano una vittoria, i laici gridavano al
'' complotto gesuitico '' ; quando accadeva il contrario, erano i
clericali a gridare al '' complotto giudaico-massonico ''.
Oggi imbecille ragiona come vivessimo ancora in quell' epoca,
mentre viviamo in un' epoca in cui i Sauditi colpiscono l' Occidente
col terrorismo, fidando su un Occidente che non puo' reagire piu' di
tanto, perche' i suoi stessi leader politici e finanziarj -tanto in
America che in €uropa- dipendono dai petroldollari. Guarda caso,
inchieste serie sui rapporti Saudi Bank -Abn Amro non ha fatte
nessun economista...

Kalim x conto di Istituto Culturale della Comunita' Islamica
Italiana Islam.inst@ ; -_- QUAL FINE HAN FATTA DEBORAH FAITIL DI
REHOVO'T-BOLZANO & TRIBU' ???? -_



Cari amici, congratulazioni per la Vostra attivita' . Sono Franco
JAL Levi, giornalista e nonno adottivo di Argeo Shlomo Basevi MAGI.
Ho data ampia diffusione agl' incontri contribuendo non poco al
meritato Vostro successo! Ora pensiamo al futuro: forse la prossima
iniziativa potra' essere una discussione sul libro "Chi ha ucciso
Yitzha'k Rabi'n". ENA Editrice Nuovi Autori MILAN NO su Vostra
richiesta mandavi copie. L' autore e' Barry Chamish ,
giornalista Israeliano.
Ho tradotta e curata io l' edizione per l' I
TAL YA. ISBN 88-720-992-1
L' assassino di RABI'N primo Ministro Israeliano e' SHIRACMON
PERES, CFR il buono, Nobel per la PACE. "Chi ha ucciso Yitzha'k
Rabi'n" di Barry Chamish giornalista Israeliano ENA Editrice Nuovi
Autori MILAN NO libro ordinabile ai libraj coraggiosi come Libreria
Claudiana via Francesco Sforza 12/a MILAN NO ,e cerca Chamish su
www .libreriauniversitaria.it;
www. internetbookshop.it ; www. liberdomus.it;
Col piu' cordiale Ciaolo'm, da Franco JAL Joseph Arturo Franco
LEVI MOLCA movimento lotta controantisemitismo nato a Bergamo di
Sotto il 9 Maggio 1944 via Fratelli Fraschini 007, I 20142
GRATOSOGLIOdiSotto (MILAN NO) ph
0289301262 fakkes 0289306182 cellul 3492218113
levi.franco @ tiscali.it ; MOLCALEVI-subscribe@yahoogroups.com;
molcalevi @yahoogroups.com Da:
Levi MOLCA Franco JAL Joseph Arturo LEVI Ogg: ISEO BG-BS-Fratello
organizziamo nella Patria di Gabriele De Rosa bei dibottiti "Chi ha
ucciso Yitzha'k Rabi'n" e attivita' MOLCHITE !!! presto anche a
Bergamo di S8 importanti nuovi
incontri: speriamo Shlomo Argeo Basevi Magi & Ciurma
tripsoutart@ yahoo.com ci diano dettagli !!! - Da: Tarcisio
Colosio [mailto:tavernola@] A: levi.franco @ tiscali.it
Ogg: BG-BS Io sono del Lago D' Iseo (confine BS) quindi a Bergamo a
trovare amici presto verro'. Ciaolo'm! Vostro TAVERNOLA


Dice la mia nipotina Emmarco Panino: "Se ci fosse la pace fra
Israeliani e Arabi, in tre mesi le dittature cadrebbono come
sbirilli"... E io nonno di Emmarco Panino dico da secoli: "Se i
duciboss andassino tutti a Predappio, la paaaaccccciue
avverrebbe in tre di'.

" B"H_ SHAKESPEARE BugiARDO LIAR ! Inviti comunicati-con speranza
Vs presenza, resoconti GRAZIE !!! Ebraismo dalle Orobie all' ORBE
ALL' ORBITA da Shlomo Argeo Basevi Magi, Centro Bergomense Studj
Ebra'ici, via dei Caniana 4, 24127
Bergamo di S8 ph+39 035252496 (Fa'kkes 035234685) cellul 3382152533
tripsoutart @ yahoo.com Associaz Amicizia OROBIE I TAL YA Israe'l
ARTSENU MOLCA BETAR (Berg Heim-Bergamo- MonteCasa: in Ivri' th, in
Ebra'ico '' BETAR Be Matta '' signi'fica '' Bergamo di Sotto ''.
'' I TAL YA '' : ''Isola della Rugiada Divina '')

TEATRO SPERIMENTALE UNIVERSITARIO BERGAMO di S8 (Beta'r Be-Matta)
propone: MUSICA KLEZMER DAL VIVO e DEGUSTAZIONE CUCINA EBRAICA
VEGETARIANA
MOLCALEVI- subscribe @yahoogroups.com ; Bergamo di SOTTO
(Beta'r Be- Matta ) molcalevi-subscribe @yahoogroups.com;
www. centrostudimonetari.org; molcalevi @yahoogroups.com; seguiranno
altri dibottiti in questo anno Ebra'ico 5767 '' SCIENZA & ARTE ''

(G) ASTRONOMIA I TRENTA RE MAGI - Shiracmon PERES CFR nazimao
GLOBALMAFIA assassino' RABIN TOBAGI 3 KENNEDY: Chamish Reporter
ISRAEL ITALYA -TORTORAti ANTIMAFIA Vedruccio Anticancro &
Refluopetrolio -CAVAL letta jERE CUCCATA&FUGA Papa PiJO
totum Marameum- ;

B"H_ Fablas PORTUGNOL? Do vous medaber Frangli'th? Ivri'th?
Esperanton? Hasbara' prosegue inform azzzione in varie Citta' dopo
successi precedenti ! GANEDEN PARTY ADI-FAITIL Federazione Amici I
TAL YA-Israe'l organizza gran feste x dialogo pace Scuole Balli cibi
VicinOrientali MusicaLIVE giuochi Articoli Ebraici & Israeliani
Gazebo EL AL Uff Turismo Piatti Cascer frutta Agrexco Eden Levi dj
Maya Cohen SCIANTOSA ph 0292160329 Israe'l POINT Sconti viaggi I
nostri bambini rispondono a chi vuol saperne di+ Vontarj ben
preparati cosm ETICI sali del Mar Morto

ATALANTIDE
Grazie Ciaolo'm! cellul 3284584284 Israel Point in
piazza musica Ebraica: '' L'anno prossimo a Gerusalemme ''

Eyal Lerner (canto e flauto), musicista Israeliano da 11 anni in I
TAL YA, con "Rapsodija trio" (Violino, Chitarra, Monica Fisar )
celebre gruppo I TAL YAno di musica etnica Viaggio nella cultura
Israeliana -
La Comunita' Ebraica Molchita Transnazionale ARTSENU MOLCA Berith
Ivrith INTERith Lega Ebraica INTERista -FAITIL invita tutte/i
anche x solidarieta' con Rav Laras, dimissionario dal sellino di
Rabbino Capo della COMU SCISTA' peresita, ex Comunita' ex Ebraica di
MILAN NO COMUNICATI Grazie x Vs annunci INVITI resoconti!MOLCA
Movimento Lotta CONTRO ANTISEMITISMO Shakespeare BugiARDO LIAR !
(v.sotto) MOLCA MONDO OTTENGA LUCA COSCIONI ATLETA(v. sotto)
CLEMENTINA CANTONI capi' troppo? BANCHETTICA v.sotto) (°!°)
|//A\|...---...

