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L'EZLN DECRETA L'ALLARME ROSSO GENERALE 22/06/2005
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Allarme rosso

Scatena interrogativi ed estrema preoccupazione il comunicato dell'EZLN che decreta lo stato di massima allerta in Chiapas. Si chiudono le caracoles, gli uffici, il centro di comunicazione, si sospendono le trasmissioni della radio, si ringraziano e si sollevano da quanto l'EZLN potrà fare da oggi in avanti tutti coloro che lo hanno appoggiato e aiutato.
In questi giorni si sono susseguite notizie inquietanti dagli altopiani: dall'accusa all'EZLN di coltivare marijuana [1] [2] [3], al ridispiegamento dell'esercito [1] [2] in altri luoghi del Chiapas.
Non si può non ricordare l'ultimo allarme rosso lanciato dall'EZLN nel 1995 prima dell'offensiva dell'esercito di quell'anno.

L'EZLN: i motivi dell'allarme rosso

Raccolta documenti, aggiornamenti, approfondimenti
PALESTINA 10/06/2005
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Carovana per la Palestina

Un grande ed ambizioso progetto, nato in Francia, è in preparazione in tutta Europa.
Una Carovana costituita da più di 100 veicoli partirà da Strasburgo (sede del Parlamento europeo) il 5 luglio 2005 e arriverà a Gerusalemme il 15 luglio 2005. Gli obiettivi principali sono il sostegno alla resistenza del popolo palestinese e la richiesta del rispetto del diritto internazionale.

75 persone (circa 20 veicoli) sono già registrati per il viaggio il cui percorso passerà attraverso grandi città, come Ginevra, Milano, Paesi Balcanici, Istanbul, Ankara, Damasco, Amman....dall'Europa al Medioriente per dire basta alla costruzione del muro della vergogna.
Per alcuni mesi la Carovana per la Palestina offrirà l'opportunità di prendere parte ad azioni internazionali con rivendicazioni semplici e chiare e dove ognuno potrà trovare il proprio spazio.

per informazioni: Appello
ELEZIONI IN LIBANO 26/05/2005
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Elezioni in libano

Il Libano va al voto, per le prime elezioni dopo il ritiro delle truppe siriane, il 29 maggio 2005.
In lizza i movimenti sciiti filosiriani Hezbollah e Amal e l'opposizione antisiriana, in cui spicca il generale cristiano maronita Aoun, che pero' non e' riuscita a trovare un accordo.
Il blocco islamico sunnita boicottera' le elezioni per protesta contro la legge elettorale e l'eccessiva interferenza internazionale.
La complessa legge elettorale libanese prevede una garanzia di pari rappresentanza parlamentare tra cristiani e musulmani, anche se i cristiani sono in minoranza nel Paese. Il Libano e' scosso da anni da tensioni su tutti i fronti. Da sud Israele continua a bombardare la zona, ricca di risorse idriche; in febbraio l'uccisione del ex primo ministro Hariri rafforza la destabilizzazione del paese.

Continua in categoria guerre globali

Approfondimenti, info e aggiornamenti:

- Libano sempre piu' diviso
- Libano: una repubblica delle banane?
- Libano, il paese che non sogna piu'
- Libano: che cosa si nasconde dietro l'assassinio di Hariri?
- simpatizzanti Hezbollah prendono a sassate militari IDF
- risultato delle elezioni

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ECUADOR IN RIVOLTA 18/04/2005
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Rivolta sociale in Ecuador

Lucio Gutiérrez, eletto presidente dell'Ecuador, grazie ai voti delle organizzazioni indigene, sembrò rappresentare l'incarnazione di un cambio radicale, necessario quanto voluto dalla popolazione povera del paese, l'enorme maggioranza.
Rapidamente i fatti hanno dimostrato quanto invece "Lucio el sucio" (il lurido) sia uguale ai suoi predecessori: corruzione, bugie, repressione, ingiustizia, si sono perpetuati come sempre.

Da settimane la tensione sociale era alle stelle e il 13 aprile la rivolta, la rabbia popolare è esplosa. [ 1 - 2 - 3 - 4]
La scintilla che ha dato fuoco alla miccia è stata la mancata destituzione della corte di giustizia, ormai burattino del presidente Gutiérrez, che ha sorpassato i limiti costituzionali e messo in pericolo la democrazia del paese.
Come in Argentina nel dicembre 2001, da giorni a decine di migliaia gli e le ecuadorian* sono nelle strade di tutto il paese.
Un "cacerolazo" ha percorso le vie di Quito [1 - 2 - 3 - 4] , reclamando la rinuncia del presidente ed è risuonato forte, ancora una volta, il "Que se vayan todos" che a Buenos Aires riuscì a cacciare il criminale di turno alla presidenza.
Il paese vive uno sciopero generale e, altra analogia con l'Argentina, le assemblee popolari si stanno rapidamente sviluppando ovunque.
Le attività del parlamento sono state sospese.

La repressione [1 - 2] non si è fatta attendere e le organizzazioni per i diritti umani sono in allerta.
Il 16 aprile Gutiérrez dichiara lo stato d'emergenza e la sospensione dei diritti civili per cercare di arginare la protesta.

Approfondimenti Indymedia Ecuador | Resoconti giornalieri da selvas.org | L'informazione a braccetto con i grandi interessi | I giornali ecuadoriani in rete | Ecuador tra la rabbia e la speranza

::ASCOLTA la diretta delle mobilitazioni di queste ore a Quito, su RadioLuna::

GUERRA PERMANENTE 18/03/2005
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In bocca al LUPO

Negroponte abbandona fra gli spari una Baghdad che gronda sangue mentre cupi presagi oscurano i cieli del fronte Orientale. In questo scenario va avanti il girotondo degli incarichi, senza che gli assetti globali vengano intaccati, anzi.
Nel ruolo "chiave" dell'economia planetaria i Neo-Cons cercano di incastonare un nuovo "cameo": Paul Wolfowitz, ex numero due del Pentagono e allievo modello di Leo Strauss, e' stato candidato da Bush a presidente della Banca Mondiale.
Sara' il lupo ad ottenere le chiavi della dispensa? Solo a patto che l'Unione Europea molli l'osso.

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