Effetto Expo: Fornace di nuovo sotto sgombero. Corteo il 19 aprile contro la città vetrina

 

A pochi giorni dall’assegnazione Expo 2015 a Milano il Sindaco di Rho continua a ignorare la nostra richiesta di incontro presentata a fine febbraio per trovare un accordo sull’area della Fornace. Durante l’ultimo consiglio comunale Zucchetti ha espresso in modo palese la volontà di chiudere ogni trattativa e di preferire lo sgombero ad una soluzione politica. Notizie sicure di questi giorni tornano insistentemente a parlare di uno sgombero imminente della Fornace, da effettuarsi subito dopo le elezioni del 13-14 aprile.
Iniziamo a sperimentare sulla nostra pelle i primi effetti dell’Expo avendo la conferma di quel modello securitario fatto di espulsioni di immigrati, sgomberi di centri sociali e campi rom, funzionale alla trasformazione di Milano e dei Comuni situati a ridossodel luogo in cui sorgerà l’esposizione universale, in una “città vetrina” del lusso e del consumo, con prezzi delle case accessibili solo alle fasce sociali più ricche e dove nel giro di pochi anni saranno realizzate immense operazioni immobiliari finalizzate al profitto dei soliti nomi (Ente Fiera, Cabassi, Zunino, Ligresti, Lega Coop, Caprotti, e altri soci…).
Quello che Zucchetti non è in grado di vedere nella Fornace è testimoniato perfino dall’autorità giudiziaria che in una recente sentenza pronunciata del tribunale di Milano, relativa alla prima occupazione della Fornace di Garbagnate, ha riconosciuto l’attenuante per aver agito per motivi di particolare valore sociale, constatando come occupazioni come la nostra abbiano per obiettivo la difesa del territorio e la creazione di saperi e socialità fruibili da tutta la collettività. Forse è proprio questo il problema. Sgomberando noi si vuole cancellare una realtà che sul territorio resiste ai processi di devastazione, di saccheggio del suolo, traffico e inquinamento dell’aria che il nuovo polo fieristico ci ha mostrato essere pericoli reali e concreti per la qualità della vita delle persone.
Da questa vicenda appare evidente come il Sindaco sia un “burattino” nelle mani dei poteri forti che ruotano attorno alle speculazioni edilizie e al giro di affari che l’Expo porta con sé. Emerge chiaramente il conflitto di interessi in cui si trova Zucchetti, che, oltre ad essere Sindaco (part time) di Rho, è anche presidente del gruppo Clas, società di consulenza e ricerca economica che tra i propri clienti ha proprio Fondazione Fiera Milano.
Se in nome di Fiera ed Expo 2015 si vuole cancellare il centro sociale Fornace, da oggi tutte le nostre mobilitazioni non saranno più rivolte soltanto al “burattino”, ma anche ai burattinai che lo muovono. Saremo presenti a tutti i consigli comunali, ma saremo anche presenti ai cancelli di tutte le manifestazioni fieristiche che si terranno a Rho, per denunciare la città vetrina delle politiche securitarie e l’altra sua faccia delle speculazioni edilizie, delle grandi opere, del lavoro nero.
Sabato 19 aprile alle 14,00 dalla stazione di Rho, insieme al Comitato No Expo e ad altri comitati, associazioni e centri sociali, lanciamo un corteo contro il “modello lombardo” di sviluppo, contro l’Expo e le sue conseguenze sul territorio e contro il modello della città vetrina entro cui si inserisce lo sgombero della Fornace di Rho.

Sabato 19 aprile
Manifestazione regionale dei movimenti e dei territori resistenti
SOS Fornace in piazza contro sgombero e città vetrina
Concentramento: Rho – Piazzale Stazione FS – h. 14

 

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