B"H__ (: -( :- (_?_SOS QUAL FINE HAN FATTA
DEBORAH, ROMEOH, ARON FAITIL DI REHOVOT- Bolzano, fondatori della
FAITIL FEDERAZIONE AMICI I TAL YA- Israe'l? =-Shiracmon PERES CFR
nazimao GLOBAL MAFIA killero' RABIN TOBAGI , 3 KENNEDY libro di
Barry Chamish giornalista ISRAELiano in I TAL YAno! -Tortorato
ANTICANCRO Prof. Clarbruno VEDRUCCIO -CAVAL LETTA jERE: CUCCATA E
FUGA PAPA PiJO Totum Marameum -Consuocero di Loskoni ZAR Vlad PUTIN
duceBOSS ricicla Narco$ Colombia PUTIN JERI PUTIN OGGI PUTIN DOMANI
v libro '' Chi ha ucciso Yitzhak Rabin ''(Da Corriere Della Sera)
v.in calce -Ebrei Bergamo =PETROLIO dai RIFIUTI REFLUOPETROLIO
ANTIMAFIA Andrea Rossi TORTORATO --ARTSENU Sberla RaSDIcal
TZionistica alle NU Nazioni UNTE VUNCIUNE basta inane onanismo W
nobile vero ONUNISMO!
Nemico Cosmico di Torri & Umanita' :
STEFANO ci LEVI DELLE TORRI -
Palazzo sedicente Di Vetro tutti c' inGHANA CAPOVOLGIAMO la
PIRLAMIDE primo PIRLASTRO della GLOBALMAFIA CFR, e la clessidra va
nella necessaria direzione finalmente con ARTSENU v sotto -Grazie
x Vs annunci resoconti ! -Shakespeare BugiARDO (v.sotto)-
Hasbara'= spiegazione prosegue l' attivita' d'' inform AZZZZIONE
dopo i successi delle precedenti iniziative, come ***Libreria
Claudiana v F. Sforza 12/a MILAN NO Prof Bruno Chiesa Universita'
Torino presenta il libro di Anna Linda Callow TRADUCO E IMPARO
L'EBRAICO Lettura guidata d'un racconto di S. Yizhar con glossario e
grammatica" (Ed Giuntina) collaborazione con http://www.israele.net
presente Autrice dopo grande successo di Fondo Alessandro Nangeroni
Universita' Studj MILAN NO -Bicocca "VIRTU' E
FELICITA' nella TRADIZIONE EBRAICA E CRISTIANA" Rav Laras e
Prof.Daniele Garrone Facolta' Valdese Teologia Roma:"1°
dei 'Quaderni Nangeroni' " (Ed Mimesis) Cordialita' da Marco Rossi
http://www.protestantiamilano.it mared@*** seguiranno incontri nuovi
dopo successi precedenti come Istituto LeoneXIII MILAN NO gexe@ ;
http://www.leonexiii.it PROF Beppone
LARAS RabbinoCapo Comunita' Ebraiche di tutte le Brianze, e d'oltre
Olona & Lambro Presidente Assemblea Rabbini d' I TAL YA, Docente
Storia del Pensiero Ebraico Facolta' Fisolofia Universita' Statale
MILAN NO dialoga su: "ATTUALITA' DI MAIMONIDE-I RAPPORTI CON LA
SCOLASTICA" RAMBAM, Maimonide (1138-1204) massimo fisolofo Ebraico,
(si celebra l' 800° dalla scomparsa) quanto Aristotele e'
fondamentale per Tomaso d'Aquino (1225-1274) e successiva
SCOLASTICA. Rav Laras, postmodernista e medievalista, gia'
Centrattacco del PISA, pubblica "Maimonide, il pensiero fisolofico
(Brixia, Morcelliana); "Mose' Maimonide 8 capitoli: dottrina etica
(Edizione+ recente Firenze 2001)";"Scienza e provvidenza di D-o nel
pensiero di Maimonide e di Gersonide (MILAN NO 2000)"; "Immortalita'
e Resurrezione nel pensiero di Maimonide" Morcelliana, Brixia -
Comunita' Ebraica Molchita Transnazionale
ARTSENU MOLCA Berith Ivrith INTERi'th Lega Ebraica INTERista FAITIL
invita tutte/i anche x solidarieta' con Rav Laras, dimissionario dal
sellino di Rabbino Capo della COMUSCISTA' exComunita' ex Ebraica di
MILAN NO, impfestata dai PERESITI e col suo successore Rav Alfonso
Arbib - Federazione ADI AssAmici I TAL YA-Israe'l-FAITIL dibottiti
con Marco Paganoni Presid. CAMUNITA' Ebraica BergamoDiSopra (Beta'r
Be Malla)clandestino in Ani'Sha'm Lo'(Milan NO) C.T.Lega
Atalanta Israel: "Israe'l Terra ante Israe'l Stato Demografi'a .
Storia storie DEMAGOGIA"

-FREDDA FUSIONE & CALDA SUPER CONDUTTIVITA' LEVI TAZIONE MAGNETICA
MAGLEV Manda in PENSIONE OGNI DUCE BOSS FARAONE!
emilio.spedicato @ unibg.it "schiavismo sostenibile"

-"Israe'l PERESITA prepara guerra ventura in Terra Santa. Morbo
maligno: la subcultura criminale nell' Esercito Israeliano" ex Capo
Stato Maggiore Moshe Ya'alon v sotto

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FLASH SOS Caro Cumpa' Webbemaster, Ue Bbbe Mistero, amo troppo
Nabule e i Napoletani (vi ho parenti e amici e legami personali
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Mannaggio originale Da: LeviMOLCA
Franco JAL Joseph Arturo LEVI levi.franco @ tiscali.it ... Tortorato
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Ebraica:incontri nei luoghi Ebraici d'I TAL YA: ritorno sera. Posti
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-=Israel PERESITA prepara la guerra ventura in Terra Santa.

'' Morbo maligno: la subcultura criminale nell' Esercito Israeliano"
Capo di Stato Maggiore uscente, Moshe Ya'alon a HAARETZ

B"H _-
_originale- Da: Naomi Ragen scrittrice e politologa ISRAELIANA
AGOSTO 2005 [mailto:nragen @ netvision.net.il ]
A: levi.franco@ tiscali.it
After disengagement, there will be war

NUOVA GUERRA DOPO IL RITIRO D'ISRAE'L (trad8 da MolcaLEVI)

Friends, Amici, ritiri ulteriori . Se Israel non s' impegna a
farne altri, dopo il "disimpegno" da Gaza nelle settimane venture,
il cedimento sara' seguito da esplosioni di rinnovata violenza. Lo
afferma un' intervista a HAARETZ di Moshe Ya'alon, Capo di Stato
Maggiore uscente delle IDF, le Forze della Difesa d' Israel.

Unless Israel commits to further withdrawals after this summer's
disengagement from Gaza, the pullout will be followed by an outbreak
of renewed violence, outgoing Israel Defense Forces Chief of Staff
Moshe Ya'alon warned in an interview with Haaretz.
"Se Israel s' impegna a ulteriori passi all' indietro, lucreremo un
altro periodo di calma, altrimenti ci sara' un' eruzione...
Attentati d' ogni tipo: sparatorie, bombe, bombaroli suicidi,
mortai, razzi Qassam". Se Israel non molla ancora, e' molto
probabile ulterior guerra del terrore. Comincera' nella Sponda
Occidentale del Giordano.

"If there is an Israeli commitment to another move, we will gain
another period of quiet," he said. "If not, there will be an
eruption ... Terrorist attacks of all types: shooting, bombs,
suicide bombers, mortars, Qassam rockets." Without an additional
withdrawal, "there is a high probability of a second war of
terror," which will begin in the West Bank.

D: "Intende dire che fatto il disimpegno, Kfar Sava si trovera'
nella situazione odierna di Sderot? " R: "E anche Tel Aviv e
Gerusalemme. Faranno attentati suicidj ovunque gli riuscira' di
perpetrarne"

Asked whether he intended to say that, following the disengagement,
Kfar Sava's situation will be like Sderot's today, he
responded: "And Tel Aviv and Jerusalem, too. There will be suicide
bombings wherever they can perpetrate them."

Le recenti dichiarazioni di Mahmoud Abbas, Presidente dell'
ANP, "Autorita' Nazionale Palestinese", dimostrano che Abbas, "Non
ha rinunciato al diritto al ritorno. E non si tratta d' un diritto
simbolico, bensi' di ritorno come rivendicazione da attuarsi:
tornare alle case, ai villaggi, in sostanza non esistera' uno Stato
Ebra'ico".
Ya'alon said that recent statements by Palestinian Authority
Chairman Mahmoud Abbas show that Abbas "has not given up the right
of return. And this is not a symbolic right of return, but the right
of return as a claim to be realized. To return to the houses, to
return to the villages. The implication of this is that there will
not be a Jewish state here."
"Pertanto la proclamazione di uno Stato Palestinese comportera'
guerra in una certa fase. Pericolosa per Israel. L' idea che uno
stato Palestinese possa essere stabilito entro il 2008, e che
portera' stabilita', e' divorziata dalla realta'. E' pericolosa.
Tale stato tentera' di compromettere l' esistenza di Israel".
."

E la situazione corrente nell' ANP? "Ai Palestinesi conviene
conservare una situazione fondata sulla realta' gangsteristica
piuttosto che fondata su criterj statali".
.
"Quando l' ANP permette a Hamas di partecipare alle elezioni sanz'
abbandonare le armi da fuoco, questa e' democrazia? E' gangsterismo.
Bande criminali che si fingono democratiche. E Al Fatah. se continua
a comportarsi cosi' verra' rimpiazzata da Hamas nella Striscia di
Gaza".
"Quanto ai piani delle IDF per attuare il disimpegno da Gaza, l'
Esercito si prepara all' eventualita' di entrare a Khan Yunis se da
li' qualcuno sparasse durante il ritito. Il disimpegno non creera'
una situazione di stabilita'. Eppertanto non escludo la
possibilita' che a un certo punto l' Esercito ritorni nella Striscia
di Gaza". Regarding the IDF's plans for implementing the
disengagement from Gaza, Ya'alon said that the army is preparing for
the possibility of entering Khan Yunis "if there is shooting from
there" during the withdrawal. The disengagement, he continued, will
not create a "situation of stability." Therefore, "I do not rule
out" the possibility that the army will return to the Gaza Strip at
some point.


