A Rho contro il razzismo e la chiusura del campo Rom comunale. Amministrazione al capolinea: siete voi che ve ne dovete andare!

 

Una cena con piatti tipici, un concerto con la loro musica, una scaletta di interventi dei rappresentanti delle associazioni e di chi vuole esprimere loro la propria vicinanza e la propria solidarietà, raccogliendo fondi per le famiglie. Così il centro sociale Fornace e la comunità dei Rom di via Sesia a Rho, vogliono aprire nella serata del 18 settembre il campo nomadi comunale alla città solidale, a tutti coloro che intendono affacciarsi ad una realtà di cui tanto spesso si parla a vanvera, senza conoscerne le storie, i problemi, i sogni e i bisogni. La serata rientra nel calendario di iniziative per fermare il razzismo, contro le ronde e per il ritiro immediato del pacchetto sicurezza, che culmineranno a Milano nella manifestazione di sabato 19 settembre in ricordo di Abba, il ragazzo assassinato un anno fa a colpi di spranga da due baristi milanesi, mentre gli urlavano “sporco negro”. In un contesto nazionale in cui abbiamo assistito a fatti incresciosi che ci riportano alla memoria le nefandezze del fascismo, con i roghi dei campi e la schedatura con le impronte digitali, a Rho abbiamo assistito in questi mesi ad un lento e progressivo sgombero del campo comunale, che ha ridotto drasticamente il numero delle persone ospitate. E proprio in questi giorni, si infuoca la polemica tra la Lega e il Sindaco sulle modalità di chiusura definitiva del campo, tra chi lo vuole smantellare promettendo fondi per integrazione e controllo con finanziamenti statali e chi invece li vuole cacciare e basta. Sul progetto del Sindaco Zucchetti ci domandiamo come possa pensare di costruire insieme alla comunità di via Sesia un futuro di integrazione, dopo che negli ultimi due anni ha tagliato i fondi a tutti i progetti di sostegno, non ha mai fatto conseguire loro i documenti promessi, li ha abbandonati a sé stessi con l’unico intento di metterli nelle condizioni di dare alla Polizia Locale un pretesto per cacciarli, famiglia dopo famiglia. Sulle dichiarazioni razziste della Lega Nord c’è poco da dire: ogni volta che si affaccia una campagna elettorale (a marzo ci sono le regionali), agitano in città le paure per il diverso, la caccia al capro espiatorio, per nascondere la loro totale incapacità di amministrare e di costruire una città con un’anima e un tessuto sociale. A questo punto dopo un intero anno senza vicesindaco, dopo le richieste di dimissioni dell’assessore ai servizi sociali da parte della Lega e questa nuova contrapposizione col Sindaco Zucchetti, crediamo che questa amministrazione sia arrivata al capolinea: meglio che si dimettano tutti e che la parola torni ai cittadini per eleggere una nuova maggioranza che rappresenti i bisogni reali di una città schiacciata dalla Fiera e dalle grandi inutili opere di Expo, su cui invece ci sarebbe bisogno di una forte presa di posizione per salvaguardare i diritti dei cittadini e un impegno concreto per difendere i servizi pubblici che vengono lasciati decadere e poi smantellati, come scuole, ospedali e trasporti.

 

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