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BOLIVA: post riassuntivo dall'ottobre 2003
by (((i))) Thursday, Jun. 09, 2005 at 10:18 PM mail:

dall'inizio della Guerra del Gas

**dall' OTTOBRE 2003** Ad appena 7 mesi dalla caduta dell'ex presidente Sanchez de Lozada, costretto alla fuga da una storica mobilitazione popolare che si opponeva all'esportazione di gas boliviano verso Messico e Stati Uniti, l'attuale governo guidato da Carlos Mesa ha rischiato la stessa fine. Al salto nel vuoto compiuto da Mesa, ratificando l'accordo di vendita di ingenti quantità di gas all'Argentina senza consultare il popolo come promesso, si è opposto il fronte sociale d'opposizione che ha decretato e portato avanti a partire dal 2 maggio lo sciopero generale dei lavoratori e il blocco delle vie autostradali. Dopo l'annuncio in gennaio della fine della tregua sociale concessa al governo nazionale e la messa in moto della terza rivolta popolare il livello di partecipazione alle mobilitazioni è stato però meno alto e le dinamiche di lotta meno radicali e condivise rispetto ai mesi scorsi.
[ CRONOLOGIA MOBILITAZIONI febbraio->maggio 04 ]

E' stato comunque intorno al tema della difesa delle risorse di idrocarburi e al suo sfruttamento che si è acceso lo scontro sociale nell'unico paese in America Latina in cui è in pieno sviluppo un laboratorio di politiche e pratiche alternative al neoliberismo, messo in piedi da organizzazioni sociali, coordinamenti popolari, sindacati, campesinos e cocaleros. L'affidamento delle attività di estrazione e commercializzazione degli idrocarburi boliviani a compagnie multinazionali da decenni ormai danneggia il popolo boliviano e assicura immensi guadagni ai capitali esteri, mai colpiti dalle leggi degli utlimi governi in carica e tantomeno dall'iniziativa del governo di Mesa.
Anzi, il governo di Carlos Mesa ha deciso di istituire per il 18 luglio prossimo un referendum che in caso di vittoria del "SI" ratificherebbe una riappropriazione formale degli idrocarburi da parte dello Stato e lascerebbe nelle mani delle multinazionali la proprietà reale delle risorse del sottosuolo. Ad opporsi a questo referendum, che hanno definito "referendumfarsa", ci sono una serie di organizzazioni popolari e sociali, tra cui la Centrale Operaia Boliviana e la Confederazione dei campesinos, che spingono invece per approvare il progetto di nazionalizzazione degli idrocarburi, come risorsa essenziale per l'economia nazionale, e di una tassazione forte ed efficace ai danni delle multinazionali che la fanno da padrone nel paese.

Alla base delle moblitazioni del passato e dal boicottaggio del prossimo referendum c'è la diffusa consapevolezza di quanto sia insostenibile il quadro socioeconomico attuale prodotto dalla globalizzazione: povertà diffusissima mai alleviata da un sostanziale aumento dei salari, dipendenza dalle multinazionali e dal governo di Washington, migliaia di ex minatori privi di una regolare pensione, la riforma agraria mai avviata, la possibile privatizzazione dell'educazione pubblica invece di nuovi finanziamenti come chiedono gli studenti, corruzione e clientelarismo nelle istituzioni. E poi una serie di soggetti che da mesi portano avanti dei micro conflitti confluiranno nelle prossime manifestazioni: popoli indigeni, medici professionisti, studenti universitari e ricercatori, cooperative agricole, cocaleros della zona di Los Yungas, disoccupati, il Movimento dei senza Terra, ex lavoratori del settore petrolifero, autotrasportatori, gruppi sindacali, associazioni di quartiere. E' a loro che il neoliberismo, attraverso le parole del presidente Mesa, chiede di fare ancora sacrifici in nome del futuro del paese tutto; sono stati invece tutti loro a mobilitarsi per garantire un futuro degno alla Bolivia, provando ad allontanare Mesa, il neoliberismo e la forma più collaudata di potere politico in America Latina: lo sfruttamento.

**LUGLIO 2004**
RISSUNTO DELLE MOBILITAZIONI BOLIVIANE PER LA DIFESA DEL GAS E LA CAMPAGNA PER LA NAZIONALIZZAZIONE dal 1° Luglio 2004 | APPROFONDIMENTI SUL REFERENDUM DEL 18 LUGLIO

APPROFONDIMENTI SU "LE MANI SPORCHE DELLE MULTINAZIONALI"
Gli affari della Repsol/Ypf - Indagine sulla Enron ]

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