"Quanto tempo richiedera' il disimpegno? Impossibile sapere. La
questione e' : da sloggiare ci sono 8.000 residenti, o 20.000
cittadini Israeliani, o forse 50.000 ? Se ne evacui 8.000 puo'
durare tre settimane. Se hai da sistemarne di piu', durera' di
piu'. In altre parole, e' troppo presto parlare del ritiro come
fatto compiuto. Se e quando avremo completata la rimozione, allora
parleremo di fatto compiuto".
Ya'alon said it is impossible to know how long the disengagement
will take. "The question is whether we evacuate 8,000 residents or
20,000 Israeli citizens or maybe 50,000. If you evacuate 8,000, it
could last three weeks. If you have to evacuate more, it could take
longer." In other words, he said, it is too soon to talk about the
withdrawal as a fait accompli. "If and when we complete the move, we
will talk about a fait accompli."


"In generale il concetto di ''Due stati per due popoli''? Nella
realta' presente, vedo difficolta' nel produrre una situazione
stabile di fine del conflitto entro quel paradigma. E' semplicemente
non rilevante la soluzione dei due stati. E' una storiella che il
Mondo Occidentale conta su, con occhj Occidentali. E la storiella
non include la portata del divario ne' lo spessore del problema. Li
stiamo nascondendo sotto il tappeto noi perfino".
Asked for his views on the general concept of two states for two
peoples, he said: "In the present reality, I see difficulty in
producing a stable situation of end-of-conflict within that
paradigm." A two-state solution, he continued, is simply "not
relevant. It is a story that the Western world tells with Western
eyes. And that story does not comprehend the scale of the gap and
the scale of the problem. We, too, are sweeping it under the
carpet."


"Paure per l' esistenza d' Israel?" "Una mistura di terrorismo e
demografia. E tanti caccadubbj fra noi sulla giustezza della via
nostra. E' la ricetta per una situazione in cui alla fine non
esistera' uno Stato Ebra'ico". Asked whether he fears for
Israel's existence, Ya'alon responded: "A combination of terrorism
and demography, with question marks among us about the rightness of
our way, are a recipe for a situation in which there will not be a
Jewish state here in the end."

"L' Esercito che mi lascio alle spalle? Mi preoccupa l' esistenza di
una subcultura criminale nell' Esercito, una cultura criminale che
ha raggiunti persino gli alti ufficiali. E' diventata un morbo
maligno".
Regarding the army that he leaves behind, Ya'alon said he was
concerned about the existence of a "criminal subculture" in the
army that has even reached senior officers and become a "malignant
disease." For more articles,please visit my Web page at:
http://www.NaomiRagen.com subscribe, send blank message to
NaomiRagen-on@ http://cgi.mail-list.com/u?
ln=naomiragen&nm=levi.franco@ This message was launched
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B"H_ dal sito ISRAELE.NET Per tutti coloro che non visitano
quotidianamente il sito http://www.israele.net: originale- Da:
Israele@ A: molcaFrancoJalJosephArturoLEVI
movimentoLottaControantisemitismo




Quadruplicato il numero di Palestinesi uccisi da Palestinesi . Sono
piu' i Palestinesi uccisi da Palestinesi di quelli morti negli
scontri con i soldati Israeliani.
http://www.israele.net/articles.php?id=918

In soli due anni (Da un articolo di Sever Plocker) Israel e' passata
dal piu' nero pessimismo a una vera rivoluzione di dinamismo
economico e politico.
http://www.israele.net/articles.php?id=915

Qualche pensiero alla vigilia sull' anno Ebraico 5766 Da un
articolo di David Horovitz Assad, Sharon, Washington, i regimi
Arabi, gli Ebrei nel mondo.
http://www.israele.net/articles.php?id=913

Ricetta per un genocidio Hamas: "Non c'e' posto per Izrai'l, la sua
cultura, la sua religione".
http://www.israele.net/articles.php?id=911

IRA e OLP Da un editoriale del Jerusalem Post Chi ancora non si
raccapezza per la persistenza del terrorismo palestinese dia un'
occhiata all' Irlanda del Nord.
http://www.israele.net/articles.php?id=909

Chi di Qassam ferisce Da un articolo di Yoel Marcus Mi domando
fino a quando potremo andare avanti a citare l' intramontabile
osservazione di Abba Eban.
http://www.israele.net/articles.php?id=907

Con un video, Hamas si vanta dell' assassinio di un commerciante
Israeliano Sequestrato e ucciso a freddo, mentre Hamas proclama di
attenersi al
cessate il fuoco.
http://www.israele.net/articles.php?id=908

La necessaria deterrenza Da un editoriale del Jerusalem Post
Cio' che e' in gioco, qui, va oltre la solita solfa della violenza
palestinese.
http://www.israele.net/articles.php?id=906

Le responsabilita' (dopo il ritiro) Da un editoriale di HaAretz
Israel deve trattare gli attacchi da Gaza come attacchi da qualunque
altro paese confinante.
http://www.israele.net/articles.php?id=905

Israe'l alla Fiera del Libro di Francoforte allo stand israeliano,
illustrazioni della Bibbia fatte da bambini di tutto il mondo.
http://www.israele.net/sections.php?id_article=920&ion_cat=10001

Sette film israeliani al Festival del cinema religioso di Trento
ottava edizione di "Religion Today", quest'anno dedicata al
tema: "Viaggio nella differenza".
http://www.israele.net/sections.php?id_article=916&ion_cat=15

Estrarre DNA dalle ossa fossili
Nuovo metodo israeliano permette di ottenere sequenze non
contaminate.
http://www.israele.net/sections.php?id_article=910&ion_cat=12


Grazie per l' attenzione Redazione di http://www.israele.net
-
B"H_ Da: Levi MOLCA Franco JAL Joseph Arturo LEVI
A: 'MOLCALEVI@yahoogroups.com';
'molcalevi@ yahoo.it ' Oggetto: Sono
i dittatori, il CFR, i duciboss, la GLOBALMAFIA ENRON BECHTEL SINCLA
IOR CALTAGIRUIJNA a creare profughi Palestinesi Sudanesi etc... e a
versar incendj sul petrolio Sono i dittatori, il CFR, la GLOBALMAFIA
ENRON BECHTEL SINCLA IOR CALTAGIRUIJNA a creare profughi Palestinesi
Sudanesi etc... e a versar incendj sul petrolio Dott. Andrea Rossi
fisolofo & industriale (o suo inviato - per corrispondere con Andrea
Rossi: Prof. Avv. Andrea Ambi'veri, C.So di Porta Vittoria 54, 20122
Milano, ph+39 025461895 fx+39 02 55194804),
specializzato nei casi di " TORTORAtura". cerca CHAMISH su :
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Titolo : "Chi ha ucciso Yitzha'k Rabi'n". Autore: Chamish Barry
(Levi Franco)
Pubblicazione: Milano : ENA Editrice Nuovi Autori
ISBN/ISSN: 88- 7230-992-1

Prezzo:€ 18 400 p Collana Saggistica - Descrizione: Il film girato
da un dilettante,che dilettante non e', e poi sparisce; dimostra,
corroborato da testimonj oculari: Yitzha'k Rabi'n era illeso dopo
gli "spari" di Yiga'l Ami'r al famigerato comizio per la pace di Tel
Aviv il 4 novembre 1995.La stessa registrazione, per quanto
manipolata, mostra chiara la porta posteriore della vuota
Cadillac di Rabi'n mentre vien chiusa dall' interno avanti il
Premier Israeliano sia spinto a bordo. Chi c'e' a aspettarlo? E che
accade durante la corsa verso l'ospaedale Ichilov? Dura almeno nove
minuti anziche' uno come puo', e doveva. Il certificato di morte
affermava: "Colpito mortalmente al torace Rabi'n, la spina dorsale
frantumata".
Perche' i medici poi lo modificano, facendolo quagliare
con la versione ufficiale, che racconta:"Rabi'n fu colpito a morte
alla schiena da una certa distanza"? Falsita' smascherate; verita'
confermate: in questo libro inchiesta Barry Chamish dimostra l'
esistenza di una cupola mafiosa,il CFR, che dirige il corso delle
vicende umane, nel Globo. In I TAL YA e in Israe'l soprattutto,
purtroppo.

