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Carcere di Nuoro |
10/08/2006 |
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Diritti e legalità in un carcere moderno
Nuoro 23 gennaio 2000 - Luigi Acquaviva, 46 anni,
si impicca in cella di isolamento dopo essere stato vittima di un pestaggio.
I parlamentari locali nel 2001 lamentarono l'eccessivo rigore presente nel carcere e il 7giugno ci fu su richiesta del procuratore di Nuoro il rinvio a giudizio di 8 agenti di polizia penitenziaria. Per uno di essi
l'accusa è di omicidio colposo, per gli altri sette di lesioni.
Nel 2002 due reclusi
dichiararono ai giudici di essere stati picchiati da un gruppo di agenti, 10 guardie carcerarie vengono rinviate a giudizio accusate di violenza privata.
14 Marzo 2006 "Mettiti in ginocchio, prega la Madonna e bacia la bandiera italiana" questo quanto avrebbe detto una guardia carceraria a un detenuto maghrebino di fede musulmana.
In tutti questi anni, i detenuti del carcere di
Badù e Carros hanno fatto di tutto
per attirare l'attenzione sul tentativo di portare
la legalità istituzionale (p.22483) all’interno dell’istituto, ma le cose non sono cambiate , anzi sono peggiorate ulteriormente fino al 14 luglio 2006, quando è iniziato uno sciopero della fame in seguito al
pestaggio di un ragazzo in presenza di un ispettore e di alcuni agenti di polizia penitenziaria.
Fino ad oggi
le rivendicazioni e le promesse fatte dalla direzione si sono rivelate nulle nonostante la tortura sia ritenuta un
crimine contro l'umanità sancita dall'art 27 della Costituzione.
Approfondimenti: Suicidi in carcere 2006
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ODIOILCARCERE |
24/12/2005 |
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Capodanno sotto Rebibbia
Anche quest'anno
la mattina del 31 dicembre dalle 11 alle 15 Roma si ritrova sotto
il carcere di Rebibbia.
Le condizioni interne alle carceri italiane peggiorano anno dopo anno e,
se possibile, ancora peggiore sarà la situazione che si verrà a creare
in seguito all'attuazione della legge ex-Cirielli,
approvata dal Palamento a fine novembre.
La già drammatica condizione in cui versano i detenuti e le detenute, giunte ad un livello di sovraffollamento mai riscontrato nella storia del nostro paese, è destinata a diventare esplosiva se consideriamo le previsioni che da più parti si fanno: un incremento di 20.000 detenuti e detenute. Oltre a questo, questa legge accentua il carattere classista del carcere, assicurando una relativa impunità per alcuni reati e prolungando la carcerazione per i recidivi
(coloro che compiono lo stesso reato più di una volta) della cosiddetta
microcriminalità.
Per il quarto
anno consecutivo odioilcarcere da appuntamento per
l'ultimo giorno dell'anno sotto il carcere di Rebibbia, per trascorrere
la fine dell'anno a fianco dei detenuti e delle detenute e per urlare
ancora una volta che un mondo possibile dev'essere un mondo senza galere.
Continua in categoria Roma
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AMNISTIA |
25/04/2005 |
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Un messaggio contro le galere
“La differenza tra me e Pannella è che lui con lo sciopero della fame
vuole ottenere delle risposte dalla società politica sulla situazione
delle carceri e per ottenere un provvedimento di clemenza. Io con il mio
sciopero della fame voglio mandare un messaggio a tutti coloro che in
passato o nel presente, nella sinistra o nei movimenti, possono dire o
fare qualcosa per rompere questo assordante silenzio sull’amnistia e sulle
carceri”.
Con queste parole il 7 aprile 2005 Oreste Scalzone inizia lo
sciopero della fame a favore dell'amnistia e
l'indulto. In Italia infatti vige una legge che consente un
provvedimento di amnistia o di indulto solo in caso di approvazione da
parte di almeno due terzi delle Camere, cosa, al momento, inverosimile.
Con lo scopo di far riprendere il dibattito sull'amnistia, mentre la
situazione carceraria italiana si fa ogni giorno piu' grave, ci sono stati
sit-in e
proteste
all'interno dei penitenziari. Di recente apparizione l'appello
per sostenere l'iniziativa di Scalzone. Concluso lo sciopero il 30 aprile
intervista a
Scalzone su Radio Onda d'Urto
firma l'appello
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MIRACOLI A CASTELFRANCO |
01/03/2005 |
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L\\\'ascesa di San Patrignano al carcere privato
Verrà inaugurato il 21 marzo, a Castelfranco Emilia (Modena), il primo carcere per detenuti tossicodipendenti gestito dall'Amministrazione Penitenziaria insieme alla comunità di San Patrignano. Una struttura di custodia improntata al lavoro manuale all'interno dei 16 ettari di campi, vigneti e stalle, che ricorda da vicino le Aziende-Carcere americane, diventate ormai un vero e proprio business nell'economia statunitense.
Secondo le parole del ministro Giovanardi, si tratta di una struttura per il recupero dei detenuti tossicodipendenti condannati a pene detentive, che non permettano l'assegnamento alle comunità.
In realtà, questo trattamento è già in atto da più di un decennio all'interno dei reparti di custodia attenuati esistenti un po' ovunque in Italia, dove vengono attuate terapie scalari volte al reinserimento del tossicodipendente e non alla cristallizzazione del suo status. Non si capisce quindi l'obiettivo del carcere di Castelfranco se non come logica conseguenza della legge Fini
sulle droghe... che prevede la carcerazione di massa per il solo uso di sostanze, ma che risulta per ora inapplicabile a causa del sovraffollamento.
Una legge che equipara sostanze leggere e pesanti, prevede il carcere per i consumatori, attacca il servizio pubblico e le strategie di riduzione del danno, privilegiando strutture private e terapie basate sulla coercizione ed il lavoro coatto.
Mobilitazioni
:: 21 marzo :: Castelfranco/ inaugurazione tra le proteste | occupata la Via Emilia
Roma/ Occupato dipartimento politiche anti-droga | audio ondarossa global | 15:30, Via Arenula
Presidio/Performance davanti al ministero
:: 20 marzo :: Anarchici contro il carcere | SaperiTossici
:: 3 marzo :: Riunione dell'MDMA per la mobilitazione di Castelfranco del 21 marzo
MDMA: prossimi appuntamenti
News & commenti dal Newswire
- Pantelleria: 23enne arrestato si suicida
- Rassegna stampa della settimana
- dal Manifesto / San Patrignano, Gasparri e il popolo dei Lautieri
- Il commento della regione Emilia-Romagna
- Apre carcere per tossicodipendenti gestito anche da San Patrignano
- Audizione al Senato sulle proposte di modifica della normativa sugli stupefacenti
- da Liberazione / La privatizzazione della pena passa per San Patrignano
- da Vita / Droghe: ecco il piano "svuota carceri"
- dal Manifesto / Berlusconi verso un "Ministero della Droga"...
- Documentazione sulla riduzione del danno
Approfondimenti:
- Brevi cenni su San Patrignano
- da Carta / Il nuovo "giocattolo" di Muccioli junior, una comunità che si chiama carcere
- Morire di San Patrignano...
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