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L'EZLN DECRETA L'ALLARME ROSSO GENERALE |
22/06/2005 |
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Allarme rosso
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PALESTINA |
10/06/2005 |
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Carovana per la Palestina
Un grande ed ambizioso progetto, nato in Francia, è in preparazione in tutta Europa.
Una Carovana costituita da più di 100 veicoli partirà da Strasburgo (sede del Parlamento europeo) il 5 luglio 2005 e arriverà a Gerusalemme il 15 luglio 2005. Gli obiettivi principali sono il sostegno alla resistenza del popolo palestinese e la richiesta del rispetto del diritto internazionale.
75 persone (circa 20 veicoli) sono già registrati per il viaggio il cui percorso passerà attraverso grandi città, come Ginevra, Milano, Paesi Balcanici, Istanbul, Ankara, Damasco, Amman....dall'Europa al Medioriente per dire basta alla costruzione del muro della vergogna.
Per alcuni mesi la Carovana per la Palestina offrirà l'opportunità di prendere parte ad azioni internazionali con rivendicazioni semplici e chiare e dove ognuno potrà trovare il proprio spazio.
per informazioni: Appello
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ECUADOR IN RIVOLTA |
18/04/2005 |
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Rivolta sociale in Ecuador
Lucio Gutiérrez, eletto presidente dell'Ecuador, grazie
ai voti delle organizzazioni indigene, sembrò rappresentare
l'incarnazione di un cambio radicale, necessario quanto voluto dalla
popolazione povera del paese, l'enorme maggioranza. Rapidamente i fatti hanno dimostrato quanto invece "Lucio el sucio" (il lurido) sia uguale ai suoi predecessori: corruzione, bugie, repressione, ingiustizia, si sono perpetuati come sempre.
Da settimane la tensione sociale era alle stelle e il 13 aprile la rivolta, la rabbia popolare è esplosa. [ 1 - 2 - 3 - 4] La
scintilla che ha dato fuoco alla miccia è stata la mancata destituzione
della corte di giustizia, ormai burattino del presidente Gutiérrez, che
ha sorpassato i limiti costituzionali e messo in pericolo la democrazia del paese. Come in Argentina nel dicembre 2001, da giorni a decine di migliaia gli e le ecuadorian* sono nelle strade di tutto il paese. Un "cacerolazo" ha percorso le vie di Quito [1 - 2 - 3 - 4] , reclamando la rinuncia del presidente ed è risuonato forte, ancora una volta, il "Que se vayan todos" che a Buenos Aires riuscì a cacciare il criminale di turno alla presidenza. Il paese vive uno sciopero generale e, altra analogia con l'Argentina, le assemblee popolari si stanno rapidamente sviluppando ovunque. Le attività del parlamento sono state sospese.
La repressione [1 - 2] non si è fatta attendere e le organizzazioni per i diritti umani sono in allerta. Il 16 aprile Gutiérrez dichiara lo stato d'emergenza e la sospensione dei diritti civili per cercare di arginare la protesta.
Approfondimenti Indymedia Ecuador | Resoconti giornalieri da selvas.org | L'informazione a braccetto con i grandi interessi | I giornali ecuadoriani in rete | Ecuador tra la rabbia e la speranza
::ASCOLTA la diretta delle mobilitazioni di queste ore a Quito, su RadioLuna::
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