"CHI HA UCCISO YITZHA'K RABI'N- Shiracmon Peres e i Peresiti -
SabbATEISMO,l'Ebraismo capovolto-CFR GLOBALmafia 33° livello - CFR,
ComunistiFascistiRazzisti- HALTERnativa:O i 'militanti
menagrami "ILLUMINATI" ', oppure LEVItbile Fine del Mondo'', di
Barry Chamish, giornalista Israeliano. 400 pagg, Il libro costa 17
€uro agl'INTERisti,18 ai Goi'm (gli altri Popoli). ENA Editrice
Nuovi Autori, via Gaudenzio Ferrari 14, 20123 MILAN NO DiSopra, fono
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Prof.ssa Guglielmina Aglieri.


CFR GLOBALMAFIA 33° livello,CFR Council On Foreign Relations
comunisti fascisti razzisti
- HALTERnativa: O i "militanti" menagrami "ILLUMINATI", oppure
LEVItabile fine del Mondo -
-- Nato in Canada nel 1952, reporter e scrittore precoce di
successo, Barry Chamish nel 1973 vide sui giornali le foto degl'
Israeliani uccisi e catturati nella "Guerra del Kippu'r". Sali' a
vivere in Israe'l, pubblicando libri,e la Newsletter "I.
I." "Inside Israel" . Per l' I TAL YA e' proprio un nuovo
Autore. Ma "Chi ha ucciso Yitzha'k Rabi'n" e altre opere di B. C.
van uscendo in decine di Paesi: in Ebra'ico (Ivri'th), in Inglese,
in Russo, in Tedesco...
Il "film" girato da un dilettante (non e' dilettante: Kempler
sparisce, ma NON lui giro' il "video": lo manipolo' dopo e basta)
conferma, corroborato da testimonj oculari: Yitzha'k Rabi'n era
illeso dopo gli "spari" di Yiga'l Ami'r al famigerato "Comizio per
la Paccciue"(Tel Aviv -4 Novembre 1995)in Piazza "I Re di Israe'l",
poi "Piazza Yitzha'k Rabi'n". La stessa registrazione, per quanto
mal manipolata, chiaramente mostra la porta posteriore della "vuota"
Cadillac di Rabin mentre vien chiusa dall' interno prima che il
Primo Ministro Israeliano venga spinto a bordo.Chi c'e' a
aspettarlo? E che accade durante la "corsa" verso l'Ospedale
Ichilov? Dura almeno nove minuti anziche' uno come puo' e doveva!

Il certificato di morte affermava: "Rabi'n fu colpito mortalmente al
torace, e la spina dorsale fu frantumata" . Perche' i medici poi
modificano il documento, facendolo quagliare con la versione
ufficiale, che racconta: "Rabi'n fu colpito a morte alla schiena da
una certa distanza"? Falsita' smascherate; documenti;
verita'confermate:
in questo libro-inchiesta Barry Chamish, mai querelato, dimostra, al
di la' di ogni possibile dubbio, l' esistenza d' una cupola mafiosa,
che va sconvolgendo il corso delle vicende umane. Nel Globo. In
Israe'l e in I TAL YA soprattutto. In sala operatoria Eitan Haber,
il suo segretario generale, spara a Rabi'n al torace la terza
pallottola, fatale. Su ordine del KKKlan dei SaudiMarsigliesi, il
tentacolo Francese del CFR,Council On Foreign Relations, Comunisti
Fascisti Razzisti. Carnegie Ford Rockefeller."Nessuna persona
sinceramente objettiva puo' negarlo: Barry Chamish fa a pezzi il
falso, sanci'to dal Governo Israeliano, secondo cui Yitzha'k Rabi'n
fu ucciso da Yiga'l Ami'r matto solitario. Sbalorditivo il volume di
prove messo insieme da Barry. Chamish ha incisa la sua traccia nella
Storia". -Joel Bainerman, autore di "Crimes of a President "
(Clinton)

GENERALE INDICE:
-p 5 Da Pirandello a Barry Chamish presentazione, di Mario Costa
Cardo'l - -p 8 Gli antisemiti si leccano i baffi ma tacciono, e
Shiracmon Peres NON querela -
-p 11 LEVItabile fine del Mondo -
-p 25 UNA COSPIRAZIONE DA BALORDI : CHI HA UCCISO Y. Rab'in, di
Barry Chamish -
-p 225 LA GUERRA SEGRETA CONTRO GLI EBREI -
-p 228 Distruttori "Ebrei" dell' INTER-no - Il Rabbino Antelman
colpisce ancora
-p 233 CFR e NWO-NOM, NEW WORLD ORDER: SABBatei-ILLUMINATI-
COMUSCISTI -
-p236 EBREI FIFONI OGGI COME ALLORA -GUERRA MONDIALE - -
-p238 I SANTI SLOVACCHI
-p 240 I DIRIGENTI "EBRAICI" AMERICANI - -
-p 245 DOMANDA FINALE -
-p 246 FRANKLIN DELANO ROOSEVELT: FDR IL DOPPIOGIUOCHISTA , & Co -
-p 253 BUSINESS COI NAZISTI
-p 257 "EBREI SEGRETI " CONTRO LE GUERRE- - NUOVISSIMO ORDINE
MONDIALE TZIONISTICO -ESPERANTO & ARTSENU CONGIURE TZIONISTICHE:
ARTSENU, TERRA NOSTRA: sberla RaSDIcal tzionistica alle
Nazioni UNTE vunciune: basta inane onanismo W nobile ONUNISMO -
-p 259 SHIRACMON PERES & I SUOI CAMERAGNI NAZISTI EUROPEI di Barry
Chamish
-p 261 LA GLOBALMAFIA E I NAZIMAOISTI OGGI - PERESITI E KKKKLAN DEI
SAUDI-MARSIGLIESI - MolotovRibbentrop, firmato prima del 1939, patto
mai archiviato.
-p 268 TRADITORI ISRAELIANI PERESITI TORTORATORI-SELF HATING ISRAELI
TRAITORS SHIT -
-p 270 Altri sconvolgimenti in Europa. FU "INCIDENTE" AL
PIRELLONE ? -
-p 273 Appendice sull' I TAL YA - COSTOLETTA ALLA MILANESA -
-p 275 PUTIN, NARCOS & PUTINIERI NOSTRANI e globali -
-p 279 AVVOCATO NAZISTA, PORTINAJE, CAMERIERINE, FALSI EBREI
LEGULEI -
-p 280 GIACOMO MATTEOTTI E CFR- SINCLAIR SCANDOLO DEL PETROLIO 1924 -

-p283 TORTORATURA DELLA COMUNITA' EBRAICA DI MILANO E DI ERICA
LEHRER GREGO, SUA FU EXVICEPRESIDENTE -- TORTORATI PURE I MERCANTI
DI VENEXIA - EURONOREVOLE NINI' ANTONIO DI PIETRO SECRETATO --
SCEICCO SHAKESPEARE E MUAMMAR GHADAFY - RIFIUTO DEL PETROLIO, E
REFLUOPETROLIO: ANDREA ROSSI TORTORATO
-p 287 ULIPOLPO, TELEKOM SERBIA, LODO MONDADORI, ENRON BECHTEL CFR -
LE SORELLE E LE SETTE -LIBERAZIONI INCOMPIUTE - L' ARDUO LODO
SPADOLINI -STORIOGRAFI TUTTI IN VILLEGGIATURA: A USTICA O A
VENTOTENE , A LAMPEDUSA, A SIGONELLA O A LOCKERBIE? -CASTELLI DI
CARTE E LE CARTE DI CASTELLI -
-p 290 LE KEFIAH DELLA RAI: POVERO GIUSEPPE MAZZINI, CHE VIALE! - -
PIRELLONE 2002 COME TWINS 11 SETTEMBRE 2001 -- MILIONI DI UCCISI E
PROFUGHI IN SUDAN - -
-p 294 STAR WAR HOLY WAR: ARCORE SATELLITI E BIN LADEN - -
MEDIOBANCA DOPOCUCCIA MEDIASETTICEMIA - ARCORIAD, SEGRATE CELESTI:
PianoMarcioAntiMarshall antiTERRA SANTA -
-p 304 I TAL YA REGNO SAUDITA- DI PELO MAZIA NEL SANGUE-
da "Panorama"
-p 311 ARABO? GEROGLIFICO? UN TRIBUNALE DI LONDRA SU BERLUSCONI -
PUTINIERI PUTINOGGI PUTINDOMANI ZAR VLADIMIR DUCEBOSS DEI
RICICILATORI DI NARCODOLLARI COLOMBIANI (DAL CORRIERE DELLA SERA,
Fabrizio DRAGOSEI)
-p 362 UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI GRATOSOGLIO -
-p 365 INDICE PARTICOLARE: "UNA COSPIRAZIONE DA BALORDI", di Barry
Chamish
-p 369 PAPA LUCIANI AVVELENATO-MESSIA O CAOS? EBREI, CATTOLICI,
EVANGELICI. MA DONDE VIENE LA VIOLENZA? - LEVItbile FINIMONDO -
ULTIMORA GRATOSOGLIO-VATICANO-GERUSALEMME : RISPOSTA TRES CATHOLIQUE
A BARRY "SHAMISH"
- In fondo al libro, QUALCHE DISEGNINO-_

