Dalla Fornace una risposta all’odio e al razzismo contro i rom

 

In centinaia hanno partecipato alla festa balcanica organizzata in Fornace sabato 5 aprile insieme ai rom del campo di via Sesia e ad Opera Nomadi. La partecipazione è stata molto al di sopra delle aspettative e questo ci fa ben sperare nella capacità di quella parte di Rho che non si rassegna alla violenza, alla volgarità, al razzismo e alla xenofobia di mettere in campo una risposta concreta di solidarietà nei confronti dei rom.
La festa è servita a raccogliere dei fondi da destinare all’acquisto di un pulmino per accompagnare i ragazzini del campo di via Sesia alla scuola media. A Rho il livello di scolarizzazione dei ragazzi rom è più alto rispetto alla media di situazioni sociali simili e dall’anno prossimo alcuni di loro andranno alle superiori. Questa situazione rappresenta un’importante precedente soprattutto se si considera che la scuola è un fondamentale strumento per la reciproca integrazione tra comunità locale e comunità rom. Per questo critichiamo fortemente la decisione dell’amministrazione comunale di rescindere la convenzione con Opera Nomadi e Caritas relativa alla gestione del campo di via Sesia e la scelta di tagliare i fondi per importanti progetti di inserimento e sostegno scolastico.
Con l’iniziativa del 5 aprile abbiamo voluto lanciare un messaggio alla città di Rho. Ora ci auguriamo che anche le altre realtà sociali di questa città vogliano collaborare nella realizzazione di questo progetto organizzando iniziative di raccolta fondi e di diffusione di una cultura fatta di solidarietà e di diritti.

Rassegna stampa: Il GiornoLa Prealpina

 

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