__ Sberla RaSDIcalTzionistica alle Nazioni UNTE
vunciune,ARTSENU,basta onanismo evviva nobile ONUNISMO! Ciaolo'm!
AJUTACI A FARE RINASCERE LE NAZIONI UNITE E LE COMUNITA' EBRAICHE,
DISTRUTTE DALLE COMUNISTA' (dava'r scelanu-cosa nostra- peresiti-
sabbATEI- CFR )
-
Trad8 e curato dal nonno di Barry Chamish, il giornalista
profesSIONISTA I TAL YAno Franco JAL Joseph Arturo LEVI, MOLCA via
Fratelli Fraschini 7 I 20142 GRATOSOGLIO di Sotto MILAN
NO,levi.franco @ tiscali.it ph+39 0289301262 Fakkes 0289306182
cellul
3492218113 molcalevi@yahoogroups.com
cf LVE FNC 44 E 09 A794J Comunita' Ebraica MOLCHITA
TRANSNAZIONALE - Beri't Ivri'th INTERi'th Lega Ebraica INTERISTA -
ARTSENU Associazione RaSDIcalTzionistica Transnazionale per la
Sufficienza Economica delle Nazioni UNTE VUNCIUNE ---MOLCA -
Movimento lotta contro antisemitismo ---Muo'viti,o Levi colpira'
ancora ----Movimento Legalizzazione Civile Atomico ----Meglio oggi
Lggere Chamish, Altrimenti... MOLCA COMUNITA' EBRAICA MOLCHITA
TRANSNAZIONALE molcalevi@ yahoogroups.com ;
molcalevi-subscribe@yahoogroups.com; -


__--__--__--__
dalle pagg 286 e 287 del libro "Chi ha ucciso Yitzha'k Rabi'n" : ''
TORTORATI ANCHE I MERCANTI DI VENEXIA... Andrea Rossi Adomi'm
TORTORATO. Manco si sa se sia vivo. Criminalizzato,desaparecido.
Eppure...Domenica 8 Giugno 2003-8 Siva'n 5763,"IL CORRIERE DELLA
SERA" ,"Scienza", pubblica un breve quanto geniale servizio di

Paolo Rossi CASTELLI: DAI RIFIUTI SI PUO' ESTRARRE COMBUSTIBILE
Eccolo: "E' possibile estrarre olio combustibile leggero (una via di
mezzo fra il petrolio e la benzina) dai resti degli allevamenti di
tacchino, ma anche da molti altri tipi di rifiuti (copertoni,
plastica e scarichi urbani)? Si', secondo gl' ingegneri della
ella "Changing World Technologies",azienda USA che ha appena
costruito un impianto pilota a Carthage (Missouri). La tecnica
basata su un procedimento di "depolimerizzazione termica", a
temperatura medio-bassa, che permette di ricombinare chimicamente
quasi tutte le sostanze contenenti carbonio, facendole diventare
petrolio, e gas. Il tutto con un altissimo rendimento: l' 85%,
cioe' impiegando solo il 15% del contenuto energetico iniziale del
rifiuto, e recuperando tutto il resto". Paolo ROSSI CASTELLI

E' precisamente il PROCESSO ROSSI PER IL REFLUOPETROLIO. Che
Andrea Rossi Adomi'm, discendente da celebre famiglia di Ebrei,
Mercanti di Venexia, sia sopravvissuto, diventando suddito dello Zio
Sam? Che ne pensano Emiri, Sceicchi, Fachiri e Crumiri? O che,
dalle poche libbre del torace di Andrea, quel pozzo di cervelli
abbia tratto qualche gallone di PETROLDRAGON, e magari la
formuletta qui in €uropa satanizzata ? ''.
--- __ Shylock, Antonio etc, ruoli capovolti, Venexia e Mondo
chiariscano,CHI TORTORATORE , CHI TORTORA ? Cultura o tura cul?
Shakespeare BugiARDO!!! ... senti Shlomo Argeo Basevi Magi,
tripsoutart@ yahoo.com v dei Caniana 4 Bergamo di SOTTO

ph +39 03525496 3382152533 -_//|.|\_-B"H _



MOLCA ARTSENU manifesto:


GLOBALDEMOCRATIZZA Nazioni UNTE VUNCIUNE, basta ONANISMO evviva
NOBILE ONUNISMO !

rintracciabile anche come file : pagina iniziale del Gruppo -
utile rileggerla - in alto a Sx clicca DOCUMENTI MOLCA ARTSENU
MANIFESTO GLOBALDEMOCRATIZZA Nazioni UNTE VUNCIUNE basta ONANISMO >>

CAPOVOLGI LA PIRLAMIDE : GLOBALDEMOCRATIZZA Nazioni UNTE ARTSENU
Grazie x Tue cene STOP ONANISM CFR MAFIA molcalevi >>

In mindcontrolworks @ yahoogroups.com
GLOBALDEMOCRATIZZA Nazioni UNTE VUNCIUNE con ARTSENU Grazie x
Tue cene >>

STOP ONANISM CFR MAFIA molcalevi MOLCA movimento lotta contro
antisemitismo - In New_World_Order_Exposed @
yahoogroups.com In
A-Better-United-Nations @
yahoogroups.com
"Franco JAL JosephArturo Levi MOLCA movim Lotta
Contro antisemitismo" levi.franco @ tiscali.it scribio:
GLOBALDEMOCRATIZZA Nazioni UNTE VUNCIUNE con ARTSENU ! Grazie x Tue
cene basta ONANISMO! CFR GLOBALMAFIA molcalevi @
yahoogroups.com ShiRACmon PERES assassino' RABIN 3 KENNEDY
3 '' Chi ha ucciso Yitzha'k Rabi'n '' in I TAL Yano
libro di Barry Chamish giornalista Israeliano ENA Editrice Nuovi
Autori MILAN NO
cerca CHAMISH su : http://www.internetbookshop.it ;
http://www.libreriauniversitaria.it pse contact chamish @
netvision.net.il pse see http://www.barrychamish.com CURNO d'
AFRICA mazzia GLOBO FO SUdario nazi MauMauIsti Giallo ALLAHrme
SloboTITO BOBOTTINO CURNO d' AFRICA mazzia GLOBO. Nazi Mau
Mau isti Giallo ALLAHrme Slobo TITO Qhadhafito Castradorito Infidel
Castrador FUSIONE FREDDA MAFIA FRITTA SOMALIA: grazie alla
SOMARIA - CFR vittoriosi ''Tribunali Islamici '' scatenano LEVI
tabile FINI MONDO guerra con ETIOPIA etc . More solito van di
mezzo le popolazioni . Sopra tutti di Eritrea, Sudan,
Uganda... EKISSENE ? E in Asia ... -_-_-_>>

>>

referrelative="t" o:spt="75" coordsize="21600,21600">ath
o:connecttype="rect" gradientshapeok="t" o:extrusionok="f">ath>
--__ECCO il MANIFESTO ARTSENU – MOLCA ( mafia oppure lotta con
ARTSENU ) >>

GRATI A CHI CI AJUTA TRADUCENDO IL TUTTO IN BERGAMASCO DI SOTTO IN
ESPERANTO E IN OGNI ALTRA LINGUA DEL PIANETA !!!>>

ARTSENU Associazione RasSDIcaltzionistica Transnazionale pro
Sufficienza Economica delle NU nazioni UNTE VUNCIUNE -
GLOBALDEMOCRACY Zionist plot overturn Globalmafia CFR ONANism: >>

w ARTSENU !


GLOBAL DEMOCRAZIA Cene Artsenu>>

capovolgi ONANISMO W ONUNISMO API e FORMICHE Cene ARTSENU e
capovolgi NAZIONI UNTE VUNCIUNE w ONUNISMO m ONANismo ! Da
http://www.lucacoscioni.it ; molcalevi @ yahoogroups.com >>

raccomandazione '' Congresso Associazione Luca Coscioni ERGIFEPOLI
2006 '' . MOLCA Mondo Ottenga Luca Coscioni Atleta .

Nuova BRECCIA in PALAZZO DI VELENO KOFI ONAN . Capovolgiamo la
PIRLAMIDE con le cene "ARTSENU". Basta onanismo W vero nobile
ONUNISMO per MONDOSENATO e MONDOGOVERNO basta CONIGLIO d' INSICU
REZZA, basta assemblea dei generali! Grassssie sta girando !>>

Sia per pane sia per brioche FARINA del nostro sacco Maria
Antonietta >>

Nuova BRECCIA in PALAZZO DI VELENO KOFI ONAN !
Capovolgiamo la PIRLAMIDE con le cene ARTSENU.
Sberla alle NU Nazioni UNTE VUNCIUNE -M onanismo W No'bile
ONUNISMO ! >>

-HALTER nativ al NOM - NWO, Nuovo Ordine Mondiale Della MAFIA -
alle NAZIONI UNTE VUNCIUNE. Basta ina'ne onanismo W nobile
nuovo ONUNISMO>>

- Grazie a chi ha mandate e continua a mandare ogni anno 12 cene d'
oro a: ERA ORA - ARTSENU -PRTT Ccp 60397007 Via di Torre Argentina
76 - 00186 ROMA a " Esperanto Radika Asocio" ROMA. "ERA ORA" !>>

c/o ERA ORA PRTT Partito RaSDIcale Transnazionale Transpartito
ARTSENU >>

- Global democratizzazione: ARTSENU-_ ->>

autore: ARETS Associazione RaSDIcale Enzo Tortora SION>>

Maritsi' & Franco JAL Joseph Arturo LEVI MOLCA:

" Se ci crediamo non restera' un sogno". Mandiamo ogni anno 12
cene x Sberla alle Nazioni U N T E vunciune! Basta onanismo W
ONUNISMO ! >>

Per Globalizzare antimafia - -A cura del traduttore in I TAL YAno
di opere del giornalista Israeliano Barry Chamish, Franco JAL
Joseph Arturo LEVImolca>>

-In Ivri'th, in lingua Ebra'ica, I TAL YA voddi' : ISOLA DELLA
RUGIADA DIVINA . >>

-O MOLCHITI, Oppure "ILLUMINATI" MAFIOSI - SABB ABBatei

__HALTERnativ al Nuovo Ordine Mondiale della mafia NOM-NWO

– I " MOLCA " Movimento lotta contro antisemitismo
- Mondo ottenga Luca Coscioni Atleta
-Muo'viti, o Levi colpira' ancora
-Movimento X legalizzare Civile Atomico
-Movimento lotta alle ceneri ambientali
-Movimento lavoratori costretti all' automobile
-Mu'chela, o Levi colpira' ancora
-Movimento X liberare Cagliari da ADSL
-Meglio oggi leggere Chamish altrimenti...-
Mafia oppure Lotta Con ARTSENU
-Mondiale Ordine Libere Cene Alternative...

di cuore ringraziano quanti han mandate, e continuano a mandar
dozzine di cene annue a:
ERA ORA-PRTT-ARTSENU, dall'I TAL YA, e dal resto del Globo.

A Tirana il Congresso boccio' la mozione, a mangio ranza. Ma
nei precedenti decennj la mangioranza fu assai piu' grassa. Se lo
crediamo, non restera' un sogno. Ai prossimi congressi l' onanismo
diverra' minoranza, e la mozione passera'. Grazie per le cene.

Si possono inviare ( 12 cene annue , in media Mondiale 12 €URO
cada pancia l' anno , 1 il mese ) a: ERA ORA x ARTSENU-
PRTT - Conto Corrente Postale 60397007 via di Torre Argentina 76 I
00186 ROMA di Sopra .

ARTSENU SBERLA RaSDIcalTZIONISTICA alle NU nazioni unte
VUNCIUNE c/o ERA ORA-ARTSENU-PRTT v Di Torre Argentina 76 - I
00186 ROMA di Sopra I TAL YA -Pianeta Terra - a : ERA ORA :
Esperanta Radika Asocio (pronuncia Asozi'o) Ora (d' Oro) x Artsenu
Associazione RaSDIcal- Tzionistica Transnazionale pro Sufficienza
Economica delle Nazioni Unite: ARTSENU- W la CENTESIMA
INTERNAZIONALE ! ( il 100°compleanno della vera INTER ! ).

Il Congresso si felicita coi nuovi VESPERMANGXSENDEMULOJ ,
quanti amano mandare le cene ; commilitoni di quanti , in Albania ,
han versate a ARTSENU 12 cene (120 €uro ), 10 €uro mensili cada
pancia , per la rivoluzione globale democratica delle Nazioni Unte
vunciune ( dette impropriamente ONU ) nelle mani dei Khaveri'm
Raffaele Fortino, Danilo Quinto, Benedetto Della Vedova, e
Giorgio Paga No' .
- c/o ERA ORA, Esperanto Radika Asocio ( pronuncia Asozi'o ) d'
ORO ERA ORA - ARTSENU -PRTT -Ccp 60397007 Via di Torre Argentina
76 - 00186 ROMA. ERA ORA !

- Saltiamo una cena al mese , e versiamo ogni anno il
corrispettivo in granassa alle Nazioni Unite , usando -qual
esattoria- ARTSENU , presso Era Ora.

Primo scopo : arrivare al prossimo Congresso col corrispettivo
di 12 cene da almeno 120 attivisti ( VESPERMANGXSENDEMULOJ ) ,
onde consentir di consegnare a Kofi Anan ONAN che tutti inGHANA &
successori il corrispettivo ; cosi' non potra'n piu'
inGHANAre l' Umanita' ! In vista della rottamazione, e del
riciclaggio, sia del CONIGLIO d' INSicurezza; sia dell'
Assemblea dei Generali , rispettivamente nel MondoGoverno , e nel
MondoSenato. No representation without taxation . E viceserva , no
taxation without representation . Invece dei di pelo matici di
NOMina Ra'gia, gli Stati avranno alle NU MondoSenatori : uno/a
eletta/o , e una/o sorteggiata/to , a caso, nel modo piu' CASUALE
POSSIBILE fra i Cittadini/e , ogni 6 milioni di
Cittadini/e , o frazione.

La maggioranza dei Mondo Senatori (sostituto dell' AG -Assemblea
dei GENERALI ) eleggera' il MondoGoverno ( sostituto del CONIGLIO d'
inSicurezza – CdS ). Globalizzare la libera inform azzzione, e
democratiche votazioni ai livelli Globale, continentale, nazionale,
regionale, provinciale, comunale, rionale) avverra' sotto il
controllo dei KaskiBle' , e/o di Polizia Transnazionale (
INTERISTA ) da essi delegata. Gli Stati sanza democratiche
informazione e elezioni resteranno sanza rappresentanza alle NU.
Circa 2400 MondoSenatori, per circa 7 Miliardi di Terrestri.

Ogni Cittadino del Globo e' esortato a mandare a ARTSENU una cena il
mese. Chi un Cent di €uro il mese, o di meno; chi 100 €uro, o
piu', x cena.

In media 1 €URO il mese cadapancia, 12 €URO l'anno, circa Sei
Miliardi di €uro il mese. Le NU non avranno piu' la scusa: "
Siamo sanza soldi, qualche Governo Paga No' '', onde praticare l'
inane onanismo anziche'IL NOBILE ONUNISMO.

Come aggio, PRTT - ERA - ARTSENU si tratterra' lo
zerovirgolacinque pecciento, circa UnMilione Di €URO/di' quando Sei
Miliardi di Terrestri verseranno una cena in media d' un €URO il
mese. Meno lo 0,5% di detto , pari allo zero virgolazero venticinque
pecciento, 0,025% , che andra' quale royalty all' ideatore di
ARTSENU, lo Tzionista Franco JAL, Joseph Arturo Levi di GRATO SOGLIO
di Sotto MILAN NO - GERUSALEMME, il quale incassera' circa
cinquemila €URO al giorno quel BENEDETTO giorno.

Il PRTT ricevera' e amministrera' con ERA ORA , con LA ROSA NEL
PUGNO, con l' ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI , con PAOLO BRECCIA e con
la Suocera Sua Maritsi' Levi Dal Monte MeHar, e con gli altri CAPONI
di TORRE D' ARGENTO & D' ORO , circa un €UROMILIONE al giorno.
Scopo reale dell' iniziativa: arricchire lo Tzionista Franco JAL.
Come l' Esperanto, anche ARTSENU e' congiura Tzionistica . In
Ivri'th ( lingua Ebra'ica ) ARTSENU significa TERRA NOSTRA.

Col piu' cordiale Shalo'm Ciaolo'm Miaolo'm, Baulo'm .
Salumi e caci . Tra i primi firmatarj : Marco Biotti, Prof. Cesare
Romano di Jew York; Maria Teresa Dal Monte MeHar (di Cagliari –
IMOLCA -Vienna - Gratosoglio Di SOTTO - Gerusalemme Di Sotto &
Di Sopra)...



Da: Levi MOLCA Franco JAL JosephArturo LEVI MOLCALEVI @
yahoogroups.com
levi.franco @ tiscali.it
molcalevi @ yahoo.it
>>
ph+39 0289301262 3492218113
Sono i dittatori, il CFR, i duciboss, la GLOBALMAFIA ENRON
BECHTEL SINCLA IOR CALTAGIRUIJNA a creare profughi Palestinesi
Sudanesi etc... e a versar incendj sul petrolio. Sono i
dittatori, il CFR, la GLOBALMAFIA ENRON BECHTEL SINCLA IOR FARAONI
a creare profughi Palestinesi Sudanesi etc... e a versar incendj sul
petrolio .

Cerca CHAMISH su: http://www.libreriauniversitaria.it;
http://www.internetbookshop.it; http://www.liberdomus.it

Collegamenti utili di Yahoo! Gruppi homepage:
http://it.groups.yahoo.com/group/MOLCALEVI/

http://www.barrychamish.com ; naziufos.com; http://www.molcalevi@yahoogroups.com">http://www.molcalevi@yahoogroups.com>>>

HOFJUDEN PERESITES BAAL MOLOCH BEELZEBUB topsyturvy TALMUD. MORGAN
RODIKSON Adam Weishaupt Frank : CFR GLOBALMAFIA ILLUMINATI.

molcalevi SRI LANKA ACCORDI di OSLO ( CFR ) PER CEYLON scatenano
LEVI tabile FINI MONDO : Tigri Tamil etc ... GIAPPONE Corea del
Nord Corea del SID ai ferri corti, EKISSENE ?
- tutto il Mondo CORNUTO CURNUTO E MAZZIATO dal CFR
GLOBALMAFIA ''Council on Foreign Relations '' Carnegie Ford
Rockefeller

from LOOKINGBEHINDTHEVEIL @ yahoogroups.com from
MOLCALEVI @ yahoogroups.com>>

CURNO d' AFRICA mazzia GLOBO FO suDARIO nazi Mau Mau isti GIALLO
ALLAH RM Slobo TITINI Qhadhafiti Castra

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siete incredibili
by lolotte Friday, Aug. 11, 2006 at 3:01 PM mail: lolotte@yahoo.com

Care/i
A me pare chiaro. E'una lotta tra belli e brutti. Visto l'esercito israeliano? Giovani, belli ed intelligenti. Visto gli altri? Che cessi, sia gli uomini che le donne.
Chi si vorrebbe fare un palestinese? Io no. Tanto per documentarsi guardate una qualunque scena corale di manifestazione.
Il mondo arabo si trova in un momento di grande confusione psicologica per quanto riguarda la gestione della vita affettiva/sessuale dell'individuo. E come un marito che si sveglia con accanto una donna brutta..solo che questo va poi a puttane, gli arabi invece si incazzano e dicono che è colpa di israele.
Una pessima vita sessuale rende questi marcantoni alquanto frustrati e pieni di sperma.
Nel mondo si sta svegliando ora una coscienza di sessualità e sentimentalità delle emozioni mai prima riscontrata...perchè riguarda 1 miliardo di persone che prima dell'avvento di tv e radio neanche sapevano che tali dimensioni psicofisiche potessero esistere. Un po' è successo cosi anche per i terroni. Naturalmente il fenomeno di presa coscienza è strumentalizzato da vari burattinai. Il punto è uno solo rivalorizzare l'educazione alla conoscenza del proprio corpo, l'umanesimo, il gusto per il bello.
Vivo in una città con molti migranti turchi. Le donne sono molto brutte ed ignoranti piu' delle pecore. Sfido chi osa dire il contrario. I ragazzi maschi hanno una visione della donna come della santa Maria Goretti, manco pensano che loro madre è come tutte le femmine il piu' lussurioso e gaudente degli animali. Il padre è normalmente un frustrato semianalfabeta costantemente bombardato da ore di pessima tv piena di belle fighe. Attività celebrale= Omer Simpson.Appena il ragazzino è fuori dalle mura domestiche si trasforma perchè vede un mondo che non gli appartiene, non riconosce. Certo un'esperienza comune a molti, con l'unica differenza è che a questi individui viene data una ricetta sbagliata. Religione, fuga in un limbo fantastico di paradisi, barbe, cazzate... ma la topa? la topa che posto occupa nelle loro vite?
Ecco qualcosa di molto simile alla MALAEDUCACION (dice niente intellettuali???)
Quindi fintanto che la situazione è questa speriamo che i belli continuino a vincere o ci troveremo governati da un branco di cessi mai visti.

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diretta streaming su EMERGENZA MEDIORIENTE oggipomeriggio
by insu^tv Saturday, Aug. 12, 2006 at 12:20 PM mail: beirut@dischosting.nl

*dal gruppo olandese streamtime

in diretta dal medioriente per 4 ore, non perdetelo!!!!


"Non voglio essere parte della vostra guerra (ma lo sono)"


Global WWebcast sabato 12 agosto 2006, dalle ore 15 alle ore 19,

http://beirut.streamtime.nl http://steamtime.org


Indignati di fronte alla aggressione israeliana al Libano - che dal 12 luglio ha ucciso piu' di 900 persone (soprattutto civili), ne ha costrette piu' di un milione a abbandonare le proprie abitazioni (un quarto dell'intera popolazione del Libano) e ha distrutto l'economia e le infrastruttue libanesi - noi diciamo: Khalas! Basta!


Chiediamo l'immediata cessazione della violenza e della distruzione.
Chiediamo alla comunita' internazionale di aprire gli occhi, chiediamo a voi di fare sentire le vostre voci.


Con i nostri compagni attivisti e artisti, con altri blogers in Libano - e contributi dall'Irak - daremo vita a un webcast globale colaborativo nella giornata di domenica 12 agosto, dalle 9 alle 11 ora italiana (dalle 10 alle 12 in Libano).


Questo esperimento di "free style web jam" sara' prodotto presso la Waag Society a Amsterdam da Cecile Landman, Jo van der Spek, Geert Lovink e Jaromil, tutti dell'associazione Streamtime, in collaborazione con Tarek Atoui, Nat Muller, Paul Keller e molti altri.


Il "web jam" globale consistera' di uno streaming audio e video, con interviste e conversazioni in diretta, animazioni e "blog blurbs",soundscapes, DJ's e VJ's. Insomma, una miscela di informazione, arte,protesta, festa e riflessione.


E Wahid el-Solh, un DJ libanese residente in Olanda, innondera' la rete con l'atmosfera della ribollente vita notturna di Beirut.


Guardiamo a questa iniziativa come la prima di una lunga serie, verso la creazione di una rete capace di essere all'altezza dello spirito di Beirut, di sfidare la guerra, e cercare e creare solidarieta'.


Gridiamo a tutti i nostri amici in Libano e altrove: contattateci se volete unirvi a noi, condividere, partecipare e contribuire con le vostre esperienze e produzioni.


Contattate il team a Amsterdam per qualunque domanda, suggerimento o contributo all'indirizzo mail: beirut@dischosting.nl

Se siete in Libano potete anche contattare Tarek a Beirut all'indirizzo

atouitarek@yahoo.fr o telefonare al:
+961-3-190985.


Se avete materiale da condividere per favore caricatelo sul nostro server ftp: ftp://dischosting.nl (username:upload password: streamtime).


Skype: streamtime-khalas | cileland | jo-streamtime Chat: freenode#nida

Telefono: +31206279661 (Solidarity Fund X-Y).


Questo evento e' finanziato e sostenuto da "Solidarity Fund X-Y" e realizzato da "Streamtime".


Fondata nel 2004, Streamtime e' una campagn di supporto internazionale per bloggers iracheni e e' attiva con iniziative di "tactical media" di artisti e attivisti in tutto il Medio Oriente.

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Siete incredibili 2
by lolotte Monday, Aug. 14, 2006 at 3:29 PM mail: lolotte@yahoo.com

Buondi a tutte/i,


Visto che siete presi da conflitti, complotti sionistico-fascioimperialisti-metempsicotici che a quanto pare occupano l'unico neurone rimastovi ecco qua qualcosa che vi puo' fare pensare a cosa sia l'odio, come amore, sesso, frustrazione ed ignoranza possano essere un mix esplosivo. Come ancora sia una lotta tra bello e brutto...in Italia, proprio vicino a voi, alle vostre manifestazioni e volantini del cazzo guardate cosa si merita una ragazza che ne ha le palle piene di corano e minchiate

Il Pakistan è vicino
La vicenda di Hina Saleem, la ragazza pakistana uccisa dalla famiglia per aver trasgredito la tradizione accenderà gli animi di coloro che hanno già stabilito che è in corso una guerra di civiltà e che dunque bisogna correre alle armi.

Prima di staccare il fucile dal chiodo però sarebbe meglio ricordate l'italiano che lo scorso marzo ha ucciso la sorella Brunetta Morabito per onore (conviveva, anzi aveva appena avuto un bimbo senza essere sposata!).

Ma anche ennifer Zacconi, la ragazza incinta, massacrata di botte e sepolta viva dal suo ex amante, che doveva difendere la sua onorabilità, visto che lui era sposato con due figli.

E le decine e decine di mogli, ex fidanzate, amanti pestate a morte, strangolate, accoltellate, persino decapitate che ogni anno la cronaca del nostro Paese registra in un silenzio assordante, ma i cui numeri fanno pensare a una silente guerra di genere, dove il fatto di essere donna supera di gran lunga le motivazioni religiose o culturali.

Se poi, guardando ai dati del consiglio d'Europa vediamo che la violenza del partner è la prima causa di morte delle donne fra i 16 e i 44 anni (nei Paesi europei, non nel Terzo mondo), allora viene il sospetto che l'Islam o la sharia non c'entri proprio un bel niente, il fenomeno è ben più profondo e globale.

E' vero: è una guerra di civiltà. Tutto il mondo, nei confronti delle donne, deve ancora uscire dalle caverne.

Scritto il 14/08/06 in E' UN MONDO DIFFICILE | Permalink
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Di seguito i weblog con link a Il Pakistan è vicino:
Commenti
Se Corano e Maometto dicono che è un dovere del buon padre musulmano sgozzare la figlia "infedele", qualcuno provi a convincere quel musulmano che è "sbagliato", su! Qualcuno vada a sbianchettare e correggere il Corano, avanti!

È vero, anche alcuni "cristiani", italiani e non, hanno avuto (e in rarissimi casi hanno ancora) il concetto di "delitto d'onore", ma sfido chiunque a trovarne la giustificazione nel Nuovo Testamento, che è il fondamento della cristianità.

Al contrario, nel Vangelo si trova lo straordinario "chi è senza peccato scagli la prima pietra" riguardo all'adultera.

Nel Corano e nei detti di Maometto si trovano invece un sacco di casi in cui si DEVE decapitare, sgozzare, lapidare, mutilare, ecc., senza preoccuparsi minimamente dei propri peccati, ecco la "differenza" insanabile, ecco lo scontro tra Civiltà (e la "C" viene da Cristo) e Nazislam. Guardate i ragazzoti col telefonino che riprendono il linciaggio della "spia" degli israeliani a Jenin, guardate la donna che calpesta il cadavere, c'è il link nella home page di Repubblica di oggi, ecco la massima espressione della loro "civiltà".

I cristiani, per essere tolleranti, basta che si attengano alla lettera del Vangelo. Nello stesso modo i musulmani sono assolutamente intolleranti quando si attenengono alla lettera del Corano. Un (vero) musulmano tollerante è una CIT (Contraddizione In Termini): forse non lo sa, ma in verità è un po' Cristiano: e infatti questi musulmani (di nascita) dal comportamento cristiano (perchè, conoscendoli, hanno scoperto che gli infedeli sono poi uomini come loro e che è assurdo schifarli o combatterli, perché capiscono che giocare a pallone o ascoltare Mozart NON può essere qualcosa di male, perché ascoltano la voce della loro coscienza, ecc.) sono esposti alla "punizione" da parte dei veri musulmani, vedi le centinaia di migliaia di questi "islamocristiani" (chiamiamoli così) ammazzati da musulmani veri in tempi recenti in Algeria.

Povera Hina!

Scritto da: Gabriele67 | 14/08/06 a 14:43

L'intolleranza è una gran brutta bestia, lo si vede anche in alcuni commenti qui...
É verissimo che le donne sono la parte meno rispettata ovunque, così come è vero che di questo caso se ne sta parlando tanto solo perchè si tratta di una famiglia pakistana...

Solo, non capisco cosa c'entrino omosessualità, aborto e pedofilia, così come non capisco come si possano mettere queste tre cose assieme nella stessa frase, come se fossero paragonabili.
Come se essere gay fosse un crimine.
Liberi di pensarla come volete, ma che si pensino certe cose fa davvero paura...

http://istericotuareg.blogspot.com

Scritto da: daniele | 14/08/06 a 14:32

Nel "Pakistan è vicino" si legge un commento alla vicenda della giovane pakistana uccisa che, con la riprovevole abitudine di fare di ogni erba un fascio, vorrebbe dimostrare che, ad ogni latitudine, la violenza degli uomini verso le donne è purtroppo una costante. Vero, anche se con frequenze non uguali. Il problema, però, non è questa triste ovvietà, quanto il consenso che questi gesti criminali ottengono nella comunità in cui avvengono. Ci sono comunità che, nella loro maggioranza, condannano "senza se e senza ma", altre che applaudono. Le comunità musulmane non fanno certo parte delle prime.

Scritto da: Letizia Erbesato | 14/08/06 a 14:26

l'omosessualità è contro la vita? ragazzi capisco difendere la vita ma da qui a considerarci delle macchine da riproduzione mi sminuisce un pò.. tra l'altro..perchè l'omosessualità non sia contro la vita basta solo permettere loro di fare figli, vi giuro che l'apparato riproduttivo non subisce mutazioni in questi strani esseri..

Scritto da: raffa | 14/08/06 a 14:10

Ama finche’ non ti fa male,
e se ti fa male,
proprio per questo sara’ meglio...voglio rispondere ad Andrea con una poesia di Madre Teresa che lui sicuramente conosce e ricordargli che un omosessuale come un eterosessuale è capace di amare e che trovo superficiale e doloroso accostarlo ad un pedofilo!
Saluti da Loredana

Scritto da: Loredana | 14/08/06 a 14:05

"non esiste la moderazione. In realtà ogni islamico si può trasformare in martire terrorista. lo abbiamo visto di recente con i mancati attentati di Londra."

Fa veramente paura vedere cosa pensa certa gente.

Scritto da: ciccio | 14/08/06 a 14:04

la differenza è che nel nostro paese, e nei pesi occidentali, le done hanno dei diritti, inPakistan, e nei paesi islamici,ne hanno pochi o nulla

Scritto da: ruth | 14/08/06 a 13:48

sono daccordo con il fatto che "tutto il mondo è paese", la donna è messa ancora in gravissime difficoltà in tante situazioni della sua vita. Solo che io credo che il vero scontro di civiltà sia non tra uomini e donne ma tra chi difende la vita, dal concepimento fino alla morte naturale, e chi della vita degli altri se ne frega e proclama diritti umani l'aborto, l'eutanasia, la libertà di drogarsi o addirittura la omosessualità e la pedofilia...diceva Madre Teresa di Calcutta che nel mondo non ci potrà mai essere veramente pace finchè sarà permesso ad una madre di uccidere il proprio figlio, l'aborto è il grande distruttore della pace tra gli uomini...e lo disse mentre riceveva il nobel per la pace...

Scritto da: andreasindaco | 14/08/06 a 13:38

Ci vuole così poco a volte a mettere altra paglia sul fuoco dell'intolleranza.
Ok, la ragazza era islamica e le motivazioni del gesto del padre non hanno scusanti ma è giusto far notare anche tutti quei casi di donne non islamiche che ricevono ogni giorno violenza, in alcuni casi fino alla morte.
In un tempo come questo dove ci vuole davvero poco a fomentare gli animi non posso che apprezzare e condividere il tuo post!

Scritto da: Frà | 14/08/06 a 13:33

Francemente credo che non importi il fatto che le violenze scaturite verso le donne italiane, da italiani, siano paragonabili a quelle per cui le donne (islamiche) vengono massacrate in nome di Allah. Indubbiamente anche noi italiani abbiamo commesso atrocità contro donne/compagne/mogli/ex mogli/fidanzate/ex fidanzate, ma questo non è paragonabile a chi uccide nel nome di Dio (del loro Dio). Putroppo abbiamo a che fare con una NON CIVILTA'. E' inutile cercare mezzi termini o cercare di aggirare il problema con il solito "l'islam moderato è quello che va per la maggiore". non esiste la moderazione. In realtà ogni islamico si può trasformare in martire terrorista. lo abbiamo visto di recente con i mancati attentati di Londra.

Scritto da: sinner | 14/08/06 a 13:13

Ottimo. Giusto per contrastare le dichiarazioni, prontamente riproposte dai TG, di alcuni abitanti del paese dove Hina e' stata massacrata.
I dati sulla violenza domestica e di genere dovrebbero essere sbandierati con vergogna per far notare come non si tratti "semplicemente" di episodi isolati di cronaca nera.

Scritto da: Luca | 14/08/06 a 13:11

Insuperabile topic. E' chiaro che i massmedia che nascondono gli effetti devastanti di questa guerra di un sesso verso l'altro, sono in mano proprio a coloro che la guerra la portano avanti.

Saluti da Belinda

INTANTO VERGOGNATEVI SIETE BRUTTI BRUTTISSIMI E QUEL CHE E PEGGIO E CHE SIETE BRUTTI DENTRO!

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ah
by bene Thursday, Aug. 17, 2006 at 6:29 PM mail:

"Israele ha sferrato un attacco massiccio e con una forza distruttiva senza limiti, utilizzando come pretesto la cattura di due soldati israeliani da parte degli Hezbollah"...

Oh, bene. Andiamo in Iran, rapiamo due soldati iraniani e poi li sgozziamo in nome dell'Italia. Vediamo come regisce Ahmadinejad. Ci